Da chi dipendono i poveri vigilantes rapiti in Irak

Se non farà fortuna con la Matematica, Delio da Tubinga ha un futuro da giornalista. Importante: dopo aver letto questo pezzo, leggi anche l’aggiornamento.

DTS - DyncorpFacendo una ricerca in rete (non difficile, che però mi sembra nessun giornalista si sia preso la briga di fare), si scoprono varie cose interessanti sulla società americana Dts e sulla sua figlia Dts Llc, che è quella da cui dipendevano Quattrocchi e gli altri tre italiani rapiti in Irak.
Prima di tutto, che il nome intero è Dyncorp Technical Services (è col nome Dyncorp che viene di solito citata in rete) e che la società in effetti dal 7 marzo 2003 è stata assorbita (insieme con la Dts Llc) dalla Computer Science Corporation (Csc), un gruppo da 90.000 dipendenti e 11,3 miliardi di dollari di fatturato nel 2002. dal sito della Csc si evince che le attività aerospaziali e di difesa (a&d) siano solo una piccola parte del loro business (che comprende anche: attività assicurative e bancarie, consulenza alle imprese, manutenzione di aerei ed elicotteri militari, conduzione di ricerche oceanografiche con una flotta di navi di proprietà, gestione di call center dell’amministrazione pubblica). Giusto per dare un ordine di grandezza: gli ultimi tre appalti ottenuti nel settore a&d dalla Csc (sono tutti del primo trimestre 2004) valgono 950, 406, e 228 milioni di dollari. Csc e Dts erano entrambe fino a prima della fusione fra le prime 25 imprese (per giro d’affari) fornitrici del governo americano nel settore militare.
Di cosa si occupa la Dts – direttamente, attraverso sue sottoaziende, o nell’ambito di joint venture a cui partecipa la Csc? Lo vediamo subito. Mi preme sottolineare che le mie fonti sono relativamente istituzionali: per esemio i siti della Federation of American Scientists (Fas) e di corpwatch, che si occupano (tra l’altro) da anni di monitorare le attività militari e di intelligence del governo americano e delle multinazionali.

Insomma, la questione mi sembra ben spiegata dal Washington Post:

“The U.S. government increasingly relies on civilians to perform jobs once reserved for the military, including […] training Iraq’s new armed forces and providing security for foreign leaders”.

In altre parole: un tempo sarebbero stati soldati reclutati dallo stato americano, ora sono soldati privati che forniscono servizi alle forze armate americane in outsourcing. Mi correggo: sono soldati privati quando sono cittadini americani: se invece si tratta di cittadini stranieri, in particolare cittadini di stati che al momento non hanno dichiarato guerra all’Irak (come l’Italia), si tratta di mercenari secondo la convenzione Onu contro il reclutamento, l’uso, il finanziamento e l’addestramento di mercenari, ratificato dall’Italia attraverso la legge 210/1995.

Per concludere sugli italiani dipendenti della Dts rapiti in Irak: poveri vigilantes un par di palle.

P.S.: So di essere un po’ scorretto a chiederlo, ma: ho fatto ricerche su questo tema per ore, e ora mi piacerebbe che la cosa raggiungesse più persone possibile, quindi sarei molto contento se qualche autore di Macchianera (o di qualche altro blog a larga diffusione) ritenesse questo post interessante e lo ripubblicasse su quel blog. Più sfacciato di così.

UPDATE: ne parlava già Lorenzoc in un commento al post, e oggi anche Repubblica approfondisce la questione: secondo alcune fonti la ditta che aveva assunto quattrocchi e gli altri, la Dts security Llc, sarebbe solo omonima della Dts (Dyncorp Technical Services) di cui parlavo nel post: per correttezza mi sembra necessario prenderne atto. Detto questo, vorrei anche dire due cose:

1) Cito da Repubblica: [Paolo Simeone, titolare della Dts Security Llc] ha buoni rapporti con il governo provvisorio iracheno e con le autorità militari statunitensi, come confermano a Roma fonti americane: “Non si lavora a Baghdad nella sicurezza se non hai il nullaosta delle nostre forze armate. Come non lavori con compagnie americane se non hai ottenuto quel nullaosta”. Repubblica sembra quindi sostenere la tesi che simeone abbia chiamato la sua società in quel modo per simulare un legame (in realtà inesistente) con la Dyncorp-Csc (attenzione, anche loro presenti in Irak, nello stesso periodo e con le stesse mansioni!); e che quei poveri pivelli dell’amministrazione militare americana a Baghdad ci siano cascati come pere cotte, fornendogli un nullaosta per niente facile da avere. Beh, dico solo che la tesi mi sembra un po’ azzardata. Anche perché l’altra prova schiacciante sarebbe che la Dts Security Llc avrebbe sede in Nevada, e non in Virginia. Beh, se è per questo ci sono anche altre società figlie della dts che hanno sede in Maryland, in Texas o in California.

