Ma ‘na corda per impiccarti, no?

Apprezzo Brontolo: scusate, non sono loquace soltanto quando faccio dichiarazioni di amore. Per il resto, invece, sono loquacissimo. Questa volta, però, lascio la parola a lui, Giorgio Manacorda, il poeta szaszonji, a cui Brontolo ha fatto spot. Ecco una poesia del suddetto, clamoroso caso di szaszonjismo romano d’accatto (se qualcuno si chiedesse legittimamente cos’è lo szaszonjismo romano d’accatto, può averne un’esperienza diretta visionando questa impressionante videointervista di Manacorda, a metà tra narciso e crisantemo). Oso sperare che Brontolo non faccia il Gongolo:

Quando lo sperma le cola
in gola, lei mi scola
come una bottiglia di Cocacola!
(Giorgio Manacorda, “Poesie per fare l’amore”)
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6 Commenti

  1. Alla faccia del bicarbonato di sodio! Siam giunti alla poesia trash! Uh! Che dissacrazione … peraltro “penosa” … Avrei capito un po’ di maggiore fantasia .. ricordo una sera in cui si gareggiava poeticamente in rete, in pratica si dava un tema e si componeva istantaneamente in diretta una poesiola .. qualche “bastardone” per far lo spiritoso mi disse scrivine una sul profilattico … pensai subito ad un appartamento con vista mare all’ultimo piano di un edificio visto di sbieco :p ma poi stetti al gioco e cosi’ scrissi una poesia sul profilattico … non sopra ad un profilattico!! Che avete capito! Ma con l’oggetto invisibile come argomento. Fu’ un vero poema, tripudio di applausi ne segui’, eiaculazioni sparse con richiesta di bis! … vabbe’!

  2. Infatti si discute, tra gli idioti del sottobosco, di allargare lo spazio per performance poetiche dal vivo: se le premesse sono quelle del poeta szaszonji, annamo bbene.

  3. va cmq detto che il manacorda si ispira molto all’antoni dei primi skiantos(almeno in questi versi), peraltro non raggiungendone le vette…

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