La notte dei blogger

La notte dei bloggerE’ venuto il momento che anche Macchianera parli – com’è normale, del resto – de “La notte dei blogger“, la prima antologia dei nuovi narratori della rete (EinaudiStile Libero Extra – a cura di Loredana Lipperini, contenente racconti di diciannove tra i blogger più celebri e amati (ma anche no, non è questo che importa).
Le recensioni fatte di bytes o di carta si sprecano, i paragoni anche. E pure un po’ di invidia sotterranea, se vogliamo (e qui si apre una parentesi per far mettere il cuore in pace a chi non si intende di editoria: di libri, a meno di non essere l’omonimo americano di Stefano Re, non si campa; le probabilità di diventare miliardari scrivendo libri sono inferiori al tredici secco in schedina giocando una sola colonna; le librerie sono vuote, e quando sono piene è perché vendono anche altre cose; le presentazioni vanno per lo più deserte, meno quelle in cui c’è da mangiare e, infine, avere un proprio libro sugli scaffali non fa ottenere lo sconto dal panettiere; nessuno ti riconosce comunque per strada; le tipe non iniziano a pretendere di dartela facendoti risparmiare la fatica; la popolarità, le soddisfazioni e il numero di autografi distribuiti sono di gran lunga inferiori che se si fosse scelto di giocare un campionato con la maglia del Cervia).

Gli impavidi che hanno scelto “la notte” come tema comune per i propri racconti sono:

