Quello che poteva essere

Quella volta a Camp David sarebbe potuto essere veramente l’inizio di un mondo nuovo. Di pace finalmente. Adesso quel mondo proprio non c’è più.
Addio Yasser.
Chissà se quella giornalista scrittrice tanto incazzata almeno adesso si ricorderà della vostra storia d’amore.

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27 Commenti

  1. A parte il fatto che se la scrittrice ti legge e ti querela soltanto ti ha ancora detto bene;
    a parte il fatto che capisco la scaramanzia, ma almeno aspettiamo che lo dicano ufficialmente;
    eduardianamente: ma chi ti dice che sia una disgrazia?

  2. A parte il fatto che non ho scritto il nome, così che se mi legge e si riconosce, magari gli può venire un moto di tenerezza e ricordare i bei tempi andati.
    A parte che i medici l’hanno annunciato.
    E a parte che non ho espresso giudizi. Ho solo detto addio, a lui e a quell’idea della pace, che non funzionò.

  3. Se quello che “poteva essere”, una Palestina pacificata, non è stato lo si deve soprattutto ad Arafat. Non vedo la sua (presunta) morte come un ostacolo alla pace, anzi.

  4. Quella giornalista scrittrice tanto incazzata, ha il cancro. Quindi, molto presto raggiungerà (ironia della sorte) il Generale Yasser.
    Per quanto riguarda il resto, se son rose fioriranno….profumate e piene di spine.

  5. lei ha il cancro e nn vedrà il 2005. tornata in toscana apposta. lui è morto oggi, morte celebrale. l’altro -quello un po’ più un carne- seguirà per mando di un’estremista del suo popolo.

    triste.

  6. rilassati Luca è morto e la sua anima è anche già stata raccomandata a Dio da Bush.

    Morte celebrale, ma del fisico immagino non interessi a nessuno.

  7. senza mettersi a litigare… bastardo, assassino o uomo di pace è pur sempre un’essere umano che come tutti noi ci troviamo a dei bivi, delle decisioni, e le prendiamo nella direzione giusta o sbagliata che sia! cmq quando quest’uomo raggiungerà il creatore ci penserà lui a fargli un discorsino, non stà a noi farlo! Sta a noi seppellirlo! vi rendete conto ke in israele non vogliono il suo corpo!? nemmeno da morto!? a me mi sembra semplicemente ridicolo! questo è tutto! scusatemi se sono stato un po’ lungo! paolo

  8. forse ho perso qualche retroscena. io di quella scrittrice incazzata ricordavo un articolo in cui diceva, senza nemmeno troppi giri di parole, che quell’altro là era frocio. delusione d’amore?

  9. Lory, ti avevo scritto una lettera amichevole prima di leggere il post di Fabrizio che dice sei una millantatrice…spero che si sbagli…se no che miseria!!

  10. ‘azz, ci sono cascato ank’io con Lori….
    cmq, perchè tutti stanno attenti a non dgtare i nomi, tipo quello della scrittrice eccetera?
    nn capisco, manie di grandezza?
    ma chi ci si fila….

  11. Vedi, Fabrizio, la commemorazione andrebbe sicuramente benissimo se non fosse per quel paragrafo finale che stona e non c’entra proprio nulla. Un po’ come gli atei che commentano un giudizio con una bestemmia. Che necessità c’è??? Cos’è un …..”ora sarete contenti, voi detrattori???”??? E’ questo??? Suvvia, per favore. Almeno non tiriamo in ballo i morti per dir male di chi si detesta.

  12. sono oriana. Nel senso che se credete a Lori (!) anche questa è passabile, comunque: ma perchè, l’oriana furiosa ha avuto un flirt con Arafat?!
    ma ma ma…questa non la sapevo proprio!! son cose…
    La sua morte chiude un capitolo e apre un baratro per la vita dei palestinesi (che già è un calvario). Negli ultimi anni non è certo stata brillante la politica di Arafat, con gli accordi di Oslo sono stati accettati compromessi e sacrifici che andavano solo a discapito della lotta palestinese, e i tumulti a Gaza di quest’estate hanno ben dimostrato la delicatezza della questione della politica interna palestinese. Muore un simbolo. Che negli ultimi tempi ha commesso gravi errori politici e sacrificato la causa palestinese. Ma un altro non ce n’è, perciò la situazione potrà solo peggiorare. E in questi decenni di piattume e pattume, un altro grande leader carismatico che se ne va, fa un non so che…
    Chioso dicendo, come per le mezze stagioni, non ci sono più i leader di una volta…
    son cose…
    valentina

  13. Paole’, c’entra eccome.
    È proprio di una certo giornalistame destroso quel mischiare pubblico e privato. Mi piaceva ricordarglielo, dato che so per certo che lei ci legge.
    PS: comunque io non ho detto chi è lei.

  14. Appunto, Fabrizio.
    Hai utilizzato (strumentalmente) un morto per ricordarglielo ed hai finito per utilizzare lo stesso “metro” giornalistico (chiamalo, se vuoi, giornalistame) mischiando la vicenda pubblica con i tuoi personali sentimenti di antipatia.
    Allora meglio fare un intervento a parte, piuttosto che mescolare le cose.
    Se “quello” è ciarpame, lo è anche il Tuo.
    Non voglio offenderti, ma la trave che hai nell’occhio (e che ovviamente non vedi) mi ha distratto dal leggere cose più interessanti.

  15. Tranquillo, Fabrizio, quella sulla giornalista/scrittrice era solo una battuta. E quando il tuo primo post è apparso, la conferma ufficiale ancora non c’era.
    E chiedo umilmente perdono se non ho capito il senso del post, ma se non a discutere sul personaggio, sulle speranze/delusioni che ha dato, a che serviva? A esprimere l’unanime (mica tanto, poi) cordoglio?

  16. Caro Paolo. Conosci la stessa storia che conosco io? Una persona pubblica, e una che lo stava diventando? Conosci la stessa storia d’amore che conosco io? Se sì non capisco dov’è il problema. Lei l’ha mischiata, e a lei va ricordato. Usare lo stesso suo linguaggio/metodo/ciarpame serve per farglielo capire.
    Magari fa ancora in tempo a scusarsi per quello che ha scritto negli ultimi anni. Magari.

  17. Arafat, “non ha mai perso un’occasione per perdere un’occasione”. Se lascia la scena penso ne giovi soprattutto ai palestinesi, oltre che al mondo intero. Mi pare ci abbia presi per il culo a tutti per un po di anni. Chissà che ora non si arrivi finalmente a due popoli e due stati.

  18. Staremo a vedere.
    Già il fatto che Sharon non voglia permettere al corpo morto di Arafat di riposare in pace a Gerusalemme non è un buon auspicio per il futuro.
    In quella terra martoriata è rimasto ancora un terrorista assassino.
    Dall’altra parte però !

  19. …ingenua, forse, ma spero, spero ancora che un miracolo in cui non credo, mi sorprenda e mi lasci senza parole, riconsegnandolo vivo al suo popolo…

  20. per pronunciare CEREBRALE anzichè CELEBRALE, bisogna mostrare una certa abilità linguistica che in alcune circostanze può apparire addirittura indecoroso.
    Il mio babbo faceva il tennico.
    Mi pare un buon inizio.
    Cià, ciao, con manina!

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