Ieri – a pag. 26 di Repubblica – è arrivato puntuale l’articolo su un argomento di moda: le donne che vanno in vacanza da sole. Che, secondo l’Eurisko, “sono una nuova èlite mobile”.
Dico “puntuale” poiché anche due anni fa – sempre Repubblica e sempre in questo periodo di prenotazioni – aveva dedicato una pagina alle amazzoni (c’è pure un sito che si chiama così, cosa credete?). Allora intervistarono la Patty Pravo e mio padre – un tipico esemplare di maschio involuto, ma simpatico – aveva detto queste cose.
Quest’anno ho evitato di sottoporgli una frase che lo avrebbe fatto uscire dai gangheri definitivamente.
Eccola: “Le più temerarie nella seconda metà di marzo fanno il Women desert ride (mountainbike su 445 chilometri di deserto) e in aprile la Maratone de Sables. Tutto nel Sud del Marocco”.
Le amazzoni vanno in vacanza
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“Protagoniste del loro tempo e della loro sessualità … “. Ma io non le incontro mai. Non c’è una ONLUS che sostenga le donne realmente emancipate? Io vedo solo un esercito di “strane” che va una volta a settimana “dalla Dottoressa per capire qualcosa in più su me stessa”,che progettano di rifarsi il culo e le tette, phonatissime e chiuse nella smart con l’auricolare del telefonino imbitumata da milioni di ore di teoria del rapporto con lui, di oroscopo, di dieta, di scarpe. Il modello accessoriato prevede la parlata con vocali aperte modello Barbara Palombelli all’assemblea studentesca del liceo nel 1974, un lavoro in galleria d’arte (con gradita molestia sessuale del capo bisessuale), lettura di Baricco, amico prete, amici a Capalbio, cane cattivo, tai chi chuan ogni 6 mesi, e corna la fidanzo con il primo amore (mai dimenticato). E infatti in Parlamento ci vanno la Prestigiacomo, la Mussolini e la Santanchè (… e la Melandri). Aridatece la Iotti!
Tante cose
Una chicca in proposito. Carmen Consoli su Repubblica di oggi circa la sua trasferta americana: “Cerco solo prestigio, a 30 anni non faccio Shakira” (sic). Poi dice che uno … e ho detto tutto.
Tante cose
suggerimenti e possibili soluzioni per i vostri problemi :
1 passate meno tempo sui blog e cercate di incontrare delle donne (non dei stereotipi) sarete sorpresi: sono più interessanti delle bambolone gonfiabili in cui scaricate ogni sera
2 se proprio odiate lle donne così tanto fatevi gay… almeno vi relazionate con qualcuno , vi assicuro che è un’esperienza gratificante
3 mettetevi insieme. la totale idiozia e piattezza relazionale che traspare dai dei vostri commenti promette grande affinità.
Girano sole per il mondo, cercano avventure mentali, culturali, sportive, sessuali ma sognano sempre e solo l’Amore, l’Amore, l’Amore, l’Amore, l’Amour!
Da quando ci si fa gay come ci si fa preti? ;)
Sono stereotipi, le persone sono un’altra cosa. Se vogliamo ragionare per grandi categorie, facciamolo pure, e non c’è dubbio che oggi più donne scelgano di muoversi da sole, non per dispetto al maschio, ma per senso di avventura.
E se l’amore a volte non rimane che sognarlo è perché era più facile costruirlo quando ci si accontentava di essere sempre e solo la parte debole di una coppia. Ma da quando sognare l’amore è diventato disdicevole?
Forse le donne realmente emancipate non avrebbero bisogno di incontrare uomini che le trovino tali. Men che mai uomini che saprebbero contentarsi anche di una presa scart e scrivono articoli su una Metà del Cielo che conoscono appena attraverso le proprie madri.Ragionare per stereotipi o stupirsi dell’ evidenza è perpetuare un sessismo che, purtroppo, le stesse donne hanno concorso ad alimentare. Perché non basta dire ‘Io sono’ per affermarsi come persona? Muoversi o meno non conta nulla, se le teste restano ferme. Alpadrone di casa vorrei per altro domandare se sia stata davvero sua la brillante incursione nel mio blog, oppure di una sua vecchia ( o vacca) amica con carenza d’ argomentazioni. Sarebbe gradita una risposta, anche in sede.
Forse le donne realmente emancipate non avrebbero bisogno di incontrare uomini che le trovino tali. Men che mai uomini che saprebbero contentarsi anche di una presa scart e scrivono articoli su una Metà del Cielo che conoscono appena attraverso le proprie madri.Ragionare per stereotipi o stupirsi dell’ evidenza è perpetuare un sessismo che, purtroppo, le stesse donne hanno concorso ad alimentare. Perché non basta dire ‘Io sono’ per affermarsi come persona? Muoversi o meno non conta nulla, se le teste restano ferme. Al padrone di casa vorrei per altro domandare se sia stata davvero sua la brillante incursione nel mio blog, oppure di una sua vecchia ( o vacca) amica con carenza d’ argomentazioni. Sarebbe gradita una risposta, anche in sede.
Mi accorgo ora di un’ imprecisione. La persona citata nel mio blog è ‘Gianluca Neri’, non terze parti autrici in questa sede.
Io volevo solo dire che anche l’emancipazione, come tantissimi altri presunti processi evolutivi, attualmente, per ragioni troppo lunghe da affrontare qui, si è trasformata in un catalizzatore di egoismo e egocentrismo. E in questo le donne stanno effettivamente, formidamilmente raggiungendo e superando gli uomini. Infatti risultano essere più esposte degli altri a depressioni, esaurimenti e via di seguito. Di quelle che si sforzino di vivere qui ed ora non ne conosco una. Del resto la reazione, a quanto vedo, quando si chiede loro un contributo sul tema, è schiumante, ringhiosa … Insomma siamo ai classici: “A’ frocio!” …
Tante cose
“‘a frocio” non te lo senti dire di sicuro, perché se la donna è un minimo intelligente non usa il termine come un insulto. Diciamo che non lo usa proprio. Se lo senti usare in quel modo, cataloga la creatura come minus habes e passa pure avanti.
Mi dispiace per te, Barry. Se non conosci donne valide, ti perdi molto.