Note a margine dell’interruzione della pubblicazione delle liste dei massoni.
Non perché le debba a qualcuno. Giusto perché mi va, così.
Sottotitolo: “Antropologia del commentatore da blog“.
Mettiamo per un attimo da parte la discussione sulla liceità sulla divulgazione, le elucubrazioni riguardo fantomatiche violazioni della legge sulla privacy e tutto il resto. Resta il fatto che in Italia (oddio, ovunque, a dire la verità, ma limitiamoci a pensare locale invece che globale), in Italia dicevo, sporgere querela è una cosa facile facile. Esistono ominicchi che ci campano: un bigottone di Brescia, ad esempio, che sbarca il lunario a forza di raccattare mille euro a botta da qualsiasi opinionista se ne esca – in tv, in radio, sul web – con una frase ad effetto buttata lì per scandalizzare i benpensanti.
La procedura è piuttosto semplice: lui sporge denuncia, i carabinieri ti chiamano per avere rassicurazioni che tu sia veramente tu e, dopo un annetto buono, il tribunale ti scrive che è pronto a fissare una data per l’udienza ma che siccome il sor giudice è oberato di lavoro, te la puoi cavare con mille euro o giù di lì, e non se ne parla più. Niente udienza, niente giudizio: si inseriscono i mille euro, si gira la rotella, e te ne vai con la tua bella pallina contenente la liberazione dalle rotture di coglioni. Mica per niente gli avvocati ti consigliano sempre di accettare, che altrimenti rischi di spendere cinque volte tanto.
Detto questo, e fatte tutte le premesse che vogliamo (che il server si trova al di fuori dall’Unione Europea, che un preciso articolo di un decreto legge inegrativo alla famigerata legge sulla privacy prevede espressamente non si commetta reato quando gli elenchi di nominativi siano “conoscibili da chiunque”, eccetera eccetera), su ventiseimila nomi, per la legge dei grandi numeri, qualcuno disposto a buttare via il proprio tempo e farti spendere il tuo dovendo anche affrontare la richiesta di una rogatoria internazionale che molto probabilmente non porterà comunque a niente, lo si trova di sicuro.
E qui la burocrazia va per la leggera: che la pubblicazione sia legale, che il dominio non sia tuo, che il server non sia in territorio italiano sono cose che comunque potrai dimostrare. Ma dopo.
Non pagherai i mille euro a botta: molto più semplicemente trascorrerai due anni a fare avanti e indietro dalla caserma dei caramba per rassicurarli che si, per quanto non c’entri niente, tu sei veramente tu.
Le decine di cuor di leone petulanti che nei commenti di questo blog sono intervenuti sostenendo che per continuare la pubblicazione dell’elenco dei massoni “bisognava avere le palle” si accomodino: li tirino fuori lorsignori i gioielli di famiglia, imbarcandosi nella divulgazione di una lista di nominativi di cui passeranno per autori, malgrado il medesimo documento (che è passato di mano in mano dal 1992 fino ai nuovi fasti di questi giorni) giri tranquillamente per internet in forma anonima, rimbalzando da un network di file sharing all’altro (in culo ai massoni, tra l’altro, e senza la vaselina della pubblicazione su un unico blog: prova a bloccare un file che rimbalza come una pallina da flipper da una parte del mondo all’emisfero opposto).
Sarebbe come trovarsi a San Siro, in una tribuna di petomani e, senza alcun apparente motivo, alzarsi, assicurarsi che le telecamere riprendano le scena mandandola in diretta tv e magari anche sul tabellone luminoso dello stadio, puntare il ditino al cielo e urlare: “Si, ok, ok, sono stato io!”.
Ragionamenti da commentatore a tempo pieno dal quale non si può pretendere più di tanto: l’autore del blog “famoso” sparge il mangime, e lui si occupa di beccare a caso. Del resto, si sa, la gallina non è un animale intelligente.
A me le palle piace anche giocarle, ma su questioni un filo più degne. E quando perderle (una per volta, o entrambe su una sola puntata) valga la pena.