2) Ammetiamo che invece sia vero. Ammettiamo che la Dts di Simeone non abbia niente a che fare con la Dts di cui parlavo su. Ammettiamo che io abbia pestato una merda colossale. Allora mi copro di buon grado il capo di cenere. Provate però, per favore, a rileggere il post, saltando il primo capoverso introduttivo. Cosa dice? Parla di un’impresa, una grande impresa privata, che riceve un appalto dal governo americano per occuparsi di sicurezza in Irak. Di un’impresa che assume soldati privati o mercenari (a seconda della nazionalità, lo ricordo) e li arma per svolgere ruoli che secondo il washington post sono in effetti ruoli militari a tutti gli effetti. Di un’impresa che però agli occhi dell’opinione pubblica fa solo dei lavori di vigilanza (dei benefattori, quasi) e i cui dipendenti sono secondo molti solo dei poveri civili che niente hanno a che fare con la guerra. Beh, scusate se rileggendo il post e seguendo i link e leggendo gli atti di accusa alla Dyncorp (e alle analoghe società del ramo), continuo a pensare fra me e me: poveri vigilantes un par di palle, tutti i “civili che si occupano di sicurezza” in Irak.

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50 Commenti

  1. Caro Kairos,non sono affatto cattolico e però penso,come molti cattolici,che il giusto bisogno di chiedere scusa di questo Papa lo abbia condotto a una posizione atta alla sodomizzazione,in linea col buonismo cretino di gran parte dell’opinione pubblica europea di cui rischiamo di vedere un giorno le tristi conseguenze.Considerando i parametri politici,sociali ed economici io so benissimo che devo guardare con gioia a Poitiers,così come a Lepanto.Poi fai tu.

  2. come al solito, ci si dimentica delle cose più semplici.
    gli affari in Iraq, la famosa torta di cui berlusca voleva una fettina, li fanno le società “serie”, coi manager che parlano in anglo-italiano. poi dietro ci sono quelli che fanno i lavori brutali (se non sporchi).
    le nostre imprese per agire hanno bisogno di chi copre loro le spalle, sicurezza in senso lato, e quindi ci voglioni i Quattrocchi del caso.
    sono gli affari baby, erano così al tempo del colonialismo (allora l’esercito ufficiale lavorava direttamente per le imprese dei vari paesi) adesso c’è l’outsurcing. si appaltano i lavori, così chi ci casca non ha più neanche la “copertura” della divisa.
    lavoro “utile, sporco e non riconosciuto”, molto postmoderno.

  3. Gli italiani presi in ostaggio in Iraq secondo le convenzioni e la legge italiana NON sono mercenari.

    Dal CP:

    1. Chiunque, avendo ricevuto un corrispettivo economico o altra utilità o avendone accettato la promessa, combatte in un conflitto armato nel territorio comunque controllato da uno Stato estero
    http://www.studiocelentano.it/codici/cp/codicepenale002.htm

    Dalla convenzione ONU in tema (che ne USA ne Iraq hanno firmato e che quindi in Iraq non si applica):

    1. A mercenary is any person who:

    (a) Is specially recruited locally or abroad in order to fight in an
    armed conflict;

    http://www.un.org/documents/ga/res/44/a44r034.htm

    Dall’Art. 47 dei protocolli addizionali alle Convenzioni di Ginevra:
    2. A mercenary is any person who:

    (a) Is specially recruited locally or abroad in order to fight in an armed conflict;
    http://www.unhchr.ch/html/menu3/b/93.htm

    Se ne conclude che un mercenario per essere tale deve prendere parte ai combattimenti o esserestato reclutato a quello scopo. I nostri hanno preso parte a combattimenti? Sono stati reclutati percombattere la guerriglia irachena? No. Allora mercenari NON sono.

  4. Che siano mercerenari o meno non ha molta importanza a mio parere. Il nostro paese si è inoltrato in un pantano da cui è difficile uscire…
    Vi sono 2 possibilità:
    -Si resta in Iraq e si perdono stupidamente vite umane!
    -Si lascia il controllo dello stato all’ONU che provvederà alla sicurezza della popolazione.

  5. -Si lascia il controllo dello stato all’ONU che provvederà alla sicurezza della popolazione.

    Come a Sebrenica?

