Ho il magone dentro

Notizia numero 1:
Iraq, Frattini: ho saputo in tv, subito avvisato famiglia
Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha detto di avere saputo dell’uccisione di Fabrizio Quattrocchi, uno dei quattro italiani detenuti in Iraq, mentre era in trasmissione in diretta nello studio di ‘Porta a Porta’. “L’ho saputo quando l’ambasciatore italiano ha detto che avevano riconosciuto la persona e hanno avvisato la famiglia”, ha detto Frattini che ha aggiunto: “Era necessario del tempo per avvertire la famiglia e non farglielo sapere dalla televisione.

Notizia numero 2:
Iraq, famiglia Quattrocchi: abbiamo saputo notizia da tv
La famiglia di Fabrizio Quattrocchi ha dichiarato di aver appreso dalla trasmissione Porta a Porta dell’uccisione in Iraq del loro congiunto. ha appreso ieri sera dalla trasmissione “Porta a porta” la notizia della morte del congiunto Fabrizio. Ieri sera, poco dopo mezzanotte, i familiari riuniti nella casa di via Lagustena, a Genova, sono rimasti raggelati dalle notizie che arrivavano in diretta quello che sentivano in diretta.
Solo mezz’ora più tardi, ha dichiarato Graziella Quattrocchi, la sorella dell’ostaggio assassinato, la famiglia è stata informata ufficialmente con una telefonata dal ministero degli esteri e, alle 2:45, ha ricevuto la visita di un ufficiale dei carabinieri.

Notizia numero 3:
Iraq, Violante: durante tragedia premier e vice in vacanza
“C’è una situazione paradossale: mentre ammazzano un italiano, il ministro degli Esteri Frattini è a “Porta a Porta”, il presidente del Consiglio Berlusconi è in vacanza in Sardegna e il vicepresidente del Consiglio Fini è in vacanza in Egitto. Ripeto è una situazione assolutamente paradossale”. Lo ha dichiarato Luciano Violante.

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16 Commenti

  1. E’ completamente contrario alla mia volontà, eppure Berlusconi è l’uomo che ha il maggior potere decisionale in questo momento, se vogliamo parlare di Iraq.
    Eppure non riesco a ricordarmi una sola azione che abbia fatto in politica estera che abbia avuto un pur minimo esito favorevole per il nostro Paese o per la Pace o per l’Europa.
    Qualcuno dei paladini dell’impegno in Iraq “senza se e senza ma” mi aiuti a ritrovare la memoria.
    Sto parlando degli ultimi due anni e mezzo di politica estera, un lasso di tempo che statisticamente potrebbe portare ad avere almeno UN caso favorevole. Grazie.

  2. Natalino, i vigilantes in Somalia, dove l’Occidente non ha avvitato nemmeno una lampadina, li hai visti solo tu.
    Un’altra differenza fra te e la Fallaci: entrambi scrivete enormi cazzate, solo che lei fomenta odio, mentre tu susciti compassione.

  3. A me il senso del post sembrava chiaro: perché cazzo in un momento così difficile il presidente e il vicepresidente del consiglio se ne stanno in vacanza? Poi che la reale risposta (perchè fanno schifo) spaventi, non giustifica il fatto che in un fottio di post ancora quelli che li sostengono non abbiano risposto alla domanda. Guardate che esiste anche la possibilità di poter criticare chi ci governa e il loro squallore morale.

  4. Natalino, peggiori: confondi i militari regolari con i vigilantes, per te non c’è cura.
    Quattrocchi stava in Iraq su mandato della Halliburton o di qualche impresa collegata. Non si trovava lì per tutelare la Pace e correva i suoi rischi per 10.000 Euro al mese. Tanto guadagno, tanto rischio.
    Provo rispetto per i militari che rischiano la vita per cifre molto minori, ma in tutta onestà non provo compassione per uno che è andato in Iraq convinto di guadagnare soldi facili.
    Uno sprovveduto, così come sono degli sprovveduti coloro che insistono a non richiamare i patria TUTTI i civili che non sono coinvolti nella missione militare.
    Il governo dovrebbe predisporre un rimpatrio coatto per i civili.
    Coloro che intenderanno restare potranno essere considerati a giusto titolo gente che se la va a cercare.

