Nessuno mi può giudicare (Reloaded)

La notte dei BloggerA poco meno di un mese dall’uscita nelle librerie, per “La notte dei Blogger” è tempo di goodies.
Questo me l’ero riservato per la sezione “inediti” del sito ufficiale, e lì, infatti, sarà pubblicato.
E’ come il capitolo fantasma di “Grande Madre Rossa” che Giuseppe Genna ha pubblicato su “I Miserabili“. Solo che il mio non era un romanzo, ma un racconto, e quindi, di fantasma, ci sono solo due paragrafi che non trovate in libreria, e che sono spariti dalla versione finale non tanto per assecondare velleità censorie, quanto perché ininfluenti al fine del racconto.
Si tratta di due brevi brani che aggiungono qualche dettaglio per coloro che hanno già letto “Nessuno mi può giudicare” e, allo stesso stempo, non rivelano nulla che quelli che non l’hanno nemmeno sfogliato non possano leggere.

A pagina 200, dopo “…al Tempo, alla Vita, alla Previdenza)”:

        Cose che invece non sai: […] che il 5 ottobre del 2001 Giorgio Armani inaugurò quegli 8000 metri quadrati destinati al culto del brand dell’aquilotto e della Playstation 2 dichiarando: “Mi piacerebbe che nell’Armani/via Manzoni 31 succedesse sempre qualcosa. Che esplodessero emozioni e sorprese a getto continuo”. Testuale.
        Qualcuno – a modo suo, certo – l’ha accontentato.

A pagina 227, dopo “…Nuova strategia della tensione”:

        Ti hanno detto che Ignazio La Russa ha dato di matto, e che per qualche settimana ha addirittura sospeso la frequentazione delle gnocche dai capelli e dalla carnagione scura di cui va ghiotto per dedicarsi anima e corpo allo smantellamento del castello di dietrologie in costruzione sulla propria capoccia.
        Una settimana e due interrogazioni parlamentari dopo la pubblicazione del pezzo da parte de l’Unità, ottenne che il Corriere della Sera intervistasse uno dei due LaRussini ripescato tra la parentela, il quale, immemore della settimana bianca che vi vide condividere la stessa camera d’albergo (e durante la quale, una sera, in tua presenza, si sparò una pippa in onore di una Lory Del Santo ritratta sulla copertina di un Albo Blitz rubato all’edicola di un Autogrill) dichiarò che sì, eri stato un suo compagno di classe, ma che non ti aveva mai più rivisto, né ti frequentava, a quei tempi, dal momento che eri uno sfigato.
        Bisogna essere onesti: non mentì. Lui non arrivò alla maturità. Per lo meno non in quella scuola. E, dopo, malgrado tu abbia continuato a votare MSI prima e Alleanza Nazionale poi (sempre La Russa, nello specifico, quando hai potuto), non vi incontraste mai più.
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4 Commenti

  1. Nuova frontiera della letteratura? Ultimo smacco all’editoria? Siamo arrivati al “post” che posticipa la fine e introduce qualcosa “ex ante”. Sono confuso ma interessato ai possibili ulteriori sviluppi.

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