Wu Ming: Body Bags

di Wu Ming 1

0. E che s’aspettavano? D’essere accolti a Refosco e polenta? Ce n’est qu’un debut.
1. I “nostri” soldati”? I “nostri” carabinieri? I *loro* carabinieri ce li ricordiamo molto bene in via Tolemaide, a Genova. Dei *loro* soldati ricordiamo le torture in Somalia, la morte di Emanuele Scieri e lo “zibaldone” del generale Enrico Celentano.
2. I *loro* soldati sono in Iraq per difendere gli yacht e le Ferrari dei petrolieri, il cancro ai polmoni, il caldo da schiattare e, non ultimo, il crocifisso sul muro della scuola. Nobili cause per le quali paghiamo le tasse.
3. I *loro* soldati continueranno a morire anche quando torneranno a casa. Quelli utilizzati in Kosovo stanno morendo come mosche. Zirconio e altri metalli pesanti nel loro sangue. I proiettili a uranio impoverito che la commissione Mandelli aveva giudicato innocui, e che in Iraq erano pioggia quotidiana. Non c’è da attendersi che questi morituri si ribellino, sono programmati per obbedire. Comunque salutant. Bye bye.

Bologna, h.14:00 di mercoledì 12 novembre

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50 Commenti

  1. Le parole e i mostri

    Allora. Questa mattina anche nei bar veri si parla di Nassiriya invece che della Nazionale. Va bene. Parlare, sforzarsi di capire, tentare di costruire senso partendo dalle emozioni è il processo che ci rende umani. Anche se l’alluvione di…

  2. M’inchino a Ventomare, i miei insulti ai due scrittori non valgono niente in confronto alla rasoiata contenuta nel tuo commento. Complimenti!

  3. Prima il carabiniere, adesso è arrivato il prete gesuita. In genere preferisco non reagire a post come quelli di Ventomare, ma, poiché egli mi ha stupefatto per la quantità di sciocchezze e luoghi comuni che riesce a concentrare in poche righe, non riesco a frenarmi. Noterò solo le più marchiane, sennò non si finisce più.

    Allora: “chi può dire di non essere contento che Saddam sia caduto?” Ovviamente la domanda è furba e mal posta, e andrebbe formulata in questo modo: “chi può dire di non essere contento che Saddam sia caduto e che per ottenere questo risultato siano state distrutte tutte le infrastrutture del paese, si siano fatte decine di migliaia di morti civili, e sia in corso un’occupazione del paese con relativa rapina a mano armata della principale risorsa di esso, ovvero il petrolio (che è stato incamerato dai petrolieri occidentali e soprattutto americani)?” e la risposta sarà: un sacco di gente, e per primi gli iracheni, che infatti, in ogni parte del paese, hanno organizzato la resistenza partigiana (perché tale è, nonostante i tentativi degli invasori di farla passare per “prodotto esterno”).
    “Le centinaia di migliaia di morti della sua oppressione non contano?” A parte il fatto che ti sfido a trovarmi una sola prova dell’esistenza di queste centinaia di migliaia di morti (se mi presenti la solfa dei curdi gassati, ho già il link a documenti che dicono che, al contrario, non fu Saddam ma gli iraniani, quindi non provarci – questo non è per dire che Saddam non fosse un dittatore, ma la verità storica va trattata con un attimo di attenzione), la risposta è ovvia: no, non contano e non hanno mai contato. Non hanno mai contato né nelle scelte politico-militari dell’occidente, né per i mezzi d’informazione – salvo tirar fuori certe storie quando è il momento di lanciare delle campagne – né per la nostra “coscienza”. Mi ci metto dentro pure io che a rigore non dovrei perché per queste cose mi incazzo e ci soffro, e sai perché mi ci metto dentro? Perché anche se avessi fatto qualcosa per evitare le violenze in Medio oriente (generalmente parlando), i miei sforzi sono risultati inutili. La mia incazzatura non ha generato alcuno spostamento dell’asse politico dell’Italia o delle “democrazie” occidentali (che peraltro sono i veri motori di quelle violenze) per cui io sono responsabile di quello che è accaduto (qui si potrebbe aprire una discussione lunghissima, ma, a un certo livello, io credo che volenti o nolenti noi siamo responsabili, almeno agli occhi degli altri, di quello che fanno o non fanno le nostre “democrazie”).

