La scelta di Putin

Giuro – credetemi – che non è perché è amico di quello con la bandana (e che non lo dico perché individuo in lui il cattivo e negli altri i buoni: precisazione scontata, ma di questi tempi c’è in giro gente capace di scrivere “Sono arabi (ma chi l’avrebbe mai pensato?) dieci dei venti terroristi uccisi”, e allora non si sa mai), ma io di uno con una faccia come quella di Putin mi fido tanto quanto di uno che fosse al suo posto e avesse, che so, la faccia di Previti.

E siccome è la seconda volta che – oh! sbadataggine – le sue squadre speciali intervengono con la grazia di un personaggio di Quake e, oltre ai terroristi, ci rimettono la pelle anche un sacco di ostaggi civili, le cose sono due: o sono idioti o, ecco, hanno di natura la mano un filo pesante.

Il sottoscritto si è fino ad oggi astenuto dal commentare, ma tiene a comunicare di essere rimasto disgustato da due cose in particolare: l’utilizzo strumentale che in occidente si è fatto della strage in Ossezia (e sarà palpabile, vedrete se non ho ragione, nei commenti a questo post: chi non è con noi è contro di noi; chi non è amico del nostro amico sta con i terroristi) e, in secondo luogo, tutta la retorica sui bambini, quasi che una vita avesse un valore diverso a seconda dell’età; quasi che se invece di 154 minorenni fossero morti 394 maggiorenni l’atto terroristico sarebbe risultato un tantino meno bestiale.
Fa tristezza insomma, l’insopportabile e lacrimevole enfasi delle candele alla finestra, quando per i 119 ostaggi nel teatro di Mosca nessuno spese un SMS per proporre l’accensione di un cerino. Non so a voi, a me fa quest’effetto: un po’ come se davanti del crollo delle Torri Gemelle risultasse consolatorio affermare “Meno male che la maggior parte non erano bambini”, come potesse esistere una scala di misurazione dell’orrore.

Detto questo, le uniche parole che giudicherei conclusive come commento generale alla vicenda non le ho viste citate in giro: sono quelle di un pacifista che in Cecenia ha consumato la suola delle proprie scarpe mentre, come tanti, avrebbe tranquillamente potuto limitare la consumazione ai polpastrelli sulla tastiera di un PC a migliaia di chilometri dall’orrore.
Lui è Carlo Gubitosa, il libro si intitola “Viaggio in Cecenia“. Lo si può leggere scaricare free ed è utile per comprendere cosa sia successo in Cecenia quando la Cecenia non era fissa nei titoli di testa dei telegiornali:

Quello che è accaduto in questi anni non ha niente a che vedere con la lotta al terrorismo o con una guerra di liberazione. La partita che si sta giocando in Cecenia è un’altra: uno spietato scontro tra un esercito regolare guidato da banditi e criminali che mandano a morire i propri figli per il controllo di un territorio e un esercito irregolare guidato da criminali e banditi che nascondono i loro interessi e i loro traffici dietro la sofferenza di un popolo.

(Carlo Gubitosa, Viaggio in Cecenia)
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50 Commenti

  1. La sola idea di andare a fare una strage in una scuola è ancora più vigliacca che buttare giù 2 grattacieli con annesse persone: ecco perchè tutti sono molto più colpiti e scandalizzati, ma che diamine! Non è così difficile da capire…

    Ovvio poi che una vita umana è una vita umana: è una banalità che non toglie che il fatto di andare a fare una strage di bambini sia il gesto più ignobile che una mente umana (umana?) possa concepire. Sentirsi indignato perchè per altre vittime non sono stati inviati SMS a catena è il classico atteggiamento da bastian contrario…

    Difficile simpatizzare per uno come Putin, che è riuscito a far causa alla produzione del film Harry Potter per la sua somiglianza sospetta col folletto (ma sì!), e che in un paese enorme come la Russia è stato rieletto con una maggioranza “bulgara” come neanche all’elezione del sindaco in certi paesini di 500 abitanti…

    Ma nonostante questo, per quel che si sa, i terroristi han cominciato ad uccidere fin da quando sono entrati nella scuola: hanno messo bombe ovunque, e sparavano coi mitra a chi tentava di scappare. Quante chance c’erano di far uscire vive quelle persone da lì?

    Piuttosto, pare che i terroristi abbiano fatto 2 viaggi (?) per portare tutte le bombe nella scuola. Hanno fatto i comodi loro in tutta tranquillità…

  2. Forse l’età della vittima incide perchè anche, ad esempio, il tamarro in Mercedes che lampa in autostrada ha (suo malgrado) un figlio (il cui nome è molto probabilmente Kevin) a scuola (crede lui). Appena muove i suoi due neuroni immagina il suo erede in una situazione simile e l’istinto genitoriale gli fa venire un fremito di orrore ma, cosa assai più grave, gli attiva il secondo neurone collegto alla bocca che puntualmente comincia a vomitare una serie di cazzate molto peggio che una canzone di Biagio Antonacci.
    Personalmente credo che l’orrore sia una questione di fantasia: meglio riesci a immaginare e più paura/ansia avrai

  3. E pensare che c’è chi critica “l’ironia in certe risposte…”.
    Per me un morto ammazzato è un morto ammazzato e basta.
    Certo è che non si è preso molto tempo per riflettere su di un’altra soluzione

  4. Dei morti bambini è normale che facciano un impressione maggiore, Gianluca, ed è naturale che sia così.

    I bambini hanno tutta una vita davanti, la loro uccisione viene vissuta come un’ingiustizia maggiore che l’uccisione di un adulto proprio per questo motivo (di un cinquantenne si può sempre pensare che perlomeno abbia vissuto).

