L’Unione fa la forza. Italia. (Bisogna saper perdere)

L'Unione fa la Forza (Italia)Allora, è successo questo: che in una puntata della rubrica Vergogna Equa e Solidale, qui su Macchianera, io abbia avuto l’ardire di citare la seguente dichiarazione del Professore:

Prodi: “Sono contrario al matrimonio fra gay”
“Famiglia e matrimonio sono parole che non si usano fra persone dello stesso sesso”

(Romano Prodi, E’tvRepubblica – 8/2/2005)

In seguito, a chi faceva notare che “la chiave di lettura del post era alqualto fuorviante” (tra parentesi: io la storia del “la frase è stata estrapolata dal contesto” l’ho sempre e solo sentita utilizzare a mo’ di giustificazione da quello che usiamo chiamare “nano pelato”: seguiva scherno a profusione), ho tenuto a specificare: “«Fuorviante» un cazzo. Io, a scanso di equivoci, lo dico subito: non voterò per questo pirla. E per nessun partito che sosterrà questo pirla. E per nessuno in generale che pensi le cose che pensa questo pirla”.

E’ stato lì, esattamente, che – se il mondo fosse composto da commenti di blog – il mondo è crollato. Cito un qualche reazione a caso:

Ha detto di essere contrario al matrimonio tra gay, ma di essere favorevole al pieno riconoscimento dei diritti coniugali alle coppie di fatto, incluse quelle omosessuali. Il che, tradotto in termini, significa essere favorevole alle unioni gay. Solo che non gli piace che si chiamino “matrimonio”. Ma all’atto pratico non c’è differenza. Sinceramente, per essere un cattolico, mi sembra una posizione decisamente “avanti”, oltre che un valido compromesso per tutto il centrosinistra.
Bravo pirla! E allora facci sapere per chi voterai in modo da evitarlo accuratamente. Che post da coglione alla Emilio Fede (ma forse in realtà sei lui in incognito!)
Io invece il “pirla” lo voterò. Per le stesse ragioni per le quali tu pensi che lui sia un pirla, e per le quali penso che il pirla sei tu.
Posso unirmi al coro di “pirla” all’indirizzo di Neri?
Per un cattolico il matrimonio è un sacramento e la famiglia la base sociale primaria. non vedo proprio la polemica, in questo senso. se non nella congenita tendenza dell’elettore di sx di spararsi nei coglioni da solo.
Ma perché siete sorpresi? Non l’avevate ancora capito? Tutto il “mediasettismo” che trasuda da questo sito si è svelato nel sua vera luce. La pubblicità, più o meno occulta; le gnocche in abbondanza; i reality come ragione di vita; la satira politica d’accatto. Evviva l’onestà, finalmente. Manca solo il pallone e poi siamo a posto.
Gianluca attento a non fare la fine di Polito. A furia di fare l’opposizione all’opposizione si diventa maggioranza. E tu ci sei vicino. Adesso manca solo che arrivi Brontolo a farci la predica su Prodi e l’odore di minestrone del refettorio della scuola dei preti. Manca solo che Genna dirà che hai ragione e che la prossima volta vota radicale. Non mi sbagliavo! Che tristezza! Ma vinceremo anche senza di voi, e alla grande.
BRAVO GIANLUCA!!! Prendi la palla al balzo ora che prendi i soldini dal pelato e fai come Mentana lo snob che non vota!!! (così ha il culo parato). Così ci teniamo altri 4 anni di sto governo. Contento tu… certo che ragazzi alla sinistra come farsi del male proprio nessuno glielo deve spiegare è nel dna.
Pensavo che Gianluca (Neri) fosse più in gamba… invece mi pare solo pirla!
Non diciamo cazzate… Così è solo masochismo puro, cioè io per non avere uno che dice si alle coppie di fatto preferisco tenermi il Tremaglia dei culattoni o Pisanu dei finocchi??? VOI SIETE FUORI!!! adesso ho capito perchè non vinciamo mai… Questo è puro egoismo destrorso unito al solito massimalismo……
Ancora una volta quindi il neri si conferma il demagogo submoralista da due soldi di internet. uao. applausi! (del resto perchè uno dovrebbe scrivere ‘sti post se non per sentirsi dire dal primo babbeo post-assemblea-del-liceo “oh, cioèffigatipo, cioè, xkè tu sei tagliente, cioè, dici le kose senza censura, cioè, sei proprio kontro questo sistema di merda! bella lì”). s u c k e r .