  • Roberto Moroni (The Petunias), La pagina Quarantanove
    “«Signorina, io la boccio». Sentiva i suoi pensieri echeggiare nell’emiciclo. Ma erano solo pensieri. Avrebbe potuto dirlo, e non poteva. Non erano in sede d’esame. «Signorina, io la boccio» Si riprometteva di farlo al più presto. Bocciarla. Tempo un mese massimo. Quando lei, sfrontata, gli avrebbe consegnato il libretto, negli occhi l’allegra presunzione dell’ignoranza…”
  • Giulia Blasi (Sai tenere un segreto?), Ultima notte in via Zanetti
    “Siamo entrati ufficialmente nell’ultimo giorno. Tutto è stato inscatolato tranne le tartarughe di Simone, che sguazzano meste in due dita d’acqua, come di consueto. Loro non lo sanno, ma da domani si cambia casa, via Zanetti cessa di esistere, goodbye au revoir…”
  • Chiara Li Volti (Parola della Lo), La Morte Creativa ti sorprende di notte, quando meno te lo aspetti, sottoforma di scolopendra
    “Da quando avevo dodici anni, e sognai che le mie tette non sarebbero mai cresciute, decisi volontariamente l’immunità dalla fase REM. A dodici anni smisi di sognare, o quantomeno di ricordare. E il fatto che nel tempo le mie tette non mi siano cresciute, h arafforzato lamia scelta di vita…”
  • Violetta Bellocchio (Se stasera sono qui), Mostra e dimostra
    “Sulla parete vicino al lavandino del bagno c’è un calendario. Sul calendario c’è una croce rossa per ogni giorno senza alcol e una croce nera per ogni giorno senza eroina. Duecentodiciassette croci, moltiplicate per due…”
  • Personalità Confusa, Notte di una domenica in preda alla sindrome del lunedí
    “Ah no, proprio no. Stasera non ci sono per nessuno. Mi faccio la mia bella seratona in casa con seguito di robusta dormita in vista di un lunedì lavorativo che si preannuncia simpaticamente mortale. Oh sì, mi coricherò presto, altroché…”
  • Margherita Ferrari (Underbreath), L’acido del tuo stomaco può fare un buco nel tappeto
    “Un angelo vivisezionato entrò nella mia camera. Le sue ali erano argentate e rilucevano al chiarore lunare. Camminava a qualche centimetro dal suolo, lasciando dietro di sé una scia di sangue e profumo di fiori. Me lo trovai di fronte, dopo che aveva sorvolato distese di cemento e architetture neoclassiche…”
  • Eloisa Di Rocco (La Pizia), E il tram di mezzanotte se ne va
    “Gli anni a cavallo del terzo millennio saranno probabilmente ricordati, fra le altre cose, come gli anni di un nuovo boom delle nascite, una nuova alba per la specie del nostro Paese in via d’estinzione. Tutti figliano. Anche le sedie sono incinte…”
  • Simone Storci (Livefast), Satana ne ha le palle piene
    “Il telefono mi sorprende assetato, a metà strada tra il divano e il frigo. Scelte di vita alle quattro del mattino: non il mio genere. Mi trascino al frigidaire mentre Sirio continua a vociare driiiiin. Lo lascio fare. Prendo una Guinness dal primo ripiano in alto, richiudo il ghiacciogeno, verso la Guinness in un bicchiere acconcio e butto la lattina vuota nella pattumiera sotto il lavello…”
  • Paolo Aldighieri (Eriadan), Da Ovest ad Est
    “Il sole di New York è alto nel cielo. Il sole di Sydney è appena sorto. Il sole di Mosca, ormai da ore, non c’è più… Il sole di Milano, invece, sta tramontando adesso. Pronto ad iniziare un viaggio nella notte…”
  • Gianluca Neri (Macchianera), Nessuno mi può giudicare
    “Tu nemmeno lo sai cos’è un televisore al plasma. A otto anni sai solo che quello in cui vedi la tua immagine riflessa, ma al contrario, è più grande di quello che a casa la fa da padrone in soggiorno. La mamma ti dice anche che è piatto – guarda quanto è piatto, è incredibile, no? – ma tu a quel che vedi ci credi eccome: sei in televisione…”
  • Chiara Fumagalli (Arkangel), Notturno
    “Non so se avete mai osservato un vecchio lampione accendersi al crepuscolo. Dopo centottantadue anni passati a indorare quattro metri di marciapiede piastrellato ha perso interesse per cosa succede lì sotto. Si è lasciato urinare da ottocento cani, è stato sfondato da una Fiat Torpedo e tre autocarri; ha sostenuto due restauri e portato addosso, tra gli altri, un adesivo di Scialpi in concerto che, onestamente, non si meritava…”
  • Roberta Jannuzzi (Robba), Lo spumante nei bicchieri da martini
    “D’accordo, questa non è una storia. Del resto la mia carriera di scrittrice è morta prima ancora di nascere. Hoordinato una minuscola lapide, arriverà in settimana. Fatto sta che il giorno stesso in cui ho trovato un’editore sono stata colta dalla più pallida, muta e paralizzante sindrome del foglio bianco…”
  • Simone C. Tolomelli (Sasaki Fujika), Solo e silenzio
    “Aprire la porta chiusa a chiave, con troppe mandate, e i sacchetti della spesa appesi alle braccia è una faticaccia stupida. Basterebbe appoggiarli e far tutto con più calma. Ma devo sgattaiolare dentro. Una specie di missione, prima che spengano le luci del pianerottolo, o prima che miagoli la Peggy, o che mi squilli il cellulare. Prima di tutta un’altra vita. Devo entrare in casa…”
  • Ilenia Ferrari (Lo scopriremo solo vivendo), Lo scopriremo solo vivendo (Perché vivere con una coinquilina geneticamente modificata è ferino)
    “Sia chiaro, ognuno ha le sue convinzioni: Galileo era eppur certo che la Terra si muovesse, Fleming che la muffa servisse a qualche cosa. San Pietro era sicuro che Gesù fosse il Figlio di Dio, Giuda un po’ meno. O comunque se la sentiva di rischiare…”
  • Manila Benedetto (Princess Proserpina), Io la notte uccido
    “Vivo a Roma. Di giorno sono una cronista. Ho scelto questo lavoro tredici anni fa durante un’alluvione. C’era Andrea Pamparana del Tg5 a infangarsi sulle rive del Po con un microfono in mano e pensai che non era male, che poteva essere divertente. E divertente lo è stato fino a quando non ci ho dovuto vivere…”
  • Chiara Papaccio (Zazie al binario 17), Ultimo venne il Coniglio (perché naturalmente aveva una fifa nera)
    “I sei consigli di Coniglio per una vita migliore. Mi è capitato di chiederglielo una volta, ci conoscevamo da poco: – Conì, perché sono sei e non dieci, o sette, o cinque, o un’altra cifra tonda qualsiasi? – Lui mi ha guardato serio serio, è stato zitto un attimo e poi, come se fossi stato un bambino piccolo, col quale c’è da essere molto paziente: – Perché in quel modo sono capaci tutti…”
  • Emiliano ‘Colas’ Colasanti (Shoegazer), Massimiliano (Gomitolo) Lancioni, In un certo senso il primo giorno è stato un giorno di sole
    “Passeggio per il porticato e l’intervallarsi delle colonne fa assomigliare il percorso allo scorrere di una pellicola. Buio-luce-buio. L’ombra che proietto potrebbe essere di chiunque: il direttore della fotografia di questa mattinata è uno di quelli che non hanno ancora digerito il declino del bianco e nero…”