    E, soprattutto, io credo che quelle “centinaia di migliaia di morti” non contino PER TE. Perché solo uno a cui non gliene frega niente può, come te, fare il computo dei morti che con questa guerra si sono causati versus il computo dei morti che c’erano stati prima o che ci potevano forse essere per decidere che “ne valeva la pena”. E’ un ragionamento che ormai conosciamo bene – ciò che lo caratterizza è che si usano sempre morti altrui per le addizioni e le sottrazioni, persone che non sei e non sarai mai obbligato a guardare in faccia (e nemmeno sarai obbligato a fare questi calcoli parlando ai parenti di quelle persone). Lo sai cosa disse Madeleine Albright per giustificare l’embargo degli anni ’90 contro l’Iraq? Che anche se c’erano stati un milione di bambini morti, “ne valeva la pena” (testuale).
    Per la dittatura, idem come sopra.

    “Gli attentati oltre che agli italiani “cattivi” sono stati fatti all’ONU ed alla Croce Rossa: anche loro truppe di occupazione? O forse questo non vi fa pensare che mente ci sia dietro i mandanti e se questo convenga alla gente irachena?” A parte il fatto che la devi smettere di far finta che tu sia veramente preoccupato per l’interesse degli iracheni (del quale nulla possiamo sapere poiché gli iracheni in questo momento sono totalmente senza voce, e non casualmente), a me questo fa venire in mente non una, ma una serie di ipotesi, e tra queste anche quella che gli attentati (contro gente che, come De Mello, era avverso alla politica americana in Iraq) siano stati fatti dalla CIA per poter fare poi meglio i loro comodi sul posto. Comunque, siccome di elementi certi non ne ho, io non mi metto a fare illazioni.

    I morti dell’attacco a Nassiriya sono “gente semplice”, “gente normale”, certo. Non mi metto a citarti Pasolini a proposito di quello che l’uomo comune è capace di fare. Ti dico semplicemente che quando l'”uomo comune”, armato fino ai denti, si reca di sua sponte e per suo profitto (ricchi stipendi) in un paese a prendere ordini da coloro che hanno appena massacrato le famiglie di tanta gente che quel paese abita (non è un sogno, c’è fior di foto su internet dei macelli compiuti), che gli dicono “andate là”, “proteggete il nostro convoglio qua”, “disarmate la resistenza qui”, insomma, vedrai che non può aspettarsi di essere trattato diversamente dagli altri (i “Full metal jacket”). E tuttavia mi dispiace per il fatto che siano morte delle persone, ma non per un fatto razionale (razionalmente, a differenza di tanti in queste ore, dico: “è la guerra”) ma per un sentimento umano.

    Sul “bye bye”, non è stata una bella battuta, non difendo questo. Tuttavia, quando sento qualcuno che parla con la seconda persona plurale rispondendo in un forum, ho la certezza assoluta di trovarmi davanti un fesso (e magari anche un altro servo – che risponde a nome di qualcun altro, parla a un “voi” perché parte da un “noi”). “Come non vi si deve prendere per cretini viziati?” ma VI a chi? A parte questo, lo sai che cos’è il vizio? Te lo spiego: è credere che tutto il mondo debba lavorare per comprarti i tuoi begli oggettini con i quali fai valere il tuo prestigio di fronte alle tue donnine, e che la tua bella macchinina debba continuare ad andare con benzina pagata a poco prezzo, e che tutto questo giustifichi la guerra in Iraq ed anche di più. Magari tu non sei una persona del genere, magari mi sto sbagliando (ma non credo, perché la gente come te la riconosco al volo). Ma comunque che mi frega? Se generalizzi tu, allora generalizzo pure io.

    Solo un prete può giudicare come dovremmo (sempre seconda persona plurale) comportarci per fare qualcosa di “realmente utile”. Utile a chi? Sono sicuro che facendo una cosa utile per te, farei una cosa inutile se non dannosa al mondo e a me stesso.

    Finisco dicendo che non tutti quelli che si autocelebrano con le parole finiscono a fare i ghost writers di Berlusconi. Solo quelli che hanno fortuna (è un mestiere ben pagato) e che magari hanno altri appoggi (amici nei servizi segreti possono aiutare). Altri finiscono a fare gli “agenti d’influenza” da hard discount nei forum pubblici. Non sto parlando di te, ma ti assicuro che c’è tanta, tanta gente che fa questo mestiere. E’ un mestiere triste, e pagato male (di questi tempi, poi, con la crisi dell’Impero, han fatto certi tagli…) Alcuni tuttavia lo preferirebbero ad un impegno a tempo pieno. Comunque, chi può autocelebrarsi con i fatti, oggi? Pochi, pochi. Le parole hanno ancora la loro importanza.
    La prossima volta però ne userò di meno, lo prometto a tutti.