E allora ragioniamoci su. Perché quando uno crede di avere scritto qualcosa “di sinistra” e porta a casa un “sei un Emilio Fede, o non si è saputo spiegare, o qualcosa non va.
Poi, per carità, l’impressione che qualcosa non vada è tutta mia, ma il primo indizio è chiaro: le reazioni scomposte sono paro paro quelle delle pasionarie destrorse quando gli si tocca l’unto dal signore.
Eppure lo schema è più chiaro della tavola periodica degli elementi: finocchi = buoni = sinistra / no buoni = destra; religione in politica = buona = destra / no buona = sinistra; aborto = no buono, ma necessario = sinistra / no buono e basta = destra; accoglienza agli immigrati = buona = sinistra / no buona = destra; preservativo = buono = sinistra / no buono = destra; guerra = no buona = sinistra / no buona ma necessaria = destra; musulmani = no buoni = destra / dipende = sinistra; pena di morte = buona = destra / no buona = sinistra, e via dicendo.
Altrimenti esiste un’equazione ancora più semplice: la sinistra è quella cosa che riguarda me e tutti gli altri; la destra è quella cosa che riguarda me e quelli a cui tengo io.

La questione è chiara: se qualcuno, all’interno della sinistra, ritiene che non si possa parlare di matrimonio e figli per i froci (posto che ovviamente si parla di matrimonio civile: nessun omosessuale, immagino, spera in un matrimonio in bianco in chiesa), molto semplicemente quel qualcuno non è di sinistra e noi non dovremmo infinocchiarlo chiedendogli il voto. Idem come sopra riguardo a Craxi: se qualcuno, all’interno della sinistra, ritiene che il panzone pelato vada rivalutato e debba passare alla storia come “grande statista”, quel qualcuno non è di sinistra, e non va preso per il culo facendo finta che da queste parti la si pensi esattamente come lui. E se la maggioranza delle persone la pensa così, bene: che vinca la maggioranza.

Se questa sinistra ha bisogno dei Prodi che cattolicheggiano e dei Fassino che riabilitano (il prossimo passo è Berlusconi: a questo punto evitiamogli l’onta del lancio delle monetine, Hammamet, la fasciatura al piede; se grande statista dovrà essere, prima o poi, che grande statista sia, ora, subito, senza cincischiare) allora deve chiamarsi – bene che ci vada – “centro”. Centro e basta.

Se questa sinistra ha bisogno di mascherarsi da destra per raccattare voti di intollaranti a questo o quello, che perda senza troppi problemi: probabile che fra cinque anni si convincerà a candidare facce più presentabili di quelle attuali, capaci di guadagnarsi la fiducia della gente senza fingersi di destra, e dicendo cose di sinistra.

(Visited 83 times, 1 visits today)

50 Commenti

  1. Mah. Continuo a non capirti:
    1. sta cosa la diceva Nanni Moretti nel 1996; il centro-centro-centro sinistra e ancor prima la diceva Berlinguer. La sinistra da sola non vince. Punto.
    2. C’e’ poco da fare; se non voti questi, ti becchi quelli.
    3. Mascherarsi? Vendola non mi sembra cosi’ mascherato.
    Magari semplicemente continua a mancarti la comprensione dello spirito del maggioritario..

  2. Neri, poche idee, ma confuse. Tendenzialmente la penserei come te, o quello che leggo tra le righe, ma quelche cosa non mi torna. Tipo: “nessun omosessuale, immagino, spera in un matrimonio in bianco in chiesa)”, questo da la misura della tua omofobia, poche righe prima sembravi combattere per questo (il matrimonio! non le garanzie di uguaglianza per tutte le unioni e la coppia di fatto come entità giuridica, cosa che Prodi propugna, no, il Matrimonio! O matrimonio o Prodi fascista?); e anche: E per nessun partito che sosterrà questo pirla. E per nessuno in generale che pensi le cose che pensa questo pirla”, quindi voterai per il tuo datore di lavoro…. volevi scrivere una cosa di sinistra, ma hai fatto il giro lungo e sei finito dall’altra parte, ma non è la storia della tua vita, dopo tutto? Sulla impresentabilità, in generale, delle facce dei leader della sinistra (sempre quelli, e perdenti per giunta) la penso come te: sono dei veri e propri mandarini. Ma questo passa il convento, e io dico cominciamo ad appendere Berlusconi e compagnia a piedi in su ad un distributore di una piazza di Milano (ce ne sta uno bello in piazzale Loreto…), poi pensiamo a tutto il resto. La prossima volta che ti sembra di avere una cosa di sinistra da dire, prendi una busta paga e leggi l’intestazione, e valla a fare in bagno…

  3. Posto che, comunque, non servirebbe giustificarsi (ehi, ciccio, prima di pensare a me, pensa a D’Alema, che ha pubblicato per Mondadori), sulla mia busta paga appare il nome di una società che è legata al nano pelato non più di quanto non lo sia alla Rai. Fornisce programmi, in pratica: non è difficilissimo da capire. E allora che tu che fai, vai anche sul blog di Pino Scaccia a dirgli di pulirsi il culo con la sua, di busta paga?
    E ti risparmio l’abusato elenco di gente di sinistra che, quando ha qualcosa di sinistra da dire, lo fa sulle reti Mediaset. O è un caso che l’ultimo e il più famoso giornale di satira vendeva 120 mila copie (più di Panorama, a Milano) sotto un governo di destra, e fu chiuso sotto un governo di sinistra, quando si accorsero che satira voleva dire colpire di qua e di là, con preferenza per chi è al potere?
    Chi è, perdona, che ha le idee più confuse?

