Mantengo quanto promesso, rimetto in giro, nel generoso sistema circolatorio della Rete, le canzoni restanti di quella singolare cassetta “Forza Italia” uscita in allegato a un numero di Cuore di dieci anni fa.
Questa spolverata sonora, suggeritami da Dolcemetà Liaceli, era stata fatta per opporre un minimo di resistenza (umana?) alle ipercelebrazioni di quel Club di Galantuomini, anch’esso giunto al decennio di anzianità.
Ma ancora una volta, l’unica scrittrice satirica italiana e il sottoscritto si sono trovati a constatare quanto quelle paginette verdi continuino a mancare ai sostenitori di allora e, inspiegabilmente, anche a lettori anagraficamente arrivati dopo la chiusura.
Ci sono domande che tornano con la regolarità dei condoni edilizi. Fra queste spicca la superclassica «ma perche Cuore ha chiuso?».
Forse è solo curiosità, ma insolitamente persistente dopo dieci anni, trascorsi i quali in genere certe esperienze editoriali vengono ricordate solo da addetti ai lavori e collezionisti. Io ci sento quel tono che si usa con gli amici, ad esempio con le metà esplose di una coppia di riferimento: “ma perchè vi siete lasciati?”.
Ecco, forse fra Cuore e i suoi lettori, più che una cessazione di forniture, si consumò un vero e proprio abbandono. E, a dirla giusta, col concorso di entrambe le parti, se è vero che la principale ragione che indusse l’editore Gianpaolo Grandi a interrompere precipitosamente le uscite durante il “week end dei morti” del novembre 1996, a metà dell’impaginazione di un numero mai arrivato alle edicole, furono le vendite ormai esigue.
Ma come ho già scritto a Iuma, autrice di un bel post-ricordo dedicato al settimanale voluto da Michele Serra e compari, sui miei-nostri sei anni di Cuore andrà scritto ben di più che questo piccolo commento. La mia notazione riguardava solo il limitato – ma sintomatico – tramestìo di reazioni piene di affetto causato da questi ultimi post. Fra coloro che domandano: “ma perchè non ne fate più di quelle cose lì?” (???), altri che rivorrebbero almeno l’indimenticabile Festa di Cuore di Montecchio, altri ancora che avviano una specie di gallery con la foto del tape in questione, brandito davanti al computer acceso o a una locandina di Kill Bill…
Di Cuore tireremo fuori ancora tante cose, com’è giusto. Intanto completatevi l’allegra cassettina, coi Mau Mau, Africa Unite e Claudio Bisio.
“RITMO POLITICO” (Mau Mau – Africa Unite per Cuore, 1994) scarica l’ MP3
Il testo di “Ritmo Politico”.
“ANCORA VOGLIA DI BISCIONE (reprise)” (Fiocco d’Avena – Rocco Tanica e Claudio Bisio non accreditato, per Cuore, 1994) scarica l’ <MP3
Le precedenti trasfusioni:
“LA VENDETTA DEL MULINO BIANCO” (Radiogladio per Cuore, 1994) scarica l’ MP3
Il testo di “La Vendetta del Mulino Bianco”.
“VOGLIA DI BISCIONE” (Rocco Tanica per Cuore, 1994) scarica l’ MP3
Il testo di “Voglia di Biscione”.
Cardionostalgia
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Mi dispiace dirlo, ma Cuore è morto con l’arrivo di Sabelli Fioretti, che lo trasformò in un giornale vero e proprio, troppo lungo da leggere, interessante per carità, ma zeppo anche di roba noiosa e delle gesta nefande dei politicanti, che alla fine sembravano assomigliarsi tutti nella loro bassezza. Cuore di Michele Serra, invece, lo leggevi in mezz’ora, ma quella mezzora te la ridevi sotto i baffi come un dannato. Era una sorsata fresca e dissetante. E penso che per fare un settimanale così ci sia bisogno di una cosa sicuramente: che i suoi giornalisti facciano la fame e siano inca**ati Neri (ops!) come bisce. O sbaglio?
