Sulla questione dei blog del Gruppo Espresso io ho ben poco altro da dire. Mi rallegro del fatto che nessuno abbia voluto scorgere nel mio intervento un tentativo di aggressione. Quel che ho detto, l’ho detto con un certo dispiacere. In una blogosfera (posto che esista, e sempre che conti qualcosa) bisognosa di un ricambio d’aria Repubblica avrebbe potuto esserlo e non lo è stata. Che è un peccato l’ho già scritto, ma vorrei ribadirlo.
Due sole cose. A Vittorio Zambardino, il quale sostiene “di proposito, me ne fotto di due cose: dei link e dei commenti dell’utente”: passi per i commenti, che fare da punching ball qui è materia facoltativa, ma i link no. I link ad altre risorse significano ehi, tizio che mi leggi e che presumibilmente mi stimi per ciò che scrivo, queste sono le mie abituali letture, quelle che migliorano il sottoscritto e che quindi ti consiglio. Un link è un attestato di stima ma anche un modo per educare i lettori ed educare sé stessi alla ricerca della completezza dell’informazione. Va usato con parsimonia, di questo do atto, che l’inflazione da rimandi ipertestuali ha effetti più devastanti di quelli provocati dall’arrotondamento delle lire sull’euro.
All’altro dei miei bookmark, Giancarlo Mola, il quale sostiene io abbia rimproverato gli autori dei blog del Gruppo Espresso di “aver preso parte alla rivoluzione con gli orecchini sbagliati”, rispondo: avevo i miei buoni motivi. Che poi dovrebbero corrispondere ai vostri. E’ sufficiente dare una controllatina: avere una ventina di autori indicizzati da Google con un laconico “Repubblica.it / Blogs” o “Kataweb | BLOG” perché il <title> della pagina è uguale per tutti, è scomodo per noi di qua e dannoso per voi di là.
Quindi, no, nessuno fa caso agli orecchini nel momento in cui si prende parte ad una rivoluzione. Ma se ci si presenta avendo dimenticato la patta aperta, beh, in quel caso un po’ si.
Blog à porter
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Gianluca sostiene che i link della blogosfera dovrebbero essere degli “attestati di stima” – pienamente d’accordo (mi pento giuro, ma non posso fare altrimenti..) ma.. quante volte ci capita di venire contattati da altri blogger che ci propongono “lo scambio dei link”?
Cioè: “IO linko te se TU linki ME”.
Tradotto: “IO ti faccio acquisire ulteriore visibilità se TU fai altrettanto con ME”.
Sotto un certo punto di vista questo ragionamento fila meglio delle sottilette Kraft (anche se a quest’ora del mattino solo il pensiero mi fa gorgogliare lo stomaco), ma in questo modo si perde completamente il valore originario di un link!
Al posto di “..ti linko perché lo meriti” – diventa – “..ti linko perché mi conviene”.
Cioè, se non son soldi son link!”
ma andare a dormire prima no, eh?
Quella dello “scambio di link” mi ricorda un po’ quando alle elementari ci si scambiavano le figurine Panini. Ognuno poi adotta un criterio personale. Io metto nei link la gente che leggo per averla a portata di mano e non intasare i bookmark. C’ést tout.
Quanto ai blog dell’Espresso e di Repubblica, l’ho già detto: a parte tutto, avere un blog associato con una testata giornalistica può intimidire l’utente medio, che preferisce andarsene a fare allegra vita comunitaria su Splinder o su Clarence, piuttosto che essere vicino di casa di Cotroneo.
Grande Giulia!
E bravo Neri, bel rivoluzionario: la patta aperta….
Sei più conformista di una dama di san vincenzo.
Dopo i sanculotti e pattachiusisti.
Ma va là….
Mah! La colonna dei links! Non credo c’entri la stima … in molti aprono un sito/blog e riempono la pagina dei soliti links … un po’ come leggere l’elenco telefonico partendo da A come Anselmi sino a giungere alla Z come Zanetti etc.
Sinceramente non ho mai cliccato su queste liste infinite di nomi … le trovo abbastanza noiose … come trovo abbastanza sterile mettere i soliti (non me ne vogliano i soliti, non nulla contro di loro) solo e’ un po’ banalino fare cosi’ su un proprio spazio, un po’ da pecoroni.
Personalmente sono sempre in caccia di siti o blog nuovi e mi piaccioni tanto + sono sconosciuti, perche’ spesso scrivono con amore, senza megalomanie di sorta ma con sincerita’ almeno apparente e senza fare coro cioe’ senza dire tutti la stessa cosa, senza parlare tutti contemporaneamente dell’isola dei famosi o del G.F. o di Sanremo o di bla .. bla …chiacchiere molto noiose e sempre tutte cosi’ simili. Insomma non cerco i pappagalli (anche se sono anziano ormai (40) e tra un po’ il pappagallo mi chi vorra’ … gasp … speriamo non mi becchi!!!) ma chi scrive, spero, con passione. Tutto qui!
Quando lo trovo lo linko.
La passione mi piace leggere nelle e tra le lettere .. se no, al di la’ di quella le A sono tutte A e le B sono tutte B. :)
Ho paura che MacchiaNera diventerà il custode della purezza Blog, un fondamentalista del Blog.
E’ anche vero che le liste dei links rischiano di essere come le liste dei necrologi: non me ne fotte niente del defunto, di chi era e cosa pensava, però voglio esserci anch’io…
Beh, la colonna dei links fa parte della definizione di Blog, ma sono pochi ad avere una lista originale. Io ho preso i miei “preferiti” da Explorer e ho copiato di sana pianta. Molti linkano poco anche perchè non sanno un cazzo di HTML e, diciamocelo chiaro, aggiornare i links è una bella palla.
Meglio fondamentalisti che fancazzisti.
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