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NarcononE’ stato più forte di me: ho cliccato. Sul link riportato qui a fianco. Ero sull’incolpevole Leonardo. Stavo leggendo la sua recensione de “La meglio gioventù”. Pensavo di essere al sicuro. Invece.

Invece sapete quel brivido lungo la schiena di quando, non si sa perché e percome, affiora un dubbio, la sensazione che qualcosa lo si è già visto, e non era nulla di buono?… Clicco, dicevo, su un link demenziale come “Figlio si droga” (amo il trash: avrei cliccato anche se ci fosse stato scritto “Moglie zoccola”, “Sorella baldracca”, “Capufficio stronzo”).
Mi ritrovo sul sito di un “centro di disintossicazione e riabilitazione da droghe e alcool”. Si chiama “Narconon“, e io questo nome l’ho già sentito. Poi mi fido poco dei disclaimer annebbiati e font extra-small, quindi evidenzio e leggo: “NARCONON® e il logo Narconon sono marchi d’impresa e di servizio di proprietà dell’Association for Better Living and Education International (ABLE) e sono usati con il suo consenso. Si ringrazia la L. Ron Hubbard Library per avere concesso la riproduzione di materiale protetto da copyright”.

Lo sapevo. Scientology. Lo sepevo.
L’avrei comunque scoperto andando avanti con la navigazione: “Come disse il fondatore del Narconon, William Benitez, a proposito di ciò che aveva appreso dai lavori di L. Ron Hubbard che aveva adottato per il programma Narconon, «Ciò che mi aveva stupito era che il lavoro di Hubbard si concentrava non solo nell’identificare le abilità, ma anche in una metodologia pratica (esercizi) grazie a cui svilupparle. Realizzai così che la tossicodipendenza è una disabilità che si instaura quando una persona cessa di usare le proprie abilità essenziali a un’esistenza costruttiva». L’intero programma Narconon è stato sviluppato in base a questa premessa fondamentale: una persona risolve le ‘disabilità’ aumentando le proprie ‘abilità”.

Per la cronaca, William Benitez – sempre che sia realmente esistito – era un un detenuto del carcere statale dell’Arizona tossicodipendente fin dall’età di tredici anni, e quelle dei corsi su corsi (a pagamento, ça va sans dire), degli esercizi, dell’amplificazione delle abilità di una persona, della presa di coscienza di sé, sono le tipiche puttanate che Scientology va spacciando da anni.

Si rischia persino grosso, ad utilizzare il termine “puttanate”. E non perché non si tratti, effettivamente, di puttanate, quanto per il fatto che dall’altra parte c’è Alfredo Biondi, Forza Italia, l’ardito avvocato difensore dell’associazione che ha dichiarato: «Sono orgoglioso di essere amico di Scientology».
E mica per niente, infatti, mentre in Germania Dianetica e succedanei sono lì lì per essere banditi e considerati “associazioni a delinquere”, la Scientology de noi antri, camuffata da caritatevole comunità di recupero per tossicodipendenti, ottiene le raccomandazioni per iscritto di un responsabile della Medicina Interna della Clinica ARS medica di Roma; di un Docente del Ministero di Grazia e Giustizia e del sociologo Sabino Acquaviva.

Acquaviva, tanto perché ve ne rendiate contro, non solo fu il responsabile della programmazione culturale della Rai durante la presidenza di Letizia Moratti, ma anche quello che dichiarò: «Guardi, io so che la tesi che lo spinello si può fumare perché tanto non fa nulla è la stessa degli spacciatori».

Triste che ora le tesi dianetiche, la fuffa e le pastigliette di Scientology stiano invadendo Google AdSense andandosi a posizionare sulle testate di numerosi ed ignari bloggers.
Triste che queste pubblicità testuali non siano chiaramente contrassegnate come si fa con i dialer porno con chiamata intercontinentale, quando è sempre di comunicazione ingannevole che si sta parlando.

Ulteriori e precisissime informazioni su tutto ciò che riguarda Scientology le trovate su “Allarme Scientology“: spiegare meglio di quanto fanno loro no, non saprei proprio farlo.

Una cosa la posso dire: che uscire dal tunnel della droga per entrare in quello di Scientology rappresenti un miglioramento è tutto da dimostrare.