Lo scoop sull’elenco diventato di pubblico dominio dopo le anticipazioni di Macchianera lo lascio ai capponi che non han nulla da mettere sul piatto.
Liste ben più degne per cui vale la pena rischiare ne esistono: quella dei medici obiettori; quella dei deputati che han votato la legge sulla fecondazione assistita; quella degli antiabortisti che hanno abortito; quella degli antidivorzisti che hanno divorziato; quella dei carabinieri della caserma di Bolzaneto; quella delle ditte italiane che hanno farcito di mine antiuomo qualsiasi conflitto da vent’anni a questa parte; quella delle società di copertura che gestiscono lo smaltimento dei nostri rifiuti radioattivi nel terzo mondo, e qui è già il momento dell’eccetera eccetera.
In attesa di una di queste, Macchianera si imbarca in una nuova, monumentale impresa: la divulgazione di un elenco di provati pirla. Li trovate in lista uno per uno nella sezione dei commenti. E funziona, vi dico (anche se spiace per i pochi che saranno inclusi nella lista anche se non facenti parte della categoria: come nei format più blasonati sono presenti “talpe” che nulla hanno a che fare con il contesto): l’iscrizione avviene per autodelazione, e l’elenco si aggiorna autonomamente, dal momento che ciascun pirla contribuisce alla manutenzione e all’aggiornamento autosegnalandosi.
Un “Peer to Pirla”, in pratica.
Vedere i massoni che godono del fatto che la lista non sia più stata pubblicata fa davvero vomitare.
Wow, una delle più grandi rosicate del Gialuca Neri.
Gialucchino, ma se sei davvero convinto che la legge sia dalla tua parte perchè non continui la pubblicazione?
Non è che forse, forse eh, sto ipotizzando non incazzarti, dicevo non è che forse avevano ragione quelli che dalla prima ora ti suggerivano che la legge tutela i dati sensibili?
Ciao castorone, stammi bene.
Sarà che sono nato nella regione che è il buco nero della democrazia, sarà che sono un pirla, ma secondo me il Neri ha ragione.
E poi perchè non può dare del pirla a chi gli pare? Siete suscettibili?
Esimio signor Gianluca Neri, continuo e persisto con la mia medesima domanda, che ho già posta ad ogni sua puntata della lista dei massoni:
Può spiegarci il VERO motivo della sua audace (sic) presa di posizione contro i massoni?
Per chi lavora?
Per chi tira l’acqua al suo mulino?
Per quale motivo é partito in una battaglia contro i mulini a vento?
Veda e le ricordo che abito in Svizzera, sono un massone ch’é espatriato da 40 anni, dunque non avrei avuto l’onore d’essere nominato nelle liste, ma mi sono autodenunziato come massone.
Lei non ha MAI degnato rispondere ed in più adesso si permette (ognuno fà quelo che gli pare), di tratatre i suoi lettori ed intervenenti al blog di pirla!
Bravo, molto serio nel suo percorso!
Desidereri ancora porle un’altra domanda:
Come fà ad occuparsi di 4 blog diversi?
Come vive?
Chi la paga?
Berlusca… oppure l’opposizione?
Non penso che le belle arti, di cui ne possiede, una tra sue lauree, possa darle abbastanza per sopravvivere!
P.S. Si é mai chiesto come mai la massoneria é sempre stata combattuta dai reggimi dittatoriali?
Qualcosa deve pure averla di anti dittatoriale o di democratico!
Cosa ne pensa?
Mi spiace per coloro, massoni e non, che hanno inviato commenti argomentati, ma hanno quasi certamente sprecato il loro tempo: ad un occhio clinico è piuttosto evidente che il sig. Neri presenta diversi sintomi di un disturbo di personalità che il DSM-IV, il Manuale per la classificazione dei disturbi psichiatrici, è classifica come “Disturbo Antisociale di Personalità”, con un quadro clinico caratterizzato fondamentalmente da inosservanza e violazione dei diritti degli altri.
