Magari l’hanno scritto in tutti i giornali, oggi, e io non me ne sono accorto,
magari l’hanno detto in tutti i telegiornali che non ho guardato,
non lo so,
E voi, lo sapete che l’Unione Nazionale Arma Carabinieri ha richiesto il RITIRO IMMEDIATO dei Carabinieri dall’Iraq? (Scritto proprio così in maiuscolo: RITIRO IMMEDIATO)?
Non siamo guerrafondai, siamo solidali con quelle popolazioni, ma costretti a combattere una Guerra che NON tutto il popolo Italiano e NON tutto il Parlamento hanno voluto, perchè non avallata dall’ONU. I Ns. Carabinieri non sono affatto preparati né psicologicamente né professionalmente a combattere una simile guerra civile come quella in Iraq, questo và detto a chiare lettere. Chi ritiene il contrario, per motivi di opportunismo, non dice il vero. Piangiamo i nostri morti, i nostri colleghi ed assistiamo all’ennesima farsa di lacrime di coccodrillo da parte di chi, una certa responsabilità nell’invio di quel contingente deve pur averla.
Segretario Generale UNAC M.llo CC. Antonio SAVINO, Direttore de LA RIVISTA DELL’ARMA
(Da Megachip)
(Per chi si ostina a parlare di Pasolini e Valle Giulia; spiegatemi un po’: i carabinieri vi piacciono proletari? Vi va bene che per sbarcare il lunario vadano a fare i bersagli mobili in Iraq? Nulla da obiettare? Ok, ok. Godetevi la giornata di lutto nazionale).
Si dia inizio alle danze.
purtroppo.
purtroppo facendo qualche ricerca su google ho scoperto che nel 2001 “il maresciallo Savino ha dichiarato pubblicamente l’intento di volersi candidare nelle nostre Liste” … cioè quelle del Movimento Sociale Fiamma Tricolore… insomma pur dicendo cose condivisibili stavolta, non va dimenticato che questa associazione di carabinieri è “collaterale” all’estrema destra (http://fiammapuglia.infinito.it/unac.htm)
si certo, è proprio tutto un mondo fasssisssta!!!!! poveri noi in mano al regime!!!
qualcuno sa spiegarmi l’intervento di ugo?
Scoprire la Guerra
Adnkronos – ore 15:56:
Assalto alla base dei carabinieri colpita dall’attentato di mercoledi’ da parte di 4-500 iracheni, che sono entrati nella struttura danneggiata dall’esplosione per portare via porte, mattonelle, sedie, mobili e tutto cio’ che e’…
Questo dev’essere il comunicato a cui facevano riferimento (positivamente) i wuminghi nel quasi/giap dell’altro giorno. A me non frega niente se il tipo è missino: se è per far finire questa guerra, ben venga pure lui.
Due di notte: c’è ancora una folla silenziosa in fila al Vittoriano.
Assurda, sbagliata
questa guerra e l’odio che si accende e si moltiplica.
Ma anche, diobono, che pena
e che infinita tenerezza
per i carabinieri caduti
e che rabbia
contro chi ha voluto concedere
questo orrendo tributo di sangue.
ho letto e riletto il quasi/giap dell’altro giorno (peraltro disponibile qui: http://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/quasigiap_14novembre.html). Dove si parla di comunicati dei carabinieri, se non come auspicio? Comunque è vero che meglio di niente il carabiniere “fascio”, ma ho il sospetto che un’associazione dei carabinieri del MS-FT abbia poco potere. E se invece il potere ce l’ha… beh mi preoccupa per altri motivi.
x Lorenzo: quasi/giap era lungo e la cosa poteva sfuggire. Nella lettera a Repubblica-Bologna, WM1 dice testualmente: ” le nette prese di posizione anti-guerra del direttore del ‘Giornale dei Carabinieri’ e dell’Unarma, associazione para-sindacale dei Carabinieri.” (Unarma e UNAC sono la stessa cosa) Prima ancora, le aveva citate qui su gnueconomy, nel suo preambolo al pezzo del Manifesto firmato A.M. Ciao.
Dimenticavo: se ha poco potere perché è perché è di fatto illegale. I carabinieri non possono aderire ad associazioni sindacali che non siano il COCER (che è un sindacato di stato), se non dopo la pensione. Rimando sempre al pezzo del Manifesto che è stato postato qui sopra, come commento a “Body Bags”.
x Lorenzo: il link è sbagliato, dà l’errore 404.
