Tutto il trash minuto per minuto

Io la puntata di ieri del Grande Fratello non l’ho vista.
Avevo da fare, e poi a guardarlo da soli senza poterne sparlare con qualcuno si rischia l’orchite.

Dicevo, non l’ho visto, e probabilmente non lo vedrò.
Però sono stato sul blog del mio pusher di gossip preferito e ho letto
il Post Definitivo sul Grande Fratello.
A me ha fatto ridere assai e quindi abuso di un po’ di byte e lo copincollo qua sotto.

La
sigla quest’anno fa schifo. La D’Urso ha ucciso un pitone e ne indossa
i resti. Il pubblico in studio è inquietante, sembrano degli evasi.
Liorni indossa un orrido dolcevita bianco.
La casa. Corridoio color bianco Invernizzina modello limbo.
La D’Urso spiega le nuove regole: non si capisce niente. Passa a
descrivere il “tugurio”, stanza delle punizioni. Liorni mostra gli
ambienti: piscina, giardino con ulivo (per le impiccagioni) e la
nuovissima “stanza delle sorprese” (macabre, ci si augura). La casa è
neoclassica (dicono), sembra che ci sia stato il terremoto (dico). La
suite è pacchiana come non se ne sono mai viste, in stile Star Trek. Lo
descrivono come un posto da sogni: oscena.
I concorrenti: la prima è Erika,
lavora in un’agenzia di comunicazioni. Un mostro. Ha una voce che farà
rimpiangere la de Blanc, sembra Asia Argento dopo un frontale con un
automezzo cingolato. La seconda è Katia, che si definisce
malata di shopping. Sembra un trans. Le due, falsissime, si salutano
con uno slancio che manco le Tatu. Mostrano ad una delle due il padre
da studio, che non si accorge della figlia (magari non è la sua,
cerchiamo di capirlo). Le due ragazze, che da ora per comodità
chiameremo “Le galline” entrano nella casa. Una ha il coraggio di dire:
“quella è la mia sedia preferita”. Tutti, si sa, abbiamo una sedia
preferita.
E’ la volta di Carolina, un clone di Fernanda
Lessa, di cui ci mostrano le passate esperienze televisive: ma… ma…
è Carolina Marconi, certo! Lavorava a Telemontecarlo (le so tutte).
Tocca a Carmen, ballerina, altra presenza etnica (è pieno di
personaggi identici). Anche loro si lanciano in effusioni, entrano in
casa e socializzano con le due galline. Si spartiscono i letti,
all’interno di una stanza microscopica. Luoghi comuni a tempesta: le 2
sudamericane col fisico da modelle secondo le compagne che le hanno
appena conosciute “mangiano tantissimo” e “sicuramente sono allegre”.

Ancora presentazioni: Ilaria,
19 anni e mostrarne 35. Sta con un uomo di 44 anni e presenta i segni
della menopausa. Il cugino le dice “Taranto è con te”. Ma se manco
sanno chi è? E lei: “sei grande anche tu”. Ma che c’entra! La fessa
entra nel corridoio bianco e inizia a commentare “è bellissimo”. Un
corridoio deserto. Mah. Entra, vede le sudafricane e, testualmente:
“ammazza, belle gnocche”. Sorpresa (…): mostrano il padre, entrerà
anche lui, e lei non lo sa. Ooooh.
Le ultime due donne: Serena, che sembra mentalmente instabile, e Letizia,
che dice “la seduzione è un’arte” e parla come la Pivetti. La prima,
travestita da Sailor Moon, conferma le impressioni immediate, anzi, è
completamente pazza; entra come un’esagitata con un coniglio di
peluche. Le due nuove arrivate si salutano con freddezza (già si
odiano, lo vedo). La D’Urso non si sopporta, le chiama tutte “Piccola”.
Entrano. La pazza urla, entra e va in bagno.
Fanno nascondere le donne nella stanza delle sorprese, perchè possano spiare l’ingresso degli uomini (meta-reality). Il primo, Patrick,
è una specie di modello rinfoltito col cervello di una pigna ed il
riporto da leggenda. Porta con sè un quadro (una crosta) dipinto in
memoria della sua ultima ragazza. Penoso. Da studio lo sfottono subito
sui capelli. Entra e manifesta l’intenzione di andare subito in bagno.
Apre le porte del tugurio e della suite (il furbone), lo risfottono
sulla frangia. Le donne commentano: sembra “Alvin Superstar”. E’ un
uomo sessualmente finito.
Signore e signori: Bruno, un trucido repellente con una catena al collo da sette chili, e Tommaso,
il dj piacione che ispira odio alla prima occhiata. Intanto il
rinfoltito afferma di avere un debole per le bionde. L’unica bionda
medita il suicidio. Altro concorrente, Robert, un rotondo
satiro dei boschi. I tre entrano nella casa e le donne commentano “ma
fa parte del set dei 3 porcellini?”, riferendosi proprio al satiro, che
comincia a manifestare attitudini burine non indifferenti.