    Inoltre scatta un meccanismo psicologico di identificazione, bambini = figli, e i figli sono la nostra proiezione nel futuro.

    Non è casuale che anche in caso di naufragio valga la regola “prima le donne e i bambini”.. succede lo stesso a tutti gli animali sociali, viene istintivo pensare alla perpetuazione della specie.

    E l’orrore, Fabio, non è una questione di fantasia, quando ce l’hai davanti agli occhi e nulla, proprio nulla, viene lasciato all’immaginazione.

    Notizia di stamattina, Putin ha “cortesemente richiesto” le dimissioni al direttore dell’Izvestia, reo di aver pubblicato in prima pagina le foto del massacro.

  5. Gianluca, sono d’accordo al 100% con quello che hai scritto, e ho piacere di sottolinearlo (ci starebbe uno smiley, ma non è aria).

  6. Benni faceva dire ad un suo personaggio che “non c’è nulla che fiacca il morale di una nazione (o di un popolo) come uccidere i bambini” o qualcosa del genere.
    Certo ci vuole un bello stomaco a uccidere volontariamente ed in maniera mirata i bambini, ma sarà pure indicativo di qualcosa, disumanità a a parte;
    ce ne vuole molto meno (ma ce ne vuole !) per stendere una graduatoria di crimini di tale portata o per farne la colonna portante di tesi e volontà che portano proprio nella direzione per cui tali crimini si reiterano, condannando nel frattempo chiunque non concordi in maniera talebana con la tesi.
    La questione, quando si sostiene che tali eventi andrebbero commentati “a freddo”, è che commenti come quello del primo link sono il massimo del freddo che si possa concepire da quelle parti.
    E tutto questo senza neppure sfiorare la questione cecenia…

  7. Venghino Signori alla Fiera dell’Orrore!
    Giocate, giocate, ricchi premi a chi vince:

    Punteggi: Bambino massacrato : 1000 punti (più un bonus di 100 se si fotografa il cadavere martoriato);
    Bambino assassinato dalla madre : 800 punti (più 100 se la madre la fa franca e apre un sito);
    50enne decapitato : 100 punti (più 20 punti se morto in Iraq, ma solo se di destra; più 20 punti se esiste il video reperibile su internet);
    94enne morto per il caldo: 0 punti (ma lo sapete quanto è costato all’INPS?!)

  8. NERI,
    “Il sottoscritto si è fino ad oggi astenuto dal commentare, ma tiene a comunicare di essere rimasto disgustato da due cose in particolare: l’utilizzo strumentale che in occidente si è fatto della strage in Ossezia (e sarà palpabile, vedrete se non ho ragione, nei commenti a questo post: chi non è con noi è contro di noi; chi non è amico del nostro amico sta con i terroristi)

    No Neri ! Non “chi non è amico di Putin sta con i terroristi”, piuttosto “sta con i terroristi chi si aggrappa a dei sottili distinguo criminalizzando l’aggredito invece degli aggressori. Io non sto con Putin in generale, ma solidarizzo con gli aggrediti in questo caso particolare.

    “e, in secondo luogo, tutta la retorica sui bambini, quasi che una vita avesse un valore diverso a seconda dell’età; quasi che se invece di 154 minorenni fossero morti 394 maggiorenni l’atto terroristico sarebbe risultato un tantino meno bestiale”.

    Ebbene si, sono un qualunquista, non sono un illuminato come voi, sono padre, ho una figlia di età scolare e penso ancora ai bambini come a qualcosa di sacro, inviolabile.
    Se fossero morti 394 adulti l’atto sarebbe stato ugualmente bestiale, ma quando muoiono dei bambini, uccisi a sangue freddo anche da donne, donne….quelle che sono fatte per dare la vita e non per toglierla (stupido sentimentalismo ed inutile retorica vero?) allora a me la cosa risulta particolarmente odiosa ed insopportabile.
    Anche Hitler ammazzava i bambini ma almeno aveva il pudore (si fa per dire) di cercare di nasconderlo al mondo. Questi no!!! Questi esibiscono al mondo le loro nefandezze. Le donne inseguono i bambini per portarli con loro in un abbraccio mortale, gli uomini sgozzano e mozzano teste che poi mostrano su internet, ebrei e cristiani sono figli di scimmie e di cani! Questa è la loro splendida civiltà !
    Che i reparti speciali russi non siano all’altezza di quelli americani non ci piove, che in genere usino la mano pesante pure, che l’impero sovietico prima, e gli eredi dopo, si siano macchiati di una repressione spietata in Cecenia è una cosa che si sa anche se non ho mai visto marce della pace per la Cecenia dai pacifisti della domenica, ma è altrettanto vero che un aggredito abbia il diritto di difendersi nel modo in cui è capace (anche maldestro).

