E’ intelligence, ma non si applica

19/12/1983: L'inviato della Casa Bianca Donald Rumsfeld stringe la mano a Saddam HusseinScrive Camillo, riguardo agli attentati di Madrid: “La colpa viene al solito data alle vittime, agli israeliani che vengono massacrati, agli americani che danno da mangiare ai musulmani e non hanno la pensione e la sanità solo perché ci hanno dovuto salvare due volte in 50 anni”.
Christian Rocca, la versione intellettuale di Natalino Russo Seminara (quello che proprio su questo blog ha scritto: Eta o Al Quaeda che siano stati a mettere le bombe, sono entrambi amici, anzi soci, vostri”) sostiene, insomma, che “ora che attaccano anche qui in Europa, dove siamo così buoni, dicono che la colpa non è dei fascisti islamici ma della coca cola medesima”.
Poi aggiunge: “Infine accusano Aznar che aveva capito come l’attacco riguardasse anche noi”. Ora: io Aznar l’ho visto in tv poco dopo gli attentati dichiararsi sicurissimo fosse stata l’Eta, e sarà questo, sarà che spesso a fare i seguaci del Lombroso ci si indovina, ma non mi ha dato affatto l’impressione di uno che fosse in grado di capire qualcosa prima di chiunque altro.
Conclude, Camillo, con un monito: “La guerra al terrore si combatte con l’intelligence”. Io rispondo: un cazzo. La guerra al terrore si combatte facendo la guerra al terrore, non alle sue controfigure. E per carità, mettetela da parte l’intelligence, la boria da nazione dominante che piazza e spazza carri armati da un tavolo di Risiko grande quanto tutto il mondo, senza aver capito una beata fava delle regole.
La guerra al terrore si combatte senza finanziarlo quando non fa ancora paura, ad esempio. Senza usarlo a mo’ di ruffiano per recapitare un messaggio ad un nemico comune. Si fa senza reggere il moccolo durante guerre altrui. Si fa senza finanziare colpi di stato e senza piazzare alla guida della nuova colonia ceffi scelti nel corso un casting tra quelli che più hanno la faccia di uno che appena ti giri te lo mette nel culo. Si fa senza fare affari con i suddetti. Senza difenderli da criminali di eguale portata, e senza vendergli armi coltivando l’insana convinzione che è meglio vinca il meno peggio.
La guerra al terrore si combatte senza neanche sperare che il terrorismo possa essere completamente sconfitto, che si possa mettere fine ad una cosa che esiste da che mondo è mondo, come il male, il dolore, la pioggia, i monsoni, i neoconi. Poi, si fa prendendo la mira: colpendo Al Quaeda quando è il caso, e non sparando a casaccio, così tanto per fare incazzare il più alto numero di terroristi possibile, pure quelli che Osama lo impiccherebbero per primi, con le loro mani.
La guerra al terrore si combatte senza raccontare balle, tipo sostenere che l’attentato ai Carabinieri di Nassirya era opera di Al Quaeda, o che Saddam Hussein – uno cui i talebani stavano persino sulle palle, uno che era stronzo di persé, senza alcun bisogno dell’aiuto di una religione – finanziasse la rete di Osama Bin Laden e non, piuttosto, il terrorismo in generale.
E, infine, la guerra al terrore si combatte senza andare a riverire quelli che nel giro di un decennio finiranno nell’album di figurine dei “most wanted”. Perché non c’ero io, il 20 dicembre 1983, a Baghdad, a stringere la mano a Saddam. E non c’erano nemmeno i tanti che dell’intelligence statunitense si fidano quanto di lasciare la figlia in compagnia di Valerio Merola in overdose da Viagra. C’era invece Donald Rumsfeld, inviato da Reagan e scelto dalla Casa Bianca come responsabile per il Medio Oriente. E ci tornò pure l’anno successivo, nello stesso giorno in cui le Nazioni Unite pubblicarono un dossier che dimostrava l’utilizzo di gas nervino da parte dell’esecito iracheno contro le truppe iraniane.
Accanto a Rumsfeld, insomma, non c’era nessuno di quegli impenitenti stronzi che i neoconi deplorano per aver gioito alla mancata rielezione di Aznar, mentre dichiarava al New York Times che “i diplomatici americani si dichiarano soddisfatti delle relazioni tra Iraq e Stati Uniti e, in nome del rinnovato rapporto di fiducia, suggeriscono la ripresa dei normali rapporti diplomatici”.