  4. Zio, volevo solo far rilevare che la realtà è più complessa di quello che si vuole semplificare con delle affermazioni sempre e comunque di parte, anche quando si tratta di parlare di gente, buona, si buona, si vede dalle facce, che ha perso la vita. Se il post sul quale abbiamo discusso fosse stato questo tuo sarei rimasto a guardare ed avrei riflettuto e concordato. Dopo il post Wu Ming e il rilancio di Genna non potevo esimermi. Il plurale era rivolto a loro due. Sono stati viziati, hanno usato, in questo post, ovviamente, la loro cultura malissimo. Poi tanto di cappello ad un lavoro documentato di controinformazione. E non ti preoccupare per me, non sono né un prete ne un agente della controinformazione, me ne guarderei bene, ma cerco di non farmi accecare dalla rabbia, anche quando ne ho. Ti dico chi non mi piace: non mi piacciono i manipolatori, chi vuole fare soldi solo per sé fregandosene degli altri, chi opprime, chi si gira dall’altra parte, chi è ipocrita, i narcisi, non mi piacciono i disonesti, i falsi, e non mi piacciono quelli che criticano la retorica degli altri e poi ne spandono a volontà. Ero contrario alla guerra zio, ero contrario all’invio di soldati in iraq, disprezzo Bush e la politica del nostro governo, ma ti giuro che pensare che c’era una possibilità di far cadere Saddam mi tentava molto. Ciao.

  5. Il fatto che tu risponda con finta moderazione e finta umanità, Ventomare, non cambia le cose. Resti un ipocrita ed un fesso. Te lo dico perché sennò potresti dimenticartene, a forza di fingere.

  6. La guerra che è stata non è la prima guerra. Prima ci sono state altre guerre. Alla fine di tutte c’erano vincitori e vinti. Fra i vinti la povera gente moriva. Fra i vincitori la povera gente moriva ugualmente. Nulla è cambiato, la povera gente da qualsiasi parte sia..muore sempre…

    E ci dicono di restare in silenzio per rispetto del dolore delle loro famiglie…..e ci dicono che sono dolorosamente commossi..e ci dicono tante cose mentre spartiscono gli utili delle vendite con i produttori di armi. Che siate maledetti e che il Dio che esiste..qualunque esso sia…vi faccia saltare le teste..utili solo ai vostri interessi personali. Dedicato a voi Bush..Blair….Berlusconi…Aznar…Bin Laden…Saddam e migliaia di altri che non hanno…loro si…il diritto di vivere! A voi e a quanti vi appoggiano…a voi e a quanti vi votano. A voi e a quanti non sanno dirvi di no..comprati dal vostro potere e denaro….A Voi e a tutti quelli che in qualche modo hanno appoggiato..incoraggiato questa guerra ….A voi che correte invano..perchè un giorno cmq morirete lo stesso….soffrendo una vecchiaia che vi toglierà l’arroganza del potere….Ah quanto vorrei avere il piacere di sputarvi addosso!
    PS: Luca Sofri…complimenti! finalmente qui puoi dire qualsiasi cosa..non c’è Ferrara che ti tratta da ignorante eh…..

  7. Fingere? Può darsi. Non ho mai pensato di essere un duro e puro. A volte mi capita di fingere. Certo che sì. Per mille motivi. Per pietà, per impossibilità, perché non sono Dio. Magari, fingo come te che sei sicuro e dici a te stesso che i cattivi stanno tutti e sempre da una parte. Mica a sinistra oppure destra. Ma da quella opposta alla tua. Beato te!

  8. wuming è una specie di memoria storica. anche se mi dispiace per quei ragazzi, ma il modo in cui vengono usati è proprio quello descritto da wuming.

  9. giuseppe genna, dimenticavo…
    dici troppe cazzate giusè, pensa invece a cambiarti i pantaloni, che non se ne può più.

  10. Dire che quel “bye bye” era rivolto a chi è morto significa non aver capito un cazzo. Rileggi, Ventomare. E’ rivolto a chi, pur avendo il sangue marcio per colpa di chi gli ha dato ordini demenziali, ancora non si ribella. E’ un invito alla ribellione.