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9 Commenti

  1. Ho passato un giorno di natale in un centro Narconon in Abruzzo, una decina d’anni fa. Ci stava il figlio tossicodipendente di amici carissimi. Non sapevo nulla di Scientology e Dianetics, ma l’ambiente mi piacque poco: avete presente quella pubblicità fascista coi dipendenti di un noto marchio della grande distribuzione in un grande raduno, tutti braccia all’aria, arringati con un “Chi sta meglio di noi?” (nei cui negozi ho giurato non metterò mai piede)? Ecco, era più o meno così.
    Sul denaro la logica era più o meno quella con la quale si va dall’analista: paghi caro, lo sai e sai che fa parte della cura. Non so se li’ funzioni, ma coi tossicodipendenti funziona cosi’: noi ti promettiamo mari e monti ma non garantiamo nulla, paghi tanto, ma sono i tuoi genitori (fratelli, mogli, mariti …) a farlo, perciò la “cura” deve durare abbastanza per far guadagnare noi, ma abbastanza poco perchè i tuoi genitori non si stufino di pagare, il che vuol dire circa un anno.
    I miei amici ci hanno lasciato, e volentieri date le circostanze, una cinquantina di milioni (in lire), il figlio è tornato a casa, dopo alcuni mesi è stato arrestato per droga, adesso sta (ancora per poco, pare) a S. Patrignano. Non che personalmente a me piaccia anche quest’ultima scelta, ma ai miei amici non è costato nulla e il figlio, a parlarci, sembra una persona normale e non l’adepto rincoglionito di una setta.

  2. beh, Splinder si fotterà le nostre opere d’arte, ma almeno ci evita di ospitare messaggi che non condividiamo….. l’altro giorno ho visitato un blog piuttosto cattolico su Tiscali e il primo post aveva due tette così….

  3. I centri Narconon c’erano anche in germania e (credo) siano un po’ dappertutto: sono citati anche in “Christiane F. e i ragazzi dello zoo di Berlino”

  4. Che Scientology fosse una setta ad alto grado di cazzate e di rimbambimento per i suoi adepti già lo sapevo.E’ invece interessante scoprire che è difesa da uno di Forza Italia e ha rapporti con le istituzioni.Insomma questo governo non solo è succube del Vaticano ma collabora pure con Scientology : tra integralismo cristiano e sette ladre siamo proprio in belle mani…

  5. Purtroppo la Scientology-te non colpisce solo “quelli di Forza Italia”, ma a destra e a manca senza alcun pudore, sigh. Tratto dal sito segnalato da Gianluca a http://xenu.com-it.net/txt/espr1.htm:
    «Dietro Scientology c’è la Cia», dice l’avvocato Faraon, «lo affermiamo da tempo e nessuno ci ha mai smentito o querelato». «Esagerazioni», ribattono gli avvocati Alfredo Biondi e Giuliano Pisapia, deputati di Forza Italia e Rifondazione che, insieme ai colleghi Giuliano Spazzali e Raffaele Della Valle, hanno difeso imputati di Scientology al processo di Milano. «Contro la chiesa c’è un’intolleranza che fa paura. Per cominciare, noi ricorreremo in Cassazione contro la sentenza di condanna».
    L’uso del “noi” lascerebbe pensare che Biondi e Pisapia siano d’accordo. Domanda: Giuliano Spazzali non e’ quello che aveva difeso Cusani?

  6. Parlare di Scientology è sempre utile e non si finisce mai di saperne di nuove (ignoravo che fossero difesi da Biondi).

    Ma, oltre a parlare di Hubbard&Co, il senso del tuo topic, se non sbaglio, è la tristezza derivante dal fatto che usino AdWords.

    Avevo conosciuto Narconon e chi c’è dietro attraverso dei depliant in una stazione dei treni (luogo, a pensarci nel mentre che lo scrivo, decisamente a target vista l’elevata percentuale di tossici che “staziona in stazione”).
    I depliant come AdSense sono forme di pubblicità a basso costo con la differenza che i depliant sono soggetti a libera circolazione – nei limiti della legge – mentre la pubblicità via AdWords è soggetta alle linee editoriali di Google, che solo di recente ha vietato i dialer: https://adwords.google.com/select/guidelines.html.

    Da qualche parte, o forse proprio su Google, avevo letto che Brin&Page avrebbero vietato AdWords a determinate categorie merceologiche, come le armi per cui se volessero potrebbero vietare anche gli annunci di Narconon e Scientology, con cui si sono già scontrati nel passato.
    Ora su Google non trovo traccia delle categorie a cui è vietato farsi pubblicità con questo sistema mentre esistono molte pagine che parlano del rapporto fra Google e le armi.

    A me non fa incazzare che Google venda la pubblicità anche a Scientology, è una loro scelta che mi ricorda le parole di Vespasiano, il quale in merito alla tassa sui cessi pubblici da lui inventati, rispose ‘pecunia non olet’.

    A me quello che fa più incazzare è il quasi monopolio dei link a pagamento che Google sta avendo sul web, e infatti gli AdWords appaiono non solo sui blog sotto Blogger ma anche su tutti i siti su Digilander e Tripod, per dirne un paio.

    Ora che mi sono giocato la gita aziendale a Mountain View, passo e chiudo ! ! !

  7. L’avvocato Faraon? QUELL’Avvocato Faraon? Quello che nel 96/97 lanciò la campagna di diffamazione contro i giochi di ruolo? Quello che fu radiato dall’albo professionale? (non che questo cambi le cose verso Scientology…)

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