Prendi questa spranga, zingara

Vergogna equa e solidale. Sottotitolo: “Dividiamo tra tutti quella di uno che da solo dovrebbe provarne troppa”.

La democrazia non si può regalare come una scatoletta di cioccolata. La democrazia bisogna conquistarsela, e per conquistarsela bisogna volerla. Per volerla bisogna sapere e capire cos’è. Gli iracheni non lo sanno. Ancor meno la capiscono. E di conseguenza non la vogliono. Non tanto perché sono diseducati da ventiquattr’anni di dittatura feroce ma perché sono mussulmani.

(Oriana Fallaci, “Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci”, RCS Edizioni)
Se gli immigrati sono davvero tanto poveri chi glieli dà i soldi per il viaggio sulla nave o sul gommone che li porta in Italia?.

(Oriana Fallaci)
Come dice Valentina (ed io confermo e sottoscrivo): “Io razzista non sono, ma gli zingari li brucerei tutti!” Ecco, tutti no. Ma buona parte…

(Gatto Nero, nei commenti del blog di Black Cat)

Gli zingari proprio li odio.. FANCAZZISTI.. ladruncoli di merda… in metro è pieno.. e guarda un po se devo tenermi sempre lo zaino davanti.. skifosi.

(Sara, nei commenti del blog di Black Cat)
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50 Commenti

  1. però, aspetto ancora che qualcuno mi spieghi di che vivono gli zingari e come comprano e mantengono le mercedes e la volvo che tirano i loro carrozzoni

    una volta, un mio amico predidente dell’arci locale mi disse che fanni i calderai

    indagine: quante pentole di rame fatte dagli zingari avete in casa vostra?

    Oh, per la mia parte di vergogna, mi arrangio da me, non disturbatevi

  2. Scusa Piti, ma anche se campassero di furti e di elemosina, non sarebbero uguali a tanti italiani che fanno la stessa cosa? Il problema è il razzismo delle frasi, il fatto che sono *zingari* o *mussulmani* quelli che commettono furti e puzzano. Berlusconi se ruba lo facciamo pres del cons e gli diciamo, con una pacca sulle spalle, che è proprio furbo. Uno zingaro lo odiamo e lo vorremmo bruciare nella sua roulotte del cazzo. Perché questa disparità di trattamento? Trattiamoli allo stesso modo. Vedi tu come.

  3. Ma Berlusconi non puzza e non prende la metro. E poi lui va ammirato, su. Un uomo che ha capito il senso della vita: sorridere, rubare e darti l’illusione che lo sta facendo per te. Vuoi mettere? La vita è una tempesta e prenderlo nel culo è un lampo. Io suggerirei di prendercela tutti con i seguaci di Sai Baba. Sarebbe più originale.
    “Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci”, istruzioni per l’uso: sorridere gentilmente a chi te l’ha regalato. Strappare le pagine una ad una, con attenzione. Sistemarle in una graziosa scatola rosa e farle trovare al simpatico donatore, quando ti chiederà di usare il bagno.
    Vale più di mille parole.

  4. scusa, stalker, ma le percentuali contano

    quanti italiani campano in modo evidentemente al di fuori della legalià, sul totale?

    e quanti zingari?

    torno a ripetere: come si procurano i mezzi per vivere e per spostarsi, che io dopo venti anni che lavoro se voglio una volvo devo mangiare cipolle per due anni?

    che poi berlusconi sia un cialtrone,e con me sfondi una porta aperta, nulla toglie alla questione degli zingari

    nessuno potrà mai venire incontro a logiche assolutorie del genere nei loro confronti, e questo aumenta (non diminiusce: aumenta) la discriminazione nei loro confronti

    la tolleranza non può partire da insostenibili paragoni fra italiani e zingari

  5. Stalker, però ha ragione Piti. e seguendo il tuo ragionamento, qui si può dire che si odiano il Berlusca e la Fallaci, ma gli zingari no. come la mettiamo?

  6. Risposta a
    “di che vivono gli zingari e come comprano e mantengono le mercedes e la volvo che tirano i loro carrozzoni”.

    A Campobasso gli zingari non vivono in roulottes e carrozzoni ma in case di pietra in pieno centro storico. La loro attività è la seguente:
    le donne fanno figli e chiedono l’elemosina (invano e con poca convinzione tanto nessuno le caga), gli uomini prestano soldi a strozzo. Sono delle finanziarie locali, più o meno stessi tassi di quelle più famose

  7. Non ho ancora visto nessuno prendersela con i tossicomani e i punkabbestia che girellano per le stazioni chiedendo ottanta centesimi a tutti.

    Non ho ancora visto nessuno prendersela con i negozianti che gonfiano i prezzi perché signora mia c’è l’euro.

    Non ho ancora visto nessuno prendersela con i corrotti di ogni ordine e grado.

