Ma che posto è una nazione dove una delle più importanti cariche è contento di ottenere la prescrizione per una violazione del codice penale commessa?
Limitatamente al bonifico in data 06-07 marzo 1991 perché, qualificato il fatto per l’imputato come violazione degli articoli 319 e 321 C.P. e riconosciute le circostanze attenuanti generiche, lo stesso è estinto per intervenuta prescrizione
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Un posto di m***a, naturalmente…e continuando: che posto è un paese in cui in tv nessuno ha finora il coraggio di dire che è stato riconosciuto corruttore?
Berlusconi Saved in Graft Trial by Time Ruling
così la reuters..
Che posto è una nazione dove Silvio Berlusconi viene assolto?
I giornali tedeschi titolano tutti con un assolto per “Verjährung”; che a tradurla letteralmente è una cosa del tipo allungamento temporale, o giù di lì..
Verjährung significa prescrizione.
Avete rotto le palle. E’ colpevole ed è stato assolto, perchè così doveva essere. Vi sta bene? No, cazzi vostri. Ha corrotto magistrati, finanzieri, pure la madonna se avesse potuto, ha corrotto tutti, ma è fuori e pulito. Se la sentenza lo avesse condannato, diventava colpevole mezza Italia : Prodi, De Benedetti e tutti gli altri. E invece, stasera a cena fuori : olè. E sinceramente la cosa mi rincuora. Uomini di buon senso, fimnalmente.
Lo so che vuol dire proscrizione. Era solo per dire che è una parola composta, di quelle che in tedeskia piacciono tanto. Che poi alla lunga assume un altro significato da quello letterale.
fabri, PROSCRIZIONE : nell’Antica Roma, pubblico avviso di vendita all’incantodei beni di un debitore, oppure esilio, bando, allontanamento, abolizione. Lapsus???
Semplice la risposta. Siamo in ITALIA.
Meglio assolto che condannato ad una pena che non avrebbe mai scontato.
Magari adesso possiamo riabilitare di un po’ la magistratura.
“Che posto è una nazione dove Silvio Berlusconi viene assolto?”
Ma che paese è un paese in cui uno che si autoqualifica come “mazziniano” crede che basti chiamarsi Silvio Berlusconi per dover essere condannato?
Che paese è un paese in cui la prescrizione è additata come una cosa di cui uno dovrebbe vergognarsi?
Non era meglio puntare il dito sulle cose che ha fatto (o non ha fatto, a seconda) invece che cianciare su strumenti giuridici sacrosanti?
Ritengo e premetto che i fatti processuali forse (dico forse perchè non ne ho completa conoscenza) possono condannare Berlusconi sotto il profilo strettamente politico.
Leggendo, però, i vostri commenti mi chiedo e vi chiedo cosa significa per voi “certezza del diritto”.
Mi sembra di aver letto in questo luogo o altrove, commenti entusiastici sulla sentenza del delitto di Cogne, basata solo ed esclusivamente su elementi indiziarii, neppure troppo rilevanti.
Perchè non vedo gli stessi commenti su questa sentenza, ove l’assoluzione per prescrizione del reato è limitata ad un solo capo dell’accusa, mentre per gli altri si parla di assoluzione per non aver commesso il fatto o perchè il fatto delittuoso non sussiste?
Due pesi e due misure, giustizia che ci vede benissimo in un caso e cieca nell’altro?
O solo bieche e banali valutazioni politiche???
Suvvia, siate onesti con voi stessi.
Vorrei invitarvi a ragionare che in un senso o nell’altro, tutto ciò non giova alla giustizia.
Tanto più al lavoro dei Giudici e soprattutto dei PM.
A Fabrizio vorrei far notare che i legali di Berlusconi hanno già dichiarato che impugneranno la sentenza limitatamente alla dichiarazione di estinzione del reato per prescrizione. Il che, implicitamente, significa che non gradisce affatto la sentenza per tale parte.
A chi si scatenerà in banali commenti verso la mia persona mi permetto di far notare che non sono affatto pro-Berlusconi, che mi sta profondamente sul cazzo, ma che, nel contempo, credo nello stato di diritto come unica certezza per tutti.
Io ho detto che lui, non i legali, era contento. Per me, questa come la sentenza del gobbo, è una sentenza accusatoria (almeno in primo grado). Solo che per questi reati c’è la proscrizione. Per altri no. Punto.