Le caratteristiche che consentono di diagnosticare questo disturbo, da tenere comunque distinto da quello più grave di psicopatia, sono:
– disonestà nell’interpretare le opinioni altrui e manipolazione dei fatti per giustificare la propria condotta;
– anamnesi comportante aggressioni ripetute, fisiche o verbali; grave violazione di regole comunemente accettate;
– altro di minore importanza
Gli individui con questo disturbo non riescono a conformarsi alle norme sociali secondo un comportamento legale; possono compiere ripetutamente atti passibili di sanzioni legali, fra cui è tipico il molestare gli altri con attività illegali o vere e proprie aggressioni. Possono ripetutamente mentire o simulare eventi inesistenti. L’impulsività è una costante della loro vita e si traduce in incapacità di pianificare il futuro. Le decisioni vengono prese sotto l’impulso del momento, senza considerazione delle conseguenze per sè e per gli altri; questo può determinare cambiamenti improvvisi di comportamenti fortemente determinati fino a pochi momenti prima. Gli individui con questo disturbo tendono ad essere irritabili ed aggressivi e mostrano di non curarsi della sicurezza propria o altrui fino a quando eventi specifici non previsti provocano un brusco capovolgimento di atteggiamento, motivato di solito con pretesti di tipo giustificativo. Possono essere indifferenti o fornire razionalizzazioni superficiali dopo avere fatto del male a qualcuno (“peggio per loro”, “doveva accadergli”, o simili). Possono giungere a biasimare le loro vittime giudicandole meritevoli del loro destino; possono minimizzare le conseguenze dannose delle loro azioni o possono semplicemente mostrare indifferenza. Generalmente sono incapaci di scusarsi o di riparare al loro comportamento. Possono avere un’autostima eccessiva ed arrogante (per es. pensare che un lavoro ordinario non sia degno di loro) e possono essere eccessivamente testardi, sicuri di sè o presuntuosi. Talvolta hanno un fascino disinvolto e superficiale, per es. usando termini tecnici o un gergo che può impressionare chi non ha familiarità con un argomento. Questi individui possono essere espulsi con infamia da gruppi sociali di cui fanno parte, non riuscire a essere economicamente indipendenti, impoverirsi e diventare dei “senza tetto”, etc. etc. Hanno maggiori probabilità rispetto alla popolazione generale di terminare la loro vita in modo non naturale.
Questo è il quadro clinico tendenziale che emerge dall’analisi di quanto il sig. Neri scrive nelle sue varie comunicazioni: se la diagnosi è corretta, è del tutto inutile cercare di entrare in relazione con lui sui contenuti delle azioni che compie. Se pubblicare liste di aderenti ad associazioni consentite dalla legge, massoniche o meno, è un reato (non ho competenze specifiche sull’argomento) allora l’unico modo per fermarlo è l’immediata denuncia penale, per le caratteristiche tipiche di questo disturbo di personalità, che riesce a prendere atto delle conseguenze negative dei propri atti solo quando costrettovi da circostanze esterne.
Azzardo un’ipotesi, non mi uccidete, e se il Neri avesse voluto dare uno spazio ai massoni perchè potessero spiegare il proprio modo di essere – magari d’accordo con loro -?
L’iniziativa delle liste (superate), proprio per la vetusà delle stesse era semplicemente ridicola, non avrebbe meritato, di per sè, nessun commento … è stato il commentario che ne è scaturito ad essere interessante. Mi piacerebbe sentire ancora tanti “fratelli” rispondere a delle domande semplici, di cui hanno voglia di parlare, perchè magari nelle loro logge non è consentito esprimersi più di tanto.
Ad esempio, perchè nonostante la presenza, in passato, di tanti uomini illustri in tutti i campi, oggi la massoneria, come istituzione, è muta sul secessionismo di Bossi, è muta al sud sulla questione mafia, è muta in tante altre cose… accade spesso che questo mutismo, spesso, venga utilizzato da qualcun altro (non massone) per dire ciò che la massoneria pensa … suggerisco ai £fratelli”: perchè non ci dite come la pensate? … perchè non ci dite cosa intendete fare per dare il Vs contributo?…. e non mi dite che sul sito ci sono le risposte … quelle che ho letto non danno l’idea di come la si pensa.
