Va be’ che in tempi di verifica i ministri gonfiano il petto per paura di essere sostituiti o spezzettati, però vantarsi che i cittadini passano più tempo sui siti della pubblica amministrazione rispetto agli altri cittadini europei magari qualche dubbio potrebbe farlo venire: 42 minuti su un sito in media sono proprio tanti, e a me fa pensare solo che la burocrazia italiana è andata sic et simpliciter sul Web.
Eppoi quell’MIT sul sito, c’mon!
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Forse Stanca ha confuso i dati di visita dei siti di “Pubblica Amministrazione” con quelli del noto sito sadomaso “Pubica Amministrazione”.
Ma il MIT non è un marchio registrato?
Eppoi: se nelle statistiche sono compresi anche i siti delle amministrazioni locali (comuni, regioni, ASL) il primato ci può stare tutto.
Mmmm… problemi di usabilità? Non si trova cio’ che si vuole? Si scaricano inutili file Word? Tanti sono i modi per perdere tempo sui siti della pubblica amministrazione…
Nei siti della pubblica amministrazione l’usabilità non sanno neanche cos’è. Basterebbe solo vedere la pagina linkata, per farsi un’idea.
Hanno pagato milioni di euro dei superconsulenti (che non hanno mai fatto un sito usabile in vita loro) per scriverne e parlarne, ma poi quando hanno messo in pratica i progetti hanno lasciato le belle idee nel cassetto e hanno riprodotto on-line la stessa sclerocrazia che conosciamo negli uffici pubblici.
Altro che orientamento all’utente… qui prevale l’orientamento al potere… =;-)