    “Fa tristezza insomma, l’insopportabile e lacrimevole enfasi delle candele alla finestra”
    Insopportabile e lacrimevole enfasi eh? Che uomo! Che tempra!

    Quanto al commento di Carlo Gubitosa, concordo pienamente, ma nulla toglie all’orrore conseguente al massacro di Beslan. E se qualcuno giudicherà il mio orrore “una insopportabile e lacrimevole enfasi” faccia pure. Ognuno è libero di fare i conti con la propria coscienza come crede.

  9. Anche la tecnica “informativa” di Rai e Mediaset è stata strumentale.
    Mostrarmi 4 minuti consecutivi di bambini che corrono nudi, di uomini che corrono con i bambini in braccio e di donne che svengono dopo aver alzato un lenzuolo, non è informazione: è solo un tentativo di coinvolgimento emotivo.
    Nessuno si è preso la briga di spiegare cosa stia succedendo in Cecenia. Per assurdo, preferisco sciropparmi uno degli editoriali soporifero-reazionari dell’ambasciatore Romano, piuttosto che questo modo di fare informazione.
    Quanto poi a quello che scrive “certa” gente: dove sono finiti tutti questi terroristi arabi, che non si è più scritta una riga, su di loro?
    Saranno scappati insieme a quelli dell’ETA che hanno messo le bombe nelle stazioni di Madrid?

  10. L’uso strumentale si vede già dalla balla dei 10 arabi del commando (che c’è un test del DNA per vedere se un morto è “arabo” ?).

  11. I bambini non si toccano !!
    Ne si sequestrano, ne si bombardano.
    I bambini non si toccano !!
    Tutti i bambini non si toccano !!
    Tutti!!

  12. NIBBIO,
    sono padre anch’io e non posso che essere d’accordo con te e provare quello che provi tu…
    Convengo in particolare con “…sta con i terroristi chi si aggrappa a dei sottili distinguo criminalizzando l’aggredito invece degli aggressori…”
    Nibbio, purtroppo questo è successo molto spesso nei mesi scorsi tra i filo-anti-BB-a-tutti-i-icosti. Ora, sarebbe imbarazzante per chi ha difeso il “povero popolo invaso”, dover ammettere che, ehm, forse un po’ cattivelli lo sono e sarebbe ora di dargli una calmata…

  13. MCC,purtroppo il discorso è davvero complesso,stavolta.E’ vero che i ceceni sono un popolo invaso,così come è vero che i russi hanno commesso là nefandezze inenarrabili.Purtroppo,è anche vero che ormai la guerriglia cecena è pesantemente inquinata da Al Qaeda,e quindi deve essere estirpata.Con non facile pragmatismo,preferisco i metodi brutali dei russi a quelli di chi stupra i ragazzini.Dovremo però trovare il tempo di parlare anche di Putin…

  14. I bambini di Ossezia e i bambini di Goya

    Finora ho evitato di commentare quanto accaduto in Ossezia, ma vorrei dire due parole sul post di Gianluca Neri su Macchianera. Secondo lui un morto adulto vale esattamente come un morto bambino e quindi lo sdegno nel mondo causato dalla strage nella…

  15. Condivido ogni parola di Nibbio. Aggiungo solo che scrivere “lacrimevole enfasi delle candele” mi sembra un’inutile fesseria.
    Scusate…e buona giornata.

  16. Il problema sig. MarcoCamisaniCalzolari è il COME dare una calmata ai cattivelli.
    Bisognerebbe scovarli uno ad uno tirarli via da dove vivono e dargli una lezione.
    Però è difficile, convieni ??
    Oppure si usa il metodo Sharon che sta dando ottimi risultati…..
    mah…

  17. GIORDANOBRUNO,
    certo che ci sarà il tempo per parlare di Putin.
    Tuttavia, per ora, ubi maior minor cessat.
    E ti assicuro che non sto esprimendo tutta la mia rabbia per quel che stiamo permettendo a quei barbari. Faccio come loro, generalizzo anch’io… Non guardo in faccia nessuno.
    Sarà perché mio figlio ha 4 mesi?
    Ciao
    Marco