    E con quali forze poi? Dato chel’ONU non ha proprie FFAA qual’e’ lo stato che possiede FFAA tali da fornire all’ONU i soldati necessari? Ti do un indizio: a nord confina con il Canada ed a sud con il Messico…

  6. Scusate, ma con tutto questo (hanno preso parte al conflitto, non hanno preso parte…), non ci ho ancora capito una mazza. Che ci facevano la di preciso? Come si sono comportati? Se qualcuno ha le idee chiare, me lo dica. Grazie. Che poi: dove si vuole arrivare? Alla “definizione” di un morto? Credo sia questo il punto, no? Prima di tutto, un morto è un morto: pace all’anima sua. Si può dire che Quattrocchi era coraggioso, che aveva le palle quadrate, ma non un eroe. “Eroe: chi dà prova di straordinario coraggio e abnegazione, spec. in imprese guerresche; chi si sacrifica per affermare un ideale”. Le definizioni son ridicole in questi casi, ma dato che qui si discute sui dettagli, tanto vale darla. Se lui non partecipava alla guerra, ed era lì per guadagnare, non vedo perchè chiamarlo eroe. Quel che mi da fastidio è il tentativo di farne un eroe(semmai i carabinieri di Nassyria…) allo scopo, a me sembra, di “rigirare” l’opinione di una guerra inutile e trasformalra ancora di più in una guerra di princìpi, dove l’unico princìpio che vedo è nero color petrolio (o verde color dollaro, decidete voi)

  7. Lo stato che confina a nord col canada e a sud col messico va là solo per interessi personali, quale è la ricostruzione del paese (affidata solo ad appaltatori americani) e sopratutto quel beneamato petrolio. Deve proteggere il paese una forza di pace neutrale e non una massa di “Rambo” con poco cervello in testa, e il grilletto facile!!!

  8. appunto, morti di serie a e di serie b. Come una partita di pallone, abbiamo fatto più punti noi: 20.000 iracheni morti contro 700 del resto del mondo. Era una guerra, no? una guerra giusta che ha lasciato tutti contenti. C’era una ricostruzione da fare e noi occidentali siamo lì. Ma perchè non gliela facciamo fare agli iracheni la ricostruzione, noi ce l’abbiamo messa tutta per distruggere. C’è lavoro per tanti, tutti quei disperati che ancora premono sulle nostre coste per venire a lavorare in Italia. Mandiamoli in Iraq. Perchè dobbiamo andarci noi, che il lavoro ce l’abbiamo e non abbiamo bisogno di emigrare in Iraq per lavorare. Noi stiamo bene, noi facciamo queste guerre perchè vogliamo mantenere il nostro stile di vita, tanto che lo vogliamo esportare anche agli altri paesi, diamo questo lavoro al sud del mondo, mi sembra più giusto.
    Non vogliamo fare mica la figura di quelli che non sono mai sazi?

  9. Giordano Bruno a questo punto non ci resta che incontrarci per una birra…. mi piace chiaccherare anche con chi ha posizioni diverse dalla mia ma sa sostenere un contraddittorio!

    Offro io

  10. Giuliani tu dici “Deve proteggere il paese una forza di pace neutrale e non una massa di “Rambo” con poco cervello in testa, e il grilletto facile!!!”, ok, belleparole ma resta il problema di trovare uomini e mezzi per questa forza di pace neutrale e semplicemente nessuno ad eccezione della Land of the brave li ha. E poi anche a Sebrenica la forza di pace era neutrale, il paese che l’aveva fornita – l’Olanda – non aveva interessi in Bosnia, ed avevano indosso il loro bravo elmetto blu. E guardacomee’ andata a finire.

  11. Secondo me dovremmo seriamente prendere in considerazione la possibilità di dar vita ad una forza di intervento unitaria ed europea. Non credo sia fantascienza. Abbiamo le istituzioni ed i mezzi per provare a camminare da soli. Credo che l’Europa sia l’unico baluardo della cosiddetta cultura occidentale, che può ancora sperare di esercitare un ruolo di mediazione tra gli opposti estremismi.
    Dopo i recentissimi avvenimenti in Palestina (ennesimo omicidio mirato preceduto da visita negli USA) gli Stati Uniti d’America hanno dimostrato di non poter garantire una effettiva azione politica di mediazione tra israele e palestina.
    Secondo me dovremmo farla noi la politica, come ai tempi del Craxi (che sarà stato pure coinvolto fino al midollo col marciume del malgoverno, ma che almeno in politica estera esprimeva una personalità) come quando noi – dico noi ITALIA – ci potevamo permettere di fronteggiare coi mitra i marines negando loro la consegna (rapimento) di un prigioniero (mi riferisco ai noti strascici della vicenda Achille Lauro).
    Insomma, perché non licenziarci da camerieri di bush ed approfittare di questi tempi tesi per cementare l’UNITA’ politica del nostro continente?
    Magari una forza d’intervento in IRAQ che sia composta da europei e da paesi arabi moderati potrebbe avere più successo della politica condolisiana che fino ad ora ha fatto 700 morti tra i soldati americani e dio solo sa quante migliaia tra gli iracheni.

