Luca Sofri e i figli di papà

Dire che molti giornalisti sono giornalisti grazie al fatto di essere figli di papà (Feltri, Focolari, Galeazzi, Marrazzo, eccetera) non è elegante, soprattutto nei confronti di se stessi.
Uno fa la figura del rosicone e non è bello.
E se poi sono bravi e si chiamano Feltri che colpa ne hanno?
Si potrebbe dire – parafrasando uno sketch di Neri Marcorè – che ce l’hanno fatta “nonostante siano figli di papà”.
Dunque, veniamo ai fatti: un tale che ha un blog sul Riformista attacca Luca Sofri su questa materia scivolosissima, mettendoci dentro – anche – giudizi su Condor, la trasmissione quotidiana di radio2. Luca pare se la sia presa e abbia risposto per la rime.
Ora, sia chiaro, io non conosco il tono degli “insulti” e non so neanche se si sia trattato di insulti; però una cosa è certa: conviene sempre criticare nel merito e non per famiglie.
E poi sarebbe ora di smetterla di dire che in Italia la mobilità sociale non c’è. Se fosse vero i figli di Cicciolina avrebbero di che preoccuparsi.
Luca Sofri spesso scrive cose intelligenti, alcune volte cose non condivisibili, ma non è che – siccome si chiama così – tutto quello che dice lo devo passare al setaccio dell’anagrafe.
E poi a me Sofri è pure simpatico!

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28 Commenti

  1. Mi puzza tanto di burla. Al massimo Sofri può insultare Ferrara (ma in quel caso l’insulto è anche un gioco). Per il resto è buono-buono. In caso contrario mi sbaglio io. E non sarebbe strano, tutt’altro.

  2. Se nella blogosfera (o altrove) si criticasse nel merito, tutti quei bei flame e le trollate e le cattiverie gratuite dove andrebbero a finire? Ad esempio, non avremmo avuto il duello Genna/Ursula ;)

    (In un mondo perfetto, tutti sarebbero corretti e la malignità non esisterebbe. Ma ci romperemmo assai le palle. Malignati e malignanti alike.)

  3. Quello che ha suscitato la stizza di Sofri sono io. L’argomento non era ” i figli di” anche perche’ lui sarebbe genero e non figlio di cotanta Bignarda, l’argomento era: “Le camarille” e il post per intero e’ pubblicato su:
    glob.blog.excite.it
    dove ho espresso, in piena liberta’, la mia opinione.
    Non condivisibile, per carita’, ma mi sarei aspettato come risposta argomentazioni piu’ articolate, non uno sprezzante insulto.
    Ma vedo che anche tu, quando ti trovi di fronte a gente di cui non condividi il pensiero non ti tiri indietro ( con gli insulti, intendo, non con le argometazioni)
    Si vede che e’ il trend del momento.
    Va bene cosi’
    Aldo Vincent
    Il Gelataio di Corfu’

  4. Beh, mi pare cosa nota che l’Italia sia un paese organizzato per caste e corporazioni. C’e’ chi e’ sfigato dalla nascita, e si trova il papa’ minatore nel Sulcis, e chi vede gia’ bello e pronto un posticino in banca. Pero’ fino a quando la scuola e l’universita’ non diventeranno una cosa seria, un criterio vale l’altro. Aggiungo che se le figlie di Cicciolina seguiranno il fulgido esempio della indimenticata e mai troppo lodata mammina, tanto di guadagnato. Anche in Parlamento.

  5. Chiaro che se Luca Sofri fosse stato figlio di un operaio, non sarebbe quello che è. E con questo?
    Mi vergogno di più di un Dj Francesco figlio di quello dei Pooh, cmq.

  6. Credo sia tutto su achille.splinder.it con il quale mi scuso per non averlo citato.

  7. Chiaro che i raccomandati non hanno colpa, purché non si autoconvincano che stare dove stanno li rende automaticamente migliori della “ggente comune”, come se la loro posizione fosse frutto di una selezione naturale, giusta ed equa in sé, che premia solo i più bravi. Potremmo anche immaginare (!) che esistono persone molto più talentuose e capaci di loro che non avranno mai possibilità di… Questo dovrebbe indurre sempre a maggiore modestia e sincerità riguardo la propria fortuna.

