Se – contro qualsiasi logica – è una strategia, beh, era fallimentare già – un – anno – fa.
Da Gattostanco:
Questa mattina alle 11 sono capitato sulle frequenze di Radio Popolare. Ho avuto l’assoluto divertimento di ascoltare alcune affermazioni di uno dei fondatori di QuintoStato (non ne ricordo il nome).
Le solite parole sulla blogosfera italiana dedita unicamente al “cazzeggio” (parola sua) e marchettara della stampa (parole mie riassuntive). Con la presunzione di definire QuintoStato il più importante blog che affronta certi temi per uno sviluppo maturo del fenomeno italiano del “blog”, ora dedicato solo al perdere tempo, mentre loro tentano invano di dirottarlo su temi di impegno civile e sociale e strablaterate di questo genere sui blog.
Le solite parole sulla blogosfera italiana dedita unicamente al “cazzeggio” (parola sua) e marchettara della stampa (parole mie riassuntive). Con la presunzione di definire QuintoStato il più importante blog che affronta certi temi per uno sviluppo maturo del fenomeno italiano del “blog”, ora dedicato solo al perdere tempo, mentre loro tentano invano di dirottarlo su temi di impegno civile e sociale e strablaterate di questo genere sui blog.
Capito, gente? Più Manuel Castells, meno ciddì e tivvù, che er Salon de noantri se risente.
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Dato uno sguardo a QuintoStato: non è male ma va assunto a piccole dosi. Comunque, visto che non prevede il cazzeggio, non lo inserisco nel mio bookmark.
l’ho visto anch’io, ieri. non ho lasciato un commento perchè si sarebbe sentito solo.
adesso scusate, torno al mio cazzeggio.
ché anche il cazzeggio, ben fatto, richiede impegno e professionalità.
tra l’altro… tra le tante altre cose che si possono dire e che abbiamo già detto più volte… francamente penso ci sia roba migliore di Castells da leggere in giro. a meno che uno sia proprio uno spocchioso intellettuale di sinistra, si intende.
dovreste capire, sia i quintostatisti che tu, Neri, che non esiste UNA blogosfera italiana, e se esiste e’ altamente inomogenea, e che se il campione visionato dai quintostatisti ha delle caratteristiche comuni qualificanti vuol dire solo che la piccola porzione in cui si sono imbattuti passando di link in link ha tali caratteristiche, e da questo e’ illecito inferire alcunche’ sul campione totale…
qualcosa di piu’ interessante di castells? mi fai qualche esempio per colmare la mia ignoranza?
dr. psycho, mi faresti qualche esempio di questi blog “impegnati” che sarebbero sfuggiti a quintostato e anche a me?
l’unico che ci prova è Spinato, ma non lo capisce nessuno…
Andrea, questi sono i blog che visito piu’ di frequente io: http://psycho.asphalto.org/linksblog.html
dimmi tu se questo campione ha le caratteristiche delineate dai quintostatisti tra i blog italiani.
se vuoi allarga il campione anche ai blog linkati a loro volta da questi blog.
lo sguardo e’ stato superciale, e cosi’ sara’ il giusdizio, dr. psycho, ma anche i blog che mi hai indicati sono di persone che si guardano l’ombelico. non mi pare che in italia ci sia nulla di paragonabile a un blog come quello di lawrence lessing: http://www.lessig.org/blog/ , forse, perche’ in italia nessuno (e, probabilmente meno di tutti, quelli di quintostato) ha l’autorevolezza per farlo.
Tremo pensando al giorno che il blog diventerà un fenomeno sociale e di massa.
Godo quando la stampa ne parla a sproposito.
Noi occidentali del cazzo che dobbiamo trovare un fine e un’utilità in tutte le cose…
http://gnueconomy.clarence.com/archive/004942.html
Andrea, il blog che hai segnalato e’ interessantissimo, ma non sono sicuro che Leonardo – per dirne uno “de noantri” – sia molto da meno…
che poi si guardi ANCHE l’ombelico ogni tanto a me non disturba, se nell’ombelico trova roba che mi piace.