C’è una parentesi di troppo. Ecco il link…
http://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/quasigiap_14novembre.html
Leona’, mi spieghi il collegamento tra “vi piacciono proletari” e “godetevi la giornata di lutto nazionale”? Io penso che i ragazzi, non solo CC, che ci hanno lasciato le penne siano più proletari di noi che stiamo qui a chiacchierare. Però non mi godo per niente la giornata di lutto. Peraltro con il vittoriano scelto come simbolo…
mo’ ti spiego. Se ti piacciono i proletari, può darsi che tu abbia voglia di vederne sempre. Pasolini era un po’ così: il sottoproletariato urbano gli piaceva, anche fisicamente; non era interessato a cambiarlo, anzi, qualsiasi cambiamento di condizione lo insospettiva (la morte delle lucciole, ricordi?) Ai proletari, invece, di solito, interesserebbe diventare qualcos’altro: non amano il proletariato. E scommetto che chi è andato in Iraq per la pagnotta, se trovava un posto alle Poste o alle ferrovie o in qualsiasi altro posto, lo avrebbe preferito all’Iraq. Questa è la vera logica proletaria. Sei sicuro che non ci sia un po’ di compiacimento pasoliniano nella lode ai proletari caduti in Iraq?
Ambè, messa così è meglio.
Lo so che è da fessi scrivere “sì, è così, ha ragione xx, mi inchino”, eccetera, ma l’analisi di Leo è perfetta.
Ora siamo neo-proletari, e la tendenza al cambiamento (diventare qualcosa d’altro) adesso è fortemente presente alla base, all’inizio della storia di ogni individuo.
Non c’è il momento di aggregazione tipico delle masse, nessuno vuole più essere massa, nè la conseguente disillusione dovuta al raggiungimento della consapevolezza che nulla, o poco, cambierà. Ora abbiamo dentro di noi un nuovo individualismo che si adatta solo ad aggregazioni estemporanee e cangianti (come quelle dei “tormentoni” mediatici su singoli avvenimenti di cronaca).
Non vale più il concetto di rivalsa comune “proletari di tutto il mondo unitevi” ma il nuvo concetto, sapientemente disciolto nelle nuova cultura turbo-capitalistica “neo-proletari, disunitevi, gareggiate tra di voi, combattetevi, invidiatevi e snobbatevi mirando ai simboli ed ai successi da mostrare a chi di voi resta indietro” —- analisi clonata, per cattiva memoria, dall’ultimo libro di Tommaso Labranca.
x ARI: ok non l’avevo visto. Resta il fatto che mi preoccupa avere le stesse opinioni di costui (Savino).
“E scommetto che chi è andato in Iraq per la pagnotta, se trovava un posto alle Poste o alle ferrovie o in qualsiasi altro posto, lo avrebbe preferito all’Iraq”. E perdi la scommessa. Non hai capito.
‘sta cosa mi sembra bella grossa…. Lorenzo sei sicuro dell’attendibilità? Ne girano di bufale in questi frangenti…
Il problema non è che sia della fiamma, ma se rappresenta veramente qualcuno. Se no registriamo l’opinione ma non facciamoci troppo conto.
Il richiamo a Pasolini era sbagliato di suo, quindi secondo me anche la replica. C’è ben poco che accomuni alla situazione di allora.
Comunque ci sono altre notizie che in questo momento meritano di essere segnalate tipo: http://www.ilmanifesto.it/oggi/art15.html
x Barney: perché dovrebbe essere una bufala? L’hanno riportata diversi giornali e non c’è stata alcuna smentita. x Shangri-La: perché vuoi negare l’evidenza? Chi sceglie queste missioni all’estero lo fa soprattutto (e comprensibilmente) per gli incentivi economici, cosa che anche Savino dice con molta efficacia. Immagino che questo turbi chi sta straparlando di “eroi” e di “angeli” e di “moderni santi”, ma tant’è.
“Era uno sempre attento alla famiglia: in Iraq c’era andato proprio per migliorare il tenore di vita dei suoi.” Parole di un amico di uno dei morti (adesso mi fa fatica cercare il link, non ricordo quale). Senza ironia, c’è indubbiamente riuscito, tra promozioni, sottoscrizioni e donazioni. Però non credo che festeggi nessuno.
Nego, Okie, perché non è un’evidenza, ma una supposizione. Nego perché questo non è un mestiere che si fa solo per la pagnotta. Nego perché il concetto di proletariato era già obsoleto vent’anni fa. Nego perché non mi piace questo riduzionismo e il vizio di appiattire gli altri sui luoghi comuni. Nego perché ciascuno vive nel mondo che riesce a vedere e il mio non lo voglio né piccolo né meschino. Nego perché i miei pudori sono altri, ma non riguardano l’eroismo né la santità. Ovverossia, non ho alcuna difficoltà a pensare che l’uno e l’altra esistano e si incarnino nella quotidianità silenziosa di tanta gente. Poi tu dici che c’è gente che straparla. Ecco, i poeti che sanno parlare di queste cose mica nascono come funghi agli angoli di tutte le strade. Nondimeno, l’eroismo e la santità esistono. “It’s hard to be a saint in the city”, Okie.