  12. Una cosa bisogna dare atto agli americani,
    non dedicano un porta a porta ad ogni morto
    che gli arriva dall’iraq,non avrebbero vespe
    a sufficienza.

  13. caro ale, è EVIDENTE che sia del tutto irrilevante che quella convenzione non sia stata sottoscritta dagli usa o dall’irak: quattrocchi era un cittadino italiano, simeone e gli altri tre rapiti sono cittadini italiani, quindi a loro si applicano le leggi italiane (nella fattispecie la 210/1995), a prescindere dal fatto che lavorino per una ditta americana in irak, una ditta nepalese in colombia, o una ditta congolese in congo. UN CITTADINO ITALIANO RISPONDE ALLA LEGGE ITALIANA, PUNTO E BASTA.

    detto questo, c’è un ultimo post in cui cerco definitivamente di chiarire la mia posizione: dopo di che smetto. http://pubblicodimerda.splinder.it/1082310571#1875971

  14. Senza entrare nel merito di chi ha ragione o torto, volevo precisare che una volta gli Eroi combattevano per un’ideale e si rendevano artefici di grandi imprese. Di certo non bastava morire per guadagnare la gloria, perchè la morte è un’evento comune a tutti gli esseri umani.
    Oggi vedo che il temine eroe è inflazionato, e soprattutto viene usato gratuitamente. Sono davvero così degradati i valori del nostro tempo o è solo colpa della TV?

  15. La capacità di saper cercare..

    Ho sempre invidiato chi sa cercare le cose dietro l’ufficialità, chi sa indagare, collegare le situazioni, verificarne l’esattezza ed infine metterle nero su bianco chiaramente e senza tanti preamboli inutili. Credetemi non è cosa facile, indipendement…

  16. Vi consiglio: http://www.nwo.it/
    Aprite la porta di casa… in una condizione di notizie confuse dalle quali non si capisce cosa sia il vero e il falso… per poter aver una visione globale e cercare una fantomatica verità perchè non leggere cioè che è di più impensabile?
    Al massimo vi farete una fragorosa risata.. o vi metterete le mani nei capelli.
    Buona lettura e complimenti x… finalmente si nota un popolo che si sveglia è ha fame di sapere.
    Il mondo è grande come i suoi misteri… e vi deludo subito, siamo formiche che vogliono sapere cose che non sapranno mai.

  17. La capacità di saper cercare..

    Ho sempre invidiato chi sa cercare le cose dietro l’ufficialità, chi sa indagare, collegare le situazioni, verificarne l’esattezza ed infine metterle nero su bianco chiaramente e senza tanti preamboli inutili. Credetemi non è cosa facile, indipendement…

  18. Anna Maria, vuoi sapere perché gli Iracheni non stanno facendo la ricostruzione da soli? La risposta suona brutta, ma è così: perché da soli non ne sarebbero in grado.
    Praticamente TUTTI i progetti di costruzione nel Terzo Mondo (quindi anche quelli di ricostruzione) sono normalmente affidati a società Occidentali, che inviano in sito solo dei tecnici e utilizzano per il progetto mandopera locale. E questo perché nella maggior parte di questi paesi non esistono società in grado di gestire progetti di questo tipo.
    Poi ci sarebbe da parlare del perché in Iraq è necessaria la ricostruzione, e del perché nel Terzo Mondo queste società non esistano. Ma è un discorso diverso, la risposta alla tua domanda quindi è questa.

  19. poco conta con chi lavorano: sono andati li per guadagnare qualche soldo, soldo che in Italia di certo non possono quadagnare. Sono solo dei poveri cristi che accettano di fare un lavoro pericoloso per poter dare una svolta alla propria vita; qualche volta va male. Sono d’accordo che certe speculazioni giornalistiche a scopo elettorale ce le potremo evitare e che alcuni nostri politici prima di fare dichiarazioni collegassero il cervello.
    Resta il fatto che un italiano è stato assassinato mentre lavorava, all’estero per un datore di lavoro estero, perchè in Italia non ha trovato lavoro; ma l’Italia dà lavoro e aiuti umanitari a chi lo ha ucciso!

  20. Caro Fabrizio, la societa’ che ha sotto contratto gli italiani rapiti non e’ quella di cui parli. Con la DynCorp non c’entra niente. Il 14 ho spedito al manifesto, di cui sono collaboratore da molti anni dagli Stati Uniti, la seguente informativa, ma se la sono tenuta nel cassetto, da 6 giorni. E’ il secondo mistero doloroso, che contempla i giornalisti come entita’ di pensiero. Nel caso vogliate riprendere la notizia, siate cosi’ gentili da citare la fonte, perche’ a me e’ costato molto trovarla.

