Un tuffo miliardario

Io resto un poco stranito dal modo nel quale decidono di spendere i soldi per la Ricerca, magari sono io che non ci arrivo. Ma com’è che a me sembrano palate di miliardi letteralmente gettate in mare?

Prendi un aereo supersonico, lo sganci da un B-52 (modificato) a 33mila metri da terra e lo guardi schiantarsi nell’oceano ad una velocità pazzesca. Figata: abbiamo quasi raggiunto i MAC10!

Ho capito, non so cosa serva, ma cazzo sono 230 milioni di dollari, io li spenderei meglio. Magari per la gente che in aereo non ci andrà mai.

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50 Commenti

  1. I discorsi qualunquisti ed approssimativi alla Sasaki (e di tutti quelli che si accodano) mi danno il voltastomaco. Commenterò con una storia dal mondo accademico. E’ un fatto vero, ma ho dimenticato il chi e il dove, che comunque non hanno nessuna importanza.

    Un pezzo grosso della politica era in visita ad un’università (americana?). Ogni gruppo di ricerca metteva in mostra i propri risultati e le applicazioni delle proprie ricerche, soprattutto nell’ambito della sicurezza/difesa, cose ovviamente di gran moda di questi tempi.

    Arrivato ad interrogare il professore a capo di un gruppo di ricerca di matematica pura, gli chiede:
    “ma insomma, le vostre ricerche che contributo danno alla difesa del nostro paese?”.

    “Nessuno. Ma forse rendono questo paese un po’ più degno di essere difeso”.

    Ecco, al posto del politico trombone e ignorante io ci metto i qualunquisti alla “era meglio usare quei soldi per X” (X = vago rimedio per vaga causa umanitaria qualsiasi). Ugualmente tromboni ed ignoranti. La ricerca, a prescindere da qualsiasi applicazione catastrofica, da qualsiasi intreccio perverso tra interessi e ricerca pura, è una delle facoltà e degli obiettivi più nobili della civiltà umana, e rendono questo mondo un po’ più degno di essere vissuto. “Fermarla” per “stare aspettare gli altri” è pura demagogia.

  2. E’ una mia impressione, o è sparito un post?
    Cos’è successo? Minacce? Avvisi di garanzia?

  3. Beh ho letto recentemente un paper apparso in una rivista accademica americana (di quelle che -pensavo- se mai ci apparirà il mio cognome potrei anche baciare scifani) che individuava una correlazione lineare tra le vendite di chewingum e il numero di omicidi. Meglio i relitti affondati: funzionano per il ripopolamento ittico.

  4. sempre più veloce, forza, più veloce, oltre il muro del suono finché non ce ne fuggiamo dalla forza centripeta di questo fottuto pianeta. ci aspettano altre galassie da colonizzare

  5. Visto che si sparla della ricerca pura e dei filosofi e scienziati che passano il proprio tempo a ragionare sul nulla, ricordo a tutti che un paio di signori come Alan Touring e John Von Neumann erano due matematici che inseguendo la loro passione per i numeri primi hanno prima sconfitto l’esercito nazista decrittando il noto codice Enigma, e poi posato le basi dell’informatica moderna.
    Ebbene si: c’è molto delle pippe mentali di questi singori nei PC che state usando tutti quanti.

  6. Fabrizio: eh, Fourier. E poi Hilbert, e Banach; e Riemann. Azzarderei che il 90% dei lettori non sa chi sono, ché la matematica son conti, mica cultura. Mi verrebbe da dire “peggio per loro”, ma non è così banale. Perché nessuno si lamenta delle spese per i milioni di copie di romanzi scadenti? Perché i libri non si toccano – ma i laboratori sì.

    (Oh, sia chiaro: io non toccherei né gli uni né gli altri – o meglio, tanto gli uni quanto gli altri.)

    Zefram: hai scritto quel che stavo per scrivere io, parola per parola. Grazie.

  7. sorry… Turing, Turing come quello del club! :-D

    Von Neumann ha contribuito al “Manhattan Project”, quello della bomba atomica. Inoltre con le sue pippe teopriche sui “self-reproducing automata” è (involontariamente) il padre dei virus dei computer… Forse era meglio tagliargli qualche fondo, per darlo ai poveri del Bronx?

    Vogliamo parlare invece di Babbage?

  8. So pocopoco di Babbage, come di Ada Augusta Byron (sì, figlia di) contessa di Lovelace: giusto giusto che sono stati i primi a pensare a macchine che riproducessero successioni di operazioni logiche.