Custodisco con cura e con amore ormai da più di un decennio, una cassetta allegata a Cuore: “Diventa leghista con l’ipnosi” con: sideA, voce di Bossi, sideB: voce di Miglio (l’ideologo della Lega). Oddio quanto mi manca Cuore…
Che ricordi. Cuore, i referendum…
Looptrain, secondo me sbagli. Sia chiaro: io credo che Serra, quando ci si mette e quando si contiene entro la cartella, sia il più grande umorista italiano mai esistito. Ma nessun giornale ha mai avuto il coraggio (si, ripeto: “il coraggio”) del Cuore di Sabelli Fioretti. E credo, in un certo senso, che ne abbia pagato le conseguenze. Le cose muoiono di persé, perché finisce un’era o perché, per cause di carattere prettamente sociale e disaffezionamento da politica e attualità, viene a mancare l’interesse dei lettori. Non sempre perché sono peggiorate.
Ricordo il nero fine settimana della fine di cuore, quando accedendo al sito web trovai il messaggio relativo alla cessazione della pubblicazione… Triste sorpresa, ma forse in effetti l’avventura era finita. Restano gelosamente conservati (a casa di un amico in Italia dato che il volume ne rende l’esportazione qui all’estero dove vivo un po’ difficoltosa) tutti i numeri pubblicati (salvo un paio persi o “prestati”) e i ricordi delle feste a Montecchio e ad Imola. E immagino da qualche parte ancora resti Enzo “Turbominchia”, primatista per permanenza in classifica nel “Giudizio universale”…
Pensiero stupendo!!! Che darei per avere un jpg di quella copertina. Da quel giorno ogni tanto mi trovo a canticchiare Patty Pravo e a sognare…
E, comunque, non è detto che…
“AVVERTENZA AI LETTORI
stare partecipando a un sondaggio di mercato relativamente alla possibilità di una riapertura della testata satirica “CUORE”….”
partecipo volentieri e voto si!!
anche io voto sì. Anche perché a Montecchio ci andai una sola volta e mi andrebbe di tornarci. E poi perché ce n’è bisogno. Ora.
A proposito di condoni edilizi: perché ha chiuso Clarence?
Ok, allora mettiamola così: Cuore è morto definitivamente nel 96, quando con l’Ulivo al potere la china da risalire per la satira di sinistra era mica da ridere (diciamolo che, alla fin fine il bipolarismo l’ha rovinata non poco la satira, se penso a Vincino al Foglio..). Ma Cuore di Sabelli Fioretti era un qualcosa di troppo diverso dall’originale, a partire dal formato, il tipo di carta, per infine andare ai contenuti. Che fosse coraggioso non lo metto in dubbio (le cassette, per esempio, appartengono a quell’epoca. E mi ricordo anche la Biblioteca di Cuore con dentro Don Camillo (!), quando ancora il terzismo oggi diffuso -mitica Palombelli- era appena in embrione). Ma,vedi, quel Cuore era praticamente in parte quello che dovrebbe essere che ne so, l’Espresso. Il Cuore di Sabelli era una specie di raiot della Guzzanti, tutto molto giusto, interessante, disarmante per le verità che faceva affiorare, ma aveva un grosso difetto: non faceva più ridere. Perchè la satira che si prende sul serio e gioca a fare il giornalismo rischia di snaturarsi. Poi può essere anche un successo, vedi Grillo, che non è più comico o satiro ma fa controinformazione. Però Cuore subito dopo l’andata via di Serra era diventato una vetrina degli orrori della Casa delle Libertà (e non solo), cose che purtroppo la gente di sinistra se non sapeva quantomeno immaginava già. C’erano interviste fiume sicuramente belle, lo ripeto, ma che andavano su di un newsmagazine (e infatti Sabelli veniva fresco fresco dal Corriere), mentre Cuore era in fondo destinato ad un altro target (se mi passi il termine), il popolo di Cuoristi voleva più la presa per il culo che l’indignazione, più la sagra di Montecchio che il dibattito. Perchè c’è tanto bisogno di ridere, ma davvero tanto, tanto che la gente è pure disposta a guardarsi Natale in India se non le si offrono alternative decenti (ma i film comici esistono ancora?).