Personalmente penso che la massoneria, anche storicamente, possa dare un contributo all’umanità … ma se vi state chiusi nelle logge con i vostri grmbiulini e martelletti a giocare come bambini insoddisfatti, sicuramente non farete paura ma ricadrete nella banalità … e forse questo è anche peggio.
Il merito di questo blog è quello di aprire un dibattito … occupiamo in maniera intelligente questo spazio ed il nostro tempo … attendo le vs risposte
Neri, non sei altro che la versione internettiana delle pettegole di paese.
A te e a loro va il mio massimo disprezzo.
Ho visto l’analisi di Frisorti e, pur non essendo uno psichiatra, faccio un commento: Neri è solo uno sciocco che ogni tanto fa il passo più lungo della gamba; questa volta gli è capitato di nuovo, tutto qui. Purtroppo di spostati come lui ce ne sono molti in giro: sarebbe meglio per l’umanità che ce ne fossero di meno? Ovviamente sì! Hanno diritto a vivere anche loro? Naturalmente sì! Hanno il diritto di dare fastidio ad altri solo perchè hanno la testa fatta a pera? Assolutamente no! E quindi è giusto perseguirli – legalmente, sia chiaro – per fargliene passare la voglia e fargli perdere l’abitudine di fare porcherie sbattendogli il naso dentro: esattamente quello che si è iniziato a fare. Adesso è tardivo e inutile, oltre che vergognoso, fare marcia indietro. E poi a gentaglia simile non bisogna dare troppo spazio: bisogna educarli a pensare che i comportamenti arroganti non pagano. Il resto sono solo chiacchere da salotto.
Carissimo Neri, adorato. A questa decisione – ‘cercate nel file-sharing’ – potrebbe seguire un post sul fatto che in questo periodo la GdF stia facendo chiudere siti con contenuti relativi al p2p e che sostanzialmente stia minacciando gli utenti?
Gianluca, benvenga qualche articolo contro i medici obiettori (hint: corsera di oggi), ma per carita’ niente elenchi, che oltre ad essere fuori legge sono anche noiosissimi.
Per quello spippolato del Neri.
Aspettiamo gli elenchi dell’ Opus Dei e subito dopo di quelli che ti danno i soldi per tenere aperta questa baracca.
Ciao passerone!!
Lo sapete qual’è la cosa più assurda di tutta questa storia?! Che il “caro” Gianluca Neri guadagna soldi in base alle visite nel sito, dunque ogni volta che lasciamo un massaggio, o visitiamo il sito per vedere le fesserie che scrive, lui guadagna soldi… siamo al limite dell’indecenza.
Propongo e ritengo giusta la denuncia nei confronti di questo animale che venderebbe anche la Madre.
Propongo di bloccare i suoi guadagni illeciti e di devolvere il tutto in Beneficenza.
E’ l’unico modo per dare una vera lezione a questa gente.
Caro Neri, fattelo dire da un pirla: sei solo chiacchiere e CSS…
Sono massone da qualche anno.Il mio cognome inizia con la P, quindi non è apparso su queste pagine……Ma non mi vergogno di essere massone….anzi. Ne vado orgogliosa. Caro amico, qual’è il tuo malessere? Da cosa è dato? E’ brutto stare male con sé stessi, perché in tal modo non sappiamo stare bene con gli altri….Se siamo sporchi dentro vediamo sporcizia dappertutto , specie negli altri….Ricordati che come vediamo gli altri è il nostro specchio….Questo vuol dire che il male che vorresti fare a noi massoni (e non ne fai, perché non abbiamo paura di tali stupidaggini) lo fai solo a te stesso…..Forse se tu chiedessi aiuto….ad uno psicologo…oppure …..prova a bussare a una delle nostre porte…sai, non si sa mai….potresti imparare a lavorare su te stesso e ad essere tollerante e rispettoso nei confronti di chi la pensa in maniera apparentemente diversa dalla Tua.
