Che anche Riccardo Orioles non scrive più su Clarence lo scopro ora.
Quando ce ne andammo, ricordo che consigliammo di mantenere almeno uno dei vecchi collaboratori, per creare un trait d’union tra la vecchia versione del portale e la nuova. O, se preferite, tra la vecchia versione e il nuovo “restyling”.
La scelta cadde su Riccardo per svariati motivi: perché era il più bravo tra tutti; perché se lo meritava; perché era il più coraggioso. E poi, anche, perché ne aveva bisogno.
E pur avendone bisogno continuò a scrivere gratis per noi anche durante il lasso di tempo in cui la società venne riacquisita da Lycos da parte di noi soci fondatori: la chiusura della trattativa con il nuovo acquirente richiese almeno un anno di riunioni, avvocati e spese tagliate. I tedeschi avevano deciso di chiudere tutti i siti acquisiti in Europa che non si trovavano all’ombra del marchio Lycos. Noi, pur di far sopravvivere il portale dell’angelo, ce lo ricomprammo, praticamente, e ci mettemmo alla ricerca di un nuovo socio finanziatore.
Esposti – e incoscenti – come eravamo, garantimmo lo stipendio a tutti gli assunti, ma sapevamo di non poter più permetterci collaboratori esterni. Almeno per un po’.
Quell’“un po’” durò fino a quando non ci accordammo con Dada, l’attuale società proprietaria di Clarence, ma resta il fatto che una delle telefonate più brutte della mia vita, quella fatta a Riccardo per avvertirlo che la collaborazione sarebbe stata messa “in sonno” – si concluse con lui che disse di doverci tanto, e di non preoccuparci, che avrebbe continuato a scrivere gratis fino a quando non fossimo riusciti a chiudere la trattativa. E aveva appena vinto il Premio Forte dei Marmi per la satira politica sul web. Avrebbe potuto anche tirarsela un poco, per dire.
Quando concludemmo con il nuovo socio, la prima cosa che firmai fu il nuovo contratto di collaborazione.
Ora mi accorgo che anche Riccardo non scriverà più su quelle pagine. Lo leggerete su queste come su tante altre o, se preferite, continuerete a trovarlo in giro per la rete sulla sua mailing list.
Io però sono uno di quelli che quando si accorgono che le cose finiscono, vogliono prenderne atto, dirgli almeno “ciao”.
A Riccardo Orioles sono grato per così tante cose che non so nemmeno da dove iniziare: per l’amicizia, la stima, per la coerenza, l’ostinazione, la voglia di fare, l’aiuto che ci ha dato. E, soprattutto, per essere uno degli ultimi capaci di farti amare questo mestiere.
Aggiornamento: appena finito di editare questo post è apparsa sullo schermo del mio PC la finestra che avvisa dell’arrivo di nuove e-mail.
E’ la nuova puntata de “Catena di San Libero”, come Riccardo chiama “Tanto per abbaiare” in formato mailing list.
In allegato c’è anche un file, un libro che, manco a dirlo, viene distribuito gratis.
A conferma di ciò che ho scritto, riporto la mail così come mi è arrivata:
da ora “San Libero” non uscirà più su Clarence, i cui nuovi proprietari (Dada) hanno deciso di farne un sito di entertainment e basta. Questo è un problema per i nostri lettori di Clarence (che però potranno ricevere la Catena direttamente sulla loro mail) ed è un problema per me, visto che Clarence pagava qualcosa per riprendere la Catena. Cessato questo non ho più entrate di alcun tipo, e questo naturalmente crea dei problemi.
Perciò ora mi rivolgo a voi lettori per chiedervi di contribuire finanziariamente per quanto potete. Questo non vuol dire che “San Libero” diventa a pagamento: la Catena e’ sempre gratuita, è orgogliosa di esserlo e non intende cambiare. Significa semplicemente che la situazione è questa, e mi è sembrato giusto esporvela così com’è.