Comunque il vero ringraziamento alla “cassettina” lo devo fare perchè mi fece scoprire MauMau e AfricaUnite, due gruppi che lì per lì mi dissi “ma che nomi del ca**o hanno” e poi sono diventati praticamente i miei preferiti con Subsonica fra gli italiani..
non entro nella discussione cuore prima maniera – cuore dopo serra perchè su questo ci rompemmo la testa all’epoca, e credo che siamo rimasti tutti dell’opinione che avevamo allora. Ci furono furibonde discussioni e mal di pancia durati mesi, mentre le vendite continuavano a calare. Per amor di precisione, un paio di informazioni: la discesa il giornale l’aveva imboccata, in maniera lieve ma significativa, già gli ultimi tempi della direzione Serra. Restyling, trasferimento-ritorno a Milano, nuovi uffici redazionali enormi, e altri tipi di collaborazioni fecero sicuramente levitare di molto i costi di un “prodotto” che era nato in un gabbiotto sotto l’unità a milano, con quattro persone, un fax, due computers e tutte le vecchie macchine da scrivere meccaniche. E, ultima cosa: la collana di libri umoristici allegati a Cuore furono sotto la direzione Serra, ancora a Bo. Con tutto l’affetto, non credo che Claudio abbia mai letto Woodehouse. ;))
La Satira, dalle nostre parti, ha sempre avuto un andamento ciclico. Dal Male (fine anni ’70, padre e madre di tutte le esperienze successive) a Zut! (felice intuizione dell’accoppiata Vincino/Saviane negli anni ’80), da Tango a Cuore. Il problema è che dopo Cuore, questo ciclo si è interrotto. Siamo in astinenza da otto anni, e visto il periodo che attraversiamo, potrebbero essere maturi i tempi per staccare le matite appese al muro e ricominciare a spennellare la realtà con l’ironia feroce, la battuta gratuita, il tratto crudo della satira anche fine a se stessa. Come diceva il bardo “E’ ora che qualcuno faccia qualcosa di assolutamente insesato” (Animal House). E forse siamo noi le persone più adatte per farlo.
Marcello, ripeto: non è detto che… Sssssst!
La mia personale impressione è che Cuore abbia avuto la sorte delle tipiche imprese di sinistra che partendo da un iniziale entusiasmo mobilitano sempre piu impegno e sempre piu risorse fino a quando si arriva al momento in cui uno non puo mica essere entusiasta tutti il giorno tutti i giorni… e fanno spluf. Io ho ancora in cantina quasi tutti i numeri di Tango, poi di Cuore gestione Serra poi di Cuore gestione Sabelli. Mi piacciono tutti. Il cuore di Sabelli soprattutto nei primi tempi era bellissimo e se c’è stato un errore è stato quello di ingrandirsi troppo nel momneto dell’entusiasmo (pagine libri, feste) e di lasciare poi dei buchi nel momento della risacca. Ricordo la gioia quando aumentarono le pagine, ma ricordo anche le vignette di grandi dimensioni a riempire i fogli sugli ultimi numeri. Bisognerebbe ripartire dal piccolo, rimettere insieme un piccolo gruppo affiatato di redattori, un direttore editoriale che prometta un po’ di impegno, un gruppo di lettori che leggono gli articoli e decidono cosa passa e cosa no. Sembra un Blog. Raga’ voi ex avete una reponsabilita’ storica, chiamate anche Sabelli e Disegni e Caviglia e fate qualcosa presto vi prego! Fondate Cuoreblog, nonsolosatira, da tutta la rete i migliori cervelli ci vorranno scrivere sopra, date la password solo a chi sa scrivere e non sbaglia un colpo, altri la loro password dovranno guadagnarsela a vostro insindacabile giudizio.
io da parte mia prometto accessi quotidianu multipli e molto di piu’ :-)
il giudizio universale! appendere sgarbi per le palle! dio come mi manca…
Neri….
ora che Michele è tornato ragazzino, e sta vivendo una seconda giovinezza, stai cercando di convincerlo a rifare il “diretur”?
Tutti qui “ssstt” e i “non è detto” la dicono lunga sulla tua voglia di fare il botto: via da Clarence e vai con Cuore anni 2000 con la direzione del “migliore”!
E’ una bella idea, ben venga.