Abbiamo un pres. del cons. riconosciuto colpevole di un reato (e che reato) in primo grado. Proprio da stare allegri non c’è motivo..
e se qualcuno si innervosisse più del dovuto e ci facesse tornare indietro di qualche decennio? che si fà? non lo àuspico, lo temo.
Fabrizio, tu sei esperto in scienze matematiche e statistiche, giusto???
Se così è, non fare uscite fuori luogo su materie per le quali non hai competenza specifica, altrimenti rischi di fare la figura dell’ignorante.
La prescrizione comporta l’estinzione del reato per il semplice decorso del tempo.
Cioè, se qualcosa è accaduto nel 1992 ed è decorso da allora un certo lasso temporale, diciamo 10 anni, si ritiene che quella cosa (qualunque fosse e senza andare ad esaminarla) non abbia più alcun rilievo penale sanzionabile e, quindi, il relativo reato (se ed in quanto esistente) deve ritenersi estinto.
La prescrizione comporta che non vi è analisi dei fatti delittuosi ma solo il bieco computo del tempo.
Ora, puoi spiegarmi quale è il reato per il quale sarebbe stato riconosciuto colpevole Berlusconi???
Perdonami, Fabrizio, ma ci fai più bella figura se scrivi che Berlusconi Ti sta sul cazzo (e lo sottoscrivo pure).
Altrimenti, più che Tomas de Torquemada, rischi solo di apparire come uno sparacazzate.
Ahahahahahah
Scusa Paoletto, ma era da tempo che non si leggeva una cosa così comica su Macchia
Ehm, mi stai dicendo che se un reato è prescritto vuol dire che non è stato commesso? Mi stai dando un indicazione scientifica su come costruire una macchina del tempo? :-)
La sentenza dice che hanno trovato un bonifico bancario e che questo è qualificato come violazione di due articoli del C.P. (a casa mia si chiama REATO). E che allo stesso hanno applicato le attenuanti generiche. E l’hanno prescritto.
Se era un tossico nessuno si sarebbe fatto rodere. Se magari è una carica dello stato, uno si dovrebbe far venire qualche pensierino.
Io sono contento. Da oggi potrò scrivere e dire ogni volta che voglio che il signor B. è un corruttore di magistrati e nessuno potrà dirmi niente.
Innanzitutto mi fa piacere che tu, unico in Italia, sia già in possesso della motivazione della sentenza e possa qualificare certi fatti come reati (il punto, tecnicamente, è tutto qui)
Io Ti sto dicendo una cosa assai diversa che evidentemente non hai capito ed allora provo a muovere più lentamente le labbra.
Sto cercando di spiegarti che la verifica della prescrizione del reato è preliminare ed esula dall’accertamento di quei fatti come fattispecie delittuosa, cioè come reato.
Il giudice, cioè, senza analizzare e verificare in concreto se certi versamenti individuati dai PM sono stati effettuati per corrompere qualcuno, verifica solo in quale periodo si sono verificati e se sia decorso un certo lasso di tempo, necessario per poter dichiarare estinto il reato, tenuto conto, comunque, del fatto che Berlusconi, da incensurato, ha diritto alle attenuati generiche che ridurrebbero la pena.
L’esempio banale e di più facile comprensione è che se tu mi devi 1000 euro dal 1993 e io te li richiedo solo oggi, nel 2004, il Giudice non esamina se effettivamente quei soldi sono dovuti o meno, ma solo se, sulla base del diritto che io faccio valere, è decorso il termine di prescrizione di 10 anni.
Decorso tale termine i soldi non sono più dovuti.
Ma il Giudice accerta solo il decorso del termine, non se i soldi siano o meno dovuti.
Nel caso Berlusconi, il Giudice, non ha accertato l’esistenza del reato, ma ha verificato solo se, in “eventuale” presenza di quel reato, il termine di prescrizione era decorso.
Se vuoi prendo anche il pallottoliere e ti spiego come si conta il termine di prescrizione.
Poi, che i fatti denunciati possano avere un rilievo politico, ma solo “politico”, posso anche essere d’accordo.
Però attenderei la motivazione della sentenza.
