Io non ci trovo niente di sbagliato nella vignetta
Totalmente d’accordo con la vignetta…e come diceva vasco…tu non esisti più se NON APPARI MAI
…in tivù!!
Machisselincula Vasco.. Senza offesa, eh? ;)
La vignetta non è sbagliata.. Solo che non la trovo riflessiva, né divertente, né niente.. La trovo futile, tutto qui..
è un problema tuo
“…tu non esisti più se NON APPARI MAI” “…in tivù!” … mi chiedi, come si chiamava lo sgozzato numero quattro? Costantino. No, non c’entra un cazzo. Allora boh.
Non era più semplice partecipare a “C’è posta per te” e invitare dalla De Filippi i terroristi?
No, la De Fili…non riesco, giuro, mi si bloccano le dita, non riesco a scrivere il nome, cmq hai capito, quella, va direttamente lei dai terroristi. Chissà che non le piaccia…
Ancadestra, dici che sono meglio di Costanzo?
(però Costantino altrove sei riuscita a scriverlo…mmmmmm)
Vis, guarda un po’, mi sento in dovere di giustificarmi : Costantino era il nome di un ragazzo russo ( Kostantin) molto bello che ebbi modo di frequentare anni fa…ahi!la ricordanza.
chissà che delusione…poi dico…quando Costantino è diventato quello che è diventato.
Io conoscevo uno che si chiamava Jonathan.
Poi niente è più stato come prima.
E piantatela.
Una persona a me cara ha adottato una bambina a distanza in Uganda e le ha scritto una lettera a giugno.
Le è arrivata una risposta solo ora, a fine novembre dal missionario responsabile del centro che opera lì.
Le chiede di riscrivere alla bambina in inglese, poichè non sono riusciti a tradurre la lettera dall’italiano, ma con la richiesta di inserire all’interno della lettera una preghiera per la bambina. E di avere molta pazienza, perchè non sanno se riuscirà a riceverla e se mai,potrà risponderle.
Le hanno detto,per ora, di sospendere l’invio dei soldi, ma solo di scriverle. Forse per qualcuno, la vita umana ha ancora un valore.
La vita è piena di storie commoventi basta girarsi intorno per accorgersene in qualsiasi momento.
Non è necessario arrivare in Uganda per tastare la propria sensibilità, nè giudicare quella altrui dalle battute su un post.
E’ vero che lo spazio virtuale è immenso!Ma non è il caso di mantenersi al tema del “commento”? La satira ha il dovere di scuotere, per far reagire non certo per ferire tout-court. D’accordo o no in questo caso(da”parcondicio”M.Biani) la realtà ha proprio questa crudezza e lacerante violenza. Il problema è vogliamo: che futuro ha l’infanzia nei luoghi di guerra dimenticati, volutamente, dagli schermi e dalla politica?
Grazie ancora a Biani
Tiziano
Ha un futuro garantito dalla quantità a scapito della qualità.
La domanda è pleonastica, un futuro di merda e non è certo il gesto individuale di qualcuno (pur degno di tutta l’ammirazione possibile) a cambiare le cose.
Ce l’hanno il petrolio in Uganda?
questa è la domanda corretta da dove partire.
Perché una vignetta, un discorso, una poesia, una voce ribelle o incazzata come la tua… da sole possono cambiare le cose? Possono portare il petrolio in Uganda? O, da sole una ad una, possono risolvere un contenzioso bellico, o cambiare gli interessi in ballo?
Oppure ogni media ogni linguaggio a modo suo, può affrontare da un’angolatura diversa e contribuire al formarsi di un pensiero critico?
Non carichiamo le cose di significati che non hanno o di responsabilità che non possono avere.
Tiziano
PS: con questo ho chiuso non intendo occupare altro spazio!
Buono il cenno all’Uganda.. La vignetta, mah…
Io non ci trovo niente di sbagliato nella vignetta
Totalmente d’accordo con la vignetta…e come diceva vasco…tu non esisti più se NON APPARI MAI
…in tivù!!
Machisselincula Vasco.. Senza offesa, eh? ;)
La vignetta non è sbagliata.. Solo che non la trovo riflessiva, né divertente, né niente.. La trovo futile, tutto qui..
è un problema tuo
“…tu non esisti più se NON APPARI MAI” “…in tivù!” … mi chiedi, come si chiamava lo sgozzato numero quattro? Costantino. No, non c’entra un cazzo. Allora boh.
Non era più semplice partecipare a “C’è posta per te” e invitare dalla De Filippi i terroristi?
No, la De Fili…non riesco, giuro, mi si bloccano le dita, non riesco a scrivere il nome, cmq hai capito, quella, va direttamente lei dai terroristi. Chissà che non le piaccia…
Ancadestra, dici che sono meglio di Costanzo?
(però Costantino altrove sei riuscita a scriverlo…mmmmmm)
Vis, guarda un po’, mi sento in dovere di giustificarmi : Costantino era il nome di un ragazzo russo ( Kostantin) molto bello che ebbi modo di frequentare anni fa…ahi!la ricordanza.
chissà che delusione…poi dico…quando Costantino è diventato quello che è diventato.
Io conoscevo uno che si chiamava Jonathan.
Poi niente è più stato come prima.
E piantatela.
Una persona a me cara ha adottato una bambina a distanza in Uganda e le ha scritto una lettera a giugno.
Le è arrivata una risposta solo ora, a fine novembre dal missionario responsabile del centro che opera lì.
Le chiede di riscrivere alla bambina in inglese, poichè non sono riusciti a tradurre la lettera dall’italiano, ma con la richiesta di inserire all’interno della lettera una preghiera per la bambina. E di avere molta pazienza, perchè non sanno se riuscirà a riceverla e se mai,potrà risponderle.
Le hanno detto,per ora, di sospendere l’invio dei soldi, ma solo di scriverle. Forse per qualcuno, la vita umana ha ancora un valore.
La vita è piena di storie commoventi basta girarsi intorno per accorgersene in qualsiasi momento.
Non è necessario arrivare in Uganda per tastare la propria sensibilità, nè giudicare quella altrui dalle battute su un post.
E’ vero che lo spazio virtuale è immenso!Ma non è il caso di mantenersi al tema del “commento”? La satira ha il dovere di scuotere, per far reagire non certo per ferire tout-court. D’accordo o no in questo caso(da”parcondicio”M.Biani) la realtà ha proprio questa crudezza e lacerante violenza. Il problema è vogliamo: che futuro ha l’infanzia nei luoghi di guerra dimenticati, volutamente, dagli schermi e dalla politica?
Grazie ancora a Biani
Tiziano
Ha un futuro garantito dalla quantità a scapito della qualità.
La domanda è pleonastica, un futuro di merda e non è certo il gesto individuale di qualcuno (pur degno di tutta l’ammirazione possibile) a cambiare le cose.
Ce l’hanno il petrolio in Uganda?
questa è la domanda corretta da dove partire.
Perché una vignetta, un discorso, una poesia, una voce ribelle o incazzata come la tua… da sole possono cambiare le cose? Possono portare il petrolio in Uganda? O, da sole una ad una, possono risolvere un contenzioso bellico, o cambiare gli interessi in ballo?
Oppure ogni media ogni linguaggio a modo suo, può affrontare da un’angolatura diversa e contribuire al formarsi di un pensiero critico?
Non carichiamo le cose di significati che non hanno o di responsabilità che non possono avere.
Tiziano
PS: con questo ho chiuso non intendo occupare altro spazio!