Quando il gioco si fa duro… (Diendpersonaltrets!)

Avvertenza: post serio. Troppo serio per i miei gusti.
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Esiste in tutte le compagnie l’elemento folle che – per come si comporta, per quel che dice, per quel che fa – ha stampato sulla maglietta un bersaglio da freccette per le prese per i fondelli.
I blog, rappresentando spesso una realtà distorta, non fanno eccezione.
Capita passino le Sonie Cassiani, le Laure Bogliole, i Carli Formenti: gente che delle tue prese per il culo ne fa una malattia, si incazzano come lombrichi sul cemento sotto la tua lente d’ingrandimento che riflette il sole. Poi loro si fanno una ragione delle tue prese per il culo, e tu del fatto che esistano.
Alla fine gli vuoi pure un po’ di bene.
Non finisce tutto a tarallucci e vino, perché loro continuano a odiarti. Ma quel che conta è che, alla fine, per davvero gli vuoi un po’ di bene.

Poi, un giorno, ti capita tra le balle un mitomane.
Perché – ricordate? – il primo assioma di internet è che il mondo è composto per la maggior parte di mitomani. E la rete ha avuto, per lo meno, il grande merito di metterci a parte di questa triste realtà.

La mitomane che ti è capitata in sorte si definisce “Blogger per la pace“, ma non si fa scrupoli a telefonare ai datori di lavoro di un povero cristo che l’ha citata (citata e basta) sul proprio blog per chiederne il licenziamento in tronco.
Il povero cristo si fa spupazzare per due ore dagli avvocati aziendali, preoccupati del fatto che il nome della società sia stato anche solo citato nel contesto della vicenda e, per sua fortuna (del povero cristo, intendo), deliberano anche loro che trattasi di mitomane.
La blogger per la pace si risente in quanto il suo nome appare citato nella stessa pagina in cui appare la parola che fa riferimento al mestiere più vecchio del mondo. Epperò non si fa scrupoli a dare – per vie traverse o, man mano che passa il tempo, sempre più dirette – della puttana ad un’insegnante che, oltre al peccato originale, ha da scontare anche quello di averle fatto notare che le foto delle torture ai danni di prigionieri iracheni pubblicate dalla mitomane sono tratte da un film porno. E che la bufala è già stata svelata dai giornali di tutto il mondo. Che poi, uno dice: con tutte quelle la cui autenticità è stata riconosciuta e che girano su internet, ma vabbè.

Di entrambi (il povero cristo e l’insegnante), la mitomane pubblica numero telefonico e indirizzo di casa su uno a caso dei propri siti (altro segno distintivo della mitomane-tipo: non si accontenta di un solo blog; gliene serve almeno uno per ciascuna delle personalità multiple che si ritrova a dover gestire). Anzi, no, a voler essere corretti: pubblica indirizzo e numero di telefono della mamma del primo, e del compagno della seconda.

Tu che fai, allora? Hai individuato i tipici segni distintivi della mitomane (sai quel che rischi, quindi), eppure parti lancia in resta alla difesa della privacy dei suddetti.


E’ lì, in quel preciso momento, che “Mitomane Personale®” inizia a dare di matto: parla a vanvera di legge sulla stampa; di marchi registrati; di gerenze; di società di capitali inclini alla tortura nei suoi confronti; di fantomatiche denunce sporte presso qualsiasi istituzione, dal Presidente della Repubblica, giù giù fino allo Sportello Anagrafe. Millanta un titolo di giornalista che non ha, ma che le spetterebbe di diritto – a suo dire – in quanto “ufficio stampa” dei propri blog e di inesistenti associazioni pacifiste prive persino di atto costitutivo. Indice manifestazioni e si affretta a pubblicare l’elenco completo degli aderenti, includendo più volte sé stessa, con i vari pseudonimi che ha assegnato alle singole personalità multiple. Quindi, per dire, succede che al raduno dei “Bloggers per la pace” indetto da Loredana Morandi aderiscano entusiasticamente “Lunadicarta” (che è Loredana Morandi), “Lunattivissima” (sempre Loredana Morandi), l’associazione “Giustizia Oggi” (ancora Loredana Morandi), e l’associazione dei “Giuristi Democratici” (Loredana Morandi, ça va sans dire). Lei le chiama “manifestazioni”; in realtà esce da sola a fare due passi.

