Due che la fecondazione assistita ci avrebbe risparmiato

Vergogna equa e solidale. Sottotitolo: “Dividiamo tra tutti quella di uno che da solo dovrebbe provarne troppa”.

In caso di elezioni, nella remota eventualità in cui aveste preventivato di farlo, beh, non votate quest’uomo.

Romano ProdiSpero che si possa rimediare e uscire con un nuovo accordo. Perché un referendum [sulla procreazione assistita, n.d.r.] dilanierebbe di nuovo la situazione del nostro paese. Spero che questo referendum possa essere evitato: noi non possiamo su questi problemi che riguardano gli aspetti più profondi, prendere in mano una bandiera. Su questo io cercherò di lavorare. La discussione sulla fecondazione assistita fa parte di quei problemi più seri e profondi, di cui abbiamo discusso tante volte insieme, con un criterio fondamentale: sulle cose che riguardano la vita e la morte non si può decidere per disciplina di partito, ma ci vuole un dibattito molto profondo e libero, altrimenti si fanno leggi partigiane e cattive.

E, nel dubbio, nemmeno questo:

Francesco RutelliPer quanto mi riguarda sono convinto sia una cosa assurda leggere che è in ballo il diritto alla maternità e alla paternità. Sono realtà molto complesse, argomenti che investono la scienza, i limiti, i confini e le opportunità della scienza, ma ci sono anche discussioni che riguardano la responsabilità individuale e fin dove si può muovere il legislatore.

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4 Commenti

  1. Gente preparata, consapevole, sensibile. Aggiungi “sensibile”. Poi rileggiti la legge e dimmi in quanti punti suona come una punizione per il volere un figlio a tutti i costi.

    1978 sono effettivamente due decenni e rotti, e la prima bambina non è come i milioni di bambini che hanno fatto seguito alla sua nascita. I Giannini, i famosi gemelli Giannini, sono il risultato di una cura per la fertilità. Bambini nati dalla fecondazione assistita (nemmeno “artificiale” tout court: assistita) ce ne sono, dico, milioni in tutto il mondo. E tutti si sentono “diversi”? Tutti?

    Il rispetto per i bambini è sacrosanto, ma il rispetto per i bambini ipotetici non si può giocare sulle madri reali.

  2. Ma sì, sensibile, e mettiamoci pure che almeno il 70% devono essere donne. E cerchiamo di evitare che stiano nel libro paga dei laboratori.
    Però, poi, quello che esce fuori si prende e si porta a casa così come è, anche se non ci piace del tutto.
    ‘Assistita’ e ‘artificiale’ non sono sinonimi, e non sono la stessa cosa; una cura per la fertilità non è un procedimento da Frankenstein. Romanzo scritto da una donna, più di un secolo fa, che narra proprio l’orrore morale di una vita nata sostituendo la natura con una provetta; orrore di cui la prima vittima è proprio la creatura. Già, ma quella mica è scienza, quella è letteratura, a cosa vuoi che serva?
    Il calderone non è utile a nessuno, travolge tutto nel bene e nel male. Ripeto, al di là di ogni pregiudizio o ideologia: modifichiamo, miglioriamo. Con accortezza, però.

  3. Il popolo decide.
    Il referendum esprime al meglio lo stato democratico (meglio ancora se senza quorum).
    Sempre che non vengano disattesi dall’
    oligarchia che ci governa e che fa delle leggi per accalappiare la benevolenza dei poteri forti, tra cui la Chiesa cattolica, che non ha mai smesso di ficcare il naso nella vita politica italiana.
    Il popolo deve decidere per se stesso ne Rutelli ne Fini ne tanto meno Giovanardi.
    Ho firmato anche io.

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