    VonNeumann è anche uno dei modelli dichiarati del Dottor Stranamore, se è per questo. (Però qui si ama assai la teoria dei giochi, e visto che vonNeumann l’ha inventata – no, non l’ha inventata John Nash; e quel film è una m…).

  9. E qui, con le citazioni di matematici illustri e sconosciuti, finiamo sul vero discorso: la realtà è che c’è una cultura di serie A (quella umanistica) e una di serie B (quella scientifica).
    Tipicamente un appartenente a quella di serie A poggia tutta la sua vita su quella di serie B; senza quella di serie B sarebbe ancora lì a democritare o ad aristoteleggiare. Si vanta di non conoscere quella di serie B e un pochettino la disprezza.
    In diverse fasi storiche, gli appartenenti a quella di serie A hanno appoggiato i peggiori regimi dittatoriali, giustificato le differrenze razziali e le guerre.
    Quelli di serie B invece si sentono parte di una cultura neutra, politicamente governata da quelli di serie A. Ma, negli ultimi 400 anni, hanno messo a disposizione gli strumenti per liberare l’umanità da schiavitù e dittature, per diffondere la cultura e il sapere (anche quello di tipo A).
    Ragazzi miei, filosofi e letterati, giornalisti e fancazzisti: anche i delfini e alcune scimmie pensano; ma non hanno il pollice opponibile. Period.

  10. una velocita’ maggiore di 11000 km/h significa che posso far volare qualcosa in grado di sfuggire alla forza di gravita’ della terra. vuol dire che posso mandare in orbita oggetti senza dover far partire una navetta in verticale, con un risparmio notevole. in fondo, anche i primi nodi della rete erano un costoso gioco per scienziati al soldo dell’industria in alcuni casi bellica

  11. Mi sono avanzati 5 euri: se non mi fanno pagare il fuel surcharge, quasi quasi all’ora di pranzo faccio un salto a Londra.

  12. Andrea, per andare in orbita ci vogliono 10 Km al secondo di velocità. All’incirca 36 mila km all’ora. Tre volte quello che è riuscito a fare la NASA con l’aereo respirante..

  13. Scusami ma qual’è il problema con la ricerca aerospaziale? E’ pur sempre ricerca tecnologica di base. Non c’è bisogno che ti ricordi quanto nella vita di tutti i giorni dobbiamo alle scoperte effettuate per la conquista della Luna.

  14. Interessante! tutti gli scienziati che sono stati citati non hanno ricevuto una gran massa di soldi per le *loro* ricerche, ed alcuni sono stati semplicemente sfruttati a fini militari e poi, in un caso (Turing), dopo aver servito il proprio paese, sono stati costretti al suicidio (sapete tutti la storia della mela avvelenata?). La ricerca di base, del livello dei vari scienziati che avete citato, non esiste più attualmente. A parte poche illuminate sacche (inglesi, tedesche soprattutto). Qui mi pare che ci sia una fiducia mal riposta nei cosidetti scienziati contemporanei, che inventano sempre nuovi modi per spillare soldi alla comunità, e che (lo so mi ripeto) non producono ricerca di base, ma sfruttamento di idee vecchie. Non ci sono più le grandi teoresi, proprio perché quelle non richiedono gran dispendio di soldi. Nash, Riennmann, Turing, von Neumann ma ci vogliamo mettere Eistein, Bohr, Eisenberg, Feynman e tanti altri, hanno speso per le loro ricerche fondamentali molto meno di quanto si spende oggi per una singola ricerca, che ne so per esempio nel campo della biotecnologia.

  15. Stalker, ho capito bene? Gli scienziati citati non hanno ricevuto molti soldi per le loro ricerche?
    Se tu parli di fisica teorica, allora basta un cervello ed una lavagna. Ma appena ti sposti sulle prove delle teorie scritte sulle lavagne dei personaggi citati (prove in cui anche loro sono stati coinvolti come parte di un team) allora ci muoviamo nel campo dei billiardi di dollari.
    E le prove delle teorie suddette sono esattamente la parte galileiana del tutto, la differenza tra un Democrito che pensa che ci sia in fondo in fondo un qualcosa di indivisibile e un Bohr che lo prova.
    Siamo di nuovo alla questione del pollice opponibile…

  16. Tommaso, vado a memoria, ma mi sembra che gli undici e rotto sono per uscire dall’orbita terrestre.
    Comunque cambia poco. L’X43a non ce la fa ad andare fuori..