  4. ocappa, scusami. Sul serio. Ma non ti capisco comunque, sembra che tu aspettassi al varco Prodi, come se non lo conoscessi prima di queste dichiarazioni. O aspettavi il momento e lo spunto per uscire qualunquista, oppure sei un ingenuo. Oppure non ho capito io perchè ti scandalizzi così per una cosa che in bocca a Prodi ci sta perfetta. Io, da parte mia, sarei per il matrimonio per tutti, ma mi accontenterei anche di una poltica onesta sulle coppie di fatto (vedi reversibilità pensionistica eredità, privacy e tutto il resto)che Prodi ha nel programma. Non capisco dove stia tutta la pirlità di Prodi di cui parli. La mia stillettata sulla busta paga era per dire òcio che tutti siamo un po’ pirla. Io lavoro per la Nordpress, e il fatto che io il nome della casa editrice lo scriva, ti d la misura del poveretto che sono.

  5. Nel momento in cui la politca italiana si è divisa tra due poli, mi sembra utopistico credere di ritrovare in uno dei due l’intera espressione dei nostri singoli ideali perchè ogni coalizione è rappresentativi di molteplici punti di vista. Non è una giustificazione alle deprecabili e scandalose parole di Prodi, me ne guardo bene; ma, mi chiedo: qual è l’alternativa??? Votare per l’altro polo? Non sia mai!
    Avremo sempre qualcosa di cui lamentarci e continueremo a turarci il naso, come spesso accade nelle ultime elezioni.

  6. mai sentito parlare del pacs francese? non e’ un matrimonio di nome, ma e’ davvero molto simile e puo’ essere stipulato anche tra individui dello stesso sesso. stesso discorso in germania: l’unione tra omosessuali, in alcuni lander, non si chiama matrimonio, ma ha gli stessi effeti giuridici (il matrimonio resta il luogo deputato alla continuazione della specie). io credo che prodi intendesse semplicemente questo: niente matrimonio omosessuale, ma diversi tipi di unioni legalmente equivalenti.

  7. mai sentito parlare del pacs francese? non e’ un matrimonio di nome, ma e’ davvero molto simile e puo’ essere stipulato anche tra individui dello stesso sesso. stesso discorso in germania: l’unione tra omosessuali, in alcuni lander, non si chiama matrimonio, ma ha gli stessi effeti giuridici (il matrimonio resta il luogo deputato alla continuazione della specie). io credo che prodi intendesse semplicemente questo: niente matrimonio omosessuale, ma diversi tipi di unioni legalmente equivalenti – per inciso, se sulla tua busta paga compare italia 1, ti ricordo che tale emittente e’ proprieta’ del presidente del consiglio, la rai, con sua grande disdetta, non ancora.

  8. Che provino a dire “qualcosa”, non di sinistra, se questo e’ troppo, ma almeno qualcosa.
    Qualcosa sul lavoro precario.
    Qualcosa sulla salute.
    Qualcosa sulla scuola.
    Qualcosa sulla giustizia.
    E perdonatemi se il problema del matrimonio dei gay, non e’ per me, la questione primaria da discutere.

  9. E’ il solito bertinottismo; si finge di sinistra, ma in realtà è solo strumentale alla destra. Berlusconi paga Bertinotti con tangenti mediatiche, e lui in cambio gli offre la possibilità di governare finchè campa, continuando a spacciarsi per sinistro quel dannato vizio di “non contare nulla”, fingendo che “non contare nulla” possa chiamarsi: “fare opposizione”.

  10. Scusate il breve OT: Gianluca, hai per caso l’ultima puntata di Macchiaradio su file e magari hai intenzione di renderla disponibile per il download? Me ne sono perso la seconda metà.

  11. Non ho capito se Gianluca con questa sua riflessione suggerisce velatamente l’idea che la sinistra debba sbarazzarsi della parte ex democristiana (la margherita e l’udeur per intenderci) e correre da sola alla prossime elezioni. Penso di aver capito che sia così, perchè sperare concretamente che gente che ha nell’essere cattolici la spinta propulsiva primaria nella propria azione politica abbandoni certe posizioni mi sembra un po’ velleitario.