    Quando serve un capro espiatorio, gli zingari e i musulmani tornano sempre comodi. Vero, molti sono mendicanti e ladri. Ma un conto è desiderare che vengano assicurati alla giustizia, un altro auspicare che la loro cultura del parassitismo si trasformi (addavenì), e un conto, ben diverso, è volerli vedere tutti morti bruciati.

    Anche perché lo pensava anche Hitler, e ci si è messo d’impegno, a suo tempo. Adesso, le stragi dell’Olocausto ci fanno impressione. Perché quegli zingari lì ci fanno pena e questi qui no?

  8. allora, giulia

    hai ragione, non si deve volere bruciare nessuno
    e onestamente non l’ho detto, anche se non l’avevo escluso espressamente

    lo escludo espressamente, ecco

    se ti fa piacere, mi stanno sulle palle anche i punkabbestia

    e molti parlano male di loro e dei commercianti ladri

    ma questo non giustifica gli zingari

    che facciano i parassiti
    ma non scandalizzarti se poi stanno sulla palle a tutti

  9. Qui nessuno sta difendendo lo zingaro in quanto ladro o mendicante. Nessuno dice che lo zingaro deve rubare, ed è giusto così. Io mi arrabbio quando si parla per categorie, tutto qui. Troppo comodo trovare il pretesto e sfogare la proprio rabbia sul bersaglio più facile. Troppo comodo essere incazzati col mondo e prendersela con il Malaussène a disposizione. Ipocrisia? No, per niente. Quando incontro una zingara mi tengo ben stretta la borsa, e non sarei certo felice di avere un accampamento nomade sotto casa. Ma da qui a sognare i roghi ce ne vuole. C’è un pasaggio che mi sfugge, anche perchè se oggi il mio portafoglio è più vuoto e io faccio fatica a pagare il mutuo, non è certo colpa degli zingari.

  10. Non ce l’abbiamo con i neri e gli africani
    solo non vogliamo che ci rubino il lavoro.
    Non ce l’abbiamo con gli omosessuali
    solo non vogliamo che ci contaminino col loro morbo.
    Questa è una destra nuova che vuole battersi per il rispetto della civiltà e della democrazia.
    Non ce l’abbiamo con gli zingari
    solo non vogliamo che mettano in pericolo la nostra comunità.
    Non ce l’abbiamo cogli extracomunitari,
    solo non vogliamo che occupino le nostre case.
    Questa è una destra nuova che vuole mettersi
    dalla parte del cittadino e del lavoratore.
    La pelle, la lingua, la razza non c’entra.
    E se non capite questo siete degli ebrei!

    (Corrado Guzzanti)

  11. Piti, il discorso dei roghi è contenuto nel post di Black Cat (sfogo rabbioso quanto si vuole, ma affermazione grave comunque: lei è una persona gentile, ma questa cosa che ha scritto è raccapricciante). Idem Gatto Nero. Per il resto, sono con GinaCandeggina in tutto.

  12. il problema delle categorie è che gli zingari SONO una categoria dedita al furto

    nessuno e tanto meno io ho mai detto che tutti i mali di cui soffriamo siano solo colpa loro

    però loro rubano e non come altre categorie, che so, i vercellesi o i gay

    e quanto a bruciarli, posta la mia dissociazione, è infantilismo attaccarsi a un modo di dire

    attendo altri chiarimenti, oltre a quello sulla loro attività nobile di usurai, sulle modalità di automantenimento dei suddetti zingari

  13. “Modo di dire”?
    Rileggi il post di Black Cat e poi dimmi se il suo era un modo di dire.
    Se tu “spero che vadano a fuoco” me lo chiami un modo di dire…
    Anche io detesto le miss, le veline e le soubrette in generale, ma da lì ad auspicarne la morte in un rogo ci passa un camion.
    Ah, già, però certa gente la si può odiare, altra no.

  14. Oh, Giulia, me lo dici di che campano gli zingari, animella candida, o no?

    e possono per questa opacità starmi sulle balle?

    e senza che questo tolga niente all’identico fastidio che provo per berlusconi, le veline e eccetera?
    perchè se uno dice che gli stan sulla balle gli zingari, motivando con chiarezza, si sente rispondere “e allora i punkabbestia?”

    Se dico che detesto le uova, questo non toglie che io possa ugualmente detestare la carne lessa.

  15. OK. Allora passi il tempo ad augurare che vadano tutti a fuoco, perché ti stanno sulle balle?
    No.
    Però qualcun altro lo ha fatto.
    Ed è questo che è vergognoso.
    Ma non mi chiamare “animella candida”, non sono mica una frattaglia d’agnello…

    Il fatto che un’intera categoria umana stia sui coglioni è fatto quasi normale (i bongari, gli emokids, i vegani straightedge integralisti, i fan di Haiducii, i fan degli Articolo 31… devo continuare?), ma c’è una differenza abissale fra dire “mi stanno sui maroni perché rubano” e “voglio vederli tutti morti”.