  17. Avete elencato tanti nomi illustri ma avete dimenticato quello del tecnico che ha per primo messo una bistecca sulla turbina in teflon di un aereo e ha visto che non attaccava. Un mito per le casalinghe, insomma.
    Scherzo.
    Fabrizio, Frenchman e Zefram: grazie di esistere.

  18. Breve digressione sugli OGM da parte di uno completamente ignorante in materia.
    Gli OGM potrebbero sfamare milioni di persone ma il problema della fame è la terra sterile, carestie, invasioni di cavallette o gli uomini che confinano altri uomini (i milioni di) in piccole regioni di terra sterile e/o infestata dalle cavallette per motivi più o meno noti?
    Non è che l’ogm sta alla fame come il maalox (se si scrive così) sta ad un cancro allo stomaco?

  19. bisognerebbe capire dove sta il confine fra una ricerca utile all’umanità o alla medesima dannosa.
    Poi anche per quella utile bisognerebbe capire “utile” per quanti.
    Personalmente, digiuna di ingengeria aereospaziale, sostengo con fervore la ricerca sulle protesi mammarie.

  20. Cara Viscontessa e ci dimentichiamo le ricerche sull’allungamento del pene, e quelle per mantenerelo sempre pronto in una salda e duratura erezione? E quelle sulle protesi del pene?

    Tra una decina d’anni non saremo noi a fare sesso insieme, ma dei simulacri che fanno tutto da soli impiantiati nel nostro corpo.

  21. Sai benissimo che i biliardi di dollari che citi non sono stati affatto dati a tutti gli scienziati citati solo per provare le loro teorie. L’economia scientifica è molto più cinica. La maggior parte dei soldi sono stati dati a questi scienziati non per provare le loro teorie, come se ci fosse alcunché di romantico, ma per costruire artefatti per SFRUTTARE le loro teorie, economicamente o militarmente. Gli usi civili sono gli ultimi nella sala di valori della ricerca scientifica. Lo sai benissimo. Ma a parte questo, se no sembro un oscurantista trombone, quello che volevo dire è che (a) la ricerca scientifica attuale non sta producendo nulla di nuovo nell’ambito della conoscenza, ma siamo in una fase di scienza normale, in cui gli scienziati sono dei manager che amministrano il sapere ma non ne producono di nuovo; (b)i soldi alla ricerca devono davvero essere dati a pioggia e non solo nel campo in cui si prevede un possibile sfruttamento economico; (c) ci deve essere un maggiore controllo democratico sui possibili risultati delle ricerche; (d) bisogna alzare gli standard di originalità e abbassare i vincoli sull’espressione di un’idea che nelle riviste scientifiche (attraverso la politica dei referee) sono diventati troppo stretti, e spesso articoli con idee originali vengono cassati.

  22. Non credo esista un tipo di ricerca utile per l’umanità ed una inutile: persino delle puttanate micidiali – tipo la velocità di sedimentazione della schiuma della birra in un boccale – nascondono ragionamenti (in questo caso di idraulica e di chimica-fisica) che sono comunque un passo avanti rispetto a quanto si sapeva prima e che diventeranno importanti non appena dovranno essere utilizzate nell’ambito di applicazioni industriali, militari, etc… Il problema continua ad essere quello dell’utilizzo etico dei risultati di una ricerca.
    Uno studente che, per laurearsi, fa scivolare una lastra di pietra su di un’altra per 4 mesi forse sembra perdere tempo: ma è proprio da una tesi di questo genere che sono state desunte le formule empiriche per costruire gallerie in sicurezza. Poi nelle gallerie ci puoi mettere dei silos per missili nucleari, un laboratorio di ricerca, oppure usarla per ridurre di 80 chilometri una percorrenza stradale (con ovvi vantaggi in termini economici, di inquinamento, di costi delle merci, etc…): ma queste sono scelte umane, politiche; la ricerca, a questo punto della storia, non c’entra più niente.
    Il GPS serve come sponda di puntamento per le armi cosiddette intelligenti; però serve anche alle navi per evitare gli iceberg, agli automobilisti, ai deltaplanisti…
    Sono troppi gli esempi a favore della ricerca, di qualsiasi tipo di ricerca, per non concludere che “ricercare” sia un concetto dalla parte giusta della morale e dell’etica.

  23. era in Barbarella che facevano sesso toccandosi vicendevolmente il dito indice della mano?

