«Rispetta la democrazia, rispetta la legge. Fatti processare, buffone!»
(Qui si rispetta la linea della procura: “Il presente commento è stato inserito nell’ambito e nei limiti del diritto di critica politica e non è da intenersi come un attacco gratuito o un prestesto per ledere l’onorabilità politica dell’offeso”).
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che facciamo, lo candidiamo per le europee o lo teniamo coperto per le politiche?
Mi viene in mente un nuovo tentativo di Google bombing;
link usuale per la frase:
“Fatti processare” (buffone può essere tralasciato…)
io lo dico qui, anche se non è il posto giusto: faccio molta fatica a leggere i commenti, perché sono scritti molto in piccolo e pure in corsivo. Sì, potrei anche approfittare dell’opportunità per smettere di leggerli e diventare una persona migliore, ma un po’ ci tenevo.
Effettivamente i commenti sono difficilmente leggibili, come difficilmente Leo diventerà una persona migliore. Ma è meglio così, credetemi.
Va meglio così, il carattere?
Letto l’intervista con l’invito alla contestazione. Critica e dialettica sono basi della democrazia, approvo l’archiviazione. Ma penso che gli epiteti coloriti siano gli argomenti di chi ne ha di validi. Ricca ha contestato un problema serio eccedendo nel modo. Un eccesso che non lo posiziona tanto lontano dall’epiteto usato. Insomma possiamo anche essere soddisfatti che qualcuno “gliele abbia cantate” ma non ha fatto una gran bella figura. (Gianlù a sto punto, alla voce copyright mettici 2004! :-) )
Aridaje: siano gli argomenti di chi NON ne ha di validi! (Mi perdo sempre qualche parolina chiave, usare un po di più l’anteprima no eh?)
Decisamente meglio. Hai la soluzione anche per Leo?
molto meglio cosi’ il carattere grazie
Ahhh… Pensavo di averla letta solo io, sta notizia.
Che comunque l’Unità la butti in prima pagina mi pare uno zinzino accessivo
Come il giornale sbattè in prima pagina la notizia dell'”attentato” a Berlusconi, ci sta che l’Unità metta in prima la notizia dell’archiviazione. Caro Frengo.
io non credo che abbia ecceduto nei modi, non sono mai stato un violento ne a parole ne nei modi ma sono convinto che se qualcuno ha passato il segno, questo é silvio banana.
Credo umana la reazione di uno di noi che davanti a tanta starfottenza e poco rispetto per le regole reagisca con un vaffanculo gridato.
SENTO UN Pò LA MANCANZA DEI BEI COLORI PASTELLO CHE FACEVANO SFONDO A GNU. RIMARRANNO UN RICORDO?
Era in prima pagina anche sul Corriere. Solo che l’articolo non è online.
la storia di per se sarebbe solo un’ulteriore riprova dello stato del gusto in Italia. in un paese normale non ci sarebbe bisogno di insultare così il primo ministro perchè ci sarebbero un milioni di altre occasioni che invece da noi vengono negate (non ricordo contraddittori TV seri a cui abbia partecipato il signor B.). aggiungo che in un paese normale non si avrebbe avuto il bisogno di eleggere questo signore ed il suo opinabile curriculum, ma questo denota altre carenze strutturali del paese, ahimè!
Ma alla fine, evitando fino in fondo di schierarmi sulla questione politica e cercando di rimanere sul cattivo gusto sociale, la cosa che più mi rattrista è leggere e sentire epiteti quali “criminali” e/o “delinquenti” ai lavoratori dell’azienda tranviaria di Milano che sono in lotta sindacale “selvaggia” (!!??!!) mentre nessun termine analogo viene usato per il signor Tanzi ed associati che credo abbiano “distorto” una certa quantità di denaro pseudo-pubblico dalla normale vita del Paese.
Insomma, che ci piaccia o no, i tramvieri sono in lotta perchè a loro non sono stati e non saranno riconosciuti accordi che pure erano stati firmati e garantiti anni addietro. Accordi ed aumenti che avrebbero preso l’indirizzo delle famiglie, dei cittadini, della possibilità di tamponare la crescita delle spese nelle normali famiglie di questo Paese. Stiamo parlando dei pochi euro che ognuno di loro avrebbe portato mensilmente a casa da tre anni per far fronte alla frotta di euro-aumenti che nel frattempo ci sono stati. Ed invece hanno dovuto fare senza, nella vissuta speranza che almeno gli arretrati avrebbero riequilibrato i sacrifici. Niente, si sono sentiti dire che non si riconoscevano gli aumenti CONCORDATI e per gli arretrati si sarebbe provveduto con un’elemosina. OK, non mi schiero, ma provo ad immedesimarmi: io mi incazzo. e sciopero. sciopero finchè ciò che è concordato viene riconosciuto.
