In un interessante articolo, Sofri padre chiosa così:
“I partiti tradizionalmente antifascisti, forse eccedendo nel dare per scontati i propri valori, non sentono il bisogno di riproclamare solennemente e drasticamente la propria condanna delle leggi razziste.”
Sorry, ma a me sembra un ragionamento assolutamente privo di senso.
I paesi, i partiti e i movimenti antifascisti che erano contro il fascismo, il nazismo e gli abomini da loro perpetrati, hanno deciso di combatterci contro. E un numero interminabile di persone ci ha lasciato le penne. Cosa dovrebbero solennemente e drasticamente ri-plocamare?
(Visited 44 times, 1 visits today)
DIAMO UNA MANO A ISRAELIANI E PALESTINESI: proposta per una blog-manifestazione che scenda in strada
http://napoorsocapo.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=73950
E’ ovvio: la condanna è nel DNA dei partiti antifascisti e chi li sostiene o semplicemente ne appoggia le idee dà per scontato questo valore, senza che ciò significhi che non lo sentono. Fini sta cercando, con coraggio o calcolo elettorale ancora non si sa, di portare lo stesso valore nel suo movimento, è una novità assoluta e come tale necessita della massima amplificazione possibile. Ve li immaginate Fassino o Bertinotti fare pubblicamente un discorso simile? Sarebbe inutile.
Sofri padre è uno che scrive tanto per tenere in movimento i polpastrelli. E’ senz’altro lo sparasentenze grafomane piu’ sopravvalutato del nostro tempo, e purtroppo sappiamo anche perche’. Il figlio e’ sulla buona strada, comunque.
Sofri padre è uno che oltre ai polpastrelli fa funzionare parecchio anche il cervello e dice cose sempre piene di senso. E’ uno di quelli che hanno fatto lotta continua e che non si sono rincoglioniti. Vissuti veri: infatuazioni rivoluzionarie, massimalismi, e poi disillusioni, sofferenza personale, partecipazione alla sofferenza altrui, e poi tanta tanta saggezza. Ora capisco che fa parte del gioco generazionale criticare, per cui se cose come dice samaja, si sentono dire dai giovani, spero che tu lo sia, si tollerano. Diventa insopportabile, però, quando chi fa questi giudizi ha superato la quarantina. E ogni tanto ne incontri qualcuno, e pensi che dentro hanno tanto rancore ed acidità dovute ai loro fallimenti.
benvenuti nel fantastico mondo di Fabrizio!
Samaja. Dimentichi due grandi dal polpastrello facile: il panzone (Ferrara) e il Guzzanti padre…
Sofri è un bluff, è uno che fa grande fumo. Come molte persone della sua generazione, con tutti i cambiamenti del tempo, non può sottrarsi alla tentazione di sparare l’analisi che da la polvere a tutti. E’ un inclusivo ad oltranza, con fare ecumenico allarga, allarga, allarga e poi chiosa sedendosi sopra. Lo trovo ambiguo e poco stimolante, sotto sotto profondamente italiano.
In questo caso non ha resistito a inquadrare la vicenda Fini nelle solite scaramucce di schieramento, alla fine svilendo lo stesso gesto del vicepremier. Una bacchettata qui’ e una di li’, i bambini stanno buoni e il più fino sono io.
QUATTRO.
quando sento la parola “saggezza”, la mano mi corre alla pistola ad acqua. Forse la coerenza di Sofri, dai tempi di Lotta Continua fino ad oggi, consiste in una certa percentuale di ingenuità. Niente di male, ma neanche niente di che, certe volte. Fini è più antifascista della sinistra? Cosa vuol dire? Esiste un’unità di misura dell’antifascismo? Basta dire “male assoluto” e si diventa di colpo più antifascisti degli altri? Credo davvero che il titolo migliore sia: “Mah”.