  5. Sono cresciuto negli anni 70 e la mia mamma era maestra elementare. In casa avevo tonnellate di sussidiari, vecchi e nuovi, alcuni che venivano direttamente dai 60, altri che arrivavano in casa come omaggio per la valutazione dell’insegnante, col triangolino tagliato in ultima pagina.
    I sussidiari degli anni 70 narravano un mondo a suo modo lineare. Me ne sono letto tanti, più o meno fra i 6 e gli 8-9 anni.
    Uno dei registri linguistici che ricordo bene era la retorica patriottarda: la storia del XIX secolo, su su poi poi fino alla prima guerra mondiale, era raccontata con forte enfasi patriottica. Un’espressione come “morire da italiano”, prima di ieri, l’avevo letta sola su quei sussidiari – e anche sui libri di lettura che proponevano estratti da Salvator Gotta, storie edificanti di tamburini, dolce eroismo del pro patria mori.
    Mi sembra di essere piombato in un sussidiario.
    Le parole che il morituro ha pronunciato non mi interessano in quanto pronunciate da lui – un povero cristo morto ammazzato – quale che fosse il suo lavoro – e io non credo che approverei il suo lavoro – ma la pietà per la sua sorte stempera qualsiasi giudizio sui motivi per cui si trovasse laggiù – solo pietà, ripeto – pietà anche per l’ipotetica frase così profondamente fascista [scusate ma non trovo altra espressione, nazionalista non rende, non c’è solo la sfera dell'”italiano”, ma anche la sfera superomistica del “morire da”] – ché credo che un uomo – uomo, ripeto – essere umano, non “soggetto maschile dotato di palle” – un uomo che sente la morte arrampicarsi sulla schiena su verso la nuca – credo, dicevo, che quell’essere umano abbia il diritto di dire qualsiasi cosa – e io rispetto questo suo diritto – rispetto anche l’ipotetica frase profondamente fascista e posso solo provare una volta di più pietà.
    Le parole che il morituro ha pronunciato mi agghiacciano per l’uso che se ne sta facendo, per il fatto di essere state inserite in un tritacarne peggiore anche della brigata maomettana.
    Ci viene ammanito un polpettone immondo di ciò che accade, cucinato in modo tale da renderci appetibile la mostruosità della situazione (1. la guerra 2. l’esercito italiano in guerra).
    E nel polpettone entrano tutti.
    Un ministero che attende due ore a comunicare ai familiari cosa è successo, giusto il tempo di portapporta.
    Un ministro che sta a parlare in tivvù e dice ai familiari di informarsi presso il numero verde dell’unità di crisi.
    Un Rutelli pronto a lanciarsi nel Grande Accordo Patriottico, solo l’ultimo dei tanti inciucioni che piano piano si stanno facendo spazio nell’agone politico.
    Un sistema dei media scatenato a divulgare a tambur battente i nuovi inni patriottici, accelerando la deriva neo risorgimentale inaugurata da Ciampi.
    Eccetera.
    Ieri sera, nel frattempo, nella casa del Grande Fratello e nello studio del Grande Fratello si trepidava per due ore per sapere chi sarebbe uscito dalla citata casa. Alcune famiglie in apprensione, l’emozione giocata sul filo dei minuti. Un curioso parallelo.

  6. La guerra è una sventura, in generale, questa poi dimostra di essere peggio del preventivato.
    Che dispiaccia per una persona morta per un colpo di grazia alla testa credo debba essere normale a meno che non sia chi ha appena stuprato mia moglie o mia figlia (italiano o straniero per me pari sono, se è di pena che si parla)
    Definire EROE chi per SOLDI va in guerra senza essere ufficialmente un militare ma solo perchè in Irak pagano 10mila€/mese (e magari in Afghanistan solo 9500€ )ce ne passa.
    Siamo tutti confusi.

  7. Grazie Sta’.
    Magari il senso proprio e’: perche’ il pres. se ne e’ andato in sardagna DOPO aver appreso del rapimento? Perche’ il vicepres se ne e’ rimasto in Egitto DOPO aver appreso del rapimento?
    E perche’ la famiglia l’ha appreso dalla TV?

  8. Credo che su questa cosa si debba insistere ed anche sul fatto che molti ostaggi stanno venendo rilasciati e questi qua no. Perché?

  9. Fate veramente schifo, non sapete tacere neanche di fronte alla morte di una persona, e trovate il modo di puntualizzare e fare i distinguo, troppa retorica e poco cuore.
    Onore a Fabrizio Quattrocchi
    Valerio

  10. Fate veramente schifo, non sapete tacere neanche di fronte alla morte di una persona, e trovate il modo di puntualizzare e fare i distinguo, troppa retorica e poco cuore.
    Onore a Fabrizio Quattrocchi
    Valerio

  11. Fate veramente schifo, non sapete tacere neanche di fronte alla morte di una persona, e trovate il modo di puntualizzare e fare i distinguo, troppa retorica e poco cuore.
    Onore a Fabrizio Quattrocchi
    Valerio

  12. Fate veramente schifo, non sapete tacere neanche di fronte alla morte di una persona, e trovate il modo di puntualizzare e fare i distinguo, troppa retorica e poco cuore.
    Onore a Fabrizio Quattrocchi
    Valerio

  13. Fate veramente schifo, non sapete tacere neanche di fronte alla morte di una persona, e trovate il modo di puntualizzare e fare i distinguo, troppa retorica e poco cuore.
    Onore a Fabrizio Quattrocchi
    Valerio

  14. Fate veramente schifo, non sapete tacere neanche di fronte alla morte di una persona, e trovate il modo di puntualizzare e fare i distinguo, troppa retorica e poco cuore.
    Onore a Fabrizio Quattrocchi
    Valerio

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