A patto che il tutto non si riduca ad un’operazione nostalgia fatta da allegri borgehesi 40enni, affermati, con la pancetta sopra la cintura e il 4×4 sotto il culo.
borghesi quarantenni? Io sono un borghese quarantenne! E fra non molti anni lo sarà Lia Celi! Noi della sala macchine di Cuore. Serra, Aloi e compagnia sono casomai dei bemportanti cinquantenni, e pluri-tali. ;)
Quando ricordo Cuore, ricordo quello di Claudio Sabelli Fioretti. E chi lo critica non capisce un cazzo.
Caro Charles B, eviterò di accendere un flame, del resto forse farsi capire di questi tempi è veramente cosa impossibile, nella vita reale come sui blog (che tanto le persone sono le stesse) e non si riesce più a parlare di niente senza insultarsi o mandarsi a quel paese. Io comunque non ho detto che con Sabelli Cuore è peggiorato o faceva schifo, anzi io lo seguivo comunque ed alcune cose mi piacevano molto, ho solo analizzato del perchè è andato giù, perchè ha perso il suo appeal ed i suoi lettori: colpa del bipolarismo, anche, di sicuro. Ti posso assicurare che ai tempi me lo sentivo che quella formula non avrebbe funzionato, perchè comunque era troppo più astiosa che comico-satireggiante. In questo ultimo anno (da quando ho un blog, quindi), ho comunque capito una cosa che non mi era chiara prima: in rete la gente dà il peggio di sè. Mi dispiace ma è così.
Se si rimette in piedi Cuore, voglio anche la riapertura di Rendez-Vous BBS! Giuro che ritiro fuori l’Amiga e il modem a 1200 baud! P.S.: da qualche parte devo avere ancora il n. 0 di Sottovoce… :)
Looptrain, ma com’è che vedi così grigio?
Se sentissi alcuni dei dementi che mi tocca sopportare off-line, cambieresti idea.
Il difetto sta nel manico, non nel luogo dove si ramazza.
Nel merito della questione ti dirò che io quando penso a Cuore, ricordo con più nostalgia quello del periodo di Serra & C., anche se ho letto e tenuto tutti i numeri, compresi quelli di Sabelli.
Da qui a pensare che chi critica Michele Serra non capisce un cazzo, ci passano due cose: il rispetto delle opinioni altrui e lo capacità critica dell’intelligenza.
Se stava a scherza’, Looptrain. Avrei reagito sopra le righe anche se mi avessero toccato Platini o Pazienza, tanto per dirne due.
Nel merito non so che dirti. Uno le cose le incontra nel momento giusto o sbagliato. Io ho incontrato il Cuore di CSF nel mio momento giusto. Poi del marketing politico me ne fotto.
mah, ne ho letti alcuni, poi l’urgenza di dire la mia ha prevalso.
1- Serra e Sabelli Fioretti hanno fatto lavori egregi: Serra goliardico e caustico, Sabelli pungente e assolutamente attendibile e inoppugnabile. Secondo me il vero cesso è venuto fuori dopo Sabelli, credo fossero Aloi e/o Disegni i direttori, ottimi professionisti ma, a lettura, totalmente anarchici, tanto da non solo perdere le egregie linee guida dei predecessori, ma addirittura non crearne nessuna, creando più una fanzine che un giornale.
Ogni tanto mi tiro fuori qualche vecchio Cuore o una delle megaraccolte cartonate, e con malinconia mi guardo il mondo, 10 anni più giovane.
…e continuo a sapere a memoria la mitica prima pagina OCCHIO AL BIDONE!
Mi associo a David: rivogliamo Cuore e Rendez-Vous BBS!
Mamma mia. Sopra i 30 anni si diventa inesorabilmente, tragicamente nostalgici…
Mi associo a David: rivogliamo Cuore e Rendez-Vous BBS!
Mamma mia. Sopra i 30 anni si diventa inesorabilmente, tragicamente nostalgici…
Salve, sapete dove posso trovare vecchie pubblicazioni di Cuore?
Per le vacanze di Pasqua a Moneglia(GE) verrà organizzata presso la Rocca di Villafranca dall’associazione culturale Clizia una mostra con le prime pagine di CUORE.
Ragazzi qualcuno di voi sa se c’è online da qualche parte la prima pagina dell’ultimo numero del mitico Cuore…quella del “Porco Addio” per capirci?