Dall’altra parte, a Parma, si è scoperto (ma sembra che nell’ambiente lo sapessero tutti, banche comprese) che nei conti dell’azienda n°1 nella produzione alimentare mancasse una grande quantità di denaro. preso da chi? dal padrone. Tolto a chi e/o a danno di chi? del paese intero (dipendenti, contribuenti, investitori, risparmiatori, tutti insomma). Succede. Può succedere anche in un paese normale, un paese che ha regole democratiche e che, proprio per democrazia, si possono infrangere. Ma una volta preso ed accertato, perché si cerca la quantità dei soldi truffati mentre nessuno mi sembra discuta le responsabilità di Tanzi , cosa si dice all’opinione pubblica, cosa si legge sui giornali? Tanzi è prostrato dalla vicenda (presto i comodi arresti domiciliari per motivi di salute), i manager sono sorpresi ed amareggiati da quanto accaduto, gli amministratori sono vittime anch’essi dei raggiri interni (manager che sentono una truffa lontana 1.000 miglia, ma non se vi partecipano…) … mentre anche oggi i tranvieri sono per tutti dei delinquenti mascalzoni che meriterebbero licenziamento e galera…
Ma che razza di paese è il nostro dove non si riconosce cosa si fa, ma si pesa solo chi lo fa
Un paese dove sostenere i propri diritti è considerato delinquenziale, mentre venire meno ai più basilari doveri sociali, dove la corruzione, la truffa e l’imbroglio se perpetrato dai potenti è degno del massimo rispetto, fosse anche quello verbale (non ci tenevo, ma se dai del delinquente ad un tranviere che rischia in proprio per il suo stipendio, dovresti usare una degna proporzione per chi ha frodato con l’aggravante dell’assenza del bisogno personale)
la storia di per se sarebbe solo un’ulteriore riprova dello stato del gusto in Italia. in un paese normale non ci sarebbe bisogno di insultare così il primo ministro perchè ci sarebbero un milioni di altre occasioni che invece da noi vengono negate (non ricordo contraddittori TV seri a cui abbia partecipato il signor B.). aggiungo che in un paese normale non si avrebbe avuto il bisogno di eleggere questo signore ed il suo opinabile curriculum, ma questo denota altre carenze strutturali del paese, ahimè!
Ma alla fine, evitando fino in fondo di schierarmi sulla questione politica e cercando di rimanere sul cattivo gusto sociale, la cosa che più mi rattrista è leggere e sentire epiteti quali “criminali” e/o “delinquenti” ai lavoratori dell’azienda tranviaria di Milano che sono in lotta sindacale “selvaggia” (!!??!!) mentre nessun termine analogo viene usato per il signor Tanzi ed associati che credo abbiano “distorto” una certa quantità di denaro pseudo-pubblico dalla normale vita del Paese.
Insomma, che ci piaccia o no, i tramvieri sono in lotta perchè a loro non sono stati e non saranno riconosciuti accordi che pure erano stati firmati e garantiti anni addietro. Accordi ed aumenti che avrebbero preso l’indirizzo delle famiglie, dei cittadini, della possibilità di tamponare la crescita delle spese nelle normali famiglie di questo Paese. Stiamo parlando dei pochi euro che ognuno di loro avrebbe portato mensilmente a casa da tre anni per far fronte alla frotta di euro-aumenti che nel frattempo ci sono stati. Ed invece hanno dovuto fare senza, nella vissuta speranza che almeno gli arretrati avrebbero riequilibrato i sacrifici. Niente, si sono sentiti dire che non si riconoscevano gli aumenti CONCORDATI e per gli arretrati si sarebbe provveduto con un’elemosina. OK, non mi schiero, ma provo ad immedesimarmi: io mi incazzo. e sciopero. sciopero finchè ciò che è concordato viene riconosciuto.
Dall’altra parte, a Parma, si è scoperto (ma sembra che nell’ambiente lo sapessero tutti, banche comprese) che nei conti dell’azienda n°1 nella produzione alimentare mancasse una grande quantità di denaro. preso da chi? dal padrone. Tolto a chi e/o a danno di chi? del paese intero (dipendenti, contribuenti, investitori, risparmiatori, tutti insomma). Succede. Può succedere anche in un paese normale, un paese che ha regole democratiche e che, proprio per democrazia, si possono infrangere. Ma una volta preso ed accertato, perché si cerca la quantità dei soldi truffati mentre nessuno mi sembra discuta le responsabilità di Tanzi , cosa si dice all’opinione pubblica, cosa si legge sui giornali? Tanzi è prostrato dalla vicenda (presto i comodi arresti domiciliari per motivi di salute), i manager sono sorpresi ed amareggiati da quanto accaduto, gli amministratori sono vittime anch’essi dei raggiri interni (manager che sentono una truffa lontana 1.000 miglia, ma non se vi partecipano…) … mentre anche oggi i tranvieri sono per tutti dei delinquenti mascalzoni che meriterebbero licenziamento e galera…
Ma che razza di paese è il nostro dove non si riconosce cosa si fa, ma si pesa solo chi lo fa
Un paese dove sostenere i propri diritti è considerato delinquenziale, mentre venire meno ai più basilari doveri sociali, dove la corruzione, la truffa e l’imbroglio se perpetrato dai potenti è degno del massimo rispetto, fosse anche quello verbale (non ci tenevo, ma se dai del delinquente ad un tranviere che rischia in proprio per il suo stipendio, dovresti usare una degna proporzione per chi ha frodato con l’aggravante dell’assenza del bisogno personale)
E due! Scusate ragazzi se interrompiamo le trasmissioni, ma la Consulta ha bocciato come incostituzionale il Lodo Schifani! Esiste ancora una giustizia in questo paese! Adesso non serve più neanche il referendum. Piovono mazzate! ;)