Shit happens

Rifuggo dalla “forumizzazione” quanto dal rollismo, epperò questa volta non posso fare a meno di riportare per intero un post di Luca Sofri (ironia della sorte: proprio quando Wittgenstein ha implementato i permalink e gli interventi sono finalmente “linkabili”), ben conscio del fatto che – seppur riportato per intero – un post estrapolato dal contesto del blog d’origine uno può rigirarselo come vuole. Noi facciamo finta che no, non è vero. Che è importante leggerlo anche così, orfano dello sfondo roseo, perché è l’opinione che più si avvicina a rappresentare la parola definitiva sulle faccende delle torture dei soldati americani nei confronti dei prigionieri iracheni.

La considerazione speculare a quella per cui le cose hanno un senso proprio che prescinde dalle intenzioni – l’obiezione più ovvia alla stupidaggine de “lo fanno per il petrolio”: embè? Il problema è cosa fanno, non perché – e che le cose sono vere o false indipendentemente da chi le dice – predicare bene è buona cosa comunque si razzoli -, la considerazione speculare, dicevo, è che le intenzioni non possono essere un’aggravante, ma nemmeno un’attenuante. Se il tuo esercito compie dei misfatti, per quanto tu ne sia scandalizzato e dispiaciuto, paghi: è il tuo esercito. Se le armi di distruzione di massa non le hai trovate – e avevi detto che c’erano – sarai stato in buona fede quanto vuoi, e capire come stavano le cose sarà stato difficilissimo: ma è successo, paghi. L’assenza di dolo non può essere salvifica. A testimoniare delle capacità sono i risultati, non la buona volontà. A testimoniare dei fallimenti, idem. Senza rancore, senza gogna, senza caccia all’uomo: se ne vada Rumsfeld, se ne vada Blair, se ne vadano sempre quelli sotto la cui responsabilità è avvenuto il fallimento. Dignitosamente, prendendo atto di come sono andate le cose. Things happen, e ci si comporta di conseguenza.
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4 Commenti

  1. Chi di spada ferisce…

    Stavo per fare un titolo con i soliti giochi di parole (testa sulle spalle, testa a posto…). No, lasciamo perdere. E lasciamo perdere, anzi, citiamo solo per la pochezza di argomenti tutta la discussione su “Vediamo, non vediamo, le torture…

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