    Non è una provocazione la mia o una presa per il culo, sono sinceramente curioso di sapere se questa è l’idea e se questa è una posizione che condivono in molti a sinistra.

  12. Mr. Neri, non riesco a capire quale sia l’obiettivo di questo post. Tu critichi l’Unione (con argomentazioni neanche tanto originali) e confermi che non voterai per essa.
    Ebbene, il punto non è: Prodi è cattolico.
    Il punto è: tu chi voterai?

  13. Rivendico la sensatezza del mio commento (il primo) al post in oggetto , ma non per fare il leccaculo: voglio la password :)
    Comunque mi hai quasi convinto a non andare a votare… ti rendi conto?

  14. Premesso che il matrimonio gay non è il primo problema in Italia oggi e premesso che andrò a votare, condivido molto di quanto dice Neri.
    La sinistra italiana (sì, ci siamo capiti il centro-sinistra) continua a fare e dire cazzate a raffica. La base vuole unità e programmi per battere il governo peggiore della storia repubblicana e invece ci si ritrova con Rutelli, Prodi e Bertinotti che a turno mettono il broncio, o con Fassino che fa uscite assurde su Iraq e Craxi. Finiamola, parliamo una buona volta su come rilanciare l’economia italiana, sulla sanità e la scuola pubblica, su come far fronte all’emergenza del lavoro precario. E’ questo che vorrei sentir dire ai leader della sinistra, non cazzate su gay e Craxi!

  15. Mi unisco a quanto chiede David. Spero di poter scaricare presto l’ultima puntata di Macchiaradio. Tra l’altro proprio nella seconda metà chiarisci senza mezzi termini il tuo pensiero. Potrebbe essere un buon compendio a questo post.

  16. “Se questa sinistra ha bisogno dei Prodi che cattolicheggiano e dei Fassino che riabilitano… allora deve chiamarsi – bene che ci vada – “centro”. Centro e basta.
    Se questa sinistra ha bisogno di mascherarsi da destra per raccattare voti di intollaranti a questo o quello, che perda senza troppi problemi”
    E va bene, posto e non concesso che il tuo demagogico ragionamento sia giusto, l’alternativa è votare quell’altro centro (o astenersi, che è la stessa cosa). E accettare così passivamente la sua politica estera, la sua politica interna con leggi ad personam, un conflitto d’interessi profondo quanto un oceano che resta irrisolto e tutto il resto. Dici per 5 anni e poi la sinistra “si convincerà a candidare facce più presentabili di quelle attuali”.

    Ma sono altri 5 anni in cui più facilmente si diffonde attraverso i media la mentalità da Bagaglino. 5 anni che per uno che arriva facilmente alla fine del mese sono un conto e per chi stenta sono un altro discorso. Rai e Mediaset nelle mani della stessa gente, giornali e case editrici gestite dallo stesso gruppo di potere, che piano piano erodono, che impongono indifferenza e scettecismo come unica alternativa.

    Insomma ma non sei anche tu più contento se alle regionali il centro sinistra si becca almeno 9 regioni, anche se per merito di Fassino e di Prodi?

  17. Un travestimento è sempre ridicolo, perché mette in scena lo scarto terribile tra sostanza e accidenti: è il pirandelliano avvertimento del contrario, incarnato dalla vecchia signora che disperatamente tenta di apparire giovane. Ora, poche cose sono più ridicole della contrarietà espressa nell’uomo che si traveste da donna; ed è conseguentemente ridicolo il matrimonio tra due uomini, nel quale a travestirsi è una relazione. Vi sono quindi persone che rivendicano il diritto civile di essere ridicole; e lo stato non glielo concede. Uno stato che si prende cura che i suoi cittadini non siano ridicoli è premura davvero encomiabile. Uno stato che cura non soltanto la tua salute, ma pure la tua immagine. In definitiva, è difficile stabilire se sia più stupido battersi per concedere il matrimonio tra omosessuali o perché non venga concesso. Se fosse per me non solo il matrimonio non lo concederei agli omosessuali, ma lo toglierei agli altri. Il matrimonio ha fatto il suo tempo.

  18. Sinceramente il ridurre tutte le ideologie a una equazione mi pare ingenuo e semplicistico:
    – non può forse esistere un omosessuale di destra?
    – oppure un ateo di destra?
    – oppure un cattolico di sinistra?
    oppure il mondo deve essere per forza fatto di bianco e nero, di “normali di destra” e “culattoni di sinistra”, di fascisti e comunisti?
    In queste tue parole trovo la conferma che la terra è tonda perché, in fondo in fondo, chi è troppo a sinistra finisce talvolta per ritrovarsi a destra:

    “Eppure lo schema è più chiaro della tavola periodica degli elementi: finocchi = buoni = sinistra / no buoni = destra; religione in politica = buona = destra / no buona = sinistra; aborto = no buono, ma necessario = sinistra / no buono e basta = destra; accoglienza agli immigrati = buona = sinistra / no buona = destra; preservativo = buono = sinistra / no buono = destra; guerra = no buona = sinistra / no buona ma necessaria = destra; musulmani = no buoni = destra / dipende = sinistra; pena di morte = buona = destra / no buona = sinistra, e via dicendo.”