  16. Sul commento, avete ragione, è un po’ forte.
    È anche decontestualizzato, certo, ma è un po’ forte.

    Però volevo fare qualche chiarimento.

    -Associare “zingaro” e “musulmano” mi sembra una forzatura. Possiamo dire che sono vittime – attualmente – delle stesse discriminazioni, ma non ad uno stesso livello.
    Diciamo che su una scala di “immotivazione”, la discriminazione verso i musulmani è a 10, quella verso gli zingari a 1. Forse non è bello da scrivere, ma penso sia così.

    -Non facciamo di tutta l’erba un fascio. È chiaro che ci sono anche gli zingari che lavorano e gli italiani che rubano. E francamente penso siano presenti sul totale con la stessa percentuale.

    -Contestualizzando: sono figlio di emigrati. Ed ho il MASSIMO rispetto per gli emigrati, il massimo che ci sia penso.
    Però preciso: per gli emigrati che lavorano. Dicendola alla francese, mio padre si è fatto il culo (e ci ha rimesso), i miei zii si sono fatti il culo, praticamente tutta la mia famiglia si è fatta il culo andando all’estero, e facendo i lavori più miseri.
    Però ha lavorato, ha sudato ed ha lottato per avere quello che ha.
    E chiunque faccia questo, io lo rispetto, perché ha rispetto per la vita.
    Ma che rispetto ha per la vita la cultura zingara (non la razza zingara, che “razza” è una parola orrenda)?
    Vedo nelle metro mamme-bambine che chiedono l’elemosina con figli di varie età, quasi da culla. Figli che soffrono e piangono, ed hanno fame e dovrebbero andare a scuola o giocare. Che rispetto è per la vita?
    Borseggiano e scippano, rubano macchine (varie volte) e cercano mille modi per ladrare.
    Che rispetto è per la vita e per il lavoro altrui?
    Chiaramente – a ben guardare – anche il mio rispetto per la vita altrui è limitato se vado a dire “possano bruciare”, e me ne vergogno.

    -Di per sé, era una battuta ironica. Di quelle battute dette in maniera abbastanza leggera, senza pensare effettivamente al peso delle parole.
    Chiaramente non mi giustifica dall’averla detta.

    -L’accostamento con la Fallaci mi fa rabbrividire. Prendendo la frase in questione non è campato in aria, ma mi fa rabbrividire ugualmente…

  17. Scusate ma non capisco bene una cosa.
    Gli zingari rubano e fanno un sacco di altre cosettine poco piacevoli (come ad esempio gli abusi sui bambini). Purtroppo non sono i soli, anzi sono in buonissima compagnia, ma loro sono un gruppo etnicamente ben riconoscibile.
    Ma da qui a odiali al punto di volerli morti bruciati o peggio oggetto di una santa purificazione etnica ce ne passa e parecchio.

    Tra dire che chi viola le leggi (a prescindere dall’etnia, razza o religione) vada punito secondo quanto prevedono le leggi stesse, e dire che un intero gruppo entico vada sterminato c’è un’enorme differenza.

    Mi sembra che molti stiano perdendo il senso della misura, la capacità di pensare. Ma soprattutto il senso dei diritti, regole e valori civili e sociali su cui si regge (certo malamente) la nostra democrazia.
    Di cui siamo così fieri che vogliamo imporla a forza agli altri con la guerra.

  18. Vivo a Pescara e la realtà della “colonizzazione” degli zingari è assai più realistica qui, che altrove. Conviviamo con una comunità rom che occupa un intero quartiere (altro che roulottes) della città, e non sorprendetevi se vi dico che è il Bronx de noi artri.
    Purtroppo, anche nella mia città gli zingari non sono visti di buon occhio, anche perché è una situazione che va avanti da almeno 2 decenni. La gente comincia ad averne le palle piene.
    Associarli però all’essere musulmani, sembra un po’ azzardato. Non è un problema religioso, bensì sociale, relativo alla personalità caratteristica di questa gente.
    Non venitemi a dire che vi fa piacere ospitare qualcuno a casa vostra che vi porta via tutta l’argenteria e mette zizzania in famiglia.
    Dire che hanno un’indole pacifica è prendersi in giro a vicenda.
    L’obiettivo principale dovrebbe essere civilizzarli, ma è ancora qualcosa di utopico (anche se tentar non nuoce, e se nessuno prende iniziativa è inutile parlarne).
    Rispedirli da dove sono venuti sarebbe un esempio di inciviltà, anche se loro, di civiltà, ne dimostrano ben poca.
    Cercare il dialogo è l’unica cosa che sembra rimasta, ma si sa: le parole rimangono sempre e solo parole.
    Su Oriana Fellatio: ma le date ancora retta? Digitate /ignore Oriana!*@* e passa la paura. Avete di fronte a voi una donna vittima di una stressante menopausa mediatica.

