Muoiono sette persone e un pitbull in un incidente stradale.
Al sottoscritto è suonato un po’ irriverente il fatto che si siano accostati – nella tragedia – i sette umani all’animale.
Per carità, soltanto un’opinione.
Proserpina, commentando la notizia, ha scritto: “Che c’è di male? A me è dispiaciuto anche per il cane (e qui ci stava anche un altro pensiero che la mia misantropia riconosciuta mi porta a elaborare, ma evito, va).
La misantropia.
Che c’entra la misantropia?
Dice Alceste, che poi sarebbe il Misantropo di Moliere, che di queste cose dovrebbe intendersi (Alceste, non Moliere): “Trattano nella stessa misura una persona seria e un vagheggino”.
Le bestie – oggicomeoggi – sono serie e gli umani – sempre oggigiorno – sono vagheggini?
Ma non sarebbe, se fosse questo il pensiero di Proserpina – ma potrei aver equivocato – un po’ troppo?
Andrà a finire che, a forza di fare gli animalisti, faremo questa fine.
Animalisti misantropi
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Il pensiero di proserpina è che le teste di minc**a che provocano questi incidenti sono più bestie dell’ignaro quadrupede.
Il tuo invece un rebelot ch’el se capiss gnent (oltre ad aver sparato due post su una non notizia)
Forse lo spunto non è quello giusto, ma che in giro ci sia un eccesso di animalismo è vero. Se si trattasse di amore universale verso ogni essere vivente sarebbe anche una bella cosa, purtroppo mi sembra più spesso l’espressione di un malessere nei confronti degli uomini, che sfocia nella necessità di indirizzare il proprio affetto su esseri non-pensanti.
agli animali destinati alla vivisezione recidono le corde vocali per non essere irritati dalle loro urla.
non vedo per quale motivo dovrei considerare la vita di taluni esseri umani più importante di quella del mio cane. o di un gatto. o di un maiale. di una mucca, un cavallo, un pesce o un topo.
verrà giorno in cui l’uccisione di un animale verrà considerata alla stregua dell’uccisione di un essere umano. l’ ha detto uno che guardava oltre.
Cara Sanmartina, vergognati.
Caro Antonio, stai elastico.
E tu, caro Attentialcane, rileggiti un po’ Leonardo. No, non il blogger. L’altro.
Dopo le notizie estive sui cani-killer, credo che l’idea di chi ha diffuso la notizia fosse segnalare che una bestia di “quel” tipo di cane era morta nell’incidente. Malignando potremmo domandarci se il putbull non lo abbia anche provocato, l’incidente. Uno yorkshire o un alano non avrebbero avuto considerazione.
Nell’annus domini 2003 dichiaro ufficialmente “Attenti al cane” blog ciarlatano ai sensi del procolollo http://ilblogdelladomenica.splinder.it/1071411099#1065721
Ma perchè perchè perchè perchè perchè perchè?
Più conosco gli animalisti, più amo gli animali.
C’e` un libro molto interessante dove questi problemi vengono discussi ampiamente: “Liberazione Animale” di Peter Singer.
vergognarmi per cosa, per la citazione di leonardo o perché ritengo più preziosa la vita di un maiale che quella dell’essere umano riina?
Complimenti a Ubikindred per il paradosso. Detto questo, non è affatto da escludere quello che prevede Sanmartina, e cioè che un giorno gli animali potranno godere di diritti simili ai nostri. Come primo passo dovremmo ammettere che l’uomo non è onnivoro ma vegetariano (del resto la scienza stessa dimostra che la dieta vegetariana è in assoluto la più sana). Ci vorranno decenni, forse secoli, ma prima o poi la carne verrà messa fuori legge. Di lì a poco agli animali verranno riconosciuti dei diritti. Dal mio punto di vista sarebbe anche giusto, anche se continuo a non vedere positivamente l’amore per gli animali come alternativa a quello per gli esseri umani (e per la maggior parte degli animalisti è così).
