Aldo Forcipe

Dovevamo occuparci di quest’uomo qua (cliccate, ingrandite, fategli un esame fisiognomico di coscienza). Preceduti dal Maestro, che lo ha piazzato ai vertici della hit parodio, veniamo ad attirare la vostra attenzione su un emblema del giornalismo vero, autentico, vibrante: cioè del leccaculismo di professione, con tanto di corollario saccente e arrogante. E non si parla di apici professionali, come Biagi che, se anche ti spaccano lo sterno per salvarti la vita inoculandoti il divaricatore nell’arteria cardiaca, ti fa presente che, Lui, di by-pass ne ha nove e tu rimani una merda. Oppure come Bocca, che ogni volta che parla gli esce dalla suddetta il rivolo di polenta taragna, il moschetto della Valdossola e un sampietrino che gli avrebbero lanciato addosso trent’anni fa. E nemmeno del fattore “R” che rese fattoria i Beni Culturali, stipati nella cambusa dello yacht prediletto. No, qui parliamo di uno che, per professione, taglia: infatti si chiama Forbice. Per la precisione, Aldo. Aldo è un nome che ormai utilizzano solo nell’alveo estetico anni Cinquanta su La Settimana Enigmistica. Lui, pur appartenendo alla scuola Scelba, si autoutilizza a tutt’oggi. E’ Minoli senza la franesia, ma con tanto fascismo in più. Conduce Zapping, una rubrica radiofonica capace di effetti paradossali: ti fa contemporaneamente sonnecchiare e scatenare gli istinti furiosi. E’ un microfono aperto di raro qualunquismo. La gente chiama, Forbice dà la parola, uno incomincia “Buongiorno, vorrei…” e Forbice taglia corto, ti chiede che cazzo fai nella vita, che questo argomento è sorpassato, che non abbiamo bisogno di opinioni del genere, ti sbatte giù il telefono. Sembra Tambroni con le schiere a Valle Giulia. Ascoltarlo è rilassante come prendere un volo Alitalia. Con gli ospiti, ovviamente, tutt’altro: sbaciucchia lecchino, trionfeggia trombone, mellifluo alimenta, tracota pretesco. E’ quello che sa tutto al bar, nominato vicedirettore Rai. E’ l’idealtypus dell’arianesimo dell’etere. Sto aspettando che dalla Valdossola calino su di lui.

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26 Commenti

  1. ‘Ascoltarlo è rilassante come prendere un volo Alitalia’. Questa è bellissima. Peccato non si accumulino punti Millemiglia.

    Che gente… AAAAAUGGGGHHHHH

  2. Questa sera, dopo aver superato mille e ancora mille difficoltà tecniche, il sottoscritto insieme a Sergio, trasmetterà sulle frequenze virtuali di Radio Nation 2.
    A partire dalle 22, una diretta dedicata a Peppino Impastato.
    Per ascoltarci, inserite questo indirizzo (www.radionation.it:9000/listen.pls) su Winamp o Windows Media Player.
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  3. Ricordo una stroncatura meravigliosa di Aldo Forbice fatta da Gambarotta… Meravigliosa!

  4. Forbice è un normalissimo, grigio giornalista come ce ne sono tanti. Quando il buon Dio ha distribuito il dono del sarcasmo, anyway, eri sicuramente chiuso in casa a limarti le unghie, a differenza di Labranca. I tuoi post sono quasi sempre un coacervo di supponenti sbrodolate, con uno stile sobrio e misurato genere Fallaci, e con l’aggravante della spruzzata fintointellettuale. Il picco l’hai raggiunto con la ripugnante recensione de “Il codice Da Vinci”, sui “Miserabili”, che ha indotto me e parecchi altri conoscenti a svaligiare le librerie per regalarne più copie possibile. Sei persino riuscito nell’impossibile impresa di farmi rivalutare il tuo ex “nemico di penna” Filippo Facci, che mi stava sul cazzo dal pleistocene e che adesso, paragonato a te, giganteggia come un maestro del pensiero.

