Io non so a voi, ma a me le televisioni sfigate fanno tenerezza, quasi riescano a stimolare in me un peraltro (e per forza di cose) assente istinto materno.
Per questo non passa giorno che non faccia un salto su Eurosport (un canale satellitare che copre gli eventi sportivi non opzionati da Sky, Mediaset, Rai o qualsiasi altro gruppo televisivo europeo: quindi, praticamente, niente) per verificare se stia nuovamente andando in onda la gara delle caciotte rotolanti.
Giuro che esiste, l’ho vista: dalla cima di una collina alcune persone fanno rotolare una forma di formaggio e poi devono precipitarsi a valle per superarla.
Fa il paio con quello sport in cui un tizio lancia sul ghiaccio una pentola a pressione, e due compari muniti di scopette la precedono tentando di deviarla.
Si chiama Curling, mi dicono: ha un sito ufficiale italiano, David Letterman l’ha eletto come suo sport preferito e, un po’ grazie anche ad Eurosport, è recentemente stato promosso a disciplina olimpica.
Sia chiaro che io faccio il tifo per le caciotte a Pechino 2008.
Vince il Parmigiano Reggiano al photofinish!
AGGIORNAMENTO – Leggo in questa pagina di una variante (quelli che avevo visto io sono inglesi): “[…] Il gioco della pezzotta, a cadenza annuale; la pezzotta è una forma di formaggio pecorino stagionato che pesa da 1 a 2 chilogrammi e che due squadre di giocatori debbono far rotolare lungo un tragitto prestabilito. Vince la squadra che per primo riesce a far giungere la pezzotta allo “scasso” (traguardo finale). La pezzotta deve essere lanciata avvolta da uno spago detto zaiaglia a Carnevale”.
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ma quale curling, ma quale pezzotta… il gioco si chiama “Ruzzolone”. Una volta vidi anche dei signori con le magliette FIGR (Federazione Italiana Gioco Ruzzolone). Perlomeno questo a Roma e dintorni. E’ uno sport piuttosto impegnativo: avete presente quanto pesa una forma qualsivoglia di cacio? io l’ho visto giocare più spesso su terreni accidentati ma piani.
http://www.skiroll.it/2003/pavullo/gara/ruzzolone/ruzzolone.htm
splendide foto… quanti ricordi…
Guarda che ti sbagli su eurosport, non è assolutamente una tv sfigata… è la principale tv europea sportiva e gli eventi li ha praticamente tutti: per le olimpiadi è stata la tv ufficiale, ha il motomondiale ed altro ancora
Golpista: il Curling è un’altra cosa… non c’entra con le caciotte rotolanti. Per il resto, credo che quello sport abbia diversi nomi a seconda dei paesi in cui viene giocato. Io – l’ho già detto – sono sicuro che i tizi che ho visto rotolare per la collina fossero inglesi o gallesi.
E in più, aggiungo, quelli che ho visto io si sfracellavano e ruzzolavano dall’alto di una collina piuttosto ripida.
Fabba: Eurospost non è una tv sfigata. E’ sfigatissima. Non può trasmettere alcun evento che in Europa sia stato opzionato da una qualsiasi televisione a pagamento (spesso anche non) e deve la sua fama al fatto che prima dell’avvento dei Murdoch, delle Mediaset e del digitale sul satellite era uno dei pochi canali in chiaro visibili a tutti i possessori di decoder analogici.
a Roma si dice anche “ma che stamo a gioca’ a Ruzzica?!” di situazioni poco serie o riguardo a giochi di cui non è chiaro quali siano le regole o le cui regole vengono costantemente violate.
Chiaro che si chiama in modi diversi in luoghi diversi, io facevo parlare il mio campanile.
A proposito di sport sfigati, il mio manco va su eurosport…
Mi sembra un po’ perentorio questo tuo affermare che sia sfigato… escludendo il calcio italiano e la f1, il resto è ben coperto. La tua frase ‘Non può trasmettere alcun evento che in Europa sia stato opzionato da una qualsiasi televisione a pagamento (spesso anche non)’ può (e deve) essere letta anche al contrario: ci sono eventi che eurosport prende in esclusiva e le altre tv a pagamento (spesso anche non) non li possono trasmettere. E comunque ci sono molti eventi trasmessi da rai (giro d’italia) e mediaset (motogp) che sono trasmessi anche da eurosport.
A proposito di gente che spazzola il ghiaccio per favorire lo scivolamento di una pietra smussata: vorrei ricordare ai gentili lettori che a Pinerolo, una ridente cittadina strategicamente piazzata tra Torino e le valli olimpiche, stanno ampliando un palaghiaccio appena terminato (collaudo risalente all’autunno 2003) per portarlo ai 12.000 (dodicimila) posti richiesti dalla Federazione per far disputare le gare di curling delle Olimpiadi di Torino 2006.
Questo significa che esiste almeno una persona al mondo (anzi, in Europa), che ha concluso che, a cavallo tra Gennaio e Febbraio del 2006, circa 12.000 (dodicimila) appassionati di curling muoveranno verso il Piemonte occidentale, per assistere in diretta alle gesta sportive dei loro beniamini.
Dato poi che tale palaghiaccio, durante il campionato di hockey, vede nelle migliori delle ipotesi 1.200 (milleduecento) spettatori paganti (nelle partire più importanti, quelle proprio di cartello con Milano, Bolzano, Alleghe, etc…), il Consiglio Comunale – con decisione unanime – ha preteso che alla fine della manifestazione venga restituito esattamente com’era prima (cioè con 1.500 – millecinquecento – posti a sedere), dato che nessuno si sogna di prendersi sulle croste la gestione economica e tecnica di un colosso del genere (per una cittadina di 40.000 abitanti), che pare abbia costi di funzionamento molti vicini a quelli di un razzo vettore per satelliti geostazionari.
Ora, uno capisce tutto: i trampolini in cemento armato costruiti su pendii dove, fino a due anni fa, non osavano passare nemmeno i tralicci della luce; la rotondizzazione del Piemonte occidentale (stanno spuntando rotonde anche sui rettilinei delle tangenziali); capisce la pista da bob (altro sport sul quale ci sarebbe molto da dire) scavata direttamente dentro ad un giacimento di amianto; capisce che le Olimpiadi sono stato solo un astuto modo per tagliare fuori dalle decisioni urbanistiche i comuni, con risultati devastanti per molti posti di montagna che non erano ancora stati sfigurati dal cemento.
Ma lo stadio da 12.000 posti per il curling ecco, anche se uno nella vita ha studiato un po’ e legge i giornali ogni giorno, beh… questo proprio non lo si capisce.
Tornando ai formaggi, dove sono nato io quello sport si chiama “Rutola”
Qualche anno fa, su Eurosport riprendevano numerosi eventi dedicati alle arti marziali, più ricordo vagamente una trasmissione dedicata agli sport estremi.
P.S. le caciotte rotolanti sono un mio vecchio amore ;)
Se hai 30 iuros da spendere puoi venire a vedere i migliori atleti obesi di curling a Torino nel duemilaessei!
la corsa alla caciotta c’e’ a Cheltenham a primavera, tutti gli anni. la meta’ inglese ogni anno puntualmente minaccia di portarmici, poi si ricorda che guido solo io, in famiglia.
il curling invece e’ tra gli sport piu’ sfigati del mondo, ma dopo la vittoria scozzese alle olimpiadi 2002 qui ormai ha assunto una specie di valenza-culto: viene imitato negli spot pubblicitari, usato come antonomasia dello sport sfigato e cosi’ via.