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37 Commenti

  1. No, io vorrei capire una cosa. Che centra Lars Von Trier con tutta la masnada di roba che hai elencato e linkato? Non so, è come se scrivessi un saggio su Carla Fracci e ad un certo punto c’infilassi, senza motivo tanto meno spiegazione, Stanley Kubrick.

  2. No, io vorrei capire una cosa. Che centra Lars Von Trier con tutta la masnada di roba che hai elencato e linkato? Non so, è come se scrivessi un saggio su Carla Fracci e ad un certo punto c’infilassi, senza motivo tanto meno spiegazione, Stanley Kubrick.

  3. Se esistesse ancora una tv indipendente potrebbe
    fare uno speciale sugli “PSEUDO-EVENTI” creati sempre più spesso dal monopolio dei media : dalle “armi di distruzione di massa” alle colpe dell’Eta a quelle dei new global del G8 manganel-lati a sangue prima dalla polizia e poi dalla tv mentre i black block distruggevano impunemente la città…Oggi purtroppo questo è uno dei tanti argomenti tabù (come la povertà) ma forse qualche mediologo intelligente potrebbe trattarlo.Aldo Grasso se ci sei batti un colpo !

  4. Se esistesse ancora una tv indipendente potrebbe
    fare uno speciale sugli “PSEUDO-EVENTI” creati sempre più spesso dal monopolio dei media : dalle “armi di distruzione di massa” alle colpe dell’Eta a quelle dei new global del G8 manganel-lati a sangue prima dalla polizia e poi dalla tv mentre i black block distruggevano impunemente la città…Oggi purtroppo questo è uno dei tanti argomenti tabù (come la povertà) ma forse qualche mediologo intelligente potrebbe trattarlo.Aldo Grasso se ci sei batti un colpo !

  5. A chiosa del tuo articolo si può ricordare ciò che ha rivaelato il nytimes alcuni mesi fa; cioè che durante la guerra iran-iraq gli iracheni usavano il gas nervino contro i soldati iraniani con gli statunitensi che gli indicavano, attraverso dati satellitari, dove erano dislocati gli iraniani, per non sbagliare. Però allora il nemico era l’iran.
    Un ‘ultima cosa : è un pò di giorni che sto leggendo il blog di rolli http://www.rolliblog.it ; cazzo è pieno di natalini russi seminara.

  6. Gianluca,
    grazie.

    A volte uno ha della confusione in testa e con una paginetta tu rimetti tutto in ordine.
    Sono i post come questo che mi fanno capire perchè ti sopporto e continuo a leggerti ;-).

  7. Vale la pena notare che i governi coinvolti nella guerra in Iraq si sono distinti per i soventi contrasti con l’intelligence, le cui indicazioni sono state spesso ignorate a favore di scelte evidentemente ispirate da altro.

  8. Lo dicevano pure a me, alle superiori, che ero intelligence ma non m’impegnavo, però questa cosa qui che scrivi l’avevo capita pure io: anzi direi che è facile facile.

  9. Ribadisco la domanda fatta a Natalino via e-mail (sono troppo cosa per non rispondermi?di sinistra,troppo scema,intelligente,giovane,vecchia,girotondina,pacifista,terrorista?):
    Vale davvero la pena farsi coprire di insulti pur di far parlare di sè?
    Io rispondo si.Altrimenti non si spiega.