  18. Mi trovo d’accordo con Gianluca. Soprattutto penso una cosa: in questi giorni ho sentito e letto parecchie persone, sia nei commenti in internet, sui giornali, o anche a voce, dire che questo rappresenta un cambio, un salto di strategia. Non sono d’accordo, per due motivi.
    1) Non fate finta di cadere dal pero: il risultato di quello che stiamo facendo in giro per il mondo sarà (è) una serie pressoché ininterrotta di eventi barbari come quello di Madrid e Beslan. Siamo in guerra, ma a quanto pare è un nuovo tipo di guerra che funziona più o meno così: noi vi invadiamo un’area geografica, e voi cercate di fare più morti possibili tra i civili. Qualcuno ha il coraggio di tirarsene fuori?
    2) Il terrorismo ha bisogno di suscitare scalpore mediatico. In Russia questa è stata un’estate di sangue, ma noi eravamo al mare. Forse le menti distorte che armano le mani di quelle bestie si sono chiesti “cosa potremmo fare per essere sicuri di arrivare a colpire l’immaginario di quei panzoni europei e americani? Cosa è rimasto per gli occidentali di più prezioso dei soldi e di più raro del petrolio?”. Poi hanno visto l’ultimo quiz idiota di Mike Bongiorno e si sono detti: “ma i bambini!”. Credo sia stata una cosa così. Badate che una simile strategia non ha l’obiettivo di proporre agli occidentali la causa cecena o altro, ma semplicemente di tenere alto da noi il livello dello scontro (facendo sbavare ancora di più le varie fallaci e i vari feltri) e di spaccare da loro il mondo arabo: da una parte i moderati, dall’altra gli estremisti. Questo è il loro gioco a cui tanti anche da noi stanno abboccando.

    I sottili distinguo sono importanti, perché l’unico modo per venire fuori dalla situazione in cui ci siamo infognati è ragionare, non farsi venire la bava alla bocca come i suddetti. Come dite? Non si può ragionare con simili bestie? Infatti non è con loro che si dovrebbe ragionare, ma con le popolazioni di Iraq, della Cecenia o di dove volete voi che sono sull’orlo della disperazione e si apprestano a divenare terreno fertile per il terrorismo. Cosa credete che direbbero, se qualcuno ascoltasse la loro voce? Non credo che direbbero “dateci la democrazia”, che non sanno nemmeno cos’è. Piuttosto direbbero “permetteteci di sopravvivere”. Poi si vedrà. Andando avanti così si prepara il terreno per molte altre Beslan.

    Ora la questione delle candele. Probabilmente sentirsi indignati dal fatto che per altre barbarie non si sono accese candele è da bastian contrario, ma io sono fiero di essere un bastian contrario se il mondo sta andando a rotoli nel modo che vediamo.
    Io non chiedo dove erano le candele dopo la strage al teatro: dico che da quelle parti, di bambini e adulti *innocenti* ne muoiono a bizzeffe, tutti i giorni, e buona parte di quelle morti sono causate dalle condizioni che queste stupide guerre e occupazioni si portano dietro, malnutrizione, condizioni igieniche spaventose. Noi qui lo sappiamo, anche se molti fanno finta di non sentire, ma niente candele. Se qualcuno poi per questi motivi mette alla finestra una bandiera della pace lo si prende pure in giro.
    Cosa sappiamo noi dell’Iraq? Cosa ci fanno vedere? Quello che succede realmente non ce lo fanno vedere in TV perché sarebbe automatico per l’opinione pubblica occidentale collegare le vittime innocenti (tra le quali ci sono anche tanti bambini, anime belle mie) all’occupazione. In Iraq va tutto bene, non servono candele. In Cecenia è leggermente diverso: non si sa quasi nulla di quello che succede lì dentro perché il modus operandi di un stalinista come Putin è esattamente quello di non far filtrare nulla dai media ufficiali.
    Che i morti bambini facciano più impressione degli adulti, miei cari, è una considerazione talmente banale che forse non vale neanche la pena di farla. Ma oggi la situazione è tale che se non te li mostrano in TV, voi non vi commuovete più. Vi sembra normale?

  19. GePs che fai? Mi cadi così spudoratamente nel… benaltrismo? Proprio tu che lo stigmatizzavi??

  20. TOMMASO,
    ma che cazzo dovevano farti vedere alla televisione? L’Isola dei Famosi? Il Grande Fratello? Se le sono inventate le scene che hai visto o erano vere? E’ successa una strage e cosa cazzo mai doveva mostrarti la televisione? Berlusconi con la bandana?? Si è perso il senso della realtà !!!!

  21. Il compito della televisione è quella di fornire informazioni magari anche corredate di immagini.
    Ma ce le danno tutte le informazioni ?
    A me non pare.
    La televisione è un potente strumento per pilotare l’opinione pubblica.
    Ma non dico nulla di nuovo e soprattutto non sto a spiegarlo a chi ne sa più di me.

  22. Sarebbe stato benaltrismo se avessi iniziato a parlere dell’america che promuove dittature fasciste in sudamerica negli anni settanta. Qui sono rimasto in zona, mi sembra. Poi ognuno di noi può dare definizioni diverse di benaltrismo. Per quello che riguarda la TV, credo che decontestualizzare le immagini sia il problema più grande: come pretendi di vedere e capire se dopo un servizio sulla strage di Beslan ti mandano quello delle nozze del nipote di Agnelli? Questa è pornografia, ossia immagine staccata dal contesto. Quindi il problema non è tanto il mostrare le immagini, ma l’evitare gli approfondimenti per motivi di share. Sull’argomento consiglio caldamente a tutti un libro tanto prezioso quanto ben scritto, “Divertirsi da Morire” di Neil Postman (Marsilio).