L’ideona: chiudono i maschi nel confessionale e fanno uscire il pollaio
dalla stanza delle sorprese. Poi l’incontro, e tra i due gruppi è
subito il fuggi fuggi generale. Tutti terrorizzati. Per l’orgia ci sarà
tempo. Una sudamericana ha capito il segreto del successo: si è già
lanciata sul satiro.
Intermezzo con Floriana dentro il tugurio, fasciata dentro un vestito
rosso attillatissimo (un cotechino, praticamente): ci mostrano il
giaciglio di paglia ed il bagno alla turca. E’ pur sempre meglio della
suite in stile Star Trek, comunque.
E’ il momento del papà della ragazza, Domenico,
un uomo grigio di una tristezza non indifferente, specie per la giacca
alla Matrix. Entra: è il panico. La figlia sorride a cattivo gioco;
anche gli altri sembrano preoccupati, anche perchè il nuovo entrato è
venti centimetri più alto della media della casa: Gulliver nel
villaggio dei puffi e del satiro, che pascola. Dopo trenta secondi di
sorriso falso, si scatena il risentimento della figlia, prossima ad una
crisi di nervi. E probabilmente all’omicidio.
Colpo di scema (la D’Urso). Una tra Carolina e Carmen deve uscire. Lo
dicevo che erano doppione… Una ha gli occhi lucidi, gli altri la
consolano: “E’ un gioco, non prendertela!” (eccerto, troppo facile, che
vi frega?). Nominations. Motivazioni risibili: si conoscono da un’ora
ma già c’è chi ha legato più con una che con l’altra. Altri sparano un
nome a caso (ma dicono tutti lo stesso). Una dice che sono entrambe
grandissime persone (aaaargh), un altro decide lanciando un santino di
Padre Pio, un’altra – ubriaca – afferma “anche se ho legato molto con
Carolina, voto Carmen” (???). Totale: Carmen fuori a calci. Le ipocrite
se la sbaciucchiano come se partisse per la guerra: “poi ci vediamo”,
“se sei arrivata qua comunque vuol dire che… stai tranquilla” (ma che
vuol direeee), “mi raccomando” (ma di che cosa!?). Si apprende che
entreranno due sfigati che si sfideranno al televoto. Il primo, Renato, si pettina con i petardi. Il secondo, Ascanio,
andrebbe picchiato già solo per il nome. E’ un principe pluritatuato
pronipote di papa Pio XII (che ha già iniziato i rivolgimenti nella
tomba). Entrano nel bel mezzo del festino (pur di non comunicare gli
inquilini si strafogano) e si presentano.
Si formano i primi gruppi: gli alcolisti anonimi, le peripatetiche,
padre e figlia che s’imparanoiano in disparte. In studio arriva la
prima eliminata, depressa (ma le brasiliane non erano tutte allegre,
dicevano quelle microcefale?); la D’Urso la liquida in quattro secondi,
consegnandola ai delegati dell’istituto di igiene mentale. C’è un letto
in meno e un sacco a pelo a disposizione: se lo litigano in tre. Il
padre fa il giovane: propone il bagno in piscina e afferma con fare
consumato che quello di quest’anno è un gran gruppo. Gran gruppo, sì.
Bisogna capire di cosa.

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