Paoletto, questo che segue è il dispositivo della sentenza:
Ecco il dispositivo:
“Visto l’articolo 531 CPP dichiara non doversi procedere nei confronti di Berlusconi Silvio in ordine al reato di corruzione ascrittogli al capo A) limitatamente al bonifico in data 06-07 marzo 1991 perché, qualificato il fatto per l’imputato come violazione degli articoli 319 e 321 C.P. e riconosciute le circostanze attenuanti generiche, lo stesso è estinto per intervenuta prescrizione; visto l’articolo 530 CO.2 C.P.P. assolve Berlusconi Silvio dal reato di corruzione relativo al bonifico in data 26-29 luglio 1988 contestato al capo A) per non aver commesso il fatto; visto l’articolo 530 C.P.P. assolve Berlusconi Silvio dagli altri fatti di corruzione contestati al capo A) per non aver commesso il fatto; Visto l’articolo 530 CO.2 C.P.P., assolve Berlusconi Silvio dal reato di corruzione a lui ascritto al capo B) perché il fatto non sussiste”.
Come puoi notare per il bonifico del 1988, precedente all’assegno del 1991 è stato assolto per non aver commesso il fatto. Invece per quello del 1991, per prescrizione dei termini. Mi sembra che la differenza sia chiara. Berlusconi tecnicamente è stato prosciolto, ma non è stato ritenuto estraneo come per gli altri capi di imputazione. Insomma non è colpevole, ma non è neanche innocente.
Caro Paoletto, il testo riportato è il DISPOSITIVO della sentenza. Magari non lo sai, ma le motivazioni ci mettono un po’ di più ad uscire.
Se ti interessa ti dico come si fa a trovarlo:
Fatti un giro per i siti internet dei quotidiani italiani; si fa così: Sul browser in alto c’e’ una riga vuota. Lì dentro ci puoi scrivere ad esempio http://www.repubblica.it. Se vuoi un giorno ti spiego anche che vuol dire www. Ma, continuando di questo passo, mi ci vuole un secolo.
Nel DIS-PO-SI-TI-VO ci sono ESATTAMENTE le parole che ho citato io nel post.
Il bonifico (di più di 400mila dollari dell’epoca) è qualificato come violazione di due articoli del codice penale. Poi i giudici hanno dato le attenuanti generiche, che hanno ridotto la prescrizione. POI, ok? POI.
Alla fine, ALLA FINE, è uscito fuori che era prescritto.
Ti ripeto, la somma del reato PIÙ le attenuanti generiche ha fatto scattare la prescrizione.
IL CHE VUOL DIRE CHE HANNO PRESO IN CONSIDERAZIONE IL REATO. NON CHE L’HANNO SCARTATO IN BASE ALLA PRESCRIZIONE.
PS: se vuoi prendo il pallottoliere e ti insegno a contare fino a 400mila.
non abbiamo mai avuto un PdC come questo da quando esiste la Repubblica Italiana. potrebbe non essere un male. ma ne dubito. rimpiango i bei tempi andati. quando i politici avevano le palle.
Poi parliamo del perche’, ad un italiano qualsiasi, possa interessare di piu’ la posizione penale del leader della coalizione di governo nonche’ capo di governo, che quella della sig.ra Franzoni.
PS: A me Berlusconi sta sulle palle.
Fabrizio, guarda che ti sbagli. Sono stato tipo quattro ore al telefono con fior di avvocati per capire tutta questa cosa che è tecnicamente assai più complicata di quanto sembri. Dire che Berlusconi, in questo caso, ha commesso un reato, e che però è stato prescritto, è assolutamente sbagliato. Il dispositivo in questione sospende il giudizio a tutti gli effetti, e se uno domani dicesse o scrivesse – come farà di sicuro l’Unità – che “Berlusconi ha corrotto un giudice, ma non sarà punito” è sancibile di querela. Le motivazioni della sentenza, quando usciranno, al 99,99 per cento, sospenderanno il giudizio di merito pur facendo cenno a formule dubitative circa la mancanza materiale di prove d’innocenza. Così stanno le cose, il che non ha niente a che vedere coi miei (o vostri) personali convincimenti.
Errore macroscopico nella postulazione dell’articolo : Berlusconi è stato assolto, o con formula piena, oppure in base all’articolo 530 comma II del codice di procedura penale che impone al giudice l’obbligo di assolvere l’imputato quando ”manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova”.
L’Unità però potrebbe scrivere che Berlusconi non è (stato ritenuto) estraneo al reato di corruzione. Mi sembra che proprio per questo la difesa ha detto che ricorrerà in appello.
