Quant’è bello finalmente condividere i sentimenti di un italiano in Iraq, quelli esperssi in questa email di Baldoni:
..Guardando il cielo stellato ho pensato che magari morirò anch’io in Mesopotamia, e che non me ne importa un baffo, tutto fa parte di un gigantesco divertente minestrone cosmico, e tanto vale affidarsi al vento, a questa brezza fresca da occidente e al tepore della Terra che mi riscalda il culo. L’indispensabile culo che, finora, mi ha sempre accompagnato..
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e se non importava a lui, di morire in Mesopotamia…
Baldoni è stato una sfortunata vittima di un gruppo di fanatici e barbari assassini islamici.
L’unica responsabilità è del giornalista stesso che è entrato in una delle zone più pericolose dell’Irak di propria iniziativa al seguito di una missione della croce rossa non autorizzata.
pace all’anima sua.
condoglianze ai suoi cari.
Palesemente la Croce Rossa deve essere autorizzata, per portare soccorso, no?
E magari andare in zone tranquille, anche.
Pare però che le zone dove più serve il loro aiuto siano quelle pericolose, guarda caso.
Zonker era là sia per portare aiuto che per cercare di capire. Scrivere che in sostanza se l’è cercata riflette una mentalità talmente distante dalla sua da non consentire un dialogo.
Aprili tu, gli occhi, idiota. Vuoi dirci la tua verità? La verità se la vuoi, esci con noi a cercarla. La tua, tientela.
parlare degli assassini, per una volta, tanto per cambiare, no eh?
scusa, Gilgamesh, se ho capito bene adesso chi non va in Iraq non puo’ parlare?
ma che cazzo dici?
esci con noi a cercarla? sei ridicolo, credimi
il cercatore di verita’, su rieducational channel
Caro Gilgamesh,
hai ragione è colpa del governo, di Berlusconi, del Grande Fratello, di Dio…
ti commenti da solo, poveretto!
della serie: piove: governo ladro!
L’ultima frase, quella circa la verità, è una citazione.
L’ha scritta diversi decenni fa un poeta spagnolo, Antonio Machado y Ruiz. Non mi meraviglia che vi sfuggano sia lui che il significato.
Sulla verità si possono scrivere tante cose: che ha tante facce, che è figlia del tempo, che non ne esiste mai una sola..
Io SONO un cercatore di conoscenza, e non trovo niente di ridicolo in questo.
No, M, il senso della frase non è quello che hai pensato. Chiunque può parlare, ed è libero di esprimere la sua opinione come meglio crede, ma possibilmente in maniera civile e pacata. E col dovuto rispetto per chi ha sacrificato la vita per un ideale in cui credeva.
E, Aprigliocchi o come accidenti ti chiami, io non ho parlato di Colpe: m’ha solo infastidito il tuo pontificare che (cito) “L’unica responsabilità è del giornalista stesso che è entrato in una delle zone più pericolose dell’Irak di propria iniziativa al seguito di una missione della croce rossa non autorizzata”, il che è un’immane cazzata ed equivale a dire “beh, se l’è cercata” più o meno con lo stesso livello di argomentazioni usato da Vittorio Feltri su Libero.
La Croce Rossa va dove c’è bisogno di aiuto e c’è gente che soffre, non aspetta autorizzazioni. Punto.
Questa sarebbe appunto la “tua” verità.
Ma che accidenti ne sai, o credi di saperne, che fossero islamici, i barbari assassini? O per te iraqeno e islamico sono sinonimi? I componenti del gruppo che ha rapito Enzo, stando a quel che affermano fonti dell’Intelligence, anche nostrana, sono ex-appartenenti ai servizi segreti di Saddam, e quindi al partito Baath, laico come potrebbe essere qui il partito socialista. È come scrivere che gli assassini di Aldo Moro sono “barbari terroristi cattolici” in quanto italiani.
Enzo G. Baldoni sapeva perfettamente i rischi che correva, andando in Iraq. Ne ha scritto e c’ha perfino scherzato su.
Di condoglianze ipocrite come le tue ritengo la famiglia faccia volentieri a meno.