    (vorrei richiamare l’attenzione sul termine “vicendevolmente”.
    Oltre ad occuparmi della ricerca onirica delle protesi mammarie, mi occupo, da qualche tempo, anche di trovare famiglia alle povere parole abbandonate.
    E’ una campagna di sensibilizzazione contro il frequente abbandono di vecchie parole in favore di neologismi rampanti).

  24. Ah, ma quante informazioni!!! E la discussione su cultura umanistica e scientifica è assai interessante.

    Io, però, c’ho i problemi quotidiani che incalzano e visto che ci sono molti esperti anche in matematica (I suppose…) mi chiedevo se per caso c’è qualcuno che, vivendo a Roma, sarebbe disposto ad impartire ripetizioni di matematica a mia figlia …….

    No, eh? Ho sbagliato luogo credo …….

    P.S.: comunque ricordo un bellissimo articolo su Science di un ricercatore che spiegava perchè, facendo il caffè alla turca, quando si aggiunge lo zuccherio nell’Ibrik (credo così si chiami) questo viene subito ad ebollizione. Interessantissimo, credo di averlo letto tre volte di seguito perchè ero affascinato dalla rigorosità del metodo e delle prove effettuate….

  25. Certo Tommaso, “tutto” può essere utile a qualcuno ma siccome “tutto” gira intorno al denaro, e non “tutti” possono usufruire dei benefici della ricerca, si potrebbe, cosi’ per dire, spendere una parte dei soldi devoluti alla ricerca sulla liposuzione, in favore di una più ampia distribuzione dei farmaci anti Aids nei paesi dell’Africa.
    Se poi la ricerca ci conduce a costruire bombe intelligenti pilotate però da cretini, vedi bene che la ricerca “comunque” ha poco valore.

  26. Ho letto su focus le ultime parole famose del capo di un ufficio brevetti del 1899, che metteva in discussione l’esistenza di un ufficio del genere:
    “tanto è già stato inventato tutto!”.
    Per dire: quelli che dicono “ormai non c’è più niente da scoprire” mi fanno ridere. Ridere amaro, ma ridere.

  27. Penso che ci siamo quasi.
    Stalker, sul punto (a) permettimi di fare un paragone con la formula 1. Quanti campioni nascono in un decennio. In media uno. Negli annni 80-90 ci si era abituati a 3-4. Ora però ce ne è solo uno.
    Nella ricerca scientifica nasce ad occhio e croce un genio ogni secolo. All’inizio del secolo scorso ne erano nati 3-4. Adesso non ce ne sono (a parte Delio). Per cui siamo in una fase di scienza normale. Che poi vuol dire una fase con meno scienza e piu’ tecnologia. Poi verra’ un nuovo Bohr, e via di nuovo. Tranquillo.
    Per quanto riguarda l’aspetto romantico, ti posso anche dare ragione. Ma allora ti pongo la domanda delle cento pistole: ha fatto bene Von Braun a farsi finanziare la ricerca sulle V2 dal baffetto? Se rispondi sì ti becchi l’accusa di apologia del nazismom. Se rispondi no togli allo progresso degli ultimi 60 anni la missilistica. E, ricordando lo stupore di scienziati americani e russi di fronte alla meraviglia delle V2, vorrebbe dire che probabilmente senza Von Braun non avremmo messo in orbita ancor oggi un satellite.

  28. @Vis. I soldi non si “devolvono” in ricerca, si “investono”: tu che sei così attenta alle parole, converrai con me che c’è una bella differenza, anche e soprattutto in termini di atteggiamento mentale. Al limite, il singolo “devolve” una certa somma per la ricerca, ma poi gli istituti prendono questa somma e la investono.
    Non confondiamo la ricerca con l’8 per 1000, che è una bestemmia.
    Detto questo: non penso proprio che sulla liposuzione si faccia ricerca (attendo smentite da ricercatori medici). La liposuzione è già di per sé la fase applicativa di precedenti ricerche mediche.
    Per quanto riguarda la distribuzione di farmaci anti-AIDS nei paesi poveri, mi trovi d’accordo. Annulliamo il debito con l’estero di questi paesi a patto che gli interessi che dovrebbero versare non siano impegnati per acquistare armi, ma per comprare medicinali. Così non saremo nemmeno costretti a chiedere alle case farmaceutiche di rinunciare a parte dei loro ricavi e queste potranno continuare a spedire a congresso a Malindi i nostri medici di famiglia.
    L’ultima tua frase, invece, non ha senso: nessuna ricerca scientifica ti obbliga a dare le bombe in mano a dei cretini. Così come nessuna ricerca scientifica ti obbliga a costruirle, le bombe. Quindi vedo bene che la ricerca, in sé, non ha nessuna responsabilità in merito all’utilizzo dei propri risultati.