    “La società DTS Security LLC sembra appartenere al genere delle scatole cinesi. Come riportato ieri, la DTS ha per indirizzo “195 Highway 50 #104 suite 165” ed è formalmente sita in una piccola località (Stateline) appunto al confine tra Nevada e California, vicino a Carson City. La società è stata registrata l’11 marzo del 2004 con numero LLC5021, ed è connessa (stesso indirizzo e stesso numero di ufficio) con la ABU Weapons LTD, registrata (LLC15180) il 6 ottobre 2003, con unico riferimento una casella postale (P.O. BOX 7172). “Manager” di questa società dal nome inquietante (weapons significa armamenti) è la First Genesis LTD, registrata il 13 settembre 2002 (LLC11197), stesso indirizzo, ufficio e casella postale delle prime due. Nessun nominativo di managers è stato fornito all’atto della registrazione delle tre società e di esse non esiste documento che ne comprovi attività o guadagni. (S.F.)

  21. penso che solo in italia si possa polemizzare o immolare una persona in questo modo.gli stati uniti hanno perso tanti soldati ma non credo facciano tutto sto casino.Cinico dirlo ma quattrocchi e’ morto nell’adempimento del suo lavoro.lavoro x cui era pagato sapendo i rischi che correva.tutto qui.non c’e eroe,vittima,o altro.e’ una guerra putroppo e x quanto fastidio dia a molti l’iraq e’ stato invaso.e quello che fanno gli iraqeni ora e’ identico a un qualunque movimento che si oppone a tale cosa.al max uno puo dire che e’ morto x seguire i capricci di bush.e per favore smettiamola di dire che bush l’ha fatto x liberare il paese da una dittatura va’ che le’ una belinata…
    e in sti minuti sentivo anche la proposta di mandare in onda il video…cioe’ non ci sono parole

  22. Caro Delio: il diritto, quello moderno&democratico almeno, e’ territoriale ergo un individuo, a prescidnere dalla nazionalita’, commette un reato in Italia viene giudicato in Italia secondo le leggi italiane dove ad Itlaia puoi sostituire il nome di qualsiasi altro stato. Dato che l’essere un mercenario, per come l’essere mercenario e’ definito dalle convenzioni, si realizza nell’agire da mercenario (e non vedo come altro potrebbe essere) Quattrocchi hanno commesso il loro crimine – se l’hanno commesso, io credo porpio di no dato che NON hanno combattuto al soldo di chicchessia – in Irak dove vige la legge irachena e, semmai, quella USA dati i doveri degli USA come potenza occupante.

  23. caro ale, non sono un giurista e anzi mi piacerebbe saperne di piú in merito, ma la mia sensazione è che il diritto moderno preveda eccome leggi che valgono sul cittadino di uno stato a prescindere da dove è stato commesso il fatto: il caso tipico è quello del turismo sessuale, per cui se un italiano violenta una bambina thailandese a bangkok è punibile eccome. se guardo l’articolo 3 della 210/1995, del resto, a me (CHE NON SONO GIURISTA) *sembra* abbastanza chiaro che si applichi agli italiani in zone di guerra. altrimenti che validità avrebbe? per eventuali stranieri venuti a combattere un’ipotetica guerra in italia?

  24. Caro Delio, non sono un giurista nemmeno io. Quello che porti (la punizione extraterritoriale di crimini connessi alla pedofilia) non e’ un “caso tipico” ma credo l’unico caso nella nostra legislazione. E, per quanto commendevole nell’intento, è stato molto criticato. Peraltro in quel caso, mi pare, si specifica nel testo della legge la punibilità all’estero mentre nel caso del mercenariato no. E’ specificato proprio perche’ il principio generale e’ quello che ho scritto. Resta peraltro il fatto che i 4 italiani non avendo combattuno ne essendo stati ingaggiati per combattere secondo le convenzioni vigenti NON sono (erano nel caso di Fabrizio Quattrocchi) mercenari.

  25. Erano assassini pagati. Mercenari.
    Poi è ovvio che chi li ha massacrati sia indubbiamente peggio di loro…
    Ma ge uccido con un colpo di rivoltella Hitler (che ha molte più colpe di me) non sono certo un eroe. Sono un assassino.
    Punto.

  26. puo` darsi che quello che tu dici sia vero, ale. pero` a questo punto ti chiedo (senza ironia), sul serio, secondo te a chi si applica allora quella legge italiana. davvero lo scenario a cui si allude e` quello di un’italia in cui infuria una guerra e in cui mercenari stranieri vengono a combattere – non per l’esercito del paese che ci sta attaccando o di cui sono cittadini?