Conosco molto alla lontana dei parenti delle vittime dell’incidente. Sembra che in realtà il cane non era di nessuno, ma che una delle due macchine, per evitarlo, abbia fatto una manovra brusca e sia andata addosso all’altra auto.
bella cazzata, Moco, ci mancava…
Comunque continuate a eludere che fosse stata nominata la marca delle automobili… bravi
Ammazza! Finalmente ho capito il perchè del nick “Attentialcane”! Ottima scelta, alla luce degli ultimi post. Per il resto, invece, che dire. Due appunti. Il primo: si è parlato di “eccesso di animalismo”. Ebbene, mi sembra il contrario: soprattutto a partire dai noti casi di aggressioni subite da parte di pitbull, la falange dei detrattori degli animali domestici mi sembra ben più nutrita ed armata di quella dei loro difensori. Naturalmente, il parlare di “eccesso” imporrebbe come minimo, da parte di chi avanza l’ipotesi, una rassegna dei limiti al di sotto (o al di sopra) dei quali non si può (o viceversa si può) parlare senza dubbio di esagerazione, altrimenti l’affermazione perde di qualunque significato. Cosa che non è stata fatta, e ne prendiamo atto come di un punto a nostro favore. Il secondo appunto: si è detto che “più si conosce gli animalisti, più si ama gli animali”. Al di là della facilissima ironia che si potrebbe fare rivolgendo lo stesso brocardo a chi animalista non è, mi sembra che si debba precisare: non chiunque ama il proprio animale è per forza un ecoterrorista con passamontagna, kalashnikov e scatoletta di biscotti Eukanuba a corredo. Nella quasi totalità dei casi, si tratta di persone che guardano con simpatia ad esseri viventi che apprezzano per la loro semplicità e per l’incondizionato affetto, di fronte al quale si sentono debitori (e spesso un po’ stronzi), e che si rammaricano per la morte di uno di loro, senza volerla mettere sullo stesso piano di una perdita umana. Questa evidenza statistica, mi spiace scriverlo, non emerge dalla faciloneria (e diciamolo: dalla crassa ignoranza) con la quale sono stati scritti questo post e quello che l’ha preceduto ieri, nonchè alcuni dei commenti. Cordialità a tutti, e che queste feste portino chili e chili di sterco di cane alle suole delle vostre scarpe.
In ogni caso che sia morto un pitbull è una notizia. Muoiono 7 persone, 2 feriti, e muore anche un pitbull. Il giornalista puntuale che fa? Lo scrive. Come punto interrogativo, almeno. Infatti può capitare che sia il pitbull la causa dell’incidente, sia fuori, come avanza l’ipotesi Moco, sia dentro. In fondo una stilo ed una mercedes con 9 persone dentro dove lo mettono un pitbull, o un dogo argentino, come dice Chica? Come minimo ingombrava pericolosamente, non mi sembra fosse una station vagon. Se era morto un gatto o un canarino non lo mettevano nel catenaccio, statene certi. A volte il valore della vita è legato anche alle dimensioni. Per il resto sono d’accordo, che un giorno succederà che tratteremo altri animali come umani, magari utilizzeremo androidi come riserva alimentare o sperimentale. Anche oggi ci sono degli animali trattati molto meglio di umani. Al tempo dei romani, gli esseri umani venivano messi nell’arena e mangiati dai leoni, Nerone aveva fatto senatore un cavallo. Comunque per il modo di trattare altre specie non ci differenziamo molto dal resto degli altri animali: uccidiamo per sopravvivere. Alcuni animali come alcuni uomini lo fanno per divertimento. Noi però in una cosa sicuramente siamo differenti: uccidiamo anche animali della nostra specie.
Chiedo scusa se metto qui un link al mio blog, ma il trackback mi è alieno. E’ ora di finirla con l’ipocrisia, basta col buonismo: http://finestraio.splinder.it/1072012600#1103183
Come primo passo ammettiamo che l’uomo non è onnivoro ma vegetariano non perché la scienza dimostra che la dieta vegetariana sia più sana ma perché dimostra che la dentizione umana non è adatta alla masticazione della carne.