Messa come la metti tu, Ventomare, è giusta. Se ricorreranno in Appello non lo so. Possibilissimo. Ma io se fossi in loro non lo farei.
Bella questa disquisizione sugli aspetti tecnici della sentenza. Veramente.
Peccato che nel frattempo vi stiate dimenticando che si tratta del nostro Presidente del Consiglio, di uno dei più colossali fatti di corruzione mai scoperti in Italia che arriva alla Corte di Cassazione, che ha seguito una feroce guerra per il controllo, e ripeto del controllo dell’informazione in Italia. Come ricorda quel noto compagno comunista Cossiga, non stiamo parlando di un fatto qualunque e di un imputato qualsiasi.
Dunque i vostri peli legali vi invito a discuterli in un circolo forense. Per quanto mi riguarda, quello che è successo è sufficente per pensare che le nostre istituzioni e la nostra democrazia siano sommersi dalla merda.
Egregio Low Resolution, ti manca solo una grappa e una bella osteria di sfondo. E – scusa il pelo – ti manca anche una i nello scrivere ‘sufficiente’. Buon bagno.
Il concetto della prescrizione non l’ha certo introdotto il Cavaliere e se questa e la regola buon per lui. Con la considerazione che per me lo stesso concetto di prescrizione è una violazione dell’idea di Giustizia.
Potrei anche essere d’accordo.
Domiziano, ti auguro di non doverti mai difendere dall’accusa di un presunto reato commesso 20 anni prima.
Evidentemente il tuo concetto di giustizia è alquanto bislacco.
Quel che è assurdo è che alcuni reati siano prescrittibili e altri no.
Fabrizio, il diritto si basa (anche) sulla concezione della forma quale custode e garante della sostanza.
Adesso, senza buttarla sul giuridico, mi permetto di dirvi due tre cosine (se preferite, mandate a fanculo il sottoscritto e buttatevi sui manuali, di sicuro non sbagliate).
1) non c’è reato. Non si è colpevoli fino a che l’ultima sentenza non è passata in giudicato; la prescrizione, solitamente, “interrompe” il percorso giudiziario, quindi niente sentenza di colpevolezza, niente reato (art.27 Cost, principio di non colpevolezza). Il sior facci ha ragione; non si può sostenere che Berlusconi ha commesso un reato, questo sempre che non vogliate aumentare i già sostanziosi conti correnti del Cav; perchè nel caso vi venga in mente di dare del “corruttore di giudici al cav.” la querela è certa, ed è certo che il risarcimento economico cui sarete tenuti sarà di notevoli dimensioni.
2) Tecnicamente (la forma nel diritto è sostanza) è innocente. Non ci sono santi che tengano, non sto dicendo che mi piace, è così, punto. Anche perchè il diritto, in caso di “fumo giuridico”, di dubbi, cede di fronte alla presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva (già citato art 27 cost)
3) La prescrizione è per sua stessa natura un istituto piuttosto fumoso. Nasce come forma di tutela del cittadino (garantirgli tempi di giudizio accettabili, non farlo vivere per sempre nel “terrore giudiziario” magari anche a seguito di fatti avvenuti decine di anni prima da un suo eventuale re-inserimento nel consesso civile), ma è al contempo stesso un pungolo per lo Stato (idem come la precedente parentesi, tempi ragionevoli etc.), e lascia, per sua stessa natura, volutamente un alone di vaghezza circa lo svolgersi dei fatti in questione. Questo però non autorizza nessuno a fare illazioni circa la natura dei fatti (è reato o no? è colpevole o no?) in questione. Si può dire che il diritto “decide”, consapevolmente, di non aver più competenza su fatti avvenuti in tempi ormai remoti, e cede il campo al comune consesso civile, se non alla storia (pensate ai crimini della seconda guerra mondiale, su cui-da sempre- pende la “querelle” della prescrizione), ponendo però degli insormontabili paletti; quelli visti prima, nessuno può dire che v’è stato un reato etc.
Spero d’esser stato chiaro.
Buonanotte.
Ps : nel caso, leggete anche questo http://ricordiamocene.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=342572 , chi l’ha scritto è più competente del sottoscritto, e la forma dialogica rende il tutto più scorrevole.
Notte a tutti
Sig. Facci, non nego che spesso la sua penna mi ha fatto arrabbiare, però non ho motivo per mettere in discussione la sua parola.