  19. Dei miei cari amici di Firenze, approposito di zingari, mi hanno detto che ci hanno avuto a che fare, per motivi vari.
    Alcuni si sono organizzati tra loro e hanno un’impresa di pulizie (non nel senso che svaligiano gli appartamenti, fanno pulizie “vere” :D). Un altro amico mi raccontava che insegna ai bambini, e ne ha diversi zingari. Pensate oh, i pennarelli non li hanno nemmeno rubati ai compagnetti ma se li sono comprati.
    Ci sarà una percentuale alta di ladri tra gli zingari? Probabile, ciò non toglie che ragionar per categorie è comunque sbagliato, in funzione proprio degli eventuali pochi che non rientrano nella classificazione.
    Io ad esempio ci resto un po’ male quando mi danno del cattolico, anche se in Italia ce ne sta una alta percentuale.

  20. Come ho gia’ scritto da me, io con zingari ho avuto a che fare poche volte, e due era per furti (mi hanno espropriato un pacchetto di sigarette dalla tasca, ci fosse stato il portafogli mi avrebbero espropriato quello, e l’altra stavano entrando in un appartamento dopo aver rotto una finestra per aprirla).
    Le altre era quando chiedono la carita’ e se non gli dai soldi (magari perche’ non ne hai, o hai solo banconote, puo’ capitare) ti becchi il “che dio ti maledica!” e altri insulti.
    Purtroppo e’ la maggioranza degli zingari ad essere cosi’.

    Per la questione mussulmani invece, il problema sono gli integralisti che scassano non poco (gli attentati sono fatti da integralisti), ma anche i non integralisti hanno parte delle colpe, non facendosi sentire abbastanza.
    Possibile che siano in cosi’ pochi i non integralisti che disconoscono il comportamento di chi fa attentati?

  21. sono razzista se dico che non mi piace che gli zingari abbiano una diaria dal comune, che abbiano gratis le utenze degli accampamenti, che sfruttino i bambini per l’elemosina?

    Forse a qualche fortunato di buoni princìpi sfugge che alla cd gente comune viene rinfacciato ad ogni momento che non c’è pasto gratis

    ticket, pensioni, luce acqua gas
    tutti lussi da marajà, che se li vuoi li paghi in un modo o nell’altro

    e loro qualche decina di euro al giorno per persona dal comune ove si accampano
    luce gratis
    acqua gratis
    protestano quando un comune tarda a fare loro questi regali

    e se io usassi il mio nipotino per smettere di lavorare e lo mettessi per terra in uno straccio a chiedere soldi ai passanti e poi a fine giornata andarmeli a bere?

    quanto durerà la retorica dei poveri ma ricchi di umanità?

  22. Avevo scritto un commento e l’ho perso nell’invio casua Typekey di merda. Ora mi girano un po’ le balle per riscriverlo, magari più tardi.

  23. vabbe’. quei commenti saran stati low level. ma, neri, a te gli zingari non ti danno sui nervi?

  24. Personalmente non me ne frega niente se sei zingaro, se sei integralista, se sei del moige, se sei di destra, se sei ebreo, se sei nero, se sei gay ecc. Ma se per il tuo “essere” io devo limitare la mia libertà, devo mettere le inferriate alle finestre, devo prendere l’autobus dopo a meno di non rischiare la rapina o per non morire asfissiato, devo rischiare di esplodere perché tu hai una cintura non precisamente di Fendi, non posso vedere una trasmissione perché tu la giudichi male, non posso evitare un aborto al terzo mese perché non ho potuto fare la diagnosi prefecondazione, beh, allora mi frega e mi girano i coglioni. Non volgio vederti bruciato, ma voglio che si faccia quello che serve per non farti limitare la mia libertà. Che finisce dove inizia quella degli altri, çvsd.

  25. “C’è un pasaggio che mi sfugge, anche perchè se oggi il mio portafoglio è più vuoto e io faccio fatica a pagare il mutuo, non è certo colpa degli zingari.”