Insomma, ce l’hai fatta. Sei finito nel mirino. Hai anche tu, finalmente, tua tua “Mitomane Da Passeggio©” personale.
Si attiva in totale autonomia, senza che sia nemmeno necessario premere il pulsante “ON”: scrive alle polizie (canoniche e postali) di mezzo mondo, con la sola e immotivata esclusione del Commissario Rex, di Montalbano, di Fox Mulder e di Grissom di C.S.I.
Una strana dimenticanza – pensi tu – da parte di una che ogni 16 giugno commemora in piazza la barbara uccisione del commissario Cattani.

Il chip emotivo di “Mitomane Personale®” (da qui in poi, semplicemente, “M.P.”) si rivela incompatibile con la sua rete neurale, e va in corto circuito: appoda alla sezione dei commenti di Macchianera spacciandosi per un’altra delle “sysop” (definizione sua) “concorrenti” e si difende all’accusa di aver pubblicato recapiti e numeri di telefono di casa di suoi presunti “nemici” citando una legge che vige nella sola repubblica di Bananas e in qualche cantone Svizzero, ovvero: “Se sei un marchio registrato sei sottoposto alla legge sulla stampa e devi avere la sua gerenza”. Nel caso un blog non ce l’abbia, gliela mette lei, la gerenza. E se non trova il tuo indirizzo mette quello della tua mamma, o del tuo compagno, o della maestra di terza di tuo figlio. In un solo colpo si sostituisce nell’ordine: al Garante della Privacy, all’Ordine dei Giornalisti, alla Polizia Postale, alla Magistratura, al ministro Urbani. Si sta facendo giustizia da sola. E’ diventata Zorro.

Tu, beata ingenuità, pensi sia venuto il momento di chiamarla a voce per vedere se è possibile mettere a posto le cose. O riportarla alla ragione. O, almeno, farle un filo di paura, che c’è già un’intero studio legale impegnato a studiare il suo caso, supportato da un’equipe composta da: tre paleontropologi, un tecnico per far funzionare la macchina del Carbonio 14, il bis-nipote di Sigmund Freud, e Paolo Crepet.
Fortunatamente (sia benedetto il famoso ibrido telefonico), decidi di registrare la telefonata. Che non va come dovrebbe: mi becco per sei volte (contate) “Lei è un cretino!”, io le faccio presente che si sta spacciando per giornalista, ripeto più volte “Millantato credito!” con la stessa foga che Socci ha riservato alla sua serie di “Perchéééééé?”, poi riattacchiamo entrambi. Ma prima l’avevi avvertita: “Premetto che sono io, e sto registrando la telefonata: se vuole può riattaccare”. Legalmente inattaccabile: o avverti, o metti un bip in sottofondo che avvisa l’interlocutore del fatto che le cazzate che dirà saranno tramandate ai posteri.

Ho scritto “fortunatamente” mica a caso, perché nel giro di qualche minuto “M.P.” torna a rivolgersi via e-mail a tutte le istituzioni che ha sentito nominare, nonché all’intero Corpo di Polizia italiano (con particolare riguardo, chissà perché, per la sede di Roma e quelle decentrate di Trento e Perugia). Ha, in pratica, creato una mailing list. E, anzi, i nostri più sentiti auguri alla Sovrintendente trentina e al Vice Questore Aggiunto perugino che così si sono conosciuti e han deciso di sposarsi a luglio.

Scrive, “M.P.”, testuale:

Informo tutti i providers e le autorità che il signor Gianluca Neri questa sera ha dato corso ad interrogatorio ai danni di mia figlia Stella minorenne. Egli ha dato corso alla pubblicazione di una foto che mi riprende per sbeffeggiarmi. La foto non è pubblica, ma vincolata dai diritti siae del fotografo al quale io non concedo la divulgazione della mia immagine. Ciò comporta che il signor Neri viola la mia privacy ed inoltre mi espone a pubblico ludibrio e all’insulto gratuito. […] L’interrogatorio sostenuto da mia figlia minorenne al telefono ad opera di Gianluca Neri, finisce domattina sulla fedina penale di questo illustre sconosciuto. […] Sai a me non me ne importa proprio nulla del tuo cult per le sysop delle chat, quando un delinquentello comune come Gianluca Neri interroga mia figlia minorenne al telefono.

L’“interrogatorio ai danni della figlia Stella, minorenne”, debitamente registrato in formato digitale e a disposizione delle eventuali autorità che si occuperanno del caso si è così svolto:

– Tuuuuu…. Tuuuu…
– Pronto?
– Buonasera, vorrei parlare con Loredana Morandi.
– Chi è?
Gianluca Neri.
– Mammmaaaa? Telefono!