  23. Gianluca, io certe volte non so se ci fai o ci sei? Ma come si fa a dire che fare violenza su un bambino è uguale a farla su uno grande? In quel modo poi. Perché anche il modo ha un valore. La violenza sui bambini dovrebbe essere tabù come l’incesto, sebbene nel corso della storia e ancora oggi si continui ad usarli e ad usargli violenza. Si vede chiaramente che non hai figli, sapresti altrimenti che un genitore ama più un figlio di se stesso (a parte i casi patologici) e darebbe la vita per lui. Innaturale è ovviamente il contrario. Come innaturale e terribile per un genitore è che un figlio muoia prima di lui. I bambini sono la nostra promessa del futuro, il nostro maggiore investimento, senza di loro la speranza è impossibile. E’ la legge della conservazione della specie. Anche i bambini sanno questo tanto che la prima cosa che hanno detto ai terroristi è :”Non sparate siamo bambini!”, sanno di essere protetti da una legge di natura. Anche gli animali lo sanno, tanto che solo i cuccioli possono venire adottati da altre specie. Possibile che solo tu non lo sai? Allora due sono le cose, o sei rimasto bambino o non lo sei mai stato. Di sicuro ti riesce difficile di essere padre. Altro discorso è Putin e la Cecenia, e le parole di Carlo Gubitosa mi trovano d’accordo.

  24. “Oppure si usa il metodo Sharon che sta dando ottimi risultati…..”

    io sinceramente non vedo grandi risultati.

    E trovo strano l’essere sicuri che Mr.Bin sia dietro gli attacchi ceceni, visto che a loro, motivazione, mezzi e volontà, non mancano.

    Ma dopo l’11 settembre era logico che l’aiuto russo alla guerra al terrorismo, volesse in cambio mano libera sulla questione cecena.

    Questa strage non aveva bisogno di essere esposta come progetto di Mr.Bin, bastava dire che erano terroristi ceceni.

  25. sì, gianluca, una vita bambina ha un valore diverso di una vita adulta. e a fare tristezza non sono le candele alle finestre, ma il fatto che alcuni adulti non la pensino così.

  26. Caro Nibbio, io sono completamente daccordo con Neri.
    Non avrò figli ma anche se ho 30 anni i miei genitori hanno passato la guerra davvero e io ho di fronte a me i loro occhi tutti i giorni.
    Ho perso persone care.
    e tuttavia non facico a gara con nessuno sugli affetti.
    “premetto” di aver figli o meno.
    non ha senso.
    come non ha senso accendere le candele con il passaparola SMS.
    quanto hanno fruttato alle compagnie telefoniche quegli SMS?
    sono le stesse compagnie telefoniche che si sono comprate l’ex URSS alla grande svendita.
    la strumentalizzazione dell’immenso dolore è già in atto.
    mentire spudoratamente sulla composizione etnica del commando è gia una strumentallizzazione.
    io non “cado” nella logica dello scontro di civiltà, perchè accettare lo scontro di civiltà vuol dire mettersi sullo stesso piano di quelle merde umana che ammazzano gli innocenti.
    io non cedo alla logica del “noi conrto loro” perchè non ci credo.
    credo che l’equilibrio di forze economiche vada cambiato.
    in modo pacifico.
    magari rinunciando ad un pò del nostro benessere.
    ma facendo scorrere meno sangue.
    io la penso così.
    anche se non ho figli.

  27. Caro Nibbio, io sono completamente daccordo con Neri.
    Non avrò figli ma anche se ho 30 anni i miei genitori hanno passato la guerra davvero e io ho di fronte a me i loro occhi tutti i giorni.
    Ho perso persone care.
    e tuttavia non facico a gara con nessuno sugli affetti.
    non “premetto” di aver figli o meno.
    non ha senso.
    come non ha senso accendere le candele con il passaparola SMS.
    quanto hanno fruttato alle compagnie telefoniche quegli SMS?
    sono le stesse compagnie telefoniche che si sono comprate l’ex URSS alla grande svendita.
    la strumentalizzazione dell’immenso dolore è già in atto.
    mentire spudoratamente sulla composizione etnica del commando è gia una strumentallizzazione.
    io non “cado” nella logica dello scontro di civiltà, perchè accettare lo scontro di civiltà vuol dire mettersi sullo stesso piano di quelle merde umana che ammazzano gli innocenti.
    io non cedo alla logica del “noi conrto loro” perchè non ci credo.
    credo che l’equilibrio di forze economiche vada cambiato.
    in modo pacifico.
    magari rinunciando ad un pò del nostro benessere.
    ma facendo scorrere meno sangue.
    io la penso così.
    anche se non ho figli.