Da parte mia, continuerò a lavorare come al solito: la Catena è uscita sempre e comunque, anche nei momenti per me più difficili, e continuerà a uscire finché avrò fiato. E’ una cosa che oramai fa parte del panorama dell’informazione, l’abbiamo costruita insieme, non ha nessuno alle spalle e non ha alcun padrone. Secondo me, probabilmente vale la pena di sostenerla.
Il file accluso in formato Pdf è un libriccino (potete anche
stamparlo) con sette storie scritte tanti anni fa. E’ un dono per l’anno nuovo e anche un promemoria lieve ma a modo suo ostinato sulle tante cose che ci restano da fare anche ora.
Buon anno (= utile, felice e allegro) a tutti, e buon lavoro.
A questo punto è doveroso riportare il testo che appare in calce ad ogni e-mail della “Catena di San Libero”:
Chi desiderasse (ma non e’ obbligatorio: la “Catena” arriva gratis) contribuire alle spese puo’: fare bonifico su: Riccardo Orioles, conto BancoPosta 16348914 (abi 07601, cab 16500) o effettuare ricarica telefonica (Tim) su 333-7295392;
Aggiungo io:
…cliccare sul bottone “PayPal donate” che trovate qui a sinistra e che, da oggi in poi, apparirà in tutte le pagine di “Tanto per Abbaiare” pubblicate su Macchianera. Tutto il ricavato verrà versato a Riccardo a compenso del lavoro gratuito che ha svolto in tutti questi anni per chi lo legge e lo apprezza.
Scusa ma questa non la capisco, soprattutto di questi tempi. Donare soldi con paypal? Ma non ce l’ha un lavoro? Muore di fame? Penso che adesso come adesso sarebbe meglio focalizzare le donazioni dei lettori verso tutt’altri lidi. Senza offesa e senza polemiche, naturalmente :)
Poche parole per dire che sono daccordissimo con Gianluca. Riccardo è un grandissimo, come Giornalista e per le scelte di vita. Ricorderò la cosa anche sul mio blog.
Antonio: no, non ce l’ha un lavoro. E, sì, praticamente muore di fame.
Ora basta per compiere un gesto di solidarietà, o ti serve che Sposini e Fede chiamino da casa sua (che peraltro non ha) con l’acqua fino agli stivali?
Facciamo l’hit parade della sfiga e diamo tutti i soldi solo al vincitore?
Incredibile figura di merda. Non avevo letto bene il “quotato” dove parla Orioles in persona, e quindi mi pareva un’iniziativa terribilmente fuori luogo…mea culpa senza scusanti. In bocca al lupo, sicuramente il lavoro arriverà :)
Porcatroia, come cazzo è possibile che uno che scrive così sia senza lavoro, merdainfame
“Come cazzo è possibile che uno che scrive così sia senza lavoro”??
E’ possibile, è possibile… forse proprio perchè scrive così.
Del resto, mi sorprendeva alquanto che un portale ridotto a mero contenitore di boutades e suonerie contenesse ancora articoli sulla mafia, sulla Sicilia, su tutto ciò che sta accadendo in questa Italietta da quattro soldi. Sapevo che si trattava solo di una questione di tempo, il conto alla rovescia era già iniziato, e purtroppo, come previsto, lo zero è arrivato.
Fra l’altro, ho avuto il piacere di veder pubblicata una mia risposta all’articolo su Pinochet, proprio poco prima che Riccardo lasciasse l’incarico.
Auguro a Riccardo -che non conosco personalmente, ma che dai suoi articoli presumo essere persona schietta e sincera fino in fondo- di trovare una collocazione dignitosa anche senza avere lo stipendio di Mentana, e soprattutto (quel che è più importante) gli auguro mille altri articoli e diecimila altri lettori. Di gente come lui si vuole fare a meno, ma c’è un dannato bisogno.