  11. Fatti i conti, qui sopra ci sono soltanto tre-quattro persone ad agitare le acque e trollare di brutto: Pietro, Il Golpista, Ventomare e Carlo. Gli altri, non avendo alcun rancore nei confronti di Genna o di Wu Ming, stanno partecipando a una discussione seria e importante.

  12. Ma perchè speri che mettano una bomba sotto il culo di suo figlio? Lui mica spera che un contingente internazionale occupi il tuo paese. Vi do dei suggerimenti per attaccare i Wu Ming in modo banale (comunque meno della sequela di insulti immotivati)
    1 pubblicano per il presidente 2 il loro sito ha una grafica stalinista 3 idolatrano Giap 4 Si celano dietro delle sigle 5 parlano di copyleft e poi vendono i libri. ora divertitevi pure a ripetervi tra voi queste cose e magari aggiungete qualche insulto che siete bravi

  13. Guarda che io non ho nessun rancore nei confronti di nessuno. Io, sarò ignorante, ma neanche lo conoscevo Wu Ming. E Genna ho imparato a conoscerlo qui su Gnu e mi sembrava anche un ragazzo in gamba. E’ solo questo post che non condivido. Non conosco le loro storie personali. Non provo rancora per nessuno che conosco, immagina per loro.

  14. Caro ari, posto che troll lo dici a tua sorella, io non ho nessun rancore verso il collettivo wu ming, le cui opere ho letto in passato e di cui ricevevo la newsletter fino a stamattina, quando mi sono cancellato, e neppure verso Genna, di cui non nutro alcuna stima, ma cui certamente non ho ragioni per portare rancore. Mi sembra che il rancore lo portino testi come quello che stiamo commentando. Le discussioni serie (e civili) le abbiamo fatte da altre parti durante questi mesi di guerra e anche prima. A te non ti ho mai visto però.

  15. Se pensi di non avermi vista è perché non mi conosci, sennò mi avresti vista nei cortei, al forum di Firenze, alla Perugia-Assisi. Che senso ha quello che scrivi? Nemmeno io ti ci ho visto. C’eri?

  16. Hai fatto bene a cancellarti dalla loro nl, non ci si può mica lasciar contaminare da certe cose! Ora puoi anche metterti le mani sulle orecchie e fare: “glugluglugluglu…”
    Cazzo, ci vorrebbe anche una “lista nera” di tutti quelli che ieri non si sono commossi e non hanno avuto la decenza di star zitti… Potremmo anche considerare l’ipotesi di mandarli in galera.

  17. Caspita, tutti sono diventati “civili”! Nessuno è più coglione o cretino viziato. Tutti si amano, invece. OOOMMMMMM!! Ma andate aff…

  18. Anche io sono iscritto alla newsletter e non mi sono disiscritto solo perchè voglio dimostrargli che sono più tollerante di loro. Per il resto posso pensare, non conoscendolo, che Giuseppe Genna abbia un occhio solo, ovvero quello sinistro.

  19. Cosa c’è di “intollerante” nel modo in cui WM1 si è esposto, s è spiegato, ha ribattuto etc.? Secondo me niente.

  20. Sì, mi sono apparsi cretini e viziati. E te lo ripeto. Ne riconosci, la spocchia: Refosco, “Ce n’est qu’un debut”, “nostri” e “loro”, i delitti dell’umanità contrapposti alle tasse, e poi il top, nella retorica contrapposizione dell’uranio impoverito, e del “bye bye” e del “salutant” latino. Non era necessario conoscere le storie personali per giudicare il post. E per oggi chiudo.

  21. E’intollerante perchè i disordini di Genova li hanno provocati entrambi, perchè i militari in Somalia hanno avuto anche dei morti ma lui si ricorda solo alcuni episodi, perche si ricorda del Gen.Celentano e non dei carabinieri morti, perchè si ricorda “del Crocefisso” e non dei missionari, dell’uranio impoverito del Kosovo e non del bene fatto dai soldati italiani in quella regione. Ma siccome, almeno al 50%, ha ragione, allora cerco di prendere quello che di buono dice e cerco di dimenticare cose come quelle che ho appena letto.

  22. Ari. Non capisco perché io sarei un “troll” mentre tu “partecipi alla discussione”. Puoi spiegarti meglio?

  23. Seguire gli americani è stato sicuramente un ERRORE, tirarsi
    indietro ora dopo l’attentato mi
    sembra farsi intimidire da certi
    terroristi. Tutte le polemiche sparate sull’episodio sono una speculazione se non peggio..
    Gloria ai media che tanto hanno avuto da fare e dire da ieri.

