Trovata su Flickr, navigando a caso.
Ma quanto è bella questa ragazza?
Poi, dal momento che non su questo blog non si butta via niente, sfrutto il titolo del post e ne approfitto per rendere giustizia al testo di una canzone che cercavo da tempo che che sul web non era presente o, per lo meno, indicizzato dai motori di ricerca (per la cronaca: persino dell’album che la conteneva si sono perse le tracce in rete, e non risulta acquistabile presso nessuno dei negozi online).
Non che al momento lo condivida in qualche modo, ma me lo ricordavo quasi a memoria, e mi è sempre sembrato bello. La canzone in sé, ascoltata, è un Finardi che fa Michael Bublé qualche anno prima di Michael Bublé (peggio, aggiungo, per gli amanti di Michael Bublé, per quanto non li capisca). Il testo, invece, è di quelli che lasciano secca al suolo qualsiasi donna. Magari qualsiasi no, ma una normale sì.
COLPI DI FULMINE (Eugenio Finardi – Fonit Cetra, 1985) |
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Non credo nei colpi di fulmine non credo che possan durare l’amore che brucia in un lampo alla lunga ti fa incenerire. La passione che acceca e che ti fa urlare E’ meglio che sia la donna a scegliere La donna che è forte e che ti sa calmare |
Gli uomini che cercano la donna ideale forse han solo paura della donna reale e nella vana ricerca di un sogno non trovano un amore normale. E’ meglio che sia la donna a scegliere E’ meglio che sia la donna a scegliere La donna sa far nascere e crescere |
(Dalle note di copertina, un’indicazione che fa realizzare che, non sembra, ma il 1985 è parecchio lontano: “Computerizzazione e word processing COMMODORE 64 e SX-64 Executive con software SIEL 16 track sequencer e 6 track composer”. E poi, ancora, un altro verso, che non fa parte di alcuna delle canzoni presenti nell’album: “Le muse esistono / giovani donne dai grandi occhi / volano nella notte e / innamorate / sussurrano a solitari sognatori / melodie mai prima sentite / o pennellate / o parole in sequenze mai usate”). |
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