Va segnalata – permettetelo – una delle recensioni più positive e inaspettate, quella di Fabrizio Rondolino su La Stampa:

“La notte dei blogger raccoglie diciassette racconti scritti da altrettanti blogger su invito della curatrice, il cui unico filo conduttore è la notte – regno prediletto degli internauti. Il risultato, naturalmente, è disomogeneo; Lipperini del resto desidera fotografare un fenomeno, non promuovere una nuova scuola di giovani scrittori da sostituire magari agli oramai appassiti «cannibali». Colpisce tuttavia, a proposito di «cannibali», la quasi totale assenza in questi testi del sesso, dell’estremo esibito con voluttuosa precisione, della violenza scrupolosamente descritta. Molti sospettavano che la materia narrativa scelta dai giovani scrittori pulp fosse un trucco per richiamare l’attenzione e nascondere una sostanziale mancanza di talento: La notte dei blogger ne è in qualche modo la conferma, perché i racconti migliori mostrano una consapevolezza letteraria più avvertita e una strumentazione più raffinata, che deve molto alla nuova letteratura americana di Dave Eggers, di David Foster Wallace, degli scrittori raccolti intorno alla rivista di culto McSweeney’s.”

(Fabrizio Rondolino, La Stampa, 3/11/2004)

“La notte dei blogger” sarà presentato domani, poco prima della BlogFest. Presenti gli autori, la curatrice Loredana Lipperini e gli scrittori Giuseppe Genna e Tiziano Scarpa:

Foyer Sabato 6 novembre
Largo Franco Parenti, 1
(al termine di via Sabina)
ore 18:00
Ingresso libero

L’antologia ha un suo sito ufficiale, e può essere acquistata via internet (con un sostanziale sconto, peraltro) cliccando qui.

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30 Commenti

  1. ma uno che scrive “di culto” non è automaticamente un pirla? e citare a caso due autori vagamente noti non è una mossa fatta così, giusto per chiudere il pezzo? detto senza animosità. tanto, peggio della media non sei. e gli altri pure. la media.

  2. Premesso che non l’ho letto tutto, quello che ho letto m’ha fatto proprio schifo.

    La conferma che “nomi famosi” non fanno un buon libro

  3. vabbè lo dico tutto di un getto altrimenti mi manca il coraggio.
    mi sono dimenticata di andarlo a comprare ma giuro che lo faccio prestopresto.
    ma è perchè son stata tanto malata. incidente? acqua alta?

    e se domani sera vi dico “bello il tuo raccontoooo”
    è perchè è vero.