  8. Bè che in Italia la mobilità sociale sia inesistente mi sembra abbastanza vero. Poi ci sono molti figli d’arte bravi e validi(altri invece sono dei cani, vedi Dj Francesco), il problema è che se fossero stati figli di muratori probabilmente non sarebbero emersi.

  9. I tranquilloni come Luca Sofri, sono i peggiori di tutti. Sono quelli che passano sopra le prese in giro, le battute spiritose e le offese per la maggior parte delle volte. Ingoiano, ingoiano, e alla fine quando oramai dentro non ci sta più nulla, esplodono magari anche per una piccola cosa, che magari è troppo piccola per prenderla in considerazione.
    Insomma, è la storia del vaso colmo d’acqua e della goccia, quella piccola e insignificante goccia che ha fatto traboccare l’intero vaso.
    Il problema non è chiedersi perché quella goccia insulsa ha fatto traboccare il vaso, ma piuttosto perché il vaso è stato fatto riempire fino al limite!!

  10. Aldo Vincent, povero te! Hai osato toccare la mafia dei bloggers e ora ti aspettano momenti durissimi: pioggia di insulti gratuiti su tutti i blog, virus via mail dalla PrincipessaPina, esclusione dai blog-raduni e dalle blog-bar, minacce telefoniche, pneumatici tagliuzzati, presunti flirt con note popstar e anche qualche minaccia fisica da parte de Zoro.
    Se ti serve un piatto di minestra calda ed un po’ di ospitalita’ da me, nella mia residenza blindata, chiedi pure.

    Ivo

  11. V’è dell’ubriachezza in giro: e non credo sia sanabile da una mia precisazione, ma hai visto mai. Le espressioni come “incazzato”, “stizza”, eccetera, non hanno naturalmente niente a che fare con il fatto che ho sfottuto uno che ha sostenuto che se io cito un blogger che ho visto trenta secondi in vita mia (il povero Achille), si tratti di “camarilla”, e nel frattempo lo stesso uno mi sottoponga quotidianamente i parti del suo pensiero e quando io ho citato lui non si sia così scandalizzato..
    Gli ho dato del pirla, tutto qui. E trovo ulteriormente divertente che ci siano persone che dopo avertene dette di ogni, quando tu dimostri la loro pirlaggine si inalberino, dimentichino del tutto il merito, e sbottino “che fai, offendi?”. Ciao, L.
    p.s. non vorrete mica che “argomentI” sul non essere “figlio di”?

  12. La soluzione per evitare la diabolica affermazione dei “figli di”: portar via ogni figlio (di e non) ai genitori alla più tenera età, crescerlo in una struttura di selezione adeguata… Non è mia, certo, ci aveva già pensato in Germania un signore coi baffi (li voleva di razza, lui, però). – Incontro sovente dei “figli di nessuno” che non ce l’hanno fatta con pieno merito, eppure non se ne fanno una ragione. Mah. Buone cose, Beppe (figlio di geometra che non ha seguita la “carriera” del padre)

  13. Tra le caste di giornalisti/blogger e i massoni che si “aiutano” vicendevolmente c’è ben poca differenza secondo me. Alfredo

  14. Dottori, io sono un blogger, ho bisogno di aiuto.
    Cosa devo fare per entrare nella confraternita?
    Devo accettare camarille dagli sconosciuti?

  15. Dai Luca, non prendertela.
    Lo sappiamo tutti che il tuo successo non è dovuto ai tuoi parenti, ma bensì alla tua bellezza.

  16. Zuck, è come Fight Club. Thi first rule about the camarilla is you don’t talk about the camarilla. The second rule about the camarilla is you don’t talk about the camarilla (che cazzo è una camarilla???) :D

  17. Per un po ho avuto qualche livore con i figli di, pensando che gli fosse tutto più semplice: il numero di telefono che tu devi elemosinare loro lo hanno già in agenda. Un’amica mi diceva che nessuno si stupisce quando il figlio di un medico fa il medico, o di un avvocato, l’avvocato; lo stesso non avviene per gli attori, i cantanti, o i giornalisti dove però la capacità è testimoniata dal pubblico, che alcuni riescono a conquistare. Quanto a Luca.. beh scusate ma voi pensate seriamente che la sua storia professionale fosse avvantaggiata rispetto quella di altri?

  18. Beh,in effetti, forse per Luca Sofri non é applicabile il teorema, altrimenti dovrebbe stare in carcere…

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