Titti
Caro Neri ,
lascia perdere e prima di parlare o scrivere di Massoneria informati…….
Caro Neri ,
lascia perdere e prima di parlare o scrivere di Massoneria informati…….
Evvai Gianluca, che bella che è stata tutta ‘sta storia dei massoni, quest’ultimo post ne è la degna conclusione, eh sì sono proprio orgoglione di essere un pirla, mi autodenuncio, mi autosegnalo e contribuisco alla manutenzione e all’autoaggiornamento di questo spazio autogestito, autoreferenziale, autonomo, indie e per questo ultra cool, trendy, flair, stylish.
Per Gianluca Neri
Il parlare con facilità è causa di guai per l’uomo troppo ciarliero, poiché il parlare significa pronunciare un grande numero di parole ed è facile lasciarsele sfuggire di bocca, e difficile rimangiarsele.
Rifletti Gianluca!
GianLuca Neri merita tutta la mia solidarietà e farà bene a non arrendersi anche se nessuno lo potrà giudicare un vile o un debole se interromperà la pubblicazione perché ormai il sasso nello stagno lo ha gettato. sono lieto che molti massoni abbiano pubblicamente dichiarato di esserlo nei Post: evidentemente esistono almeno 2 Massonerie, una quella di quelli che non hanno niente di cui vergognarsi(penso ad un mio concittadino novarese Teresio Giustetto, recentemente scomparso, vecchio liberale,che lo ha voluto dichiarare sempre da vivo e anche in occasione della sua scomparsa, annunciando una cerimonia massonica nei suoi annunci funebri, invece della cerimonia religiosa, e una Massoneria a cui piace l’ombra, il potersi dichiarare massoni e cattolici, tutto e il contrario di tutto. La prima Massoneria, quella della trasparenza è europea e moderna, come in Francia e negli Usa, la seconda è molto, troppo italiana e gelliana.
Quanto alle spiritosaggini sulle liste dei medici obiettori non meritano commenti: le liste sono già pubbliche, disponibili presso le Asl, facilmente deducibili dagli organici dei reparti.
Mi viene in mente una fotografia che NON ha fatto il giro dei quotidiani italiani, ma è disponibile a chiunque ne faccia richiesta: a Roma, Villa “Il Vascello”, sede del G.O.I., allo stesso tavolo erano presenti Rita Levi Montalcini, Rigoberta Menchu e Gustavo Raffi, Gran Maestro del G.O.I.
Credo sia sufficiente per dire che la Massoneria Italiana è uscita da tempo dalle catacombe.
Un fraterno abbraccio a tutti voi.
….forse Neri ha fatto tutto ciò perchè gli sarebbe piaciuto far parte della massoneria; o forse un tempo non è stata accettata la sua domanda.
Mha! chissà!
saluti a ttti i delusi
Niente muratori a Topolinia
Esattamente come aveva previsto Massimo, beh diciamo come era prevedibile, eppure contrariamente invece a quello che avevo pensato io (si, avevo sopravvalutato Gianluca Neri, pensavo avesse già ponderato prima le ovvie conseguenze legali, o forse c’è q…
Niente muratori a Topolinia
Come aveva previsto Massimo, beh diciamo come era prevedibile, eppure contrariamente invece a quello che avevo pensato io (si, avevo sopravvalutato Gianluca Neri, pensavo avesse già ponderato prima le ovvie conseguenze legali, o forse c’è qualcosa che …
una brutta marcia indietro. su su. un po’ di coraggio.