  5. D’accordo con Mark.
    Genna, che è successo? Non ti basta più il tuo angolino nei Miserabili e in Carmilla? Adesso pure qua, dal buon Gianluca? Stai diventando onnipresente come Dio e Maurizio Costanzo! Letteratura (miserabili), controinformazione (carmilla) e adesso anche il gossip e il pettegolezzo pseudo intellettuale! Che fai? Vai in giro a racimolare fans? Il tuo narcisismo è in cerca di altri specchi e specchietti?
    Davvero, che è successo? Non ti danno più lo spazio su Nazione Indiana dopo che hai litigato col Moresco e la Benedetti? Sei un piccolo orribile ragno, proprio non te ne accorgi?, e in questi ultimi anni stai tessendo una rete di rapporti e potere non indifferente? Perché c’eri tu a interloquire con Luporini sulla questione dell’attuale letteratura italian su radiotre, quando i diretti interessati e principali nomi della letteratura erano altri? Ovvio, perché tu c’hai i rapporti con quelli di radiotre, che c’hai messo pure il link nel tuo situccio, e non per altri meriti.
    E poi il tuo Mario Benedetti, il grande poeta del futuro, brutta copia di Seamus Heaney, non te lo sei portato? E quando ci parlerai delle prossime sensazionali opere e nuovi “capolavori”, tu che sei il “Mollica del web”?
    Che cosa c’è dietro tutto questo? bisogno di potere, di visibilità? la CIA? Biondi? bisogno di un nuovo serbatoio di pubblico?

  6. Tracotante, maleducato, screanzato e cafone. Queste sono tutte qualità che vanno bene in Rai ora. Quindi, viva forbice. VIva la Rai, viva dio, con la speranza che quando se ne accorge io sia lontano, lontano, ma veramente lontano.

  7. Finalmente qualcuno dà del leccaculo a Forbice.
    Vi siete accorti finalmente

  8. Mi punge vaghezza di conoscere: da dove proviene questo nome, Aldo? E’ roba dell’Etruria?

  9. Genna ti prego, perchè non posti anche qui la tua meravigliosa recensione de “Il condice Da Vinci”?

  10. Specificando tra l’altro cosa fa con “Il Socio”, prima di buttarlo nel cestino, il protagonista di “Piattaforma”…

  11. aggiungerei: se l’ascoltatore inizia il suo intervento con “Buonasera dottor Forbice, complimenti per la trasmissione” ha diritto a 30 secondi di tempo in più.

  12. No, Annadaicapellirossi, mi sa che è un nome slavo. C’è un film che è uscito adesso in cui il protagonista, un serbo di Bosnia, si chiama Aldo. Tra l’altro è un bellissimo film, si intitola “Nema problema”.

  13. Il dott. Forbice, durante gli anni del centro-sinistra al governo, si era distinto per le sue rare doti di equilibrismo: del tema in discussione, nessuno capiva cosa cazzo ne pensasse. Come un mocassino d’acqua, rimaneva sempre sotto il pelo dell’argomento, pur selezionando con estrema attenzione i suoi ospiti per non poter essere accusato di stare da nessuna parte.
    Poi, con l’avvento del liberismo, ci fu l’outing: campagne d’opinione contro qualsiasi cosa che potesse richiamare l’Islam (infibulazione, Amina, etc…), un Cisnetto – in apertura – scatenato come un Chicago Boy ed a volte imbarazzante, specialmente quando arrivava al limite del golpismo; la Salomon che delirava su Europa ed impresa pur non avendo mai visto una pratica di richiesta fido in vita sua e Veneziani che faceva la persona di destra perbene.
    Un ascoltatore, che casualmente si vide affidare la parola subito dopo aver fumato la prima pipa di crack della sua vita, propose Forbice come presidente della RAI e lui arrossì per radio.
    Massimo Fini lo mandò a dare via il culo in diretta, dopo aver sostenuto che del burka delle afgane non gl’importava un cazzo – anzi, non importava incazzo a nessuno – e che se volevano toglierlo, allora che facessero la rivoluzione e non stessero a rompere i coglioni a noi.
    Ci sono puntate che sono dei veri e propri capolavori, anche se siamo troppo storditi dalle benzodiazepine per capirlo.

  14. è troppo vero che fa lo spocchioso (o lo stronzo) con gli ascoltatori che chiamano! finalmemente se ne accorto qualcuno! tanto lo fa che mi sono chiesto perché si ostini a riceverne le telefonate: è forse obbligato per contratto? o è una forma di pseudo democrazia (del tipo sentiamo che ne pensa la gggente) diretta, a contrario, a far capire che la gggente è appunto stupida, barbara e volgare e per questo dovrebbero governare gli intellettuali? alduzzo alduzzo… perché lo fai?