    Gina ha ragione (come Giulia, del resto), ma si fatica a vedere questa ragione perché il capro espiatorio lo si sceglie sempre fra quelli a portata di mano: i più deboli, i più emarginati. Sono lì, a portata di mano, perfetti per essere accusati di ogni nefandezza. Nessuno “zingaro” ruberà mai quanto un solo dirigente d’azienda medio, ma il secondo ladrocinio appartiene a una tipologia di furto accettata socialmente, profumata e persino ammirabile. Così è la mentalità comune, ed è orrenda. Le radici di questo pensiero comune sono molte. Una è l’ignoranza : “zingaro” ad esempio non significa nulla, i rom e i sinti e i kalderash sono popoli differenti, e tutte le risposte (cosa fanno per vivere? perché non hanno una casa? da dove vengono? chi li vuole? perché non se ne vanno?) sono contenute in molti testi che forse potrebbero essere utili. Anche i film di Emir Kusturica potrebbero essere utili per capire. Anche guardare fuori dal nostro quartiere-cortile e notare che in altri luoghi del mondo i nomadi non rubano e non vivono reclusi come cani tignosi, e la storia è andata e va in un modo differente, anche questo potrebbe essere utile e interessante. Ma a moltissimi non interessa più quel che è utile per “vivere insieme”, interessa solo quel che è “giusto”. E’ la giustizia della razza, la giustizia di Fallaci; a questi profeti del Dio Bianco Vincitore ci siamo ridotti, livellandoci verso un basso sempre più basso dove chi sta dalla parte sbagliata della barricata deve solo morire, bruciare, cessare di esistere. Quando finiranno gli zingari, i musulmani, i neri, i poveri e i matti si passerà alla fase due: lo scannamento reciproco e randomizzato.

  26. (Senza) Vergogna

    A me i bloggers che parlano male degli altri bloggers solo per tirare su un po’ di accessi, sono sempre stati sulle balle. A dire il vero, mi stanno sulle balle tutte le persone che parlano male degli altri per…

  27. Ho letto quel post di BC, poco dopo che era stato scritto. Mi ha disgustato e le ho lasciato un commento. Certo puo’ avere la scusante di averlo scritto a caldo. A caldo si pensa di tutto. Anche di uccidere una persona magari. A me è capitato e non sono una persona violenta, per lo meno a livello fisico. E’ la reazione del vecchio, di uno che non era coinvolto, se non come spettatore, che trovo più triste del post scritto da B.C (che ripeto ha la scusante di essere stato scritto a caldo, anche se poi non ha ritrattato). Perché il vecchio, gli ha lanciato un bastone contro e l’ha fatto cadere. Ad uno che era un bambino. Be’ a me le azioni sconvolgono più delle parole.

  28. dopo la trita lezioncina di babsijones, che dimostra che la prima media per certa gente non finisce mai, rimango tuttora in attesa di sapere come sbarcano il lunario i nomadi accampati alla periferia della città

    i film di kusturica li ho visti senza bisogno del pistolotto della assistentina sociale di turno che confonde il rispetto del diverso con il rispetto delle regole che devono valere per tutti

    e anche guardando kusturica o ascoltando bregovic, ancora non capisco

    se io per una utilitaria pago dodicimila euro per comprarla, 650 euro all’anno di assicurazione, 150 per il bollo e un botto di benzina,

    un nomade con una volvo 2400 cc che costa 35.000 euro, un’assicurazione da 1800 euro, un bollo da 250 e un triplo botto di carburante, da dove cazzo tira fuori questi soldi, se li paga?
    E se non paga, perchè non paga?

    dopo la lezioncina sul bianco cattivo, qualcuno mi risponde?
    e quando l’anima candida è finita sotto la volvo del nomade che non è assicurato, e non prende un ghello di risarcimento, penserà ancora che il bianco è cattivo solo lui
    o capirà alla buon’ora che il male lo praticano anche fuori dal truce mondo occidentale dove ci ostiniamo a mandare ascuola i bambini invece che mozzargli un braccio per impietosire i passanti e indurli a fare tanta elemosina?

  29. Io penso che tutto si può risolvere, basta veramente volerlo. Il razzismo è solo una risposta comoda alla nostra stupidità.
    Io direi che Black Cat, Gatto Nero, Sara e Tony, per quanto possano aver detto quelle parole a caldo, si sono meritati il compito di studiare a fondo il problema dei Rom e Sinti e di presentare qui a noi una analisi dello studio effettuato, Tra gli argomenti: storia e cultura dei popoli nomadi, lo sterminio hitleriano, (500.000 morti), emarginazioni e difficoltà sociali, azioni per una possibile integrazione e/o mediazione sociale.

    link
    http://www2.unicatt.it/pls/unicatt/mag_gestion_cattnews.vedi_notizia?id_cattnewsT=3053

    http://www.radioparole.it/porrajmos/porrajmos.html

    http://www.operanomadi.it/

  30. Però a Piti non ha ancora risposto nessuno, e questo dovrebbe far riflettere.

    Io ho conosciuto qualche zingaro: devo dire che è stato anche molto interessante. Abbiamo parlato delle loro origini, del viaggio che hanno fatto per arrivare in Europa ed in italia, cose così. Ci sono tanti zingari che lavorano (questi ultimi suonavano, e molto bene, e lavoravano in officina), ma se guardo ai campi rom che ci sono dalle mie parti e chiedo a chi ci abita, in pochi hanno un lavoro. E la domanda della Volvo me la son fatta pure io, e tante volte.
    Non li voglio morti, però io qualche sbirro in più alle loro costole lo metterei: possibile che a nessuno venga un minimo sospetto (fondato o meno) su questo punto? Come quando vedo un dentista che ha 40 anni ed un totale di 300.000 euro in automobili in garage, e mi chiedo (ah ah ah) se paga tutte le tasse: a nessuno vengono di questi dubbi?