Continua, “M.P.”, sempre testuale, buttando lì anche un sagace riferimento all’insegnante di cui sopra:

Al più tardi domattina la persona sarà denunciata penalmente per molestie procuratemi nel corso dell’ultimo mese a causa di una sysop di sito commerciale, la sedicente esperta in fotografie amatoriali pornografiche.

Epperò, alla fine, qualche collo a imbuto nella rete neurale di “M.P.” ha reso te un molestatore di bambine, e Lia di Haramlik una zoccola di professione.

Poi sbraca definitivamente, irrimediabilmente, in un delirio che ormai solo il Serenase, forse, è in grado di sedare:

Tutto ciò in corso di una vera campagna denigratoria ai miei danni, più la pubblicazione del mio numero abitativo privato preso di mira da telefonate di minaccia e squilli telefonici anche notturni. Sarà da me richiesto l’immediato oscuramento del sito www.macchianera.net per istigazione a reati ai danni del singolo nella privacy familiare e per tutti i possibili danni materiali e morali derivanti e/o successivi. (reati xenofobi e del razzismo). Si informano inoltre gli Internet Providers, che sia i funzionari Poltel di Trento, che i funzionari competenti di Poltel Perugia hanno avuto modo di sentirmi di persona sui fatti.

“M.P.” decide di tradurre il messaggio anche in inglese, immagino nel caso in cui Jack Bauer si trovi a passare da Trento o da Perugia. Si infila il Pesce Babele di Altavista nell’orecchio (senza accorgersi che lui, nel giro di qualche secondo, è uscito dall’altra parte: del resto, quando “M.P.” ha deciso di farsi il buco su entrambi i lobi, l’orefice ha sparato un solo colpo), e lancia la traduzione automatica. “Richiesta oscuramento sito” diventa “Asks situated darkening web”.

Riporto fedelmente:

The immediate darkening is asked for the situated one web for the publication of private, protected photos from copyright. Mr. Gianluca Neri, holder of the situated one web, has already tempted to harassments and telephone personal threats to the damages of the petitioner from part of customers. Mr. Gianluca Neri, tempts other customers to threaten me to the telephone and like physical person.

La mail si conclude con la frase “Questa brutta storia deve finire!” tramutata, come per magia, in un fantastico “The End personal threats!”.

Se avete un filo di pazienza residuo, la storia arriva finalmente alla provvisoria conclusione (e dico “provvisoria” con cognizione di causa: le “M.P.” hanno in dotazione, ubicata sul groppone, una batteria al litio che fa una pippa persino a quella dell’iPod) con “M.P.” che si lancia in un acrobatico accostamento tra il sottoscritto e un gruppo di presunti (da lei stessa) camorristi che nel 1991 e nel 1992 fecero lo scalpo alla MorandiMobile (che uno se la immagina anche, la “M.P.”, presso gli uffici dell’assicurazione, tentando di spacciare per buona una constatazione amichevole firmata “Raffaele Cutolo”).

Così racconta, “M.P.”, quei terribili momenti:

Mi decido a dare finalmente pubblicazione di una foto della mia auto, a seguito di uno dei tanti eventi dannosi determinati dalla serietà e dalla professionalità personale. E’ opera della camorra, che dopo un attentato, e nonostante tutti i nomi fossero indagati su più procure, si prese briga di seguirmi fin sotto casa per tagliarmi le 4 ruote con il coltello solo per minacciarmi. Era il 26 maggio 2002. Gli altri segni, che reca l’auto sono dovuti ad un attentato subito nella notte fra il 12 e il 13 marzo 2001. Nel corso dell’attentato 14 uomini, fra i famigli e gli affiliati al gruppo camorrista emergente dell’area ex Cutolo, attaccarono a calci e pugni la mia automobile, recando danni ingenti alle fiancate e spaccando tutti i vetri. Gente come Neri a me non piace, perchè non esiste alcun senso in quel che afferma e che scrive. Tutto quanto concerne la credibilità di persone di quello stampo e solo il nulla. Spazzatura culturale… La legge è uguale per tutti.

“Ricordo, ancora oggi, di essere stata estratta fortunatamente indenne, coperta di vetri” conclude “M.P.”, omettendo di specificare che il tutto accadde pochi secondi dopo aver scoperto sulla macchina lo specchietto di cortesia.