La razza umana non è differente dagli animali che uccidono per divertimento perché uccide animali della stessa specie, ma perché è dotata di ragione/intelletto/coscienza che gli consente di distinguere il bene dal male. La differenza – da cui è impossibile prescindere – consiste esclusivamente in questo. Un pittubull che uccide un bambino (animale non esistente in natura e creato dall’uomo tramite incroci tra razze particolarmente aggressive per la soddisfazione della propria indole violenta) lo fa spinto esclusivamente dall’ istinto. l’uomo che ha dedicato tutto il suo percorso evolutivo nell’invenzione di armi la cui definizione ultima è: armi di distruzione di massa, uccide mosso dalla ragione.
ah, animalisti. vegetariani. poi che altro? se femmine, femministe. che altro ancora? magari rifondarole. anzo no, peggio sindacaliste ferrotranviere selvagge milanesi. eh, si, anche per questo la sinistra perde.
http://digilander.libero.it/rinascitanimalista/pp317.html… Se vi interessa conoscere il pensiero illuminato di un rappresentante della Chiesa…
Cazzo, Finestraio, se avessi immaginato che tu eri così colto, mai mi sarei azzardato a tenzonare. Traspare luce e cultura da ogni tuo post. Anche tanta indipendenza di giudizio, e tanta tanta originalità. Peccato per la pedanteria, ma sei davvero una lama acuminata che buca la sorda e rattrappita coscienza di chi (quorum ego)trova gli animalisti dei poveri squilibrati.
intervengo tardi, visto che non sto molto al pc (c’è una vita fuori!), e mi ritrovo tirata in ballo in un discorso che mi sembra semplicissimo e che Antonio ha colto bene.
Finestraio, il limite oltre il quale l’animalismo è eccessivo è molto semplice: l’amore per gli animali non è giustificato quando si pone in alternativa a quello per gli esseri umani. E’ molto facile amare un animale, specialmente il proprio animale. Molto più difficile è amare il tranviere (visto che qualcuno li ha tirati in ballo) che ti costringe ad aspettare ore fuori al freddo o ingorgato nel traffico di natale (dimenticando che lui, molto probabilmente, il natale non potrà neanche festeggiarlo). A me gli animali piacciono molto, ma continuo a preferire gli uomini. Così come, per quanto il tuo cane possa essere simpatico e grazioso, continuerò a preferire te, caro Finestraio. Sempre e comunque.
Ho un amico vegano e animalista che negli anni ha liberato visoni, cavie e Beagle nelle campagne circostanti, talvolta lo critico, talvolta no. Per quanto riguarda questa storia del pittbull io, a dire il vero, avevo addirittura letto sul televideo “7 vittime accertate e un pittbull bianco” Ecco, è il “bianco” che non riesco proprio a spiegarmi..
Amare gli animali non è difficile, giacchè ci si pone su un piano superiore al loro, non costa sofferenza, non ci fanno soffrire, non ci lasciano, dipendono da noi.
Mi piacciono, gli animali. ma amo solo gli uomini.
No, dico, avete letto bene Finestraio ? Lamenta la circostanza che quando un pit bull sbrana un individuo, spuntano più detrattori della bestia che suoi difensori ! Ma va ! E cosa c’è da difendere, in una bestiaccia, frutto ricercato per anni, incrociando i cani più forti e più aggressivi (ah, quando il pene è scarso cosa non ci si inventa come vicario !), animali che è idiota ritenere che se allevati con la dolcezza sarebbero buoni (è noto che ci si compra una Porsche per andare ai 30 all’ora), che possono esercitare una pressione con le mandibole di 1000 kg per centimetro quadro ? Che cazzo c’è da difendere in animale che per un nonnulla, in ambienti antropizzati, azzanna chiunque, e soprattutto bambini, o jogggers o passanti pacifici ? Siamo arrivati alle adozioni a distanza dei pit bull dei centri di rieducazione e decondizionamento al combattimento . Che pena.