  27. L’affermazione di LK per quel che mi riguarda è 1000 volte peggiore di un qualunque insulto di Seminara.. mi spiace di non avere il suo stile in questo caso….l’affermazione gratuita lo meriterebbe e l’espulsione non sarebbe deterrente sufficiente ad inibirne l’uso

  28. a me LK pare confuso.

    mercenari = assassini è da dimostrare, forse potenziali.

    se uccido con un colpo di rivoltella Hitler SONO UN EROE, chiedilo ai milioni di morti nei lager proprio perchè non ci fu “nessun Assasino” che fece fuori Hitler.

  29. Delio, si applica – secondo me – a due categorie: cittadini italiani o stranieri che reclutino mercenari in italia, cittadini italiani o stranieri che in italia si arruolino presso quelloi di cui sopra. Tu mi dirai: “ma se io arruolo mercenari non e’ che lo pubblico sui quotidiani nazionali quello che voglio fare, cerchero’ degli escamotage” ovvio, ma anche chi spaccia droga non e’ che mette l’insegna. Se pero’ un’azienda X arruola tizio, caio e sempronio come vigilantes in Liberia e poi questi in Liberia combattono in unita’ separate dalle FFAA o di guerriglia locali oppure integrati in esse ad una paga superiore ai parigrado locali, allora se la magistratura italiana lo viene a sapere li puo’ incriminare ai sensi di quella legge cosi’ come gli organi dell’azienda. Al che tu mi darai ragione (un po’ di wishful thinking :-) sullo specifico ma contro batterai: “E se questi poi combattono per un’azienda e non per uno stato o un esercito guerrigliero?” al che io ti posso solo rispondere “Boh”. A quel punto si entra in una nassa inestricabile dato che a parer mio le convenzioni in tema di diritto bellico sono rimaste irrimediabilmente indietro rispetto alla realta’ dei fatti e certi casi non sono contemplati. Per dire Un dipendente di una societ’a che fa la guardia ad un oleodotto e per farlo spara ad un guerriglero di un esercito di liberazione nazionale e’ un mercenario? Cosi’ ad occhio no, ma se i guardiani sono 10.000 e gli oleodotti da guardare innervano un intero stato? La questione e’ dura da dirimere.

  30. Qui, chi interessato, può trovare un approfondimento scientifico sulla legge 210/1995

    http://www.giustiziamilitare.difesa.it/rassegna_gm/1995/mag_ag/tencati.shtm

    a coloro che hanno risposto al mio post (coloro che ne sono degni, non altri) ribadisco quanto detto anche perché i vostri post ne sono la prova provata. state difendendo chi ha intenzioni di privarvi delle libertà di cui fate uso quotidianamente. spero che un giorno riusciate a guardare la realtà senza le lenti dell’ideologia. quanti ai “falsi” storici… innanzitutto non pretendo di fare storia però vai a vedere dove ha studiato Mao and Co. (non ci sono scuole per imparare a guidare le masse, tenute nell’ignoranza, nei paesi islamici, vengono tutti qui dove meastri abbondano) in secondo luogo io non ho detto adesso ma ho tratteggiato un scenario che sta gia accandendo.
    Quantro al resto, di saddam non ho parlato, che c’entra? in tutte le dittature che si rispettino l’unica divinità è il dittatore stesso. ora che non c’è più… vedremo. in ogni caso nella stragrande maggioranza degli altri stati a maggioranza islamica corano e costituzione coincidono. questo non accade nei paesi normali.
    se volete fate un esperimento di cosa cosa significa islam provate a entrare liberamente nella moschea di viale jenner a milano da soli e vediamo cosa vi succede.
    quanto al legame guerra in irak e petrolio attendo lumi da voi. Non era meglio attaccare gli emirati arabi (giusto per trovare un altro stato che abbia entrambi i requisiti per essere attaccato dagli usa: finanziare i terroristi e possedere parecchio petrolio)?

  31. Guarda Marzià che l’invasione USA dell’Iraq è un chiaro attacco agli emiri con cui i Bush sono in rotta da qualche anno. Non a caso Bino Ladinio è figlio proprio di una di queste famiglie che è addirittura socia in affari dei Bush.
    Le panzanate sulla libertà e sulla democrazia da portare al popolo iracheno andatele a raccontare ai bambini, ma a quelli molto piccoli, quelli che alle fibe credono ancora, mi raccomando.
    Mi spieghi come mai, caduto il dittatore, i portatori di libertà non hanno lasciato libero il popolo oppresso, ma al contrario hanno continuato ad occuparne militarmente la patria?