  19. e se si scoprisse che tutti, dico tutti, giocassero per la stessa squadra?
    Ci penso ogni volta che sento le dichiarazioni di Bertinotti sotto elezioni…

  20. E’tutto molto bello, dimentichi però una cosa: in Italia c’è il… MAGGIORITARIO.
    E la sinistra radicale (ovvero, quella che sostiene le idee che elenchi nel post) in Italia è sempre stata e sempre sarà… MINORITARIA.
    Quindi se la sinistra non fa aperture al centro e all’elettorato cattolico, riformista, socialista, non vincerà… MAI!
    Mi sembrano ragionamenti da 5 elementare, sinceramente… sicuro di non arrivarci da solo?

  21. Io, sul Giornale, ho scritto questo: “Romano Prodi ha fatto un regalo pazzesco al centrodestra e non se n’è accorto quasi nessuno. Ha detto di essere contrario ai matrimoni gay e che insomma “famiglia e matrimonio sono termini che non si usano nei rapporti tra persone dello stesso sesso”. Fine. Le fumose aperture alle unioni civili gay contano poco: anche perché in certa misura sono presenti anche a destra. Perché è un regalo straordinario? Perché in questo sistema grezzamente bipolare, che seguita talvolta a contendersi le sacche più numericamente insignificanti di elettorato, tornano improvvisamente privi di autentica cittadinanza (polare) milioni di persone quali sono i gay in Italia: un numero rilevantissimo, un coefficiente regolarmente sottovalutato da tutte le forze politiche – tranne radicali e partiti comunisti – e che dunque si confermerà sparpagliato sull’arco costituzionale: la posizione di Prodi nella sostanza vale quella di un Ignazio Larussa. Non ci credete? Fate un bel sondaggio, oppure ecco: andate a vedere che cosa stanno dicendo in questi giorni le varie associazioni omosessuali della Penisola (tante) e che cosa stanno dicendo i più frequentati siti della sinistra e in particolare della sinistra gay: bestemmioni contro Prodi e “non lo voto più” che si sprecano, tutto in una misura che un ex democristiano potrebbe aver decisamente sottovalutato. Intanto Nichi Vendola rilascia interviste progressiste”.

  22. Io dico solo una cosa: che quando si torna a dire che la sinistra non è criticabile altrimenti si fa il gioco della destra, tira una brutta aria. Accadeva quasi trent’anni fa, riaccade adesso. Gianluca ha perfettamente ragione.

  23. E’ la prima volta che leggo un post di questo blog (mi ci sono imbattuto per caso questa sera per la prima volta). Non ne conosco l’autore/amministratore. Ma una cosa e’ certa: il ragazzo ha le palle ed e’ sveglio. Last but not last ha un piacevole senso dell’umorismo. Macchianera, per quel che vale, hai un nuovo lettore. Quanto agli unionisti, ulivisti, prodiani e le altre frattaglie, non mi e’ chiaro se mi fate pena oppure schifo. In nome della contestazione all’attuale governo (che non piace neppure a me, sia chiaro) sareste capaci di votare Luca Giurato come premier. In alternativa non vi dispiacerebbe neppure Achille Lollo.

  24. Purtroppo il centro-sinistra non vincerà mai le elezioni per questo motivo: appena un suo rappresentante politico si discosta dalle conv(e/i)nzioni dell’elettore diventa un pirla, anzi di destra. Purtroppo questo non avviene a destra: qualsiasi cosa dica o faccia Berlusconi va sempre bene; se invece a centro-sinistra uno ha la barca è un ipocrita, quello che non è d’accordo nel matrimonio tra gay è di destra, quell’altro che non è d’accordo col ritiro delle truppe è un guerrafondaio e quindi questi non si possono votare…prepariamoci ad altri 5 anni di Berlusconi, tanto ormai ci siamo abituati…
    PS: il maligno potrebbe pensare che Neri ha abbastanza soldi da convenirgli un governo Berlusconi piuttosto che uno dell’Unione, per quanto possa essere pessimo, ipocrita ecc.ecc. quest’ultimo…

  25. A Gianluca. Prodi è il punto di sintesi di una coalizione, non il capo di un partito unico. La posizione della PACS è il più alto punto di convergenza che, in questo momento, e ripeto in questo momento, è possibile nella coalizione di centrosinistra, qualunque fosse stato il suo leader. Se non voti Prodi, tu non voti tutta la sinistra che ha scelto Prodi. Punto.