Dialoghi tra un ragazzo vegetariano e uno no.
Grazie ad Ernest “Che” Renan , vero autore di questo post UNO – POLLI I polli sono fatti per essere
Sticazzi, era quasi meglio il presentat-arm di ieri. Non solo ignori dei fatti di empirica evidenza (tutta la trafila sul pitbull che aggredisce nonostante l’educazione ricevuta, e il paragone con un mezzo meccanico come un’automobile lo dimostrano), ma anche ignoranza delle forme dialettiche più comuni. Che io abbia “lamentato” quello che scrivi, non si capisce proprio dove stia: mi sono limitato a citare un dato di fatto (prevalenza dei detrattori sui difensori), senza esprimere valutazioni di opportunità. Peraltro, credo che tu abbia preso un abbaglio ed abbia mancato il bersaglio corretto: io non sono certo l’animalista convinto che tu credi. Solo sono convinto, da quello che ho letto, che gli “squilibrati” (sempre parole tue: vedi bene come ti prendo ad imprescindibile modello!) stiano da tutt’altra parte rispetto a quella in cui li vorresti collocare.
Nel post precedente manca un “manifesti”, nella terza riga, prima dell’ “anche”. Eh, che sarà mai! Per il resto, cazzo, sono pronto a disfarmi di voi con la mia arma finale: http://finestraio.blog.excite.it/img/pit.jpg Dài, Sticazzi, non opporre resistenza, ascolta il cuore: io ti ci vedo già, con l’amorevole paletta raccogli-cacca…
Sanmartina, sarebbe bello vivere con l’ideale francescano del cantico delle creature. Ci si può tendere, anche se il bene ed il male nel rapporto con gli animali è un terreno minato. E’ etico ricercare, sfruttando la loro vita o la sofferenza animale, anche minima, per cercare soluzioni al miglioramento della vita umana? E’ etico mangiarli, è etico consentire che animali “prepotenti” mangino altri animali, intervenendo a difesa degli uni alterando la catena alimentare e così la natura? Una parte di violenza è nella natura, da questo punto di vista la natura non è etica. Quando vedi un velociraptor ti viene voglia di sparagli in bocca, che sia animale o umano. Ci possiamo impegnare ad essere più buoni possibile con gli animali, ma c’è il limite dell’equilibrio, della storia e dell’essenza della natura di mezzo. P.S.: Non la conoscevo la storia della dentizione. Ma non sarà che cucinando cucinando abbiamo perso la necessità di dentature troppo acuminate?
Mi sfugge, oggi come ieri, la spiritosaggine davvero esilarante del presentat-arm. Però io sono afflitto da una cressa ignoranza, mica te, che ci hai la cultura. Anche se ti sconsiglio di battere troppo su questo tasto.Comunque, dato che ascolto il cuore, la merda lascio che la raccolgano gli altri, ed anche per questo che in casa mia un cane non fa la cuccia. Hanno ragione gli Africani: alcuni, provenienti da sperduti villaggi, sono stati introdotti per un pò di tempo in Francia; richiesti delle loro impressioni, hanno detto che trovavano curioso e poco intelligente uscire di casa apposta per far camminare un cane. Quando si dice il caro vecchio buon senso.
E perchè mai non dovrei battere su quel tasto? Se c’è chi si azzarda ad attingere addirittura alle categorie psichiatriche (“squilibrio”, e cose simili) per definire chi semplicemente ama stare in compagnia di un animale, non vedo perchè non dovrebbe definirsi “ignoranza” quella di chi si lancia in arditi paragoni tra pitbull e mezzi meccanici, senza avere diretta esperienza dell’argomento. Buone feste, e occhio a quello che calpestate per strada.