  29. Tomma’, e’ sempre questo attacco alla scienza di chi non ha capito che la scienza e’ neutrale. Fare la bomba atomica e’ un atto di fisica ed tecnica. Usarla e’ una atto di politica.

  30. Fabrì: secondo me chi non lo capisce è perchè non “vuole” capirlo; del resto sono proprio pochi gli argomenti così comodi da maneggiare e da piegare ai propri desiderata, in termini di conclusione.
    Allora mettiamo così: alla fin dei conti il governo Berlusconi – così come i precedenti – sono lungimiranti, perchè avendo ulteriormente ridotto i fondi a favore della ricerca universitaria e non concedendo agli industriali sgravi fiscali reinvestibili in ricerca, eviterà la scoperta di una nuova boma atomica.

    Se magari finanziasse almeno lo sviluppo della tuta anticazzate…

  31. Ehm… per chi non lo sapesse, la “boma” atomica è quella che Alinghi aveva installato sull’albero nucleare, durante l’ultima Coppa America: per quello ha vinto…

  32. Tommaso, hai ragione sulla differenza che corre tra “devolvere” ed “investire”, anzi, hai talmente ragione che magari è proprio su questo che dovremmo concentrarci.
    Forse se la ricerca non fosse sempre finalizzata all’investimeno, e quindi ad un ritorno economico della spesa, la ricerca potrebbe rivestire un ruolo più umano e più socialmente utile per i più.
    Io credo che purtroppo, nella nostra epoca, non sia la genialità a difettare, ma la volontà di non legare qualsiasi aspetto della nostra vita ad una mera trattativa commerciale.
    Sarebbe bello che la ricerca fosse fine a se stessa e non finalizzata all’uso che se ne farà, ma è l’uso a rendere una ricerca economicamente interessante ed è quindi inevitabile porsi la domanda.

  33. Dal link proposto da Unit sul laser aereo:

    “This is a wonderful moment for the Missile Defense Agency and the proponents of a ballistic missile defense around the world,”

    E’ la prima volta che sento dire che siamo in un periodo meraviglioso. Ma come è che non sono sorpreso?

  34. Eh sì, è un momento meraviglioso per la SDI. Magari non hai dato un’occhiata ai bilanci US degli ultimi anni. Stanno pompando soldi senza fine. Come il vecchio Reagan.

  35. Cara Viscontessa l’idea che la ricerca debba essere pura e non contaminata dagli interessi economici o politici è bella, ma parecchio ingenua. E, secondo me, tutto sommato anche sbagliata.

    Da una parte la ricerca di base è per sua natura sufficientemente astratta e lontana da interessi diretti. E questo le permette di esplorare in varie direzioni. Mentre l’applicazione tecnica e poi commerciale è un’altra cosa.

    dall’altra è impossibile dire cosa sia davvero socialmente utile della ricerca scientifica. Ci vorrebbe un controllo politico su quello che si ricerca, certamente più pesante di quanto non sia già, e questo secondo me porterebbe molti più danni che benefici.

    In ultimo esiste un probelma piuttosto importante: chi finanzia. E purtroppo la storia racconta che i principali finanziatori della ricerca scientifica e delle sue applicazioni sono i militari.
    Etico, non etico. Non lo so. Molte innovazioni che rendono il mondo migliore sono nate così.

  36. Low, sono convinta del fatto che la bella idea della ricerca fine a se stessa, sia solo una bella e utopica idea senza nessuna applicazione pratica.
    Tuttavia ritengo che, pur non potendo a priori stabilire cosa sarà utile e cosa dannoso alla società, ci sono settori la cui ricerca è sicuramente finalizzata ad usi bellici e quindi dannosi.
    Forse su questo genere di ricerca (tra l’altro la più avanzata e finanziata) si potrebbe dire molto così come si potrebbe spendere qualche parola di biasimo anche per la ricerca medica quando questa, anzichè essere orientata a migliorare le nostre condizioni di salute, si concentra, per motivi squisitamente economici, sulla soluzione di futili motivi come la liposuzione o l’allungamento del pene.
    ah, a proposito, sono decisa a provare il brivido della liposuzione: voglio che quando il prossimo missile intelligente mi casca per sbaglio sulla testa, mi trovi almeno in splendida forma.