    A Facci. La posizione di Prodi col cavolo è quella di La Russa e dei suoi amici politici. Buttiglione? Tremaglia? I culattoni? Le risatine della destra quando si parla di gay? Le vignette di Forattini con le battutine sulle avances di Vendola e Pecoraro Scanio? E’ la cultura di fondo alla base dei vari pensieri, le parole che si usano, il rispetto per le sfumature, che fanno la differenza. Da cui poi discende il diritto di fatto. La sinistra è per la legge sulle coppie di fatto che garantisce un quadro di riferimento giuridico per le unioni al di fuori del matrimonio. La destra non prevede niente di tutto questo.

  26. Alla Lipperini. Guarda che la sinistra siamo noi. Che cosa vuol dire – io Prodi non lo voto -, se non strafottersene di tutti i processi di costruzione democratica della leadership della sinistra? Un conto è la critica costruttiva, non solo utile ma doverosa, un conto è parlare della propria parte politica come fosse altro da sé, come fosse caduta dal cielo e non il risultato dei compromessi della dura arte del possibile. Tra l’altro, personalmente, credo che Prodi sia il migliore candidato in circolazione per vincere, con tutti i limiti che ha.

  27. Ha ha ha LOL Rotfl :’-)
    Sono appena stati rivoluzionati alcuni concetti di base dell’insiemistica che fino ad oggi consideravano l’intersezione e la coincidenza fenomeni diversi e incompatibili.
    Cioè, da una parte si spazia dall’equiparazione dei gay, spesso chiamati con affetto culattoni o rott’in-culo, a malati mentali/pervertiti fino alle “fumose aperture ai matrimoni civili” citate (o almeno questo si è detto e sulla loro esistenza, in zona Larussa,faccio professione di fede); dall’altra invece si parte da quest’ultima posizione fino ad arrivare a riconoscere ai gay financo il diritto ad adottare figli e, per Facci, sull’argomento omosessualità le due coalizioni sostengono sostanzialmente la stessa cosa.
    Evviva la libertà di opinione che ci consente di leggere certe perle, evviva la facci-a evviva l’ottimismo e il profumo della vita…

  28. Se l’alternativa a Prodi e Fassino fosse innocua, fosse un governo che vivacchia senza lodi e senza infamie, forse si potrebbe stringere i denti ancora per qualche anno e attendere che la sinistra trovi una sua collocazione spazio temporale più concreta.
    Purtroppo Berlusconi non è solo politica, ma è televisione, informazione, sport, stile di vita.
    Berlusconi è moda, è come un pantalone a vita bassa e se anche l’alternativa è uno straccio tutto rattoppato, non è pensabile continuare a giocare al ribasso con la vita perchè quando ci saremo abituati a girare tutti in mutande, anche lo straccio non lo vuol più nessuno.
    Dignità all’abito!

  29. Massì, teniamoci per altri cinque anni il piduista paramafioso prescritto nonché professionista cacciaballe. Molto meglio del pirla: se non altro fa più ridere.
    E poi perché fermarsi qui? Visto che per qualcuno dei suoi è “tecnicamente quasi immortale”, teniamocelo finché morte (la nostra) non ci separi.
    Poi, francamente: criticare la sinistra non è fare il gioco della destra; non votarla, matematicamente, sì. Brutta aria o meno.

  30. Mi spiegate perchè cazzo devo essere ricattato????

    “Questo è l’atteggiamento che fà vincere Berlusconi” “Così ragiona Emilio Fede” “Fate il gioco delle destre”….

    Ma smettetela! Spiegatemi perchè Fassino e Prodi dovrebbero avere il mio voto a scatola chiusa quando si ripresentano con delle posizione che, rispetto a quando abbiamo perso, sono ancora più a destra?

    Nessuna abolizione della legge 30 sul precariato. Nessuna condanna ferma dell’intervento in Iraq e del ritiro delle truppe. Nessuna idea per risolvere il conflitto di interessi. Nessun progetto in campo su scuola, università, ricerca.

    L’alternativa e la democrazia è scegliere. E se scegliere significa optare tra il nano dai capelli rossi ed un postdemocristiano che faceva le “sedute spiritiche” per sapere dove fosse Moro e il segretario del più grande partito post PCI che sconfessa Berlinguer e assolve e riabilità Craxi… beh, non prendetemi per il culo

  31. Altro che rielezione: il governo di Mastrolindo durerà cent’anni. Bravi, bravi. Continuiamo a fiocinarci le palle.
    Voglio vedere quando Bernardo Provenzano sarà eletto Ministro dell’Interno se ci verrà da lamentarci.
    E quanti post indignati scriveremo!
    Oh, si, gliela faremo proprio vedere.