  28. Caro Nibbio, io sono completamente daccordo con Neri.
    Non avrò figli ma anche se ho 30 anni i miei genitori hanno passato la guerra davvero e io ho di fronte a me i loro occhi tutti i giorni.
    Ho perso persone care.
    e tuttavia non facico a gara con nessuno sugli affetti.
    “premetto” di aver figli o meno.
    non ha senso.
    come non ha senso accendere le candele con il passaparola SMS.
    quanto hanno fruttato alle compagnie telefoniche quegli SMS?
    sono le stesse compagnie telefoniche che si sono comprate l’ex URSS alla grande svendita.
    la strumentalizzazione dell’immenso dolore è già in atto.
    mentire spudoratamente sulla composizione etnica del commando è gia una strumentallizzazione.
    io non “cado” nella logica dello scontro di civiltà, perchè accettare lo scontro di civiltà vuol dire mettersi sullo stesso piano di quelle merde umana che ammazzano gli innocenti.
    io non cedo alla logica del “noi conrto loro” perchè non ci credo.
    credo che l’equilibrio di forze economiche vada cambiato.
    in modo pacifico.
    magari rinunciando ad un pò del nostro benessere.
    ma facendo scorrere meno sangue.
    io la penso così.
    anche se non ho figli.

  29. Caro Nibbio, io sono completamente daccordo con Neri.
    Non avrò figli ma anche se ho 30 anni i miei genitori hanno passato la guerra davvero e io ho di fronte a me i loro occhi tutti i giorni.
    Ho perso persone care.
    e tuttavia non facico a gara con nessuno sugli affetti.
    non “premetto” di aver figli o meno.
    non ha senso.
    come non ha senso accendere le candele con il passaparola SMS.
    quanto hanno fruttato alle compagnie telefoniche quegli SMS?
    sono le stesse compagnie telefoniche che si sono comprate l’ex URSS alla grande svendita.
    la strumentalizzazione dell’immenso dolore è già in atto.
    mentire spudoratamente sulla composizione etnica del commando è gia una strumentallizzazione.
    io non “cado” nella logica dello scontro di civiltà, perchè accettare lo scontro di civiltà vuol dire mettersi sullo stesso piano di quelle merde umana che ammazzano gli innocenti.
    io non cedo alla logica del “noi conrto loro” perchè non ci credo.
    credo che l’equilibrio di forze economiche vada cambiato.
    in modo pacifico.
    magari rinunciando ad un pò del nostro benessere.
    ma facendo scorrere meno sangue.
    io la penso così.
    anche se non ho figli.

  30. due cose:
    1) l’uccisione di un bambino è più grave senza bisogno di motivazione, come quella di un giovane lo è rispetto a una persona matura e come quella di una persona matura di un anziano.
    Diciamo che se vado al mare una settimana, non è la stessa cosa che comincia a piovere il lunedì o il sabato…
    2) la forza delle immagini è ciò che manca alle semitrascurate vittime cecene, che sono in ragione di una a mille rispetto alle vittime ossete. Questo non conferisce ragione al terrorismo, ma mostra bene il funzionamento della psiche della maggior parte degli individui, che funziona bene con le figure e male con le parole scritte. Quando si dice che nemmeno Putin sarà giustificato quando scatenerà la rappresaglia in Cecenia non si pensa che è quella cecena una rappresaglia (molto oscura) ai crimini Putin. La primogenitura è una cosa importante e sottrarre a Putin quella dell’orrore sarebbe ingiusto

  31. Ventomare
    non sarò il Neri ma, condividendo quei punti che critichi, mi sento chiamato in causa dalla tua critica…
    io sono contro la caccia alle balene perchè è ingiusta: non so come io faccia, io non ho balene, quindi non posso capire ?
    Siamo ancora fermi al ‘tu non hai figli, quindi non puoi capire il dramma quindi non puoi parlarne’, alla delegittimazione della persona per la (presunta) assenza di determinati requisiti morali piuttosto che alla critica della sua opinione ?

    Le regole che valgono per gli animali, come l’autoconservazione, vanno in tutt’altra direzione rispetto all’umana civiltà con quello che questo concetto implica, in positivo e non: l’appellarsi a quello che ‘anche gli animali sanno’ come regola di condotta è decisamente inquietante. E tuttavia indicativo.

    Putin e la Cecenia non sono un altro discorso se si entra nel discorso, troppo comodo dire che ‘anche il modo ha un valore’: fare una distinzione tra un crimine turpe ed un altro dicendo che uno è un tabù è un modo molto pericoloso di analizzare questi eventi…

  32. e’ piu’ orribile attaccare un bambino? penso di si, da un adulto puoi aspettarti anche una reazione, un bambino ha solo paura.
    non attacca, scappa
    non ti guarda in faccia, piange
    e allora il fatto di prendersela con loro ha l’aggravante della codardia sulla gia’ grande bestialita’

    putin colpevole?? sicuramente, di mille e piu’ crimini
    ma non era lui dentro una scuola con bombe, fucili e bambini spaventati

