Il blogger capitano

Non so con esattezza quale sia stata e quale continui ad essere la ragione di tanta indifferenza, ma è un fatto che il mainstream e/o l’establishment dei blog non abbiano mai parlato dell’unico blog avente come tenutario formale un calciatore professionista (fino a ieri nientemeno che capitano di una squadra di serie A).
Si fosse trattato del blog di Vieri il clamore sarebbe stato chiaramente diverso.
Ma è il blog di Giovanni Tedesco, giocatore mediaticamente poco vendibile, privo di veline e gossip, capitano di una squadra di provincia, qualcosa di più di un mediano buono per Ligabue e punto fermo di qualsiasi formazione di fantacalcio con ambizioni di vittoria.

Il blog lo tiene Filippo, webmaster del sito ufficiale del giocatore.
Tedesco detta, rilascia interviste, fotografa e si fa fotografare.
Filippo assembla e pubblica sul blog, in un auspicato filo diretto con i tifosi, dal potenziale enorme. Calciatore e tifoso si parlano senza filtri, senza inutili intermediazioni, grazie al blog.
Al di là della tifoseria perugina, tuttavia, pochissimi percepiscono il valore di tutto ciò, il valore di non avere Lucie Blini come interfaccia con i propri idoli.


Il blog di Tedesco, nato durante il ritiro estivo del Perugia, rimane a galleggiare diginitosamente tra gli altri, con gli alti e i bassi tipici di un blog aggiornato a singhiozzo (come avviene per qualsiasi altro blog del resto).
Forse neanche Tedesco e Filippo capiscono le enormi potenzialità di quell’intuizione e l’eccitazione iniziale si spegne gradualmente.

Poi succede un fatto.
Poco logiche dinamiche d’intrecci e impicci tra presidenti e società smaniose di riparare alla propria incapacità portano al bizzarro passaggio del capitano blogger dalle fila del Perugia di Gaucci a quelle del Genoa di Preziosi.
E Filippo torna ad usare il blog semiabbandonato.
E il blog di Tedesco s’impenna.
E leggerlo, per chi ama il calcio e per chi ama i blog, diventa fondamentale.

21 gennaio. Non lascio il Grifo.
Il blogger che agisce per conto del giocatore chiarisce: “In merito a quanto apparso su un quotidiano di oggi che paventa una cessione del capitano Giovanni Tedesco al Genoa, lo stesso afferma: ‘Io sono il capitano di questa squadra e con essa voglio conquistare la salvezza. Pertanto, fino a giugno, non prenderò in considerazione altre destinazioni'”.

Questo post ha 18 commenti.
Sono per lo più di tifosi perugini che ringraziano Tedesco; intanto alcuni tifosi genoani gli promettono il calore del suo eventuale prossimo pubblico.
Il webmaster si affanna a difendere l’immagine del giocatore dalla voci che circolano sempre di più, anche tra i commenti.

27 gennaio. Non me ne vado. Ho obblighi morali con il Perugia. 
Viene pubblicata un’intervista rilasciata dal giocatore al Giornale dell’Umbria, nella quale dichiara: “Genoa e Fiorentina si rassegnino: non me ne vado, ho obblighi morali con Perugia. Ieri ho portato mio figlio a scuola, i bambini mi chiedevano di restare. Certe ‘piccolezze’ valgono più dei soldi che mi offrono. Se la squadra deve retrocedere, retrocederò anche io. Mi metteranno fuori rosa? Non se lo possono permettere. La gente, Cosmi e Rava i nostri esempi. E se arriva la salvezza mi faccio tatuare il Grifo sul braccio”.
Tedesco non sceglie tra Genoa e Fiorentina e dice: “Una vale l’altra, a tutte risponderei la stessa cosa. Sono disposto a tutte le conseguenze del caso, anche ad essere messo fuori rosa”.
Ai tifosi dice “la nostra gente è un esempio. Noi calciatori dobbiamo fare riferimento a loro che ci seguono ovunque e ci incitano senza risparmiarsi”. Il giornalista che realizza l’intervista chiude riferendosi alla promessa di un grifo tatuato in caso di salvezza “Se arriverà la salvezza, lo farà. Anche se questo Tedesco il Grifo ce l’ha già tatuato dentro. Garantito”.

Per questo post i commenti diventano 28.
Crescono le prese per il culo tra perugini e genoani, le accuse al giocatore e le dimostrazioni d’amore viscerale. Su una cosa concordano tutti: Tedesco continuerà a giocare per il grifo, simbolo tanto del Perugia quanto del Genoa.
A poche ore dalla chiusura del calciomercato il webmaster ringrazia i commentatori e si lascia andare dicendo: “Giovanni apprezza tantissimo il vostro attaccamento a lui, vi ha tutti nel cuore e vi ringraziera’ sempre per quanto gli state vicini. personalmente spero chiuda la carriera con noi e mi auguro che il suo sogno, quello di giocare almeno una partita in nazionale da grifone, si possa avverare”.
Ma non sembrano parole convinte, forse Filippo già sa.

28 gennaio. Un saluto ad un grande giocatore ed un uomo straordinario.
E’ fatta. E’ ufficiale. Giovanni Tedesco ha firmato per il Genoa.
Il webmaster scrive un accorato post.
Le sue parole hanno la bellezza del tempo reale, del contatto diretto con il giocatore, del dietro le quinte, della spietatezza delle cose che non vorresti commentare ma sei costretto a digerire anche se sono amarissime.
“E’ da pochi minuti che ho parlato al telefono con Giovanni. Purtroppo mi ha confermato quello che temevo. Sono quasi 2 anni che gli curo il sito e che lo conosco personalmente, per cui mi sento in dovere di scrivere un doveroso saluto ad una persona eccezionale che ho avuto la fortuna di conoscere”.
Il suo è lo sfogo accorato di un amante abbandonato, ma ancora innamorato: “Ora che leggo di persone che gli danno contro rimango triste e rammaricato, solo chi lo conosce sa quanto tenesse a questa maglia, a questi colori. Chi lo insulta o critica sicuramente lo fa perche’ ferito, perche’ tutti noi rimaniamo male a sapere che il nostro piccolo capitano ci lascia…Ma non e’ giusto!”

I commenti arrivano al numero di 40.
Ringraziamenti, accuse, lacrime sulle tastiere.

Infine oggi, 29 gennaio. Le lacrime del capitano: “non avevo scelta”.
Tedesco sa di aver illuso tutti con le ultime cose dette e scritte.
“Non c’era altra scelta di fronte a quanto ha prospettato il Perugia, che mi ha messo con le spalle al muro e per necessita’ di bilancio mi ha ceduto. ‘Di fronte a questa situazione – ribadisce Tedesco – non avevo altra scelta: da una parte c’ era una societa’ che aveva gia’ deciso di cedermi e dall’ altra un’ altra che, pur se in serie B, ha dimostrato di essere pronta ad accogliermi con tanto entusiasmo. Lascio i miei compagni con le lacrime agli occhi, tanto e’ il dolore che provo in questo momento, anche se ho il dovere di iniziare a pensare con tutto me stesso alla squadra che mi aspetta”

I commenti per ora sono 16.
Per molti Tedesco oggi è solo un mercenario, come tanti.
Oppure è uno travolto dagli eventi.
O un giocatore finito.
O un salvatore della patria.
Per dimostrare o smentire c’è sempre stato il campo.
Ora c’è anche il blog. E tutto ciò è molto fico.

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