  4. Non ho letto il libro, per cui non posso esprimere alcun giudizio. Ma qualche recensione l’ho letta, e spesso ho ritrovato un’animosità strana – non so se sia la semplice invidia sotterranea citata in questo post. Quello che mi piacerebbe leggere – su internet, prima che su carta – è l’opinione di un non-frequentatore di blog; qualche lettore, insomma, che pur conoscendo il fenomeno blog non sia un assiduo lettore degli autori. Perchè, volenti o nolenti, con la lettura quotidiana dei blog si sviluppa inevitabilmente un valore affettivo, il quale può influire sul giudizio critico dei racconti….

    Recensioni del genere da segnalare?

  5. Mr White, ci sono le recensioni dei lettori di Internetbook shop, le trovi sotto la scheda del libro seguendo il link “cliccando qui” (mamma che soddisfazione lasciare un commento utile…)

  6. gneri – errata corrige: chiara papaccio è la titolare di “zazie al binario diciassette”, *non* di “parola della lo”.

  7. I commenti dei lettori-non-blogger su IBS rispecchiano l’eterogeneità della raccolta: a me, che sono negli anta, il racconto di una 17enne o un 20enne non dice nulla, mentre un adolescente può trovare le loro storie emozionanti e commoventi. (Non è solo una questione generazionale, ma un esempio). Non a caso, però, i racconti di Neri e Moroni sono tra i miei preferiti… E comunque, si vede che quei due hanno più “mestiere” di altri.

  8. Ho comprato il libro. Ho letto i primi due racconti, quello di The Petunias, che come al solito mi ha colpito per l’intelligente ironia di fondo, e quello Di Giulia, che mi è piaciuto, anche se non è Leonardo Sciascia. Forse non pretendeva nemmeno di esserlo. Comunque ne ho parlato anche su un post su FattiFutili. Questo è il mio pensiero.
    A presto.

  9. Io vi auguro buon divertimento per la serata e tanta fortuna con questo libro, che ho acquistato ieri (senza sconti!) e che sto leggendo con famelico interesse. Secondo me è un esperimento interessante e ammirevole. Peccato ci sia tanta spocchia e tanta invidia in giro… del resto il mondo blog è anche questo, no? Oh, bevete un bicchiere anche per me!

  10. va beh, nomi famosi era per dire blogger abbastanza conosciuti

    giulia blasi, gianluca neri, la pizia, personalità confusa son blogger/creatori di siti internet abbastanza conosciuti da esser definiti “nomi famosi”

  11. MI HANNO PRESENTATO PROSERPINA! HO PARLATO CON PROSERPINA!
    Dio, credo di non aver più nulla da chiedere alla vita.

  12. Gentile Macchianera, le faccio presente che da ottobre 2003 è online il blog http://www.lanottedeibloggers.splinder.com a cui lei evidentemente si è ispirato. Sono naturalmente orgoglioso di esserle stato fonte di ispirazione, non le porto rancore, gradirei solamente mi fosse destinata una cifra pari al 10% dei diritti d’autore. Resto in attesa di un suo riscontro in modo da indicarle le mie coordinate bancarie.
    Grazie

  13. Egregio dott. Pier, mi corre l’obbligo di farle notare che il titolo del libro riporta la definizione “blogger” al singolare (così come dovrebbe essere, e non “bloggerS”.
    Per il resto, per la faccenda dei diritti d’autore, io non ne prendo: si rivolga a Einaudi (la quale, peraltro, è responsabile del titolo).

  14. Raccontandoci

    Vi segnalo (grazie a Monica e Annalisa), l’uscita di un volume che potrebbe essere interessante (ma potrebbe essere anche una…

  15. Raccontandoci

    Vi segnalo (grazie anche alle segnalazioni di Monica e Andrea), l’uscita di un volume che potrebbe essere interessante. In uscita…

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  17. A me invece, senza avere letto il libro, mi riprometto di farlo perchè no, sorge spontanea una domanda che spero non risulti polemica perchè non è quello l’intento. come mai – quasi – tutti i blogger selezionati il cui indirizzo è riportato qui sopra, risultano essere “inattivi” da tempo?

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  2. Dieci avvertenze per chi spera che il suo blog sia notato da qualche pezzo grosso dell’editoria | vibrisse, bollettino

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