  10. Caro Pasquino Turco Concimara perchè non incominci a lasciare dei commenti privi di volgarità e doppi sensi visto che ritieni di poterlo fare?
    Qui molti commenti sono misurati, intelligenti e acuti, altri sono beceri, ottusi e gratuiti, ma non se ne ricorda uno della prima categoria firmato da te.
    Ho giocato con il tuo nome per provare una volta l’ebbrezza di essere terra-terra.

  11. Cristiano Rocca intellettuale? Un grande intellettuale. Per l’uso ardito del sillogismo: “Se al Qaida punisce Aznar per l’Iraq, allora l’Iraq c’entra con al Qaida”. Inoppugnabile oserei dire, Bush in persona ha fatto tesoro di tale filosofia alla Gorgia ed ha affermato: “se Saddam Hussein non ha consegnato le armi di distruzione di massa allora vuol dire che le possedeva, perchè non puoi rifiutare di dare una cosa che non hai”. Poi il nostro è sicuramente un intellettuale finissimo per le ardite metafore politiche che arrivano alla coincidentia oppositorum tra fascisti e socialisti spagnoli:
    “Osama bin Laden e la sua cricca di fascisti islamici hanno vinto le elezioni spagnole” . Infine per la spregiudicatezza del suo pensum: “Quanto è successo in Spagna è un evento peggiore dell’11 settembre, perché abbiamo dato ai terroristi la speranza che la risposta europea possa essere quella di girarsi dall’altra parte (…)”.

  12. Scusa NRS quando pubblichi qualcosa degno del nobel ci avverti per favore, muoio dalla voglia di leggerlo. Un fan.

  13. Complimenti a neri. In 5432 righe è riuscito a dire solo come non si fa la guerra al terrorismo. Meglio, che la guerra al terrorismo si fa non facendo questo e quell’altro. Un genio. A queste acutissime analisi, preferisco la pubblicazione una foto di Katie Holmes. Insomma, parafrasando il titolo, caro gianluca, ti applichi ma non sei intelligente.

  14. 11 Marzo- 6 mesi esatti da settembre…madrid in arabo vuol dire qualcosa di significativo (sinceramente non ricordo ma so che è così)..morale ci si poteva arrivare…
    più che itelligence direi Ignorance!!!

  15. Condivido pienamente ogni singola parola, finalmente pane al pane e vino al vino. Potrei postare il tuo articolo sul mio blog (citando minuziosamente la fonte, of course)?
    Grazie, buona giornata!
    Claudia
    P.s.: Madrid significa “il solco dell’acqua”, il nome deriva dal nome della fortezza di Majerit, costruita da Maometto I nel IX secolo

  16. Per Gianluca Neri: per una volta sono d’accordo con te. Strano, eh? =] Complimenti per il titolo…

    [b]Per Natalino Russo Seminara:[/b] tu dici “la cultura è come l’eleganza, la nobiltà d’animo, la ricchezza, il genio, l’intelligenza, la generosità eccetera, non si esibiscono sfacciatamente e spudoratamente”…
    Benissimo, ma l’uomo di cultura, in quanto tale, non mette da parte ciò di cui il suo intelletto dispone per poter interloquire con gli ignoranti (o quelli che lui reputa tali) utilizzando la loro stessa ignoranza. Questo è simbolo di bassezza, peggio un uomo di cultura che si abbassa a fare tanto che un ignorante. L’uomo di cultura dovrebbe bensì ribattere con arguzia, cercare di “rendere edotta la popolazione” (citando il grande De Andre’), tutt’al più si può limitare ad ignorare…
    E poi mai e poi mai l’uomo di cultura giustifica le proprie risposte, di qualsiasi livello esse siano. Altrimenti la puttana è proprio lui, che torna a fregiarsi delle proprie conoscenze per cercare di essere etichettato come una persona di elevata “caratura sociale e culturale”.