Finito il racconto, le brutte notizie: nel caso vi siate appassionati alla storia, è giusto sappiate che della mia “Mitomane Personale®” non sentirete parlare più. Dal sottoscritto, per lo meno. Mai più.
Perché le “M.P.” sono come il puzzo di fritto dei ristoranti cinesi: ti si attaccano addosso, in eterno, affinché tutti sappiano che, un giorno, hai ceduto al richiamo di un involtino primavera. Ti salgono in groppa come nemneno uno zainetto dell’Invicta sa fare, e l’unica strada percorribile, a quel punto, è la rimozione chirurgica (per quanto si dice sia in via di sperimentazione una soluzione meno cruenta basata sugli ultrasuoni).

In conclusione, tocca prevenire le prossime mosse: checché ne dica Loredana Morandi, sappiate che nei casi in cui:

  • l’Occidente venga invaso dalle cavallette;
  • si sciolgano le calotte polari;
  • o, peggio ancora, a Natale torni sugli schermi un nuovo film dei Vanzina;

beh, non sono stato io.

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50 Commenti

  1. l’idea è grande,ma data la boria della “signora”,non potrebbe trasfomarsi in una maniera di farle pubblicità?Cioè,l’intento è sputtanarla oppure far si che la si dimentichi nel minor tempo possibile?

  2. Portare traffico al sito potrebbe essere utile se il sito della signora avesse una qualche limitazione di banda. Se il link puntasse semplicemente alla cache di Google?

  3. Di fronte ai mitomani la tentazione è forte e la carne è debole….argghhh……neanche questo sarà l’ultimo.
    Io tanto vado ad aprire un blog su cui apporre il bollino grigio, spero di riuscire entro breve ad ottenere una nomition per quello giallo…ci tengo!
    Se qualcuno volesse aiutarmi…..

  4. Ho la sensazione che Gianluca (lui sì personaggio noto) stia cadendo nel tranellone di fare pubblicità su un sito da migliaia di visite al giorno (questo) ad uno sconosciuto personaggio del sottobosco internettiano. Speriamo che il tranello in questione non abbia ulteriori ripercussioni, soprattutto off line.

  5. sono Lormerdana Merdanti e vi ingiungo di smetterla seduta stante o darò mandato ai miei legali per querelare l’elenco telefonico di milano, sezione M->Z che contiene anche la N di neri

    mi consenta, ecchribbio, ciao comprati arrapaho, padania idea di libertà, mitsubishi mistupisci, un milione di posti di lavoro, piu tatto per totti,
    la sua soddifazione e’ il nostro miglior premio, gneeek gneeek gneeek… ZOT

  6. Ma io mi chiedo: se abbiamo paura di fare pubblicità, perché non uniamo l’utile al dilettevole? cioè, il pulsante potremmo farlo linkare a qualche altra parte del web. Magari googlebombando.

  7. 1) in “FILOPEDOCATTOMASSOGIUDAICOAFFETTIVO, non disturba proprio a nessuno che “giudaico” sia utilizzato come insulto?
    2) “TUTTA LA GERENZA CHE LO SEGUE SUI SUOI BLOG” siamo noi tutti? io preferivo quando ci chiamava “quale il target dei suoi lettori”. Che faccio, la denuncio? o semplicemente telefono a sua figlia? (minorenne, d’accordo, ma QUANTO minorenne?)

  8. Se posso permettermi, lascia perdere la Signora, Gianluca, mi sembra un’irriducibile e sta storia, dal nulla, potrebbe anche assumere risvolti grotteschi.
    Considera che ad ogni giro di vite, l’origine della contesa diventa solo un’eco lontana e quindi ciò che prima nessun valore aveva per la giustizia, man mano può divenire rilevante. Poi sono cazzi a tornare a ritroso all’origine per dimostrare che è tutto un delirio di onnipotenza. Se non l’hai già fatto salva su supporti esterni tutte le pagine dove vengono pubblicate le famose dichiarazioni dal tenore diffamatorio e fai una dettagliata relazione scritta sui fatti al tuo datore di lavoro, datala fattela firmare per ricevuta e conservane una copia originale.

    P.S.: se la questione finisce in tribunale davvero, il tuo datore di lavoro potrebbe aver titolo per denunziare la signora per danni all’immagine….

  9. DNute: mi ricordava tanto Fascisti Su Marte, e la cara vecchia retorica di destra delle nazioni “plutocattogiudaicomassoniche”.

