Notizie da un festival che non possiamo rifiutare
Si parte. Questa sera sapremo se il Sanremo versione Tony Renis sarà un sogno americano o un incubo italiano.
Per ora una cosa ? certa: da un direttore artistico in odore di mafia, ci si aspettava qualcosa di più.
Okay i cantanti straccioni e l’allestimento stile sala giochi, ma manca clamorosamente la figa.
Stesso problema a Mantova, dove Nando dalla Chiesa non è riuscito a rimediare uno straccio di pin up incensurata per il suo Controfestival. L’unica carne appetitosa presente alla manifestazione è stata fornita dal Consorzio Suinicolo Padano. Comunque, dalla Chiesa ha ragione da vendere: è uno scandalo affidare Sanremo a un amico intimo dei mafiosi. In Italia gli amici intimi dei mafiosi diventano come minimo presidenti del Consiglio. Ma il capo dell’Antimafia Pierluigi Vigna ha confessato le sue perplessità in merito all’iniziativa di dalla Chiesa: “Se la canzone antimafia è rappresentata da Iva Zanicchi e Gino Paoli, sono tentato di rivalutare la mafia”.
Non sarà una Ventura/1
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MIO DIO MA LO STATE GUARDANO? E’ IL + BEL SANREMO DI SEMPRE.
LA VENTURA CROZZA E LA CORTELLLESI LO STANNO FACENDO A PEZZI!!!!!
DOPO QUESTA STORIA RENIS LI FARA’ UCCIDERE COME MINIMO
certo che lo stiamo guardando, ma temo che tu fraintenda la funzione dell’ottima squadra di Quelli che il calcio. Stanno dando ossigeno al Festivallo per almeno altre due o tre edizioni. E’ finita l’illusione che la risata seppellisca… La risata rivitalizza ;-)
Sanremo batte mantova dieci a zero. Da una parte il meta-festival del kitsch, dall’altra il triste crepuscolo dell’egemonia culturale di sinistra. Una metafora dell’Italia di oggi.
Ma una via di mezzo no?