Quindi, con l’amaro in bocca, mi asterro’ dal dire in futuro cose passibili di querela :)
Mi chiedo solo una cosa.
Pecorella ha detto che faranno ricorso in appello per arrivare ad una sentenza di totale assoluzione… in quel caso la corte chiamata a giudicare dovrà entrare nel merito dell’episodio?
F.F., ci sono due sequenze possibili; prima:
1. hanno contato gli anni
2. hanno visto che è prescrivibile
3. non hanno analizzato il caso perchè prescrivibile
Seconda:
1. hanno analizzato il caso
2. l’hanno considerato violazione del C.P.
3. hanno concesso le attenuanti generiche, dimezzando la prescrizione
4. hanno applicato la prescrizione
Due fatti mi portano all’intepretazione due: quel qualificato nel collegato (che sarà chiarito nelle motivazioni, ma che qualifica il versamento in riferimento a due articoli del C.P.) e la prescrizione; ora, a me risulta che per corruzione semplice ci siano 15 anni di proscrizione; cioè sarebbe ancora non prescrivibile. Con le attenuanti generiche diventa la metà. Reato prescritto già dal 98.
Mi sono fatto un giro e questa interpretazione l’ho trovata qui:
http://www.repubblica.it/2004/j/sezioni/politica/motismesuno/smeriepilog/smeriepilog.html
qui:
http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200412102345178501/200412102345178501.html
qui:
http://www.guardian.co.uk/italy/story/0,12576,1371564,00.html
qui:
http://www.msnbc.msn.com/id/6692811/
qui:
http://www.lemonde.fr/web/article/0,1-0@2-3214,36-390512,0.html
e in un commento al post di ricordiamocene appena citato.
Magari se senti qualche altro avvocato e ci fai avere delululucidazioni, ci fai un favore. E spero che nessuno ci denunci per la discussione su un fatto di questo genere :-)
PS: Hai ragione tu che non è reato, ma violazione del C.P. in primo grado. Io parlavo tra le parentesi di reato in quanto violazione di due articoli del C.P. Non del reato in quanto pena da ascrivere.
“Violazione del c.p.”: se non l’avessero constatata – mediante l’analisi delle prove etc. – non avrebbero potuto concedere le attenuanti. Giacchè è solo grazie alle attenuanti, che è scattata la prescrizione; altrimenti, senza attenuanti, si sarebbe trattato di condanna(e oggi saremmo di fronte a un premier condannato).
Ma è la Terra dei Cachi, no? Il Paese che dopo 20 di fascismo e 40 di Diccì-piccì per farsi governare si affida alla Cdl e ai suoi personaggi e per farsi rappresentare a un’opposizione farsesca ad altri elementi come Rutelli, Amato, D’Alema, Mastella, Cossutta e Bertinotti, dove perfino un mediocre come Prodi sembra un genio, o quantomeno il più affidabile e presentabile. Il Paese del Cavaliere, dell’Avvocato, del Professore, dell’Ingegnere, di Sua Santità e di Sua Eminenza, il Paese dei tutti dottori e dei “cumenda”.
Sü alegher, che il bus del cü l’è negher!
Fabrizio, semaforo verde: il punto sta proprio nella concessione/negazione delle attenuanti generiche.
Tratto da Jac (Ricordiamocene):”.. perché (il pres.del.cons.) ha deciso di non avvalersi della facoltà di rinunciare alla prescrizione – sancita nel 1971 dalla Corte Costituzionale – che esiste apposta per quanti siano desiderosi (o convinti) di ottenere un’assoluzione con formula piena…”
già, perchè?
mistero della fede, ops di Fede
La povera patria, stamane ha condannato compare Marcello (dell’Utri n.d.r.) a 9 (nove) anni, interdizione dai pubblici uffici, due anni di libertà vigilata and so on, ma la notizia viene data solo da sky tg in diretta e dal TG 2… che schifo ci vorrebbero edizione straordinarie, ma poi si andrà in cassazione scadranno i termini e la prescrizione cancellerà il tutto…
E’ la nuova giustizia “made in Italy”…
Scusate se non mi elevo al vostro livello di analisi giuridica – daltronde ‘siamo tutti giuristi’ comporta diversi rischi – ma molto più semplicemente: se non sono riusciti a condannare un decaduto come Andreotti, quando mai ci si sarebbe potuti aspettare una sentenza contro un primo ministro in carica e un concentrato di interessi come Berlusconi?