  15. …Qualcuno si è accorto finalmente… Era ora, il Giano Bifronte di Radiorai è l’esempio vivente e narrante di cosa sia l’informazione sotto questa destra. Un amico un paio di anni fa ha commentato “Forbice ha gettato la maschera”. Memorabili i suoi scazzi con gli ascoltatori non allineati. La sua faziosità malevola fino al paradosso. Le sue belle campagne contro pena di morte, tortura, salvo poi arrampicarsi sugli specchi per salvare la faccia ai “liberatori” dell’Iraq. Memorabili gli sforzi per avallare teorie lapalissianamente false come quelle delle armi di distruzionedi massa fino al punto di sciogliersi in un orgasmo trattenuto alla notizia del ritrovamento di qualche vecchio missile dell’arsenale di Saddam. Assollutamente imperdibili le sue tirate contro i pacifisti che non manifestano ogni giorno contro qualsiasi cosa con un divertente gioco di sponda con i suoi neutralissimi compari. Da autentico soldatino l’impegno a passare sempre parole d’ordine emotivazioni di commentatori e uomini del berlusca.
    Volete farvi un esempio di vera informazione faziosa, dell’arroganza dai modi affettati, della falsa modestia, del giornalismoall’italiana?. Volete un esempio del manuale Cencelli con il berlusca? Due commentatori di destra e uno,di centro con qualche sfumatura rosa. Accendete radio rai1 alle 19.40

    PS Massimo Fini, giornalista di destra vero, venne cacciato quando cominciò a “romperere le scatole” sul conflitto di interessi.
    Tra gli ospiti c’è a volte anche Curzi, sempre sotto attacco di qualche ascolatatore che ha regolarmentein odio la sinistra, tanto che una volta anche il posato direttore di Liberazione con intuito da gran giornalista si incazzo “Voglio fare un’inchiesta su come vengono filtrate le telefonate, gente mi chiama per dirmi che parlano sempre gli stessi ascoltatori” Forbice, capita l’antifona, smussò e si fece pecora.

    E di aneddoti sarebbero tanti altri….

  16. …Qualcuno si è accorto finalmente… Era ora, il Giano Bifronte di Radiorai è l’esempio vivente e narrante di cosa sia l’informazione sotto questa destra. Un amico un paio di anni fa ha commentato “Forbice ha gettato la maschera”. Memorabili i suoi scazzi con gli ascoltatori non allineati. La sua faziosità malevola fino al paradosso. Le sue belle campagne contro pena di morte, tortura, salvo poi arrampicarsi sugli specchi per salvare la faccia ai “liberatori” dell’Iraq. Memorabili gli sforzi per avallare teorie lapalissianamente false come quelle delle armi di distruzionedi massa fino al punto di sciogliersi in un orgasmo trattenuto alla notizia del ritrovamento di qualche vecchio missile dell’arsenale di Saddam. Assollutamente imperdibili le sue tirate contro i pacifisti che non manifestano ogni giorno contro qualsiasi cosa con un divertente gioco di sponda con i suoi neutralissimi compari. Da autentico soldatino l’impegno a passare sempre parole d’ordine emotivazioni di commentatori e uomini del berlusca.
    Volete farvi un esempio di vera informazione faziosa, dell’arroganza dai modi affettati, della falsa modestia, del giornalismoall’italiana?. Volete un esempio del manuale Cencelli con il berlusca? Due commentatori di destra e uno,di centro con qualche sfumatura rosa. Accendete radio rai1 alle 19.40

    PS Massimo Fini, giornalista di destra vero, venne cacciato quando cominciò a “romperere le scatole” sul conflitto di interessi.
    Tra gli ospiti c’è a volte anche Curzi, sempre sotto attacco di qualche ascolatatore che ha regolarmentein odio la sinistra, tanto che una volta anche il posato direttore di Liberazione con intuito da gran giornalista si incazzo “Voglio fare un’inchiesta su come vengono filtrate le telefonate, gente mi chiama per dirmi che parlano sempre gli stessi ascoltatori” Forbice, capita l’antifona, smussò e si fece pecora.

    E di aneddoti sarebbero tanti altri….