I Lions, i Rotary, i Kiwanis, i Soroptmist pubblicano ogni anno annuari con i nomi e gli indirizzi di tutti gli iscritti. Perché la Massoneria, no? Tutte le Diocesi italiane e il Vaticano pubblicano Annuari con i nomi di tutti i sacerdoti e i laici con incarichi perché la Massoneria non fa altrettanto? Se doni il sangue dopo un tot di donazioni ricevi diplomi di benemerenza e i nomi sono scritti spesso sui giornali ma i Massoni non sono benefattori? Se ti sposi non fanno le pubblicazioni in Chiesa/Municipio? I bambini che fanno la Prima Comunione, i ragazzi e gli adulti che fanno la Cresima non vedono il loro nome pubblicato sui bolletti parrocchiali distribuiti a tutti i parrocchiani e così i bambini appena battezzati o gli adulti che ricevono il Battesimo? Chi pratica l’esoterismo(maghi, cartomanti, astrologi) non si fa addirittura pubblicità sulle Pagine Gialle? Però Neri non può pubblicare le liste dei massoni, eppure la Costituzione parla chiaramente sulle società segrete.
x tolardo
ma sei serio quando scrivi queste cose? o stai giocando?
Gent.mo Sig. Tolardo,
risponderei volentieri alle sue domande, se solo avessi un suo indirizzo email a cui farlo. Evidentemente lei pretende chiarezza ma poi non si comporta allo stesso modo. E riportare un link ad un blog su cui lei scrive non è la stessa cosa. In ogni caso, brevemente : 1) Non esistono due Massonerie, una moderna ed una “gelliana”. Semplicemente, quella di gelli era una associazione – o chiamiamola come vogliamo – che nulla aveva a che vedere con la Massoneria. La Libera Muratoria è una, e una sola. E lo spirito dei propri membri direi che è venuto fuori chiaramente su questo blog. 2) La Massoneria non è una società segreta. Quando la Costituzione parla di tale “soggetto giuridico”, semplicemente non si riferisce alla Massoneria. 3) Dire che cartomanti e maghi praticano l’Esoterismo ha la stessa valenza che definire gelli Massone.
La mia mail è invece riportata qui in calce. Mi contatti liberamente, se è interessato più a conoscere che al sensazionalismo.
Cordiali Saluti,
Marvin
privacy L’UNIONE SARDA 15 feb 04
«Se io chiedessi l’elenco degli iscritti a un partito o a una confessione si rifiuterebbero»
Un conto è aprirsi al mondo in nome della trasparenza, un altro è violare la privacy. È il gran maestro del Grande Oriente d’Italia a sottolineare la sfumatura, spiegando da massone e da uomo di legge perché le logge non intendono rendere pubblici gli elenchi degli iscritti.
Venuto a Cagliari per salutare maestri, muratori e apprendisti e inaugurare la Casa cittadina dell’associazione dopo il restauro, l’avvocato Raffi spiega volentieri la differenza tra segretezza e discrezione: «Penso che per chi fa parte della dirigenza sia opportuno avere visibilità sul territorio, ma per quanto riguarda gli altri non si può dimenticare il diritto alla privacy. D’altra parte non credo che se andassi alla segreteria di un partito o mi rivolgessi a una Chiesa per avere l’elenco completo degli iscritti o dei fedeli verrei accontentato. Questo è uno strano Paese: quando le aziende indagavano sulle tendenze politiche degli operai ci fu una sommossa in nome della riservatezza, quando si parla di massoni invece l’atteggiamento cambia. Ora, a parte il fatto che come gran maestro sono il custode di dati sensibili e questo mi impone un dovere di riservatezza, non capisco che utilità possa avere far andare la gente per strada con una targa al collo che dice: mi chiamo Giuseppe e sono massone. Nessuno ha il diritto di indagare nell’intimo un’altra persona». Ma la segretezza carbonara, la blindatura all’esterno, quelle no: «Ho una convinzione: non cogliere l’importanza dei media porta a pagare scotti altissimi. È un principio elementare: più sei visibile e più hai diritto alla trasperenza, più ti nascondi e più ti metteranno alla gogna. Noi massoni siamo cittadini tra i cittadini e chiediamo di essere giudicati per i nostri valori e per i nostri comportamenti. E dopo i prezzi che abbiamo dovuto pagare in passato, sarei masochista a pensarla diversamente. Certo, ci sono state epoche storiche in cui la mancanza di segretezza poteva significare il carcere o il patibolo, ma in una democrazia non ha senso».