Ho l’impressione che questi anni di procedimento, fuori e dentro la corte, siano serviti più che ad accertare se i fatti si siano verificati, ad accettare che comunque sia non si è trattato di agire criminoso, anzi complessivamente legittimo.
La differenza non è da poco.
vabbe’, allora cambiamo discorso: ma la magistratura non era in mano ai comunisti?
Io non trascurerei il lato politico della vicenda: Silvio Berlusconi, nel 2001, è stato scelto dalla maggioranza degli italiani per guidare questo paese, pur nella consapevolezza del suo essere imputato in alcuni procedimenti penali. Si è cercata una condanna che scardinasse questa investitura popolare (quanto legittimamente non saprei) ma non c’è stata.
Mettetevi il cuore in pace, Silvio ci guiderà fino al 2006 e, probabilmente, anche oltre.
Ho letto trecento fonti e stamattina ho discusso con un avvocato di Previti e uno di De Benedetti. E mi sono convinto che sinchè non leggeremo le motivazioni della sentenza non c’è niente da fare: non se ne esce. Davvero. I discorsi contrapposti – simbolizziamoli come quelli di Pecorella e di Pisapia – sono entrambi molto sensati. Anche la questione delle attenuanti si presta a mille interpretazioni. La mia personale convinzione – ho cambiato idea – è che i giudici siano infine entrati nel merito, e che di ciò parleranno abbondantemente nelle motivazioni della sentenza. Quel giorno, entro tre mesi, se così sarà, i giornali e i travagli potranno forse anche titolare e scrivere nella maniera ignobile che oggi hanno fatto senza averne diritto. Ma sino ad allora, dicevo, il campo è libero.
E’ veramente agghiacciante questo clima da stadio. Sia da destra che da sinistra.
“Silvio”, è il Presidente del Consiglio dei Ministri, eletto si dal popolo, ma comunque parte delle istituzioni nazionali. Le quali esistono a prescindere dalle persone e dalla simpatia che possiamo nutrire per loro.
Non si può ignorare il fatto che questo signore è ormai politicamente compromesso nella sua funzione pubblica di Presidente del Consiglio.
Nessuno, anche il più accanito sostenitore fanatico, può davvero pensare che quando questo signore propone riforme dell’ordinamente giudiziario italiano (facendole addirittura scrivere dai suoi avvocati difensori, fatti eleggere appositamente in Parlamento) non sia mosso da intenti di vendetta o quanto meno dalla volontà di evitare guai, piuttosto che da reali valori e intenti politici e etici.
Non si può pensare che quando propone una legge per il sistema Radio televisivo nazionale, inventandosi pure un contributo per il DDT, non stia pensando agli interessi della propria azienda monopolista del settore (azienda che, guarda caso, ha subito fatto il salto sulle partite a pagamento).
Non si può pensare che quando propone una modifica alla legge elettorale, in un momento di sondaggi decisamente contrari, non lo faccia per cambiare le regole che potrebbero portarlo alla sconfitta elettorale.
Qui siamo davanti a un uso personale delle istituzioni piegate agli interessi e al mentenimento del potere di una persona sola. Il fatto che ci sia qualche cittadino (che non sia direttamente conesso alle fortune personali del singor B) contento di questo mi lascia davvero perplesso.
benvenuti nel paese degli allocchi
e benvenuti nel paese dove un dipendente di berlusconi si prende l’ingrato compito di scendere fin quaggiù, tra la plebe dei commentatori, per spargere un po’ di fumo negli occhi sui problemi giudiziari del suo datore di lavoro. Straordinario non pagato?
Allora, questo è quello che mi ha detto un mio amico avvocato.
Il cpp dice una cosa interessante: se il magistrato ha la prova decisiva dell’innocenza dell’imputato, il magistrato NON PUO’ esimersi dall’assoluzione con formula piena. Allo stato attuale però è una forzatura dire che “Berlusconi ha corrotto un giudice”, è più corretto dire che “Berlusconi non ha saputo dimostrarsi innocente”. Poi, come dice Facci, probabilmente le motivazioni scioglieranno questo nodo in favore di un “è colpevole, ma è prescritto”.
Tnx F.F. Sono contento che anche tu ti sei convinto che i giudici sono entrati nel merito.
Faremo un post reloaded quando usciranno le motivazioni. Ma, se l’interpretazione mia (e la tua) è cannata, allora hanno cannato il dispositivo.