  33. Caro Nibbio, le scene che abbiamo visto alla televisione sono vere, certamente.
    Magari montate con la consulenza di una grossa agenzia di relazioni pubbliche, affinchè potessero coinvolgere ancora meglio lo spettatore da un punto di vista emotivo. Per farle “rendere” un po’ di più, insomma. Anche perché, in verità, le immagini che costituivano il loop dei giorni scorsi non erano neanche tanto nuove: i bambini nudi e feriti che corrono si erano già visti in Vietnam; il militare con il piccolo ferito in braccio sembra arrivare dritto dal Kossovo; la donna che ha un malore dopo aver riconosciuto il cadavere del figlio sotto al lenzuolo è ormai un classico.
    In questo senso sostengo che sarebbe stato molto meglio dedicare parte di quei minuti ad “informare” il pubblico, non a violentarlo emotivamente.
    Del resto le dimensioni dell’orrore erano chiare sin dal momento in cui si è iniziato a parlare di “scuola” e del numero degli ostaggi. E che sarebbe finito in tragedia, si è capito nell’esatto momento in cui hanno iniziato a circolare i giannizzeri del “Battaglione Alpha” (divenuto giustamente leggendario per aver dato inizio, con la presa del Palazzo Presidenziale di Kabul, al più gran coacervo di cazzi acidi che i russi si siano mai trovati a dover affrontare nella loro storia, nazismo compreso).
    Tutto il resto, se permetti, è stata propaganda, non informazione.

  34. Per prima cosa gradirei si smettesse con i distinguo tra chi ha figli e chi no. Credo fermamente che manchi qualsiasi relazione tra la quantità di cervello e di sensibilità di cui una persona dispone ed il fatto che i propri spermatozoi od i propri ovuli abbiano generato una vita. Potrei citarvi centinaia di esempi di genitori che sono mostri e di persone senza figli che hanno più sensibilità di tutti noi messi insieme. Per favore smettiamola con questa pantomima (e poi Neri ha una figlia, ha ammesso di avere fatto il saltimbanco per lei nel villaggio turistico…).
    Premesso questo, io dico che riempire di esplosivo una scuola e sequestrarvi, torturarvi, seviziarvi e uccidervi centinaia e centinaia di bambini NON è assolutamente la stessa cosa che abbattere un grattacielo o far saltare una stazione con le bombe. Colpire due grattacieli che da mezzo secolo sono il simbolo della cosiddetta civiltà occidentale potrebbe anche avere un senso (un folle senso, certo) nella mente di un terrorista che vuole combattere quella civiltà e soprattutto quel potere. Massacrare centinaia di bambini in una scuola non ha nessuna logica, nessun senso se non l’odio. L’odio puro.
    Ma perché dovremmo stupirci di questo? Che cosa ci aspettavamo? Nell’ultimo secolo non si è fatto altro che far trionfare la legge del più forte, la legge dei pochi privilegiati che si pappano anche la fetta di torta che spetta ai molti, la legge delle ingiustizie e delle iniquità che diventano sistema e che alla fin fine ci fanno stare col culo caldo a tutti. Le ingiustizie, i soprusi, i “questo è mio perché sono più forte di te e sono arrivato prima io”, la doppia faccia di chi con una mano arma e con l’altra esprime condanna per chi ha armato… tutto questo genera odio. E quando per decenni si alimenta l’odio, lo si nutre con dose massicce di “vitamine”, accade prima o poi che l’odio prenda forma e cresca e venga a bussare alle nostre porte. A volte l’odio ha la faccia di un palestinese, a volte di un iracheno, a volte quella di una donna vestita di nero e imbottita di esplosivo che insegue un bambino. E aspettate e tremate pensando a quando l’odio avrà una faccia africana, ce ne sarà per tutti. Ma l’odio potrebbe avere anche la mia faccia. Se mi uccidessero un figlio in quel modo state sicuri che non tarderei un minuto a cercare vendetta. Sarei io ad imbottirmi di esplosivo.
    Ma io non ho figli e non posso fare altro che continuare a indignarmi. Lo faccio da una vita e inizio a credere seriamente che non serva a nulla. Una volta – pensate e se volete ridete – credevo anche di poter cambiare il mondo.

  35. Continua a pensarlo, Ilde. Continua a pensare di cambiare il mondo, a cercare di farlo migliore. Che male c’è? Se tu lo pensi, lo farai sicuramente migliore, anche incontrando il tuo prossimo più vicino. Poi, Ilde, l’odio non nasce solo dalla povertà, si può essere ricchi ed odiare. L’odio nasce dal livello di dolore sopportato, in questo caso la povertà infima e lo sfruttamento sono evidentemente una delle forme di dolore vissute. L’odio origina dalla cattiveria subita e dalla mancanza d’amore provata. Non è un caso che in molti casi l’odio origina proprio in famiglia. Per quanto riguarda la storia dei figli e dei bambini, invece, non è il non averne che fa la differenza, ma il non essere capaci di valutarne la loro specificità vulnerabile di uomini non fatti e sacra per una società.