  17. …Qualcuno si è accorto finalmente… Era ora, aggiungerei, il Giano Bifronte di Radiorai è l’esempio vivente e narrante di cosa sia l’informazione sotto questa destra. Un amico un paio di anni fa ha commentato “Forbice ha gettato la maschera”. Memorabili i suoi scazzi con gli ascoltatori non allineati. La sua faziosità malevola fino al paradosso. Le sue belle campagne contro pena di morte, tortura, salvo poi arrampicarsi sugli specchi per salvare la faccia ai “liberatori” dell’Iraq. Memorabili gli sforzi per avallare teorie lapalissianamente false come quelle delle armi di distruzionedi massa fino al punto di sciogliersi in un orgasmo trattenuto alla notizia del ritrovamento di qualche vecchio missile dell’arsenale di Saddam. Assollutamente imperdibili le sue tirate contro i pacifisti che non manifestano ogni giorno contro qualsiasi cosa con un divertente gioco di sponda con i suoi neutralissimi compari. Da autentico soldatino l’impegno a passare sempre parole d’ordine emotivazioni di commentatori e uomini del berlusca.
    Volete farvi un esempio di vera informazione faziosa, dell’arroganza dai modi affettati, della falsa modestia, del giornalismoall’italiana?. Volete un esempio del manuale Cencelli con il berlusca? Due commentatori di destra e uno,di centro con qualche sfumatura rosa. Accendete radio rai1 alle 19.40

    PS Massimo Fini, giornalista di destra vero, venne cacciato quando cominciò a “romperere le scatole” sul conflitto di interessi.
    Tra gli ospiti c’è a volte anche Curzi, sempre sotto attacco di qualche ascolatatore che ha regolarmentein odio la sinistra, tanto che una volta anche il posato direttore di Liberazione con intuito da gran giornalista si incazzo “Voglio fare un’inchiesta su come vengono filtrate le telefonate, gente mi chiama per dirmi che parlano sempre gli stessi ascoltatori” Forbice, capita l’antifona, smussò e si fece pecora.

    E di aneddoti sarebbero tanti altri….

  18. …Qualcuno si è accorto finalmente… Era ora, aggiungerei, il Giano Bifronte di Radiorai è l’esempio vivente e narrante di cosa sia l’informazione sotto questa destra. Un amico un paio di anni fa ha commentato “Forbice ha gettato la maschera”. Memorabili i suoi scazzi con gli ascoltatori non allineati. La sua faziosità malevola fino al paradosso. Le sue belle campagne contro pena di morte, tortura, salvo poi arrampicarsi sugli specchi per salvare la faccia ai “liberatori” dell’Iraq. Memorabili gli sforzi per avallare teorie lapalissianamente false come quelle delle armi di distruzionedi massa fino al punto di sciogliersi in un orgasmo trattenuto alla notizia del ritrovamento di qualche vecchio missile dell’arsenale di Saddam. Assollutamente imperdibili le sue tirate contro i pacifisti che non manifestano ogni giorno contro qualsiasi cosa con un divertente gioco di sponda con i suoi neutralissimi compari. Da autentico soldatino l’impegno a passare sempre parole d’ordine emotivazioni di commentatori e uomini del berlusca.
    Volete farvi un esempio di vera informazione faziosa, dell’arroganza dai modi affettati, della falsa modestia, del giornalismoall’italiana?. Volete un esempio del manuale Cencelli con il berlusca? Due commentatori di destra e uno,di centro con qualche sfumatura rosa. Accendete radio rai1 alle 19.40

    PS Massimo Fini, giornalista di destra vero, venne cacciato quando cominciò a “romperere le scatole” sul conflitto di interessi.
    Tra gli ospiti c’è a volte anche Curzi, sempre sotto attacco di qualche ascolatatore che ha regolarmentein odio la sinistra, tanto che una volta anche il posato direttore di Liberazione con intuito da gran giornalista si incazzo “Voglio fare un’inchiesta su come vengono filtrate le telefonate, gente mi chiama per dirmi che parlano sempre gli stessi ascoltatori” Forbice, capita l’antifona, smussò e si fece pecora.

    E di aneddoti sarebbero tanti altri….

  19. Tra l’altro, tale e quale a Forbice (se non più laido ancora), è Andrea Pamparana, ogni domenica mattina, dalle 9.00 alle 11.00 su RTL 102.5

    Manda a ‘fanculo (finora riuscendo fortunatamente se non nel tono, nel linguaggio) chi la pensa diversamente da lui sull’Iraq (la mia impressione è che Pamparana si chieda come mai non hanno ancora sganciato un’atomica su quel paese), e su altri argomenti governativi.

    Il risultato di tutto ciò? RTL ha perso un affezionato ascoltatore

  20. ma voi avete mai sentito la trasmissione di forbice quando impietosamente metteva alla gogna cofferati solo perchè per motivazioni non espressamente date non appoggiava la campagna contro la cina?

    Ma chi cazzo sei tu per pubblicamente accusare in quella maniera una persona solo perchè è contraria alla tua idea? STRONZO!

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