Ieri il divorzio, oggi i gay

Tanto per abbaiareChe fine hanno fatto i diritti dei “culattoni”? Non se ne parla più, dopo la breve reazione alle cazzate di Buttiglione e Pera. La sinistra ha sempre un po’ di difficoltà ad affrontare questi temi “strani”. Vedi il divorzio. Eppure, le grandi svolte democratiche a volte partono proprio dai diritti…

• C’è aria di divorzio, in giro. La storia del matrimonio gay, dei “culattoni”, dei licenziati per sospetta omosessualità ricorda moltissimo l’Italia di prima del divorzio, con le centinaia di piccole storie “normali” drammatiche (i “pubblici concubini”, le “conviventi” in miseria dopo la morte del loro uomo, i processi alla Sacra Rota, le maestrine licenziate per “immoralità”) di cui però parlavano solo i radicali e Pasolini. Storie comuni che però, a un certo punto, la gente cominciò a percepire come non più normali. I politici continuavano a tranciar giudizi e a scomunicare (tutti i parroci, allora, erano i principali politici dei rispettivi paesini) ma ormai la gente non gli credeva più come prima. Non per ragionamento, ma per antica bonomia. “Lo sai che non sono sposati?”. “Ah, davvero?”.

L’anno o il paio d’anni prima del divorzio fu un momento umanissimo della nostra storia: si parlava di diritti in tutti i bar sport del paese, il divorzista di solito era uno che “aveva girato il mondo”, leggeva un quotidiano e a volte usciva senza cravatta. “Io, per fortuna, sto benissimo con la mia signora. Però…”. I preti e i politici non avevano capito niente. Non che fossero cattivi, ma da troppo tempo erano abituati a “educare” tutti (l’antico notabilato italiano) e con concepivano che, su problemi così “morali” e profondi, la gente fosse ormai in grado di ragionare con la propria testa.

Dovete concepire un’Italia in cui, in tutto il Sud, le donne anziane vestivano di nero. Portare i pantaloni o fumare una sigaretta, nel “Saper vivere di Donna Letizia che arrivava alle abbonate di “Epoca” e “Grazia“, era ancora considerato disdicevole per una signora. “Donna al volante, pericolo costante”: le guidatrici erano poche, e dunque strane. Fino a pochi anni prima la legge prevedeva l’immunità per il marito che avesse assassinato la moglie “adultera” o il suo amante. Il partito comunista esitava moltissimo a impegnarsi per il divorzioperché “la gente in queste cose vota per i preti”.


Dalle mie parti, la campagna del divorzio la facemmo quelli di Lotta Continua – ragazzi -, un oste e un ragioniere liberale. Andavamo in paesini sperdutissimi, dove in piazza venivano gli adolescenti e i vecchi (gli uomini adulti erano emigrati); verso metà del comizio cominciavano a spuntare le prime donne, con l’aria di passare per caso. Ricordo uno di questi villaggi, in cima a una montagna dopo dieci chilometri di sterrato. Nella povera piazza c’era un monumento ai caduti; o meglio, c’era il suo piedistallo, poiché i soldi per statua dovevano essere stati troppi per il povero comune. Sui quattro lati del piedistallo c’erano incisi i nomi di tutti i paesani morti Per la Patria, ognuno con la data, il grado militare, il cognome e il nome: un sottotenente, undici caporali e il resto tutti soldati. Il comizio si faceva là davanti, sugli scalini. La gente ascoltava in silenzio e attenta, nella povera solennità della democrazia.


Il mio paese, l’Italia, diventò maggiorenne allora. Il popolo si scoprì capace di comandare, di regalare dei diritti umani a coloro che, a suo insindacabile giudizio, ne avevano bisogno: anche se “strani”, anche se pochi. “Se passa il divorzio vostra moglie vi tradirà, e magari non non un altro uomo, ma con la cameriera!”. Questo lo disse Fanfani, a Caltanissetta. Fanfani rimase simpatico, ma – su faccende di modernità e di progresso – definitivamente screditato. “E che gli pare qua, che siamo ancora nell’ottocento?”.


Ebrei, zingari, omosessuali. Le vittime di Hitler, e della tradizione “cattolica” (e protestante), non furono solo i primi. Dei tre, gli ebrei si sono armati, e quindi non li perseguitano più. Ma omosessuali e zingari sono ancora bersagli, nelle zone più viscerali d’Europa (in Romania, appena liberi, per prima cosa fecero una legge contro gli zingari. In Slovacchia lo stesso. In Lituania festeggiarono gli antisemiti). Non li uccidono più, perché i tempi non sono più quelli. Ma l’odio e il disprezzo di base è sempre quello.


Per caso, con la polemica sui gay, i vari Buttiglione e Pera hanno toccato corde molto profonde. Dei due, Buttiglione è un brav’uomo (un coglione: se lui può dare del peccatore chi vuole lui, non vedo perché io, che non debbo dirigere nessuna commissione laica, non posso dare dell’imbecille a chi voglio io) e Pera invece un pericoloso pugnalatore, un fascista. Entrambi, in quest’occasione, hanno reso un servizio: hanno messo il paese davanti a un’alternativa precisa, fra essere minorenne e maggiorenne, fra la democrazia dei notabili e quella dei diritti. “Ma non son più gli anni Settanta!”. E chi lo dice? L’Italia , nei momenti difficili, è sempre assai più matura di quanto la credano i politici e i giornali. Di diritti dei gay, passata l’emergenza Buttiglione, non s’è parlato più. Per “non spaventare i cattolici”, e perché c’erano cose più urgenti. Io invece penso che bisogni ricominciare a parlarne proprio ora, come preliminare culturale (e politico) a tutto il resto. Allora, nel ’74, su questo aveva ragione Pannella.