  31. Senza considerare l’utilità sociale dei servizi resi dai rom. Con una spesa che può andare da un minimo di 200? a un massimo di 500?, vi fanno praticamente di tutto

  32. Macché zingari, sono Italiani
    Eppure domina l’intolleranza

    Gli zingari rubano, rapiscono, puzzano. Nonostante da lungo tempo molti vivano stabilmente in Italia, il pregiudizio nei loro confronti è duro a morire. Paolo Poce e Francesco Scarpelli, registi di Porrajmos, sono al quarto lavoro con la casa produttrice Drop-Out Officina dell’immagine. Il documentario parla della vita e della storia dei rom italiani.

    La mancanza di volontà politica di integrazione è appoggiata da uno strisciante atteggiamento popolare di ostilità verso i rom?
    (Poce) Altro che strisciante, il razzismo è evidente. Durante le riprese abbiamo visto un vero razzismo istituzionalizzato. La gente rom è relegata ai margini della città, senza alcuna assistenza sanitaria. I mediatori culturali non riescono a rapportarsi con loro, e tutto è affidato alla buona volontà di chi lavora nei campi nomadi. Non ci sono soldi. La regione Lombardia ha tagliato tutti i fondi per la mediazione culturale. La Risoluzione Onu del 1979 a tutela dei diritti dei nomadi, firmata anche dall’Italia, è stata totalmente disattesa.

    Questo atteggiamento di diffidenza, però, riguarda anche i molti altri stranieri presenti in Italia.
    (Scarpelli) Ma i rom non sono extracomunitari. E’ bene chiarirlo: sono cittadini italiani a tutti gli effetti, hanno il passaporto con lo stemma tricolore. E non sono neanche nomadi. Il “nomadismo” è una categoria tutta nostra, in cui loro non si riconoscono affatto. Sono costretti a spostarsi da un centro d’accoglienza all’altro per i continui sgomberi della polizia. Anche la transumanza era un fenomeno di semi-nomadismo, eppure nessuno ha mai parlato dei pastori pugliesi come di nomadi.
    (Poce) E’ più difficile lavorare per uno zingaro con documenti italiani che per un extracomunitario con permesso di soggiorno. Nel nostro lavoro precedente, Racav Lavor, abbiamo seguito la storia di quattro nomadi che hanno trovato un posto al prezzo di negare la propria identità. Un operaio dell’Ortomercato, un’infermiera specializzata dell’ospedale Don Gnocchi, il titolare di una cooperativa edile e una mediatrice sanitaria. Solo dopo aver dimostrato l’impegno e la professionalità nello svolgere le proprie mansioni, hanno trovato il coraggio di rivelare le loro origini, e sono stati accettati.

    Spesso si sente dire che in realtà sarebbero loro a chiudersi in una sorta di corporazione.
    (Scarpelli) Sono le parole di chi proietta sugli altri le proprie paure. Conservare la propria cultura non significa rinunciare a uno scambio paritario col resto della società. Anche loro hanno la tv, leggono i giornali. Ormai condividono in pieno il nostro immaginario. Se chiedi a un giovane rom cosa vuole fare da grande ti risponderà il calciatore, o partecipare al Grande fratello: esattamente come i nostri figli. La vera differenza è che loro hanno un’aspettativa di vita intorno ai 50 anni, ni di 80.

  33. Ventomare, se io venissi in casa tua a rubare i soldi che a te servono per dare da mangiare a tuo figlio, tu per reazione studieresti la storia della mia famiglia? Ti commuoveresti per le vicende di mio nonno emigrato in Argentina? O più semplicemente mi daresti del ladro e cercheresti di fermarmi? Il tuo moralismo peloso mi fa veramente pena, come la piccola Alice che si indigna per l’anziano sconosciuto che ha cercato di fermare il ladro che aveva rapinato mia moglie. Forse qualcuno qui dentro avrebbe bisogno di scendere dal pero per un attimo, e farsi un giro nel mondo reale.