    PS A parte gli scherzi: Renato Soru, qua in Sardegna, stà facendo cose veramente incredibili ed ammirevoli. Niente male, per uno che lavora per “il segretario del più grande partito post PCI che sconfessa Berlinguer e assolve e riabilità Craxi”.

  32. ll pericolo è il mio mestiere

    Ho seguito attentamente il ragionamento di Gianluca e ho avuto modo di rifletterci a lungo, per non concentrarmi troppo sugli odori e sulla ressa di una metropolitana affollata nella seconda, inutile, domenica a piedi dell’anno in corso. Detto ra…

  33. Ventomare: la sinistra siamo noi, e va bene. Applica la dura arte del compromesso, come la chiami tu, e va bene. Ma va bene mica tanto, nel momento in cui vanno a farsi benedire, in senso letterale, quelle che in altri evi si chiamavano battaglie per i diritti civili. Per dirne un’altra: com’è che improvvisamente parecchie donne di sinistra dibattono sull’aborto? Com’è che una storica, di sinistra, scrive un saggio dicendo che, beh, siamo state parecchio immature, ai tempi delle battaglie per la legge. Mi pare che la dura arte eccetera stia sopravanzando tutto il resto. E comunque qui non si stanno facendo dichiarazioni di voto: si sta, ripeto, esercitando un diritto di critica, dall’interno.

  34. Secondo la “tabella periodica” del Neri, ho scoperto di essere al 75% di Sinistra ed al 25% di destra. Carino, potremmo farne un test da pubblicare sul prossimo numero di Donna Moderna…

  35. Facce più presentabili

    «Se questa sinistra ha bisogno dei Prodi che cattolicheggiano e dei Fassino che riabilitano (il prossimo passo è Berlusconi: a questo punto evitiamogli l’onta del lancio delle monetine, Hammamet, la fasciatura al piede; se grande statista dovrà …

  36. se io e tizio ci confrontiamo su 100 argomenti e su questi 100 ci troviamo d’accordo su 99 posso rompere i rapporti con lui perché c’è un argomento, per quanto importante, sul quale non c’è consenso? così ragionando per chi dovrei votare alle prossime elezioni? vediamo un po’: il centrodestra in blocco no perché non vuole i matrimoni tra gay, l’udeur nemmeno perché anche mastella è contrario e poi vota a favore del rifinanziamento della missione in iraq, la margherita no perché è contraria ai matrimoni fra gay, i repubblicani europei non so come siano schierati sui matrimoni fra gay, ma io non la penso come loro in economia, lo sdi ha atteggiamenti antimagistratura che non condivido e quindi non vedo motivi per votarli, l’italia dei valori sui magistrati la pensa come me, ma è troppo di destra in economia e in politica estera, i radicali sono troppo liberisti per i miei gusti e tendenzialmente appoggiano l’intervento in iraq, i verdi potrebbero anche andar bene, ma non sono d’accordo con il loro no preventivo e pregiudiziale a tante opere pubbliche necessarie, il pdci e rifondazione non vanno bene nemmeno loro perché secondo me la reintroduzione della patrimoniale sarebbe una grande cazzata. Non mi resta che andare al mare oppure formare io un partito a mia immagine e somiglianza appoggiando la mia persona come candidato premier.
    evidentemente, se neri non voterà prodi è perché, oltre alla posizione sul matrimonio tra gay, ci sono altre questioni sulle quali la pensa in maniera diversa.

  37. No no, che c’entra…. istigare a non votare per Prodi non è mica darsi la zappa sui piedi….
    Daltronde i politici son tutti uguali, no?

  38. Italia for dummies

    Italiani!!! Si avvicinano l’ennesima consultazione elettorale. E ancora una volta si presenta il solito dilemma: per chi votare? Niente paura: stavolta ci ha pensato Gianluca Neri, a risolvere in cinque minuti l’intera questione politica italiana. Ecc…

  39. Lipperini: hai ragione. e chi ha detto che la sinistra non va criticata? ma considerandosene all’interno, però! Un conto è fare proposte, obiettare, controproporre, storcere il naso per forme di riformismo o ritornismo che consideriamo inopportune o troppo accentuate, altra cosa è manifestare un’avversione quasi lombrosiana per Prodi. Quelli che Cofferati … o che Veltroni .., dovrebbero accettare che né il primo, e un po’ meno il secondo avevano le stesse possibilità di Prodi per tenere insieme l’alleanza di centrosinistra, almeno in questa fase. E né forse il suo bagaglio ideativo ed esperienziale. Cofferati e Veltroni stessi si sono tranquillamente schierati con Prodi, al congresso DS, Cofferati anche di più, e senza troppe parole. Non si tratta di criticare o meno la sinistra, si tratta di condividere un processo democratico e politico di definizione della leadership, anche se questa origina da percorsi diversi dai nostri. Aggiungo che è un fatto che molti di sinistra non si accorgono che Prodi sia più a sinistra di tanti di sinistra.