Però, Shangri-La, qui si parla di santificazione della morte, non della vita di questi poveracci. Si parla di eroismo ADESSO, ai funerali perché fa tanto buoni sentirsi contriti e partecipi, parte del grande cordoglio nazionale. E ci rincorriamo a chi sta peggio e a chi la spara più grossa, eroi e angeli e santi e navigatori come il popolo che siamo, per non sentirci lasciati indietro… Ma questo eroismo quotidiano, dove lo leggevi la settimana scorsa? Da nessuna parte. Ed ora una morte incidentale (sì, incidentale, che nessuno l’ha scelta o voluta) dà la stura al fiume della retorica… Incensiamo i santi, dimenticandoci degli uomini.
Shangri-la, ma smettila e vergognati. Solo una cialtrona come te può pensare che ci sia dell’impegno civile e addirittura della poesia (!) nell’andare a Nassiriya a mantenere “l’ordine pubblico” (uno pensa allo stadio, invece c’è la guerra) per consentire alla Esso e alla Unocal di succhiarsi il petrolio iracheno. Ieri gli americani hanno ucciso altri quattro civili. Però, che fortuna, grazie a noi, che abbiamo messo l’ospedale a Baghdad, quelli che gli americani hanno solo ferito possiamo curarli!! E intanto continuiamo a prendere ordini dai nostri imprescindibili amici e alleati anglosassoni. E’ una specie di catena di montaggio, noi li teniamo fermi, gli americani li ammazzano, poi rientriamo in campo noi che curiamo i superstiti. Del resto, l’umanità e la gentilezza contraddistinguono da sempre gli italiani (basta ricordarsi delle torture in Somalia, o dei gas contro quei negretti degli abissini). La tua penosa retorica anglosassone, mescolata ad un’italica santità alla Padre Pio, è un esempio lampante del perché l’Italia, oggi, si è ridotta alla Terra dei Cachi. E tu, se non sei il Cacus Maximus, sei sicuramente una delle sue cortigiane favorite.
Normotype, smetti di fare il buonista, per favore. Io voglio vedere quand’è che dichiareranno santo, eroe, e celebreranno nelle prime pagine dei giornali e telegiornali, qualcuno di quei 55000 morti che stavano lì tranquilli nelle loro case e non hanno mai preso dei ricchi stipendi per partire per nessuna guerra, e sono morti per causa di gente che quella guerra ha potuto fare grazie anche all’appoggio del nostro governo e di gente come Shangri-la (neuroni perduti). Voglio sapere quando mai abbiamo fatto i minuti di silenzio per la gente uccisa dall’uranio impoverito e dalle bombe a grappolo, e da altre armi proibite da qualsiasi convenzione internazionale.
Zio, non avevo la benché minima intenzione di fare del buonismo un tanto al chilo, anche se l’effetto è stato quello. Se leggi, ho parlato di moda del dolore, da indossare come un bel vestitino nero per l’inverno che arriva. Prime pagine per belare pianti e applausi senza domande, questo intendevo. E sì, lo so quanti morti ha fatto questa guerra.
Shangri-la, molto carina la poesia di Kavafis che hai messo sul tuo blog, l’omaggio a chi difende le Termopili. E’ un vero peccato che in questo caso “noi” stiamo dalla parte degli invasori persiani, non di chi difende le Termopili. In questa guerra noi siamo l’impero, per quanto si vogliano cambiare le carte in tavola.
cos’è che non sarebbe attendibile? Esiste l’UNAC, un’associazione di carabinieri, il cui segretario – simpatizzante (basta leggere il link che ho messo sopra) della Fiamma Tricolore – ha fatto un comunicato per il ritiro immediato delle truppe.
Come dice Antonio io mi ponevo il problema della consistenza e rappresentatività di questa associazione di carabinieri.