Prima cosa: pretendere che partiti nati dall’antifascismo si dichiarino antifascisti è come chiedere a un sampdoriano di fare più frequenti dichiarazioni di fede antigenoana. Pare operazione inutile, tautologica, autoreferenziale: insomma, una classica pugnetta. Quanto al contenuto, cioè alla presa di distanza di Fini da Salò, leggi razziali eccetera. Troppo tardi: le scelte valgono al momento, non 60 anni dopo. Adesso il fascismo non ha più “quel” volto. Adesso il fascismo di 60 anni fa è una zavorra impresentabile e sbarazzarsene non è coraggiosa ma astuto: perdi la marea calante dei nostalgici e approdi alla platea crescente dei centristoni di tutte le stagioni. Ma il fascismo, oggi, è Berlusconi e le sue censure e la sua storia oscura, è Sharon e le sua ostentata inosservanza delle risoluzioni ONU sui territori da lasciare, è Bush con il suo mostruoso capitalismo darwinista e le sua guerre religioso-petrolifere. Questo è, oggi, il fascismo. Se Fini vuole, ha l’occasione di dissociarsi da un fascismo vero e vivo e non da una mummia da museo. Fate un paragone con la Chiesa: che coraggio, rivalutare Galileo e fare autocritica a secoli di distanza, su temi oggi incontrovertibili. La facesse sul controllo delle nascite o sull’ambuguità con i dittatori fascista, allora sì che ci vuole coraggio e buona volontà. Infatti …
Saggio è uno che consiglia secondo un criterio di prudenza che deriva dall’esperienza passata. Uno che sa mettere un pizzico di realismo dentro ai suoi giudizi senza smettere di sognare, come fa ad esempio, quando dice che, ad esempio, le missioni umanitarie potrebbero essere accompagnate dai militari di peacekeeping e non si fa prendere da un assolutismo pacifista. In questa occasione particolare non si è fatto riguardo di guardare dentro casa sua dicendo che troppe volte, anche a sinistra, si confonde Israele con il governo di Israele, o ci si ritrova con errori o lapsus del tipo di quello incorso alla Guzzanti. Nella seconda guerra mondiale quando si parla della Germania si affianca il termine “nazista”, o dell’Italia “fascista” o “del dopo 8 settembre”, per dire che non sono i popoli ad essere sbagliati, ma è la politica che fanno che è sbagliata. In questo caso si può, si deve criticare la politica di Sharon, le provocazioni della passeggiata della spianata, il muro, l’intransigenza con Arafat, la deriva militare, l’insediamento dei coloni nelle terre contese, ma altra cosa è parlare di “ebrei” o ancora meno, di “Israele” per dire di chi sbaglia. L’Israele di Rabin, o anche di Barak, non è l’Israele di Sharon. Le soluzioni stanno nei distinguo. Infine, come spunto di riflessione, ha fatto un parallelo storico su quanto succede oggi e quanto succedeva nel ’30 quando gli ebrei venivano considerati la ragione della crisi economica mondiale ed oggi, molte volte affiancati nei giudizi agli Stati Uniti la causa di tutte le negativita della globalizzazione. Forse sono cose che ad una sinistra con il DNA anti-tutto non serve ricordare, ma che non fa male avere presente per completare il quadro.
Ventomare, ancora con ‘sta storia senza senso degli “errori o lapsus del tipo di quello incorso alla Guzzanti”? La volete menare ancora per molto tempo? Quanto al paragone tra lo spauracchio degli ebrei nel ’30 e l’opposizione alle guerre bushiane di oggi (e all’unilateralismo USA, e ai guasti delle politiche di FMI e OMC etc.), semplicemente non sta in piedi, perché il signor Modena o i coniugi Coen che vivevano nel tuo stesso condominio erano effettivamente un capro espiatorio, non sganciavano bombe a dritta e a mancina, non facevano stragi di civili chiamandole “collateral damage”. Anche tu, come il tuo idolo Sofri, ti diverti a confondere le acque col cerchiobottismo spacciato per lungimiranza, umanità e “stronzeos” (non è un insulto: in greco significa “saggezza”).