  10. Ciao a tutti, questa storia non mi piace e non ne parlo affatto volentieri. Ma una precisazione oggettiva è doverosa. E rende il tutto più assurdo, ma di parecchio! Il “povero Cristo”, Davide Ruda fondatore dell’Indignato, non ha mai scritto un post dove la Signora venisse citata, nè uno nel quale sia riscontrabile un link verso i siti della Signora. E da Indignato, del quale sono sono in certo senso responsabile, non è stato cancellato assolutamente nulla. Il post che ha scatenato questo putiferio è di Alberto Puliafito. Ho letto più volte il tutto, come hanno fatto diversi avvocati, e non solo non è presente alcuna forma di reato, non è giustificata nemmeno una qualsiasi antipatia o acredine nei nostri confronti. Davide è stato vicino ad essere nei guai per colpa di questa signora, che, come riporta il post di Gianluca, ha pensato bene di chiamare i suoi datori di lavoro. Davide non scrive un post da mesi, e ne ha comunque scritti meno di dieci dalla scorsa estate, ovvero da quando è stato aperto il mio account su Indignato. Mi lascia davvero senza parole che lui sia stato messo in mezzo in modo così pressante e, diciamocelo, vigliacco, per un sito che non cura e per il quale non scrive. Mi pare evidente che si stia trattando con una persona completamente priva delle basi sociali di comunicazione, una persona che non vuole AFFATTO ascoltarci. Ciao, scusate la lunghezza.

  11. Freccianera, tranquillo: fortunatamente sono il datore di lavoro di me stesso.
    In ogni caso, il post che state leggendo è “in progress”: lo sto ancora scrivendo.

  12. … a dire il vero, ho creduto che l’ultimo blog, quello con l’elenco dei manifestanti sotto casa Neri, fosse una bufala (mentre qui se ne parla senza ironia, come se fosse vero)…
    Un bufalog, insomma, o un bloogfala !
    … ci deve pur essere un limite all’assurdo…

  13. Se posso permettermi di citare Dante figlioli: “non ti curar di loro, ma guarda e passa..” mi sembra l’unica vera cosa da fare. Stiamo impartendo troppa importanza ad una persona che non cerca altro. sia in negativo che in positivo.

  14. Io non ho capito una cosa: questa tizia pubblica i dati personali di chi vuole lei, ma poi si incazza se vengono divulgati i suoi…
    Chiama addirittura i datori di lavoro di uno e chiede che lo licenzino, ma poi si incazza se qualcuno la chiama a casa…
    E’ evidentemente schizzata, perchè vi ostinate a darle corda?

  15. Acc! Ho appena inserito l’ambito bollino giallo sul mio blog ed ecco che è diventato arancione!
    Aspetto il colore definitivo, prima di ricominciare.
    Ma bollino e basta, senza link? O link a questo post?

  16. Non conoscevo Loredana Morandi. Ora non la conosco ma in modo diverso. L’immaginazione presagisce quindi hai solo dato un volto alla sagoma nera.
    Non conosco molto per mia fortuna e volontà, leggo il meno possibile e per quanto è stato possibile ho ignorato il mondo del blog. Macchianera al primo incontro mi è parso il sito ideale, se vuoi puoi leggere e se non vuoi leggi domani e nel caso tu abbia da fare ci troverai qui immutati tra una settimana.
    Hai stimolato la necessità di avere informazioni dettagliate su questa donna.
    La molteplicità delle soluzioni di un problema porta la conoscenza di altri problemi. Tu già lo sai, hai dedicato troppi link a una donna che ha estremo bisogno di esser linkata. Tu invece hai bisogno di linkare (http://www.mestierediscrivere.com/testi/linkare.htm) tuttosommato siete ottimi collaboratori, direi. Ora il punto è capire chi usa chi, chi vince e chi decide.
    Basterebbe non dare riconoscimento al molesto e comprendere la motivazione che spinge a non farlo. Chi vince secondo te?

  17. sul bollino giallo dovresti mettere il testo in nero, per evitare esplosioni alle pupille…

  18. ussignur, ci risiamo? a me la moranda è capitata tra le ruote l’anno scorso… spero sia come la varicella, che si becca una volta sola… gisù gisù

  19. ….Sai a me non me ne importa proprio nulla del tuo cult per le sysop delle chat, quando un delinquentello comune come Gianluca Neri interroga mia figlia minorenne al telefono.