    See you…

  17. A Natalì, te l’avevo detto che saresti diventato la Laura Ripani (BdS) de Macchianera

  18. ..se NRS e la Bogliolo si mettessero insieme nessuno potrebbe più negare la veridicità del detto “Dio li fa e poi li accoppia”, su questo tutti daccordo?

  19. certo che natalino e’ forte: io credevo che fosse un coglione e ora viene a dire che si comporta da coglione per adeguarsi all’ambiente. e anzi, e’ un fior d’intellettuale. coglionaggine preventiva? mah.

  20. Scusate ma è credibile che una persona con la cultura e la sapienza di natalino partecipi a un quiz di gerry scotti e per di più perda miseramente. Di chi è la colpa. Perchè nel suo mondo naturale (la corrida e passaparola) lui non è apprezzato? Perchè anche chi la pensa come lui lo schiva? Voglio dire hanno trovato un buon posto persino a uno come bondi(è ancora comunista ma per il lavoro che ha deve dissimulare il poverino) e chi ha sempre combattuto contro tutto e contro tutti non viene cagato neanche con due o tre puntate di un quiz. Perchè se arriva un comunista appena convertito gli si aprono tutte le porte e il nostro deve continuare a fare gavetta nonostante il talento innegabile?
    Che porti sfiga?
    Mah…

  21. GNeri credo che tu non abbia mai fatto un pezzo su John O’Neil (ex agente dell’FBI che stava indagando su Al Quaida in Arabia Saudita e che due settimane prima dell’11/09 aveva accettato di lavorare all’82 piano delle due torri, quando si dice sfiga eh?)? Sarebbe molto interessante come ennesimo caso di intelligence senza applicazione.

  22. Democratizzare è un’aberrazione giuridica.
    Qual’è il principio di diritto internazionale che sta sotto a sta cosa della DEMOCRATIZZAZIONE? Qualcuno di voi lo sa? Io mi sono impegnato non poco a trovare una base giuridica a quello che stiamo facendo in IRAQ. Forse dovevo applicarmi di più…Una cosa è certa, nessuna guerra può essere portata ad un popolo intero sol perché qualcuno ritiene che vadano cambiate la forma di Stato e quella di governo di quel popolo.

    E’ se un bel giorno qualcuno venisse a propinarci un aerosol di uranio impoverito, dicendo al mondo che vuole liberarci dalla telecrazia e che vuole dotarci del regime che ritiene più giusto, cosa dovremmo fare, accoglierlo saltellando sui balconi?
    E poi, e chiudo, ma tra la DITTATURIZZAZIONE che gli USA hanno sin qui sempre liberamente praticato(vedi la morte di Allende), e la DEMOCRATIZZAZIONE, pensate ci sia differenza?

  23. OT, ma non troppo.

    Caro Natalino R.S.,
    frequento i blog casualmente e devo dire che sono estremamente contento di aver trovato, caso raro, una persona che, come lei, esprime con i suoi interventi lampi di cultura nel buio della notte.
    Lei è un grande in mezzo a tutti questi piccoli uomini. In lei riconosco l’artista, il creatore di cose belle.
    Ho constatato però che non tutti la capiscono, si rassegni. Quelli che trovano nelle cose belle significati brutti sono corrotti, chi vede il bello nel bello è colto.
    Nelle sue parole colgo la sua passione per il vivere intensamente e non puramente trascorrere i giorni, come molti dei suoi detrattori fanno.
    Lei scrive bene, ben sapendo che la letteratura è l’occupazione degli oziosi, ed è un bell’ozio.

    L’uomo non è chi è ma chi tenta di essere, come lei fa. E il suo tentare viene osteggiato da chi non ne capisce lo sforzo.
    Bene fa a mantenere il suo sapere per chi apprezza. Il sapere è come la libertà, se la dai all’uomo debole, egli si legherà e te la riporterà. Per il cuore debole, la libertà non ha senso. Lei è uno dei pochi uomini liberi che commentano liberi.
    Questo succede perchè la crisi della ragione ha svuotato tante certezze, e questi stolti che gravitano nei Blog non sanno, come lei sa, che la libertà consiste nell’autodeterminazione, e quindi solo il sapiente è libero.