Senza rancore, Finestraio. Ma sinceramente, tu trovi molto equilibrata la psiche di chi ha bisogno di attorniarsi di una belva sotto neanche mentite spoglie, con intenti esibizionistici e di compesazione di proprie insicurezze. Poi, scusa, ma.con ‘sta storia delle merde, abbiamo capito, dai, siamo grandi. Comunque, stammi bene, buone feste e occhio ai morsi
non capisco sinceramente per quale motivo se DEGLI UOMINI hanno costruito una belva dotata di armi naturali potentissime e DEGLI UOMINI scelgano di tenersele in casa la colpa quando succede qualcosa sia da attribuire all’ANIMALE. che ne sa, il cane, di scelte? e perché mai qualcuno che si prende la briga di tenersi un cane non vuole nemmeno fare lo sforzo di uscire e portarlo fuori a spasso, considerando il fatto che è stato lui a prendere il cane e non viceversa? tra l’altro, a quanto ne so il numero di cani abbandonati sull’autostrada sta salendo proprio perché con le nuove disposizioni che mettono fuorilegge diverse razze chi prima deteneva un animale adesso incriminato spesso sceglie di buttarlo via senza preoccuparsi delle conseguenze, ed è evidente che in quel caso un pitbull abbandonato è molto più feroce e incazzoso di un pitbull quantomeno educato a non usare la propria forza (il che mi sembra scontato ma val la pena ricordarlo). è dunque attribuibile al cane la responsabilità? e ricordo che i cani e gli altri animali NON HANNO DIRITTI NE’ DOVERI, non essendo dotati di capacità giuridica.
Che palle sta storia per cui gli animalisti antepongono l’amore per gli animali a quello degli esseri umani. Ma basta con ‘sta storia. Che poi è un generalizzare improponibile. Amo il mio cane. Al momento non amo alcun tranviere ma rispetto e condivido la loro causa. Quando vedo un essere umano attraversare (più sovente in attesa di) sulle strisce pedonali se posso mi fermo, quando non mi fermo è perché preferisco salvarlo dal coglione di turno che dallo specchietto retrovisore vedo pronto a superarmi a dx o sx con buone probabilità di fare strike. Ho il mio amico indiano lavavetri (è delizioso nonostante li lavi con acqua mista a grasso di balena) e nonostante abbia il mio preferito non aziono i tergicristallo, non impreco contro o tento di ficcare sotto chi me lo lava a prescindere dal mio si o no. Ho adottato a distanza una bambina africana. Agostino il parcheggiatore, ex tossicodipendente, ex galeotto, alcolista simpaticamente lazzarone, pieno di tatuaggi compresi i puntini della malavita, mi ha aggiustato una roba a casa e abbiamo pranzato assieme. Aiuto persino le suorine che detesto, buttare i sacchi della spazzatura troppo pesanti. loro, piene di sorrisi e beatitudine mi ringraziano, salvo mettere esche per topi sulle scale che portano al loro convento. Ieri ne ho visto uno morto. La sua vita valeva più di quello che ha premuto il pulsante quando falcone è passato sul punto giusto al momento giusto. E gli animalisti squilibrati, disadattati, quelli che hanno problemi sociali, i vecchi soli che hanno solo il loro gatto o cane e che possono solo porre il loro amore nei confronti degli animali in alternativa a quello degli esseri umani, Eufrosine, tu che ami gli uomini più degli animali, puoi cortesemente evitare di dire che l’amore di queste persone non è giustificato? Puoi? Per quanto riguarda sticazzi, quelli come lui sono il motivo per cui non vado più in giro con la paletta. Vedo un giorno si e uno no persone ferme in macchina a parlare ore al telefonino che mi lanciano sguardi di torvo rimprovero convinti come tutti che tanto la paletta non ce l’ho, ore dentro macchine col motore acceso perché fa caldo d’estate e freddo d’inverno, o semplicemente perché è troppo traumatico staccarsi dal cordone ombelicale che ti fa essere un tutt’uno con la tua bmw, e se inquini: sticazzi. O quelli fermi al semaforo, che ti lanciano sguardi di torvo rimprovero, convinti che tanto tu la