Perché ogni volta che qualcuno dice cose sensate e intelligenti –Shangri-La per esempio – gli si vomitano contro le solite patetiche insulsaggini sulle multinazionali e sul petrolio? Non tutto ciò che dice è condivisibile ma centra molto meglio gli argomenti, anche rispetto al post di Leonardo. Che fa letteralmente cadere le braccia. Primo perché i Carabinieri prendono ordine dal parlamento, che è stato eletto dal popolo italiano a cui risponderà alle prossime elezioni. Secondo perché c’è molta più retorica ingiallita nel sindacare se è meglio fare il carabiniere a Nassiryia che l’impiegato alle poste piuttosto che nel tirare in ballo (quasi sempre a sproposito da qualsiasi parte provenga) il vero proletario di valle Giulia. Terzo perché secondo me, Leonardo di Pasolini, secondo quello che ha scritto in questo post e nella replica, non ha capito niente. Perché, delle tante, una lezione di Pasolini è chiara e forte: e cioè che la rivoluzione antiborghese fatta da altoborghesi figli di papà è una farsa (che diventerà tragedia). Quarto ed ultimo “godetevi la giornata di lutto nazionale”. Di fronte a questa frase, quasi mi diventa simpatico Luttwak.
E’ ora di finirla con quella poesia di Pasolini citata a sproposito sempre per censurare opinioni critiche nei confronti delle forze dell’ordine e delle forze armate. Si trattava di una provocazione, di una serie di boutades sarcastiche, ma Pasolini NON stava dalla parte dei poliziotti contro i manifestanti (e infatti manifestava). A distanza di pochi mesi, prese le distanze o perlomeno adottò un approccio più problematico: http://www.pasolini.net/saggistica_poesia_pciaigiovani.htm
Leonardo ha fatto benissimo a stigmatizzare questa tendenza a riproporre autisticamente quei versi fuori dal loro contesto: http://leonardo.blogspot.com/2003_09_01_leonardo_archive.html#106435971120074833
Fantastico, Leo! Mi ero dimenticato di postare il comunicato dell’associazione…
Un nuovo fesso ipocrita ci mancava. Questa volta si chiama “Roberto”. I carabinieri prendono ordini dal ministro della difesa, non dal parlamento. Su questa, vabbè, può darsi anche che semplicemente non capisci un cazzo. Ma il fatto è che il parlamento, e non credo proprio questa cosa tu la possa ignorare perché se ne è parlato un bel po’, non ha votato proprio nulla. Il governo ha deciso da solo che per leccare il fondoschiena a Bush i nostri bravi carabinieri potevano benissimo andare in Iraq senza il voto del parlamento, contro la costituzione e contro la legalità internazionale (ONU fuori gioco e americani che non ci provano neanche ad ottenere un voto del Consiglio di sicurezza perché sanno di essere in minoranza). Provaci ancora, Roberto!
Dimenticavo – le patetiche insulsaggini sulle multinazionali e sul petrolio sembra siano le uniche cose che preoccupano i volenterosi della coalizione che ha invaso l’Iraq. I primi appalti assegnati sono quelli per l’estrazione del petrolio (ma nel sottosuolo hanno trovato anche tracce della materia grigia di Roberto). Naturalmente, tutti i contratti sono andati a insulse multinazionali di paesi che hanno partecipato all’invasione.
Mi sono ricordato ora che, è vero, il parlamento ha votato per l’invio della missione di invasione dell’Iraq (post-factum, à la Mussolini) – mi ero confuso con il mancato voto in parlamento per la guerra alla Serbia (altra favolosa perla per la quale tutti gli ipocriti fessi hanno fatto il tifo) Tuttavia, non cambia nulla. La guerra è incostituzionale perché “l’Italia ripudia la guerra” eccetera, e le forze armate, carabinieri compresi, dovrebbero osservare la costituzione prima di tutto.
Fesso ipocrita sarà tuo fratello. Quando riaccendi il cervello e dici qualcosa con un minimo di senso e che non assomigli ad un rutto ricominceremo a discutere se vuoi. Nel frattempo la platea è tutta tua.
No, mio fratello non è né fesso né ipocrita. Tu sì. E non fingere che ti interessi discutere, quando a te, come a tutti i fessi ipocriti, interessa solo influenzare le masse (che erroneamente consideri ottuse) in favore dei tuoi padroncini, non importa se reali o solo putativi.
1) G., mi corre l’obbligo di censurare i miei commenti sul tuo “molto carina la poesia di Kavafis”. Immagina pure il peggio. 2) Normotype, sono stanca. Ciao. 3) Zio, i corteggiatori molesti mi annoiano.
A quanto vedo sul tuo blog, ti “corre l’obbligo” di censurare anche gli eventuali commenti altrui :-) Comunque è un dato di fatto che a difendere le Termopili in questo momento sono gli altri, non noi.
Cara Shangri-la, comincia a raccontagli qualcuna delle sciocchezze che scrivi nel tuo blog, vedrai che se ne vanno subito.