  34. Un conto è fermarti se mi stai rubando in casa, un conto è dire che vanno bruciati gli zingari. Quest’estate nel mio palazzo sono arrivati i romeni acrobati, quelli che rubano anche al sesto piano, anch’io ho pensato di mettere i cancelletti, abito al primo piano e tre anni fa avevo lasciato la finestra aperta e mi sono entrati in casa, portando via un orologio ed una valigetta vuota, il portafoglio me lo hanno lasciato aperto con tutti i documenti. Probabile che fossero zingari, quest’anno i romeni volanti portano entrano al sesto ed oltre soldi, oro (i zingari l’argento non lo rubano perché porta male), rubano anche le chiavi della macchina e la macchina. Non per questo penso che i romeni vadano messi al rogo, la signora che mi aiuta nelle pulizie della casa è una bravissima romena.
    Ora, un conto è essere arrabbiati per un fatto capitatoci un conto è pensare che i problemi si risolvano facendo sparire la gente come per magia.

  35. Il problema non sono gli zingari, gli immigrati, o chi vi pare. Il problema è la disparità di trattamento: se io metto mia figlia ad un semaforo, la legge me la caccia in istituto per maltrattamenti. I figli di queste persone (mi riferisco allo zingaro medio) invece, possono passare una intera esistenza in questo modo che va benissimo. Io mi auguro che nessuno di Voi abbia mai avuto bisogno di una casa dal comune o qualcosa ad un prezzo agevole, perchè se così fosse, Vi invito a vedere una bellissima serie di casette nuove nuove per questi signorini dal reddito dubbio. Con una bella parabolina per OGNI casa. Era chiedere troppo una ogni due. Ovviamente pagate da Voi (le case sicuramente, per le parabole sono possibilista..) E via così. Io non sono razzista, ma lo diventerò presto. Non voglio nulla di più di un trattamento PARI, ma quello lo esigo. Se vivi nel mio paese tu devi stare alle regole e alle leggi del mio paese. E il mio paese mi deve trattare ALMENO come te. Ma è utopia. Io credo che almeno la metà delle persone che conosco sia diventata pseudo-razzista anche epr questo. Saluti.

  36. Ventomare, a parte il fatto che nessuno ha parlato di bruciare persone, di tutte queste disquisizioni socio-politiche a me (e a mia moglie, autrice del famoso post) non frega proprio un cazzo.
    E’ il miserabile autore di questo blog che ha deciso di farne un caso sociale, a solo ed unico beneficio della massa di piccoli populisti che normalmente vengono qui a commentare.
    La sola cosa che interessa a noi è che un piccolo pezzo di merda ha derubato mia moglie, e che a noi quei 180 Euro servivano, eccome. Il resto sono cazzate, e le lascio a voi. Saluti.

  37. Se poi ogni 100.000 2 fanno le brave eprsone, mi duole.. ma non basta. Troppo comodo fare l’esempio di quei 3 che hanno avuto il coraggio, e la possibilità di rimboccarsi le maniche. Io non ricevo premi per essere in orario al lavoro. Ma ricevo legnate se arrivo tardi. Sveglia gente, non facciamone un problema politico, sociale, o altro. E’ che mediamente, anche se qualcuno lo nega ostinatamente, arrivano tardi la mattina. e non vengon opuniti.Chi ha orecchie per intendere, intenda. Gli altri in roulotte. :)

  38. Tony, scrivere non è come parlare a caldo, fa un effetto diverso. Già dire “un piccolo pezzo di merda” non è bello. A volte si può pensare, ma metterlo nero su bianco è compiacersene. Non ti chiedo di applicarti in analisi socio-politiche ma guardare un po’ oltre il luogo comune, sì. Aiuta a non combinare guai, a fare scelte migliori.

  39. @Piti:

    Ti risponderei, ma la tua preparazione culturale infinitamente superiore alla mia (hai esagerato, Piti: sono ferma alla terza elementare, e fatico parecchio con le maiuscole) m’ha lasciata annichilita. Anche il tuo populismo peronista non è male. E pure Kusturica s’è chiesto che cacchio hai guardato a fare i suoi film;)

  40. Dolce Giulia che fai taci? Dove sei finita?
    Ti prego torna tra noi, abbiamo bisogno di te per contrastare questa masnada di forcaioli inferociti

  41. Ventomare, dopo le lezioncine di storia ti metti a dare quelle di bon-ton? “Non è bello”, ma fammi il piacere.
    Un pezzo di merda ha scippato mia moglie, e io devo stare attento a come ne parlo per non turbare voi anime belle? O per non essere accusato di “compiacimento”? Mah.

  42. Tra tutti i commenti, quello che ho trovato più interessante è quello di BabsiJones. Contiene una verità incontestabile: quelli che genericamente chiamiamo zingari sono accomunati dal fatto di essere nomadi o seminomadi, ma appartengono spesso ad etnie diverse (e nell’elenco mancano i Korakanè, i Sulemainovic e altri ancora).

    Ho letto tutti i commenti, qui e là, e pure seguito i trackback, da Tony e DElyMyth, e relativi commenti.