paletta non ce l’hai, poi con gesto di stizza li vedi lanciare il filtro della sigaretta fuori dal finestrino: non è biodegradabile e inquina più della cacca del mio cane, ma tanto: sticazzzi. O quell’idiota della porta accanto, ossessionata dalla pulizia che addirittura il pianerottolo lo lava lei, che quando la incontri per strada smadonna per le cacche sul marciapiede mentre butta la spazzatura rigorosamente non differenziata che costa troppa fatica, tanto: sticazzi. Sticazzi: la scuola per diventare cani da combattimento consiste nell’essere chiusi dentro sacchi ed essere presi a bastonate, essere lasciati ore sotto il sole, a catena, con la ciotola d’acqua a cinque centimetri dalla tua possibilità di avvicinarla e di altre amenità che non ho intenzione di leggere.vista l’ aggressività dei tuoi scritti e, non ultimo, il tuo pseudonimo immagino che con una scuola simile daresti senz’altro il meglio di te. Io sono per l’estinzione di razze come i pit non tramite la soppressione, ovviamente, ma la sterilizzazione Trovo che in una bestiaccia che ha subito sevizie di quel tipo ci sia molto da difendere. Così come c’è da comprendere in un essere umano che subendo violenze da piccolo da grande violenza propina. In te da comprendere trovo poco.
Ventomare: la vivisezione non è etica. Se, per assurdo, facessero una legge per la quale chi vuole mangiare carne è costretto ad allevare lui la bestia e quando è giunto il momento è costretto lui ad ucciderla, quanti ancora mangerebbero carne?
Per amore di precisione eper evitare semplificazioni e patetici luoghi comuni tipo “non ami i i cagnacci e dunque odi la antura el’ambiente”, ho una vecchia Clio a metano (combustibile ecologico) e la uso 3-4 volte al mese.
oggi ho capito che sono vegetariano, anche se tutti i miei piatti preferiti grondano sangue e vengono preferibilmente cotti alla brace. oggi ho saputo pure che se crepo col mio cane, i miei amici potrebbero piangere più per lui che per me.
Sulla legge forse hai ragione. Ero bambino, parecchi fa, ed i miei genitori, non so per che, non l’avevamo mai fatto, anche se originano dalla campagna e lì la cosa è normale, comprarono una papera bianca per poi ucciderla per mangiarla. Bene, la mettemmo sul balcone ed io mi ci affezionai così tanto che le feci un fiocco rosso e stavo tutto il giorno con lei. La conseguenza fu che non solo non la uccidemmo, ma dovettero riportarla via a forza dove l’avevano presa perché volevo tenerla a casa come un cagnolino, solo che quando starnazzava sembrava un antifurto, e in un condominio non era cosa. Sì, forse in città non siamo più capaci di uccidere un animale per mangiare, ci siamo disabituati, lo fanno altri per noi, ma i miei nonni in campagna non erano cattivi per questo, anche se a me faceva orrore e mi domandavo come facessero.
Capperi, vedo che l’argomento tira di brutto. Dopo le pippe sui Blog e chi li scrive, nella Top Ten dei post più commentati c’è l’animalismo & C.
La questione non è la cattiveria (cacciatori a parte) la questione è la presa di coscienza, l’evoluzione. Una volta era considerato normale chi i bambini lavorassero 14 ore nelle miniere, così come chi aveva uno schiavo non era considerato cattivo. Per non parlare della normalità della distinzione dei mezzi pubblici in america tra bianchi e neri. Oggi si inorridisce davanti a questo. Oggi un essere umano che ha in sé le potenzialità (carattere, ignoranza, indole) per prendere uno schiavo, di fronte ad una simile proposta inorridirebbe “in automatico”, senza bisogno di conoscere le tappe storiche che hanno portato all’abolizione della schiavitù. Così, i contadini, i macellai – quelli veri, i proprietari dei macelli – non sono “cattivi”, seguono semplicemente una consuetudine acccettata dalla società che non tocca la loro sensibilità etica. Sta a chi questa sensibilità etica ha, lottare perché talune consuetudine diventino crimini.