  32. La tua ricerca e’interessante,peccato che la dts non e’ quella che ha assunto i 4 poveri ragazzi.La storia e’ molto piu italiana. Che qualcuno abbia lusingato qualche italiano ad aprire societa di sicurezza per concludere chi sa quali affare nello stato Iracheno.Chiaramente questi senza nessuna esperienza sono rimasti senza contratto.

  33. Sono stanco di sentir parlare di eroi.
    Non avranno lavorato per la DTS, magari non sono nemmeno mercenari.
    Ora però gradirei che qualcuno mi spiegasse con documenti bollati:
    1- cosa ci facevano in Iraq?
    2- cosa hanno fatto in Iraq?

    Forumizzando qua è là, mi è stato fatto notare che episodi simili succedono a volontà. i bersagli preferiti sono gli imprenditori e relativi seguiti.
    Ad esempio, i giornalisti, non sono mai presi di mira, pur essendo spesso più a rischio dei militari stessi.

    Sottolineo che questa mia ultima affermazione NON è documentata, riporto solo quanto letto qua e la.

  34. Sono stanco di sentir parlare di eroi.
    Non avranno lavorato per la DTS, magari non sono nemmeno mercenari.
    Ora però gradirei che qualcuno mi spiegasse con documenti bollati:
    1- cosa ci facevano in Iraq?
    2- cosa hanno fatto in Iraq?

    Forumizzando qua è là, mi è stato fatto notare che episodi simili succedono a volontà. i bersagli preferiti sono gli imprenditori e relativi seguiti.
    Ad esempio, i giornalisti, non sono mai presi di mira, pur essendo spesso più a rischio dei militari stessi.

    Sottolineo che questa mia ultima affermazione NON è documentata, riporto solo quanto letto qua e la.

  35. Sono stanco di sentir parlare di eroi.
    Non avranno lavorato per la DTS, magari non sono nemmeno mercenari.
    Ora però gradirei che qualcuno mi spiegasse con documenti bollati:
    1- cosa ci facevano in Iraq?
    2- cosa hanno fatto in Iraq?

    Forumizzando qua è là, mi è stato fatto notare che episodi simili succedono a volontà. i bersagli preferiti sono gli imprenditori e relativi seguiti.
    Ad esempio, i giornalisti, non sono mai presi di mira, pur essendo spesso più a rischio dei militari stessi.

    Sottolineo che questa mia ultima affermazione NON è documentata, riporto solo quanto letto qua e la.

  36. tutto quello che è scritto nel post mi trova in pieno..non è che non c’è dispiacere per la morte di un uomo..questo io l’ho provato…ma non per un eroe,non per un eroe italiano,solo per una persona uccisa da altre persone..sinceramente la sua morte non mi riempie di tristezza e di orgoglio come la morte dei carabinieri a nassirya..non mi fa tremare quanto quella dei membri della croce rosaitaliana e dei volontari morti o feriti mentre facevano del bene non mentre facevano il mercenario..sarebbe bene sapere cos’è un mercenario..qualcuno si è stupito della differenza a quanto vedo..beh un mercenario non è proprio un soldato e il dovere del mercenario non è sempre in accordo con quello di un soldato..vale a dire che già i soldati in guerra fanno merdate,figuriamoci uno stipendoiato da privati che non deve rendere conto più di tanto…dispiace,come ho già detto forse per l’uomo,ma scusatemi se non verso lacrime.

  37. Vorrei solo manifestare il mio stupore e disgusto di fronte allo ‘scritto’ di ANNA MARIA, il 18.04. Una guerra giusta? Secondo quali parametri? ‘Noi’ occidentali, secondo te, saremmo li’ per combatterla e per ricostruire poi cio’ che e’ stato distrutto? Ma siamo matti!!E tutto cio’ con quale obiettivo? Quello di mantenere il nostro ‘stile di vita’ e confermare il buonismo cattolico fondato sull’aiutare gli altri, il sud del mondo? (quest’ultima è chiaramente una mia interpretazione del tuo discorso).
    Cara Anna Maria, é avvilente leggere un tale ammasso di idiozie. Purtroppo, ma anche no, hai la libertà di esprimerti; sappi comunque che il tuo pensiero ha bisogno di essere riformulato. La prossima volta che avrai voglia di comunicare le tue opinioni al resto del mondo, ti invito a informarti sulle ‘guerre’, sull”immigrazione del lavoro’ e su tutto cio’ di cui parli con una leggerezza senza confini.
    Vorrei solo dire che è bello esprimere le proprie opinioni ma ci sono delle cose che non possono essere interpretate e che hanno un solo colore, come ad esempio le vere ragioni che hanno provocatoi quest’ultima guerra in Iraq.
    Poi un’ultima cosa; non parlare al plurale o di ‘noi’come se rappresentassi tutto il popolo italiano perchè non è cosi’.