Imperi. Accordo fra Giappone e Russia sull’antichissima lite per le Kuril, alcuni isolotti ghiacciati che i due imperi si sono strappati a vicenda in tutte le varie guerre. Alla fine hanno deciso di fare metà per uno, due isole a te e due isole a me. Meno male che non sono dispari.

Routine. Chissà se nei giornali hanno già preparato il coccodrillo per l’Italia.

Liberazione. Sabato 27 novembre si terrà il quarto LinuxDay italiano. In molte città si svolgeranno dibattiti, workshop e altre iniziative per far conoscere il sistema operativo simbolo della libertà di pensiero e della condivisione del sapere. In particolare in Sicilia l’evento sarà strettamente coordinato tra i gruppi delle città di Catania, Palermo, Ragusa e Siracusa.
Bookmark: http://www.linux.it/LinuxDay/programma.phtml.

Informazione. Oscurati per ordine della procura due siti del sindacato RdB-Cub. I siti contenevano informazioni e dati sul lavoro precario ed erano molto seguiti per consulenze, informazioni e consigli sui vari diritti. Non è stato comunicato il motivo della chiusura.
Bookmark: www.lavorivariabili.it (reindirizzato d’autorità a: www.confindustria.it)

Pianeta. Sempre più frequente, nelle foto satellitari, il rilevamento di grandi macchie scure sopra l’India e la Cina (smog prodotto da centrali a carbone).

Marco Carnazzo wrote:

Forse anche alcuni di voi, come me, hanno qualche conoscente statunitense e dopo i risultati elettorali sono preoccupati per lui. Ecco la soluzione:
www.marryanamerican.ca

Nicola Pannelli wrote:

Volevo comunicare le date della tournee napoletana di Narramondo, un’associazione culturale che nasce dall’esigenza e dall’urgenza di portare in teatro le ferite del tempo presente: dal 23 al 28 (al Tintadirosso) “Nightingale & Chase” di Zinnie Harris. Dal 7 al 12 dicembre “Undici settembre”, tre insolite storie comuni. di e con Nicola Pannelli. Inoltre, laboratori di narrazione per attori e non.

Info: info@narramondo.it
Bookmark: www.narramondo.it

liz4rd wrote:

Vuoi un altro esempio di esproprio? sono andato a comprare la ricarica per il cellulare. 30 euro. Ma alla fine il mio credito risulta incrementato solo di 25. 5 euro sono regalati, in modo vergognoso, alla WindOmnitelTim … per coprire quali spese? l’ennesima truffa legalizzata. Come se non fosse già abbastanza il fatto che un sms per la compagnia dei telefoni avrà un costo di 0,00001 centesimi, ma noi ne costa 15! Ciò non toglie che i disobbedienti sono dei geni per dare pretesti di repressioni ai Pisanu di turno…

Till wrote:

Non me ne frega assolutamente nulla di avere un leader, un boss, un capo supremo che dal Monte Sinai, da un manuale Windows o da un convegno di cervelloni, scende ai miei livelli e mi dice cosa è giusto, cosa è sbagliato, cosa è bello e cosa è proibito.

Michele Galluzzo wrote:

Stiamo tirando su un progetto dal nome “Mardoc” per una nuova creatività intellettuale giovanile. Ci servono i disegni dei bambini, i graffiti degli adolescenti, i corto dei giovani artisti, i versi dei poeti, e le parole dei giovani scrittori, narratori, cantastorie. Non per offrire nuovo combustibile alla società dello spettacolo di per sè molto ingolfata ma per cercare vie d’uscita anche laddove oggi sembrano precluse. Vi prego di inviarmi pagine di diario, recensioni, tavole a fumetti, sfoghi grafici, scritti, foto, registrazioni audio o video di qualsiasi tipo… registrazioni radio, canzoni, poesie o discorsi registrati.

Inviare a: Michele Galluzzo, via Pascoli 51, 72021 Francavilla.

Mimmo Lombezzi wrote:

L’Eufrate mormorava
calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il 24 maggio:
l’esercito marciava
per raggiunger la frontiera
e far contro la stampa una barriera….

Muti passaron quella notte i fanti
tacere bisognava e andare avanti!
E inoltre bisognava far tacere
la stampa indipendente dal potere

Soffiava infatto dalle amate sponde,
un vento di censura sulle onde
Era un presagio dolce e un po’ fascista
L’Eufrate mormorò:
Non passa il giornalista!

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1 Commento

  1. Mmmm…. quella storia della moglie e della cameriera non è poi così male!

    Comunque non qualche volta ci pensa Ferrara a parlarne, con la testa sempre in America, filtrando quindi ogni cosa attraverso le illuminanti iniziative dell’amministrazione W.

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