    Per Alessandro: Fassino, intervistato alla conferenza stampa della La Rosa ha detto che le prime leggi che cambierebbe perché fatte male sono:

    1. La legge sul conflitto di interessi perché non lo risolve anzi lo aggrava
    2. La legge Gasparri perché non favorisce il pluralismo anzi lo aggrava
    3 La legge 30 perché se trasforma la flessibilità in precariato
    4. la legge sulla scuola perché l’ha peggiorata e aggiungo io antipedagogica perché tratta i bambini come tanti piccoli dipendenti d’azienda.

    Perciò non so da chi hai avuto le informazioni sull’inanità della sinistra a proposito dei temi che trattavi.

    L’Unità è veramente la cosa più rivoluzionaria che la sinistra possa fare, perché è il problema, la malattia più grave che l’ha segnata in tutto il secolo XX. Ciò non vuole assolutamente dire che all’unità debba essere sacrificato il dibattito come ai tempi del centralismo democratico, assolutamente. Quei tempi sono morti e non torneranno più. Ma gli atteggiamenti rigidi, pregiudiziali e massimalisti ed un po’ razzisti, sono anche loro figli di un passato di divisioni e di distinguo strumentali e narcisisti che non dobbiamo più far ritornare.

  40. sai che c’è gianlù?
    il cittadino ha diritti e doveri solitamente la prende dove non batte il sole. detto ciò, io personalmente ho la strana convinzione che in un paese civile il voto sia un diritto e non un dovere.
    è prendersi le proprie responsabilità scegliere chi ci deve amministrare, è maturità.
    a me cambia se governa prodi o berlusconi, cambierebbe come mi è già cambiata.
    ora la nostra scelta di voto è indirizzata al compromesso tra l’ideologia e la mera amministrazione.
    quindi dovrei scegliere nella fattispecie tra chi manco pensa alle coppie di fatto e chi comunque ci penserebbe almeno al livello amministrativo?
    e la mia astensione a cosa ed a chi gioverebbe?
    varrebbe la pena lasciare perdere tutto il resto perchè ad un cattolico fa strano il matrimonio omosessuale anche se concederebbe gli stessi diritti?
    vaffanculo gianlù, un discorso più borghese non lo potevi fare.

  41. La mortadella è di destra, il pirla invece no.

    L’antefatto è in questo post , nel quale, a seguito di una frase sul “matrimonio” gay estrapolata da un’intervista rilasciata da Prodi, il tenutario di Macchianera Gianluca

  42. Ma alla fine diciamoci la verità: quanti post può ispirare un governo di centro-sinistra, per quanto pessimo possa essere? Molti meno di questo. E allora, popolo di bloggers, altro che non votare Prodi, una bel voto a Berlusconi l’anno prossimo e i vostri blog vi ringrazieranno.

  43. Gianluca, capisco il tuo ragionamento più che legittimo. quello che ti contesto è il rifiuto di votare Prodi per un tema che non è certo la priorità in agenda, per di più è già stato risolto da gente come Grillini e Vendola. così si arriva al paradosso che loro voteranno Prodi e tu no. vedi tu che senso ha.

  44. tanto per capirci sull’attendibilità del quotidiano repubblica, ecco un titolo di oggi:
    Berlusconi: “Confronto con la sinistra
    solo se prima non chiedono scusa”

    a parte la grammatica sbagliata (che potrebbe essere original) il contenuto della frase non è esattamente quello che berlusconi ha detto, che si può leggere nell’articolo.
    http://www.repubblica.it/2005/b/sezioni/politica/cdltre/scusaber/scusaber.html
    E’ sempre cosi’, è scientifico.

  45. caro neri, perchè fai finta di non capire? la coalizione non è “la sinistra”, bensì “il centrosinistra”.
    se vuoi solo la sinistra rimani al 30% e starai sempre al palo. ciao pirla (amichevolmente)…

  46. Squarepusher…. Renato Soru fà grandi cosa, e non è legato a nessun carrozzone di partito…. nessuna componente, corrente, ma solo un uomo capace, un impreditore per giunta che sceglie di stare dall’altra parte della barricata….

    Perchè gli uomini capaci non vengono valorizzati?
    Perchè i meccanismi di scelta all’interno degli stessi partiti del centrosinistra non sono basati su un principio meritocratico, ma sulla solita cencelizzazione?

    Qui non è in discussione un voto, ma una prospettiva, un futuro per me che ho 20 anni e non voglio una vita precaria……

    a me sembra ancora più importante che mandare a casa Berlusconi…..

I commenti sono bloccati.