    La sua sapienza però non basta perchè l’uomo libero è colui che, in quelle cose che con la sua forza e il suo ingegno è in grado di fare, non viene ostacolato nel fare quando ha volontà di fare. E lei fa, per ora, senza esser ostacolato.
    Il suo sapere, nascosto ma esplosivo, lo riconosco bene. Proviene dalla vita, ben sapendo che, purtroppo, impariamo non per la vita, ma per la scuola.

    Per fortuna Lei è anche un abile ed arguto umorista, consapevole del fatto che uno che vuole sempre essere serio e non si lascia andare ogni tanto allo scherzo senza nemmeno accorgersene diventerebbe pazzo o stupido.
    Sono certo che apprezza anche la filosofia, ma non quella greca, un ammasso di chiacchiere di vecchi rimbambiti e giovani sfaccendati, come quelli che troviamo su questi blog.
    Pare che siano qui perchè hanno tempo da perdere, come altro, pure quello fanno senza sapere perchè.
    Nessun tempo è in realtà perso: le ore d’ozio collaborano a formare la nostra personalità come le ore di lavoro, forse meglio. Succede però solo per la personalità di oziosi intelligenti come Lei e io, e pochi altri.

    Il tempo che dedica ai blogger è prezioso. Il tempo che abbiamo a nostra disposizione è elastico: le passioni che sentiamo lo espandono, quelle che ispiriamo lo contraggono; e l’abitudine riempie quel che rimane.
    Chissà che lavoro fa, nella vita, riconoscendo che “Labor omnia vicit / improbus , et duris urgens in rebus egestas “, e per questo non se ne può fare a meno. Senza però scadere nella follia del nostro secolo, dove il lavoro ha un prezzo altissimo per chi è ignorante: il prezzo necessario per permettere ai lavoratori di mantenersi in vita e di perpetuare la loro razza.

    Lei sfida la realtà, ha capito che la realtà non si percepisce, si crea. La si crea più di quanto lei crei noi.
    La ringrazio ancora per il suo “outing”, io ho colto l’attimo, così come lei m’insegna , fece Orazio nelle odi:
    “Carpe diem, quam minimum credula postero ”

    Vorrei tanto poterle fare una domanda, se me lo permette.
    Mi dia il consenso e lo farò.

    Cari saluti,
    Dollly2

  24. E’ un incendio.

    La domanda è questa:

    Lei che è tanto colto, e che mi onora del suo sapere, mi aiuti a trovare le 16 citazioni (e rispettivi autori) della mia missiva.

    Io sono rovinatO (maschietto fui) e non riesco più a scrivere senza farmi influenzare da sommi maestri di vita e di saggezza.

    Sono sicuro che non troverà nessuna difficoltà ad individuare concetti così alti.
    Dopo, avrei un’altro dubbio da dirimere.

    Facciamo una cosa per volta.

    Devoti saluti,

    Dolly2

  25. Ora mi spiego meglio.

    Le citazioni da trovare sono 16.

    Per correttezza aggiungo: gli autori sono 15.

    Sono frasi inserite senza modifiche o adattamenti.

    Chiudo il commento perchè l’effetto è completo: una scala contraria all’altra.

    Ps: fumo solo roba mia, grazie.

  26. Intelligence (e assoluta mancanza di)

    Un fantastico post di Gianluca sugli attentati di Madrid e un altro paio di cosette, da non perdere assolutamente (vorrei…

  27. Intelligence (e assoluta mancanza di)

    Un fantastico post di Gianluca sugli attentati di Madrid e giusto un altro paio di cosette, da non perdere assolutamente…

  28. Mah! Ingegnosi,sti terroristi,anche se avevano già fatto di meglio. Rimane insuperabile infatti l’Asino di distruzione di massa, immolatosi lungo le polverose vie di Baghdad nell’atto di trainare un carretto dal quale partirono 7 missili lanciati contro l’Hotel Palestine. Unica vittima dell’attacco, fu però l’amico Donkey, morto ustionato dopo il lancio dei primi 5 razzi.Ingegnosi,dicevo,’sti terroristi.Bisogna rispondere colpo su colpo,a suon di ingegnosità.