  37. I repubblicani c’hanno ‘sto vizio di non tenere il conto dei soldi investiti in difesa… Soprattutto quando sentono parlare di scudi spaziali perdono la ragione. Poi, al primo esperimento andato male…zang! (teste che rotolano ovunque…)

  38. > Quindi vedo bene che la ricerca, in sé, non ha nessuna responsabilità in merito all’utilizzo dei propri risultati.

    Beh, caro tommaso, questa è una cavolata.
    Visto che si cita allegramente gente come von Neumann, non si può continuare a credere che lo scienziato sia il buon impiegato di laboratorio che costruisce i mattoncini di un Lego che poi i cattivoni assembleranno per spianare l’Afghanistan.

    PS: comunque von Neumann è la mente più brillante che sia emersa nel XX secolo, gli voglio bene lo stesso.

  39. Ah, dimenticavo. Io non credo più da tempo alla favola che gli ogm esistano per vincere la fame nel monfo

    Leggete il commento di Alessandro un po’ più su, non ha detto che gli OGM fanno male, ma che sono un affare colossale per le multinazionali (se ne fregano che facciano male o meno): non ti VENDONO solo l’ogm ma anche il fitofarmaco associato a cui l’ogm resiste.

    Una specie di Gift Box: paghi 2 prendi un tumore fra 15 anni.

  40. France’, è invece ti sbaji. La scienza è neutrale. L’uso che se ne fa non lo è.
    Per questo ho citato la lettera dei fisici sulla bomba atomica. Quello fu uno s-verginamento dei fisici al quale molti si opposero.
    C’è poco da fare, l’energia atomica c’era già diecimila anni fa. La possibilità di costruire un aereo-razzo che respira anche. Gli OGM anche. Il programmare i fiji con gli occhi azzurri pure.

  41. Senti, Fabrizio, anch’io faccio il tifo per la scienza, ma purtroppo non è neutrale.

    Alla tua lettera dei fisici potrei rinfacciare le pressioni esercitate da von Neumann affinche la bomba fosse sganciata su Kyoto piuttosto che su Hiroshima, e fu un pacifico Ministro della Guerra a bocciare la sua proposta.

    Oppure potrei rispondere provocatoriamente “a volte qualcuno confessa una colpa per prendersene il merito”, come fece il nostro caro amico già fin troppo citato.

  42. Un’ultima citazione:

    “È vero che certi rami della matematica applicata, come la balistica e l’aerodinamica, sono stati deliberatamente sviluppati per scopi bellici e richiedono tecniche molto elaborate; forse è ingiusto definirli banali, ma non possono pretendere di essere classificati come vera matematica. Infatti sono di una bruttezza ripugnante e di una noia intollerabile.”
    Godfrey H. Hardy

  43. Fabrizio, mi dispiace, concordo con te in molte cose, ma se fossi stato Von Braun conoscendo il beneficiario e l’uso del mio lavoro prezioso, e allo stesso tempo, pericoloso, col cavolo che avrei dato il mio contributo. E sti beneamati se la scienza aerospaziale si fermava per 100 anni? Se avesse vinto il baffetto l’umanità si fermava per 1000. Con questo non voglio fare quello che non sa che la spinta bellica produce più della metà della ricerca. Ma questo è già odioso in una democrazia pensa in un regime dittatoriale e con dei progetti evidentemente folli. Sacharov, ad esempio, ad un certo punto ha avvertito il problema etico, e si è fermato. Il progresso scientifico non è un valore assoluto, è un prodotto della mente umana, che appartiene all’uomo, e da questo deve essere condotto ed indirizzato per fini quanto più possibili rivolti alla globalità della specie. Concordo invece con il fatto che la scienza non può essere finanziata, esclusivamente, per studi che appaiono solo immediatamente profittevoli, la costruzione del pensiero e dell’avanzamento della conoscenza segue percorsi che non possono essere troppo rigidamente pianificati. Ma il problema etico esiste, e come, come esistono delle priorità economiche ed umane.

  44. @France: i fisici non sono stati neutrali. La fisica sì. Forse così siamo d’accordo.
    @VM: okkei, niente missili. Hai salvato alcune migliaia di londinesi, la guerra il baffo l’ha persa comunque, ma non puoi utilizzare i satelliti per far trasmettere le conoscenze mediche sulle epidemie ai medici del Ruanda. Risultato: 5 mijoni di morti.

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