  38. Leonardo scrisse:
    >Vorrei solo dire che è bello esprimere le >proprie opinioni ma ci sono delle cose che non >possono essere interpretate e che hanno un solo >colore, come ad esempio le vere ragioni che >hanno provocatoi quest’ultima guerra in Iraq.

    Tu le sai?
    Le vere ragioni?
    O non le sa nessuno quindi sono tutte valida come possibili ipotesi?
    Dato armi di distruzione di massa non c’è n’erano e eccidi come quelli dei sunniti succedo quotidianamente in 2\3 dei paesi del mondo, spece dal mediterraneo in giù?

  39. non voglio mettere in discussione il diritto alla vita che spetta ad ogni individuo indipendentemente dalle proprie scelte e dalla propria occupazione.

    Vorrei ricordare piuttosto che un ‘mercenario’ è una persona che ha SCELTO di partecipare ad una guerra ( e di conseguenza ha accettato l’eventualità, non poi così remota direi, di trovarsi a sparare ad altri individui, e subirne il fuoco ) non per patriottismo, senso di giustizia, coscienza o qualsiasi altra forma di sacrificio personale, ma per il proprio RENDICONTO ECONOMICO.Mi risulta che i quattro Soldati Ryan che oggi figurano come vittime percepissero un salario proporzionale al livello del rischio che avevano accettato di correre. Nessun muratore precipitato dalle impalcature è stato mai ricordato come EROE, nè come uno che abbia fatto una fine da ‘ vero italiano’.

    Vorrei tuttavia osservare che il pur odioso ricatto, o ultimatum, imposto adesso allo Stato Italiano non costituisce in realtà un tentativo di interferenza o manipolazione delle politiche private di una nazione, ma semplicemente la reazione ad una interferenza illegittima, e nel caso del contingente italiano in Iraq anche piuttosto inutile, nei confronti di questioni estere.

  40. Si ma nessuno degli iraqueni uccisi è stato considerato eroe. L’articolo invece tende giustamente a ridimensionare l’uso improprio di tale definizione. Se poi vogliamo fare del qualunquismo sinistra/destra fate pure.

  41. Volevo solo dire: Io sono un operatore delle sicurezza, qualificato I.B.S.S.A., e conosco bene i dirigenti della I.B.S.A. ( con una sola S in questo caso e con 2 nell’altro), CHI DECIDE DI FARE LA GUARDIA DEL CORPO o il “MERCENARIO”, sa a cosa va in contro, sono stato accompagnatore e spesso svolgo mansioni di sicurezza, comunque a basso rischio attualmente.
    EROI, no sicuramente, gente con le palle GARANTITO.
    Ma soprattutto consapevili che è un “lavoro”, votato alla vendita del proprio corpo per la vita altrui.
    Questo è quanto.
    In cambio di soldi, io vendo la mia vita.
    UnBodyguard in tutto il mondo si addestra per “vendersi”.

  42. Bene! Adesso ho capito cosa faccio per vivere. Vi ringrazio di aver illuminato questa Guardia Giurata. Effetuare attività di vigilanza e/o sorveglianza per conto di una qualsiasi ditta italiana o estera, non significa praticare mercenarismo. E finchè non sarà dimostrato che Fabrizio Quattrocchi e gli altri operatori di sicurezza privata, avessero compiuto attività che vanno oltre a quelle di vigilanza, per me saranno operatori pagati per proteggere determinati siti.
    Ora, che fossero ben coscienti di quanto stessero facendo in un paese tutt’ora in guerra, nessuno deve metterlo in dubbio. Se una ditta propone di assumerti per proteggere i propri beni in un teatro di guerra, ti paga anche conseguentemente. Se non ci fossero grossi rischi, non ci sarebbero grosse ricompense. Non sono “poveri vigilantes” (che CAZZO voglia dire vigilantes in questa parte del mondo, qualcuno me lo deve spiegare), ma operatori di sicurezza privata adeguatamente addestrati. Nessuna ditta al mondo paga somme generose al primo PINCO PALLINO che si presenta alla porta in cerca di lavoro e di fortuna….
    MEDITATE GENTE, MEDITATE..

  43. La direttrice della ditta DTS Security LLC si chiama Valeria Castellani, non “Castelli” come scritto su. Si trova al’ Hotel Babylon a Baghdad ed il numero della sua cellulare e 964 79 01 919 650.

    DTS Security LLC non ha niente a che fare con la Dyncorps. Castellani e gli altri sono tipi ex- SISMI.

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