  36. Caro Tommaso,
    Certo che Putin è diabolico ! Non ha avuto il tempo di preparare un blitz degno di questo nome ma in quattro e quattr’otto, grazie alla “consulenza di una grossa agenzia di relazioni pubbliche”, quasi sicuramente facente capo a Mediaset (ca va sans dir !) è riuscito a farci credere che quella che in realtà era una scampagnata fosse una strage.
    E poi diciamolo, non ha certo il senso artistico di Gianni Moretti!! Tutte quelle immagini trite e ritrite nemmeno tanto nuove ! Che noia!
    “I bambini nudi e feriti che corrono si erano già visti in Vietnam”?? E allora via, tagliare !
    “Il militare con il piccolo ferito in braccio sembra arrivare dritto dal Kossovo”. Che puttanata…tagliare !
    E poi che dire della “ donna che ha un malore dopo aver riconosciuto il cadavere del figlio sotto al lenzuolo”? è ormai un classico, banale e scontato. Tagliare !
    Così si deve fare un reportage. Tagliare le ovvietà !, Piantatela di propinarci quelle menate “insopportabili e lacrimevoli” !
    Noi vogliamo un reportage vero, vogliamo essere informati.
    Vogliamo sapere se Putin và di corpo regolarmente, vogliamo sapere cosa hanno mangiato per pranzo i “resistenti”, e cosa ne pensano della coltivazione delle rape rosse nell’Afganistan meridionale.
    Tutto il resto è…..propaganda ! (Io credo ci sia lo zampino del Berlusca).
    E allora BASTA CON LA PROPAGANDA ! NOI ESIGIAMO VERA INFORMAZIONE !! (sic).

  37. Sono d’accordo che gli essere umani sono tutti uguali e che non si deve fare distinzione davanti ad una morte, ma i bambini sono completamente innocenti e quindi la loro sofferenza e morte sconvolgono maggiormente.

  38. No, non sono per niente d’accordo: uccidere dei bambini a sangue freddo guardandoli in faccia è molto peggio che uccidere degli adulti. Sono padre e capisco cosa signifchi una cosa del genere.

    Un adulto può forse rappresentare in qualche modo una minaccia (certo, tutto da vedere). Ma un bambino è quanto di più indifeso e inoffensivo si possa davvero immaginare.

    Uccidere sangue freddo un cucciolo umano provoca giustamente sdegno e raccapriccio, sia per mano di terrorista arabo che per una madre di cogne. Significa aver abbandonato qualsiasi dignità umana per scendere nel regno delle bestie.

    Chi non ha figli può forse non capire, ma come tante cose che ci rendono umani è qualcosa che non ha bisogno di essere spiegata.

    E questo i terroristi lo sanno bene: hanno colpito vigliaccamente proprio dove fa più male, dove provoca più rabbia e sdegno.

    Resta invece tutta la perplessità di come è stato gestita mediaticamente la tragedia: questo davvero fa scandalo. I media si sono nutriti dello scoop di vedere bambini morire in diretta tv. Speculando sull’orrore e sull’emozione che provoca, senza informare, senza spiegare. Questo non è certamente perdonabile.

  39. No Ventomare, mi sa che è proprio finita. Meglio capirlo in tempo e non essere patetici oltre misura.
    Mentre scrivevo il mio commento di prima due pacifiste italiane sono state rapite in Iraq. L’ho letto ora sul sito della Repubblica. Una di loro è la cugina della mia collega, è riminese come me, ed è volontaria di una organizzazione non governativa come me.
    Credo di avere il diritto di dire che è proprio finita. Nè io né i miei eventuali figli o eventuali nipoti cambieremo il mondo. Potremmo solo fare le anime belle, i filantropi, le dame di carità e metterci a posto la coscienza con un po’ di volontariato. E basta.

  40. No Ventomare, mi sa che è proprio finita. Meglio capirlo in tempo e non essere patetici oltre misura.
    Mentre scrivevo il mio commento di prima due pacifiste italiane sono state rapite in Iraq. L’ho letto ora sul sito della Repubblica. Una di loro è la cugina della mia collega, è riminese come me, ed è volontaria di una organizzazione non governativa come me.
    Credo di avere il diritto di dire che è proprio finita. Nè io né i miei eventuali figli o eventuali nipoti cambieremo il mondo. Potremo solo fare le anime belle, i filantropi, le dame di carità e metterci a posto la coscienza con un po’ di volontariato. E basta.

  41. Caro Gianluca,
    il motivo per cui hanno scelto bambini invece che adulti i terroristi lo sapevano benissimo. La scelta non è stata casuale e il motivo è proprio quello che tu vorresti rimuovere: che colpire i bambini fa più male; fa più male ai bambini (soprattutto se restano vivi) e fa più male al pubblico che si identifica con loro. E’ una debolezza, ma in questo momento è meglio non aver paura delle proprie debolezze.

  42. SCUSATE il triplo messaggio! Non è (solo) perchè ero agitata… è il mio computer che stava andando in tilt e non mi dava la conferma dell’invio!
    Scusate ancora.

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