Okie. Quindi se il signor Modena e i coniugi Coen che vivono nel mio stesso condomino oggi fanno stragi di civili e tirano bombe a diritta e mancina noi che gli dovremmo fare a ‘sti stronzi? e la signora Zevi che l’altro giorno si lamentava dei kamikaze? altro che kamikaze, addavenì! E vabbe’ Okie, famose pure ‘st’artro lapsus…
che tanto c’avemo er DNA co’ i controcojoni!!!!!!
Golpista, io richiederei una soglia minima di attenzione a quel che si scrive, al di sotto della quale non si dovrebbe scendere. Non puoi darmi velatamente dell’antisemita e parlare di lapsus, dato che il mio post era di condanna dell’antisemitismo e di critica a Ventomare che banalizzava e metteva sullo stesso piano la tragica propaganda degli anni Trenta che vedeva gli ebrei come responsabili occulti di ciò che andava male, e l’odierna critica (anche dura, durissima, anche eccessiva, come volete voi) agli USA. Non si possono mettere le due cose sullo stesso piano, perche’ nel primo caso si parla di una comunità oggetto di gravi discriminazioni e persecuzioni, e addirittura di un massiccio tentativo di annientamento, mentre nel secondo caso è innegabile che si stia parlando della più grande potenza militare mondiale, del paese più ricco del mondo, del paese che se ne fotte della legislazione internazionale, del paese che divora più risorse e inquina e spreca più di tutti gli altri. Va bene tutto, ma farne delle vittime no, e che cazzo! L’antisemitismo è un problema serio, e simili paragoni non hanno senso. Ci vuole più stronzeos.
Golpista, io richiederei una soglia minima di attenzione a quel che si scrive, al di sotto della quale non si dovrebbe scendere. Non puoi darmi velatamente dell’antisemita e parlare di lapsus, dato che il mio post era di condanna dell’antisemitismo e di critica a Ventomare che banalizzava e metteva sullo stesso piano la tragica propaganda degli anni Trenta che vedeva gli ebrei come responsabili occulti di ciò che andava male, e l’odierna critica (anche dura, durissima, anche eccessiva, come volete voi) agli USA. Non si possono mettere le due cose sullo stesso piano, perche’ nel primo caso si parla di una comunità oggetto di gravi discriminazioni e persecuzioni, e addirittura di un massiccio tentativo di annientamento, mentre nel secondo caso è innegabile che si stia parlando della più grande potenza militare mondiale, del paese più ricco del mondo, del paese che se ne fotte della legislazione internazionale, del paese che divora più risorse e inquina e spreca più di tutti gli altri. Va bene tutto, ma farne delle vittime no, e che cazzo! L’antisemitismo è un problema serio, e simili paragoni non hanno senso. Ci vuole più stronzeos.
E chi ha detto che gli Stati Uniti sono vittime, a parte l’11/9. Sono d’accorto con te su tutto quello che riguarda l’imbecillità della politica del governo Bush: riguardo allo sviluppo compatibile, al mondo visto solo come un limone da spremere e a Kioto. Sulle politiche neocon della guerra preventiva, sull’unilateralismo, sul non rispetto della legalità internazionale, dei mandati Onu, e delle false prove del casus belli. Queste cose gradualmente stanno facendosi largo anche negli Stati Uniti, qui in Europa, sono già cosa comune, a parte ovviamente Berlusconi. Ma questo che c’entra con gli ebrei, o gli israeliani, non sono stati mica loro a fare guerra all’Iraq. Casomai si può accusare il governo Bush di non aver mantenuto le promesse di fare di più per premere su Sharon e di spendersi, come aveva ampiamente promesso, insieme a Blair per fare il possibile per la soluzione del conflitto israelo-palestinese. Che poi era uno dei momenti necessari per togliere “l’acqua ai pesci”, alle motivazioni che giustificano gli attentati terroristici al di là di quelli che sono invece le ragioni vere fondamentaliste e antiebraiche. Pur volendo giustificare gli attentati dei kamikaze palestinesi come “resistenti” che c’entrano le bombe di Istambul? Le vittime sono israeliani e palestinesi, gente condannata a vivere nella paura. Per risolvere i loro problemi c’è da sperare che la ragione ritorni e che quegli accordi che erano ad un passo dall’essere raggiunti, con Rabin, con Barak, con Clinton, ritrovino persone coraggiose e lungimiranti, da una parte e dall’altra. Adesso le persone che si vedono in giro sono anni luce distanti dalle personalità necessarie, purtroppo.