    Qualche idea:
    1) Bombardare il medio Oriente non con le vecchie bombette tagliamargherite,ma con grosse fette di prosciutto,culatello,lardo di colonnata e altri materiali impuri. Visto che poi gli verrà sete,innaffiare abbondantemente il tutto con Grappa di Brunello e un pò di buon vecchio Assenzio (se i francesi ce lo forniscono).Poi adoperare la tecnica del B-52 (il cocktail,intendo).
    2) Mandare uno squadrone di Apache ad agganciare e rapire la pietra nera della Mecca,e poi cominciare le contrattazioni.Una volta ottenuto il cessate il fuoco e un’adeguata quantità di afghano,restituirgliela a perline contenute nei sacri intestini dei nostri amici porci.

    3) Accordarsi con il vecchio re Juan Carlos affinchè ci finanzi una spedizione di tre caravelle giù per il canale di Suez. Dichiarare la scoperta del Medio Oriente. Ritirare i miti militi spagnoli e mandare Cortes. Ripopolare con i più mansueti negri.

    4) Operazione Orient Express:organizzare il consueto pellegrinaggio alla Mecca. Visto il costo proibitivo del viaggio per il povero mussulmano medio,mettere a disposizione treni e costruire ferrovie. Piombare. Azionare gli scambi ferroviari e immettersi sulla vecchia ma pur sempre utile Transiberiana. Rivolgersi all’amico Putin per la riapertura dei gulag siberiani.

  29. Mah! Ingegnosi,sti terroristi,anche se avevano già fatto di meglio. Rimane insuperabile infatti l’Asino di distruzione di massa, immolatosi lungo le polverose vie di Baghdad nell’atto di trainare un carretto dal quale partirono 7 missili lanciati contro l’Hotel Palestine. Unica vittima dell’attacco, fu però l’amico Donkey, morto ustionato dopo il lancio dei primi 5 razzi.Ingegnosi,dicevo,’sti terroristi.Bisogna rispondere colpo su colpo,a suon di ingegnosità.

    Qualche idea:
    1) Bombardare il medio Oriente non con le vecchie bombette tagliamargherite,ma con grosse fette di prosciutto,culatello,lardo di colonnata e altri materiali impuri. Visto che poi gli verrà sete,innaffiare abbondantemente il tutto con Grappa di Brunello e un pò di buon vecchio Assenzio (se i francesi ce lo forniscono).Poi adoperare la tecnica del B-52 (il cocktail,intendo).
    2) Mandare uno squadrone di Apache ad agganciare e rapire la pietra nera della Mecca,e poi cominciare le contrattazioni.Una volta ottenuto il cessate il fuoco e un’adeguata quantità di afghano,restituirgliela a perline contenute nei sacri intestini dei nostri amici porci.

    3) Accordarsi con il vecchio re Juan Carlos affinchè ci finanzi una spedizione di tre caravelle giù per il canale di Suez. Dichiarare la scoperta del Medio Oriente. Ritirare i miti militi spagnoli e mandare Cortes. Ripopolare con i più mansueti negri.

    4) Operazione Orient Express:organizzare il consueto pellegrinaggio alla Mecca. Visto il costo proibitivo del viaggio per il povero mussulmano medio,mettere a disposizione treni e costruire ferrovie. Piombare. Azionare gli scambi ferroviari e immettersi sulla vecchia ma pur sempre utile Transiberiana. Rivolgersi all’amico Putin per la riapertura dei gulag siberiani.

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