Aridaje de punta

La questione delle scarpe a punta (stivaletti et similia) muove l’orbe.
Una tale – qualche tempo fa – scriveva ad Isabella Bossi Fedrigotti: “Buongiorno Isabella, sono in un momento di pausa e ho sfogliato una rivista di moda, ma perchè l’anno scorso, come quest’anno, imperversa solo la moda delle scarpe a punta? A me personalmente non piacciono e cerco disperatamente scarpe cosiddette normali!”.
Rispondeva la Bossi: “Confesso che ho anch’io il problema della scrape a punta avendo il 40 e mezzo di piede mi ritrovo con scarpe lunghe mezzo metro… Ciao, Isabella B.F.”.
Il problema delle scarpe a punta.
Ne scrive anche Giulia: “La punta aguzza è aggressiva. Con quelle scarpe lì sembri sempre in procinto di attaccare qualcuno. A mio modesto parere, le scarpe con la punta sono responsabili della crisi del corteggiamento nell’area del Nord-Est”.
Io una soluzione molto drastica ce l’avrei: il tackle scivolato.
Ma forse – e in questo caso perdonatemi – lo avevo già detto in un’altra occasione.

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12 Commenti

  1. pur se tutto è relativo, in campo estetico e vestiarico, una legge assoluta c’è: la banalità.
    Adesso, non so quale sia la situazione del nord-est ma qui nella california d’italia, nel triangolo del salotto, nel diamante industriale del sud (puglia), la situazione è netta.
    Se vuoi essere accettato devi aderire ad una frangia: o a quella fancazzista checazzomenefreghista di quelli che si fanno ancora le canne, vestono con pseudo o veri stracci, negano l’importanza e l’etica dell’agghindaggio (anime povere, bruciate all’inferno !), oppure alla frangia “aziendalista”.
    E qui entra in ballo la scarpappunta.

    La donna DEVE avere la scarpappunta, come simbolo di maturità sessuale e attitudine al coito, meglio se alta (a stivaletto, meglio ancora l’orrido fintoadidas), e magari il pantalone semimimetico infilatoci dentro. Razione minima di cinte, borchie e accessori punk-chic-kitsch decisa mensilmente dalla giunta comunale.

    Per gli uomini, lo sportivo è il ginz di marca, scarpa paciotta finto sneaker, camicia con colletto grattacielico e maglione in casc’mirr a scelta di color vomito di mela verde o vomito di fragole.

    L’elegante sostituisce il ginz con il gessato, il maglione con la cravatta annodata come solo i calciatori sanno (nodo delle dimensioni di una forma di pane da 1 chilo) e le paciotte finto sneaker con le paciotte finto sneaker un pò più eleganti.

    Basterebbe, secondo me, che le strafighe di turno, obbligate con legge nazionale o semplice tortura, mettano tutte quei bei vecchi occhidibue con la punta tonda tonda e lo sguardo malizioso da studentessa giapponessa.

  2. nel senso che fanno sesso con te, o che ti “danno di” sesso ? ti sembrano pronte a genuflettersi ed impecorinarsi ?
    a questo punto, il cravattone gigantico dovrebbe essere simbolo priapico, nespà ?

  3. ..maronn quante seghe mentali Pietro..mi fanno sesso come le autoreggenti, le mini giropassera, i perizomi, i reggiseni trasparenti, i capezzoli turgidi e chi più ne ha più ne metta…credo sia chiaro il concetto, no? aspetta..cerco un sinonimo per l’espressione “mi fanno sesso”..mm…dunque..vediamo…ecco,ci sono! “mi eccitano un filo sotto l’erezione”..contento?

  4. Bisognerebbe dare l’ergastolo a chi ha tirato fuori quegli obbrobri di scarpe. Non capirò mai perché piacciono alle donne, ma il risultato è che le hanno di molto imbruttite. Meglio le scarpe tagliate da un lato che seguono e aggraziano ancora di più la forma del piede. Rosse. Nere. Bianche. Blu. Tutti i colori. Quelle sì che sono eleganti, affascinanti ed eccitanti. Quelle a punta sono proprio bbbrutte, ma bbbrutte, ma bbbrutte. Diciamolo!

  5. Ci vuole una campagna nazionale, Giulia! Vanno coinvolti gli organi di informazione, fatte campagne di prevenzione. E’ un’epidemia peggio della Sars! :)

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