    Io ci sono stato, alla festa di Santa Sara, nella Camargue francese, ho parlato con anziani di varie tribù, e studiato le loro tradizioni. Ma questo è tutto un’altro discorso, che ci porta lontano. Mi piacerebbe farlo, Babsi, ma in un’altra sede.

    Quel che non mi piace è la gogna mediatica.
    Credo che Gianluca, che pure stimo, stavolta abbia sbagliato nell’individuare nel post di BlackCat un bersaglio per la campagna “Vergogna equa e solidale”.

    Conosco BlackCat come una persona gentile, anche se sa tirare fuori le unghie quando serve. Non si merita che qualcuno arriva da lei dopo ever letto qua e le dia della “razzista di merda” senza conoscerla nemmeno un po’.

    Il post incriminato, che risale al 10 settembre, era certo un po’ forte. Ma era scritto a caldo, dopo lo scippo. Penso che la maggior parte di noi, dopo aver subito qualcosa del genere, si potrebbe sfogare con qualche maledizione, a voce o sul blog.

    Ma nei commenti di quello stesso post, poco dopo e ben prima che si sollevasse il polverone, BlackCat ha precisato:
    “Ho solo asserito che se devo veder bruciare i miei soldi, allora tanto che gli bruci la roulotte che hanno comprato con tutti quelli rubati a me e ad altri, senza dentro nessuno, ma che gli bruci.”

    Esattamente con lo stesso spirito col quale si può augurare a qualcuno di spender tutto in medicine, o che vada in malora qualunque cosa faccia con quei soldi rubati, stile maledizione di Alex Drastico. Certo, spiace vedere nei commenti l’equazione zingari=ladri con tutto quello che segue, ma dispiace ancor di più vedere lei che xenofoba non è accostata a un campione di intolleranza come la Fallaci.

    Pax Vobiscum.

    “Io sono un convinto pacifista. Sono talmente pacifista, che chi non è pacifista come me, guarda, lo ammazzerei” (Woody Allen)

  43. @ Gilgamesh

    Anch’io non apprezzo la “gogna mediatica”, difatti commento di rado, e mi domando se sia sensato parlarne, parlarne in questo modo, e resto con il dubbio, e nel dubbio dico un paio di cose, le butto lì, vedo che non ci si capisce e me ne vado per altri lidi. Si comincia con il fatto personale (mi hanno rubato il portafoglio), si continua con il linciaggio universale (uno zingaro ruba = tutti gli zingari rubano) e si finisce col dire che è un fatto di DNA. Cosa segue? Non saprei, forse bisognerebbe chiederlo a Himmler. Non mi intristisco per i miei amici rom e sinti (anche quelli in Camargue, sì), mi intristisco per Kusturica e Bregovic: se qualcuno domanda “cosa c’entrano adesso Kusturica e Bregovic con questo discorso?” significa che i due poverini hanno lavorato 30 anni per far passare un messaggio che non è passato, per raccontare delle storie che vengono percepite come “fasulle”, separate dal reale. Non è proprio così. That’s all, folks.

  44. Siccome rubare è lecito – cultura rom – inviterei i buonisti del blog al tentativo di fregare la Volvo in un campo nomadi. Dopo ne riparliamo.

  45. mah. io non so quanto possano essere catalogate come “razziste” le invettive anti-rom. cioè: il razzismo – per quel che ne so io – è una posizione pregiudiziale ed apodittica assunta contro gli appartenenti ad una certa categoria, giusto? ma che la grande maggioranza degli zingari rubi non è un pregiudizio, è un fatto. fa parte della loro cultura. non che sia un dramma, ci sono culture che approvano e promuovono pratiche ben più scandalose del furto, come l’omicidio rituale o l’infibulazione. da qui (l’attitudine al furto) all’invocare i roghi ovviamente ce ne passa, epperò non c’è davvero da scandalizzarsi se i rom hanno tutta questa “cattiva stampa” oppure – come osservava un commentatore – se “stanno sulle palle a tutti”. non ci trovo davvero nulla di immorale nel non averli in simpatia. poi se si è intelligenti si lascia aperta la porta all’individuo, che è una cosa diversa dalla categoria. io non escludo che esistano zingari onesti come non escludo che esistano francesi simpatici, ma dal nostro portafogli i secondi tendono a stare più alla larga dei primi, sarà per quello che nessuno invoca roghi per i transalpini…

  46. Vorrei sapere dove cazzo è stato detto che rubare è lecito perché è cultura rom. O anche solo che è lecito.

    A parte che il vicino libero professionista che non paga un cazzo di tasse e vive come un Papa, per molti è un figo anche se praticamente lo mantengono loro.

    Comunque, il commento di Tulliobit è in linea con quelli che “Se sei contro la guerra in Iraq allora sei con i terroristi/Saddam Hussein/Al Qaeda”.

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