Okie. Ti chiedo scusa, credo di aver equivocato il senso del tuo post, spero però di poterti spiegare perché ho equivocato perché mi sembra interessante. Se tu rileggi quello che hai scritto vedrai che assomiglia molto ad una lettura (idiota) che viene offerta con inquietante regolarità: il signor Modena e il signor Coen (i miei condomini) da brave vittime che, ligie al loro dovere, si facevano difendere dalle forze progressiste, ora sono diventati dei barbari e spietati assassini stragisti (tradendo peraltro la loro stessa storia). Questa immagine delle cose scorda però che il signor Coen non è un cittadino israeliano, che Israele non è il governo Sharon (e neanche la Germania nazista) e che Sharon, per quanto lo si voglia giudicare male (e guarda tu che mi devo pure giustificare…), non è Hitler. Perlomeno questo si scorda, perlomeno. Questo secondo me era stato sostenuto correttamente da Ventomare, sono invece in disaccordo sulla bufala del presunto lapsus della Guzzanti (inesistente). Ecco, spero che rileggendo il tuo post e considerando i discorsi che girano oramai da tempo riguardo queste questioni capirai perché ho potuto equivocare (mi scuso ancora). E non scambiare i tuoi veli con i miei, io non ho problemi in questo senso, come vedi sono sempre il primo a darmi dello stronzeos quando ce n’è bisogno :-)
Fabrizio esordisce definendo ‘interessante’ un’articolo di Sofri padre , di seguito cita una frase , la criticata ecc. ecc.
Io leggo prima il post, di seguito leggo l’articolo e poi decido di passare ai commenti.
Domandina semplice a qualche commentatore: hai letto tutto l’articolo di sofri padre ?
Sarò, anzi sicuramente, prevenuto, ma credo che qualcuno avesse di meglio da fare.
Ennio, eddai qualche simpatica trollata ci sta pure. Siamo su un blog, mica da Gad Lerner…
giuseppe genna forse studiare la storia del secolo passato ti aiuterebbe a non scrivere post cosi stupidi, e sapresti a cosa sofri si riferiva.
x Fabio. Che c’entra Genna? Mica è suo il post. Voi vedete Genna dappertutto, fatevi curare. x Golpista: scuse accettate e ragionamento compreso.
Ennio: l’articolo l’ho letto prima di capitare su gnueconomy e l’ho riletto in seguito. Pungolare la sinistra sugli argomenti toccati da Sofri non mi sconvolge. Tuttavia un articolo scritto male e banalizzante, costruito per categorie generiche e per salti logici è molto peggio di un articolo non scritto. Sono tanto più intransigente su questo, in quanto il dibattito in Italia su qualsiasi tema che potrebbe fare crescere la società e sul quale si potrebbe costruire un dialogo degno di questo nome è ridotto sistematicamente a cagnara nevrastenica, incomprensibile e sensazionalistica (quello sul crocefisso ne è stato una summa esemplare)
I can’t understand why a person will take a year to write a novel when he can easily buy one for a few dollars.
A coward mistakes oppression for peace.