    Loredana Morandi

  20. Ma sai che questa telenovela sta iniziando ad appassionarmi? A quando la prossima appassionante puntata? La figlia dell’innominabile non vuole aprire un blog? E se la figlia in realtà fosse lei? E se lei fosse la figlia? E se fosse tutta una congiura dei camorristi? Dei Berlusconiani? Degli Snorky?

  21. Io c’ero quella sera della telefonata alla M.P. Ascoltavo macchiaradio ed ogni tanto davo pure un’occhiatina alla chat. Secondo me il problema è uno solo Gianluca: non hai reso pubblica quella telefonata piena di “gerenze”. L’ego della M.P. ne è stato ferito a morte…

  22. ….Sai a me non me ne importa proprio nulla del tuo cult per le sysop delle chat, quando un delinquentello comune come Gianluca Neri interroga mia figlia minorenne al telefono.

    Loredana Morandi

  23. Chiamatemi Circe

    E’ vero, lo confesso: quando gli uomini leggono i miei post sul Medio Oriente o sui taxisti cairoti, perdono il controllo di sé e si trasformano in filopedopornografi. Ma ricostruiamo: chi è Lia? Lia è una sysop. Cari uomini:

  24. visto che questi commenti saranno a breve sul tavolo delle procure di mezzo mondo, vorrei approfittarne per salutare tutti quelli che mi conoscono (non nelle procure, in generale)

  25. Ragazzi, oggi a me in ufficio non passa un cazzo. Questa storia è uno spasso continuo, daccene ancora, Gianluca.

    È tutto talmente ridicolo (nessun giudice la prenderebbe sul serio) che nemmeno il post serio è veramente serio.

  26. ciao a tutti vi avviso che il mio nick e’ registrato presso l’ufficio brevetti di brisbane e di toronto ed e’ in attesa di registrazione a bangkok

    vi diffido qualunque cosa vi venga in mente

    brontolo ritirati le tue telenovelas sono sciacquatura di piatti !!!

    w le sysop, w tiny tiger

  27. Si potrebbe avere un bottone “Questo blog è stato quasi denunciato dalla Morandi, ma poi l’ha scampata”? Io voglio il bottone, ma non rientro se non in una terza categoria…

  28. ma quanti anni ha sta vecchia cogliona?

    o ne ha 100 oppure dovrebbe rivolgersi al chirurgo plastico di silvio & piersilvio (eh capirai che roba, sempre pelato rimane)

    3 kg di borse sotto gli occhi, che faccio, lascio?

  29. BLOG WARS
    EPISODE IV

    Tanto tanto tempo fa, in una blogsfera lontana lontana…

    La regina Loredana Organa, capo della flotta ribelle dei bloggersperlapace sta mettendo a punto un piano per colpire la flotta imperiale nel cuore del sistema, cercando di distruggere la terribile arma strategica “la macchia-nera”. Il malvagio Darth Neri nel frattempo sta organizzando una tremenda offensiva, che se portata a termine distruggerà completamente la flotta ribelle. Intanto sempre più giovani, provenienti da tutti i pianeti, si arruolano nelle file dell’esercito imperiale.
    Sulla luna artificiale macchia-nera…

  30. TU GIANLUCA NERI SEI CRETINO.

    E’ LA REGISTRAZIONE INDEBITA CHE E’ UN REATO E TU SEI UN IMBECILLE REOCONFESSO (imbecille vulgaris)

    SECONDO ME NON TI RENDI CONTO. HAI AFFRONTATO LA MASSONERIA? SAI COME SE LA RIDONO?

    LA VEDOVA COLPISCE SEMPRE….

  31. Il manuale della perfetta blogstar

    Udite, udite, aspiranti blogstar della Blogosfera! Da oggi è possibile realizzare il vostro sogno e diventare famosi in poche ore: potrete incrementare vertiginosamente il contatore di accessi del vostro blog, essere linkati da tutti i blogger più cono…

  32. No Gianluca, non terminare ora. Tienici ancora al corrente. Ricordati che siamo noi “tutta la gerenza che lo segue”, siamo noi “quali il target dei suoi lettori”. Vogliamo che continui a stuzzicarla e, alla fine, che la trascini per i capelli in tribunale.

  33. Di personaggi del genere la rete ne ha sempre generati parecchi, chi è su internet da qualche annetto e frequentava i newsgroup negli anni ’90 ricorderà tipi come Luca Antonini da Terni detto er Callea, famoso trollatore o Alessandro Villetti. Fatevi una ricerca su http://news.google.com con queste parle chiave e ne troverete delle belle. Ce n’erano altri e neanche me li ricordo.

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