Ma i cambiamenti non riguardano solo il rapporto con i media: «Abbiamo attraversato un periodo di gerontocrazia, la massoneria non riusciva a farsi capire da chi stava fuori, era diventata una sorta di museo delle cere. Oggi abbiamo accolto un buon numero di giovani qualificati, ci siamo aperti. Secondo Armando Corona oggi contiamo meno che in passato? Posso capirlo, ogni generazione è convinta che prima andasse meglio». Quanto all’agenda del massone 2004, al primo posto c’è il dialogo: «Io sono il gran maestro più laico che il Grande Oriente d’Italia abbia avuto dal dopoguerra a oggi, eppure ho il massimo interesse a confrontarmi con gli esponenti religiosi. Anche nell’Islam, per esempio, si può trovare un’area con cui parlare e misurarsi. Le più grandi tragedie dei nostri tempi nascono dalla mancanza di dialogo». (c. t.)
Mi sembra utile riportare questo articolo: non proviene dalle catacombe e chi vuole capire con spirito libero è accontentato. Ma a qualcuno interessa veramente capire? Molto meglio parlare a vanvera, “c’est plus facile”!!!!!!
Non era assolutamente intenzione di nascondermi: il mio indirizzo email è ptolard@tin.it. Ho 40 anni, faccio l’impiegato, vivo a Novara da sempre. Sono cattolico praticante, sono iscritto alla Cisl e al partito della Margherita, al Kiwanis Club e ad Amnesty International. Sono queste le mie appartenenze più importanti. Il post che ho fatto un po’ era ironico, un po’ no, ovviamente!
caro Tolardo ,hai ragione si trovano gli elenghi di Lions, i Rotary, i Kiwanis, i Soroptmist Topolino club…………..e quelle degli iscritti ai sindacati? o dell’Opus Dei?……….MAI VISTE…….anzi l’ultima sembra che non esista……………eppure la Costituzione parla chiaramente sulle società segrete.
Non mi pare che il problema sia quello degli iscritti ai sindacati, oltretutto, chi solleva il problema delle liste degli iscritti ai sindacati è sempre chi, contemporaneamente, sostiene che non contano nulla, che nessuno li segue, che sono anacronistici, che hanno perso un sacco di iscritti. Chi è iscritto ai sindacati nell’industria privata non lo nasconde mai, spesso partecipa agli scioperi ed è facile accorgersi della sua “assenza” e, spesso, partecipa a manifestazioni e comizi, a volto scoperto, quelle stesse che danno fastidio al “framassone” Berlusconi. Nel settore pubblico poteva costituire un titolo di privilegio ma le cose sono cambiate da un pezzo. Quanto all’Opus Dei l’Italia non è la Spagna, in Italia l’Opus Dei, anche nel mondo cattolico conta molto poco. Contano molto di più Azione Cattolica, Focolarini, Acli, Comunità di S.Egidio, per non parlare di Cl, tutti movimenti cattolici diversi tra di loro per tendenze anche politiche ma tutti operanti alla luce del sole, con esponenti e militanti che sbandierano la loro appartenenza ai 4 venti. Perciò non nascondiamoci dietro ad un dito.
massoni.
confesso che ho provato un senso di delusione assoluta quando hai tolto la lista dei massoni. confesso che contavo moltissimo sul fatto che finalmente si aprisse una piccola breccia in quel mondo di totale ipocrisia del giornalismo nostrano.
confesso ceh ti chiederei la lista completa via mail per continuare il tuo lavoro informativo. ma sono sardo e guerriero non ci conto. forza paris sino alla fine. conta su di noi uomo coraggioooooooo
http://italy.indymedia.org/news/2004/02/482909_comment.php
http://www.altrementi.org/files/documenti/massoni.zip
ELENCHI VECCHISSIMI……..NON HANNO SENSO !
The lesser of two evils is still evil.
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Mi spiace non vedere la lista, comunque la massoneria si stà divulgando come una macchianera.
Troppe persone …. troppe proprio troppe si nascondono e sarebbe bello smascherare qualche massone.
Conosco alcuni dei loro nomi e mi guardo da loro. Peccato non poter indagare meglio sulle loro organizzazioni.