Bravo sticazzi. a te e alla tua clio il nobel per la pace.
Tra parentesi, che questi post siano quanto di più inutile si pssa creare è sottinteso. Che diano vita a eterne diatribe imbecilli però non manca mai di stupirmi. E si leggano certe affermazioni dementi (Pampurio, sticazzi… ma limito la lista) è una cosa a cui ormai mi sono rassegnato.
guarda un pò cosa capita a trovare squilibrata un’ultimora di televideo che, parlando di un pauroso incidente stradale, dà più dettagli alla morte di un cagnaccio che di sette persone. Le anime belle, quelle che per andare in Paradiso loro fanno vivere un Inferno agli altri. O sono gli idioti in uno dei loro meno riusciti travestimenti ?
Io non ho mica ben capito perchè dovrei essere vegetariano (a mia insaputa): per il tipo di dentizione? Me ne intendo pochissimo, ma allora i canini perchè li abbiamo? Che poi una dieta completamente priva di carne e pesce sia sana, mi pare che sia ancora da dimostrare. Non riesco a concepire che una persona possa maltrattare un cane (o anche un gatto, un uccellino…), ma non concepisco neanche che qualcuno lasci escrementi canini sul marciapiede di fronte a casa mia. Non è animalismo e nemmeno misantropia, è maleducazione bella e buona. Yorker
Caro Yorker, sottovaluti la implacabile ringhiosa bontà delle anime candide.
volevo dire solo una cosa… tra le tante… ma da qualche parte si deve incominciare…
In merito a quello che dice Sanmatrina “vorrei vedere se facessere una legge per cui chi mangia la carne se la deve anche allevare…” o qualcosa del genere:
una notizia! noi in campagna lo facciamo da generazioni!
Conigli, polli, tacchini, maiali, mucche, vitelli…
ci alziamo presto la mattina, li accudiamo, li puliamo, nutriamo e se serve li curiamo poi, quando raggiungono un certo peso, forma e colore, per competenza e disponibilità a turno lo zio, la nonna, il fratello etc si impegnano a farne salsicce, prosciutti, costate, arrosti e tante altre cose buone.
Abbiamo anche un orto… ma questa é un’altra storia…
Sammartina, io non la penso in modo molto diverso da te. Non trovo affatto ingiustificato che le persone tristi e sole indirizzino il loro affetto su animali da compagnia. Si chiama pet-therapy ed è anche molto efficace. Tu stessa, citando questo esempio, dimostri di provare molto più affetto e solidarietà per gli uomini che per gli animali.
Minchia che risate! Altro che il bimbo cinese, “7 uomini e un cane” è il vero nuovo fenomeno della rete. Prendi una sbiadita notizia ansa qualsiasi e buttala nell’arena.
Vegani contro marziani. Mastini idrofobi che cacano sui marciapiedi. I polli degli allevamenti felici. I macellai non sono cattivi perchè non sanno quello che fanno. Quelli col pipino piccolo che compensano col baubau. I cagnacci killer che si immolano sulle autostrade, che fin da piccoli gli hanno inculcato la storia delle sette barboncine vergini. La papera no, fufi si, il tranviere si, il tassista no, Berlusconi no (ma dateci una ds europea per dio!), Casini si ma solo con paletta, la panda 4×4 no, la fiesta metallizzata si, le bistecche no, i rapanelli si, la bistecca con rapanelli e pomodirini a ciliegia ancora meglio, i topi di fogna si, i ratti di cosca no.
Possiamo ancora superarci. Segnalo possibile argomento: http://www.ansa.it/rubriche/societa/2003-12-22_500210.html
panofsky, noto con rammarico che non hai ancora terminato quel corso di cabaret, ti prego ultimalo, ne bisogni.
antonio, tacere è la norma, parlare è qualcosa che esige una giustificazione: la prossima volta trovala.
questo post è veramente stupido. il mio consiglio è scrivi se hai da scrivere, altrimenti taci.