  24. Ventomare, sei un ipocrita fesso, non c’è nulla da fare. Lascia stare le critiche alla “spocchia”, e pensa a come i “cretini e viziati” (ma chi saranno?) potranno continuare a vivere anche con il crollo imminente dell’economia, mentre tu, senza le tue macchinine e i tuoi oggettini a basso costo, che farai?

  25. C’è un meccanismo che non capisco. Qualcuno mi spieghi perchè uno che fino a ieri urlava a tutti i venti che la guerra di bush era una cazzata, ora che sono mortri 20 dei nostri deve stare zitto. Io non sto zitto, quello che è successo DEVE essere un macigno sulla coscenza di chi ha voluto partecipare a questa impresa assurda.

  26. Siamo in guerra. La guerra non è mai finita. Non siamo in missione di pace. In guerra muoiono _anche_ i militari, pare strano, vero?
    Attendiamo l’apertura di un mercato nuovo: ricostruzione, petrolio, telefonia.
    Comunque se do’ retta ai media, io dovrei piangere solo quattro caduti. La civetta di un giornale locale, nel nord-est tanto orgoglioso di sè, recita “quattro i nostri caduti”.

  27. Francamente non capisco cosa ci sia di male nello scrivere bene. O scrivere bene significa essere bambini viziati, avere cultura degli stronzi, non abbandonarsi alle emozioni piu’ becere e pilotate dalla TV essere degli esseri crudeli e insensibili?
    Cen’est qu’un debut, bien sur…

  28. Sul “cretini” vabbe’, ognuno ha criteri di valutazione diversi. E’ sul “viziati” che proprio non capisco cosa si vorrebbe dire. Boh.
    Poi non credo si possa rimproverare di non aver tirato in ballo i missionari o chi per loro, a gente che dedicava il penultimo numero di Giap ad Annalena Tonelli.
    Quanto a Genova: io ero in una piazza tematica assolutamente pacifica e non-violenta, avevo le mani dipinte di bianco. Siamo stati aggrediti e massacrati dalle forze dell’ordine, senza alcun motivo, senza alcuna provocazione. Ho avuto i segni sulla schiena per settimane. Non si fa chiarezza su una cosa del genere e poi si pretende un ricompattamento artificiale e acritico intorno ai “nostri ragazzi”, per di più durante una guerra che è inequivocabilemente d’aggressione, per mettere le mani sul petrolio e quindi difendere la civiltà del cancro, come faceva notare Wu Ming 1? Ma per carità, andrebbero dette con ancor più forza le cose dette qui sopra. E se nel dire queste cose sarei un “troll”, vorrei sapere cosa sono quelli che non hanno introdotto argomenti ma hanno soltato insultato, in primis il signorino Sofri Jr., che forse preferirebbe si parlasse di cose più frivole e indolori, come quelle che affronta su wittgenstein.

  29. posso essere brasiliano per una settimana?

    su, solo una settimana, tempo di dimenticare il mio paese.. non chiedo tanto. in primis, il mio ‘paese unito e forte‘ é stato definito dal vicepreseidente ammeregano come ‘l’alleato numero

  30. Ari. Forse oramai è inutile ma ci tento lo stesso, io volevo sapere perché tu hai dato del “troll” a me, io invece non ho mai dato del “troll” a te.

  31. Diciamo che mi è sembrato che la quantità di insulti (e di basse insinuazioni e di scorciatoie retoriche) nei post di alcune persone fosse superiore alla quantità di argomenti. Per dire: tutti ad attaccare WM per quel riferimento all’uranio impoverito, poi lui spiega, fornisce dati, viene fuori che c’ha ragione (23 morti di linfoma in tre anni all’interno di un campione relativamente ristretto di persone giovani e sane… Questo non è forse “morire come mosche”?) ma gli interlocutori fanno finta di niente, passano ad altro.

  32. Ari, consiglio anche a te una visita oculistica. Guardi solo con l’occhio sinistro anche tu. Giap? E che diavolo è Giap? Genova? No, è vero, a Genova non è successo niente, in effetti le bache si sono bruciate da sole, i negozi si sono spaccati da soli, i poliziotti si sono fatti male da soli, le macchine si sono bruciate da sole..la realtà non sei solo tu, è importante che consideri questo. un saluto.

  33. Ari. Non mi sembra di aver “bassamente insinuato” nulla, sono semplicemente fortemente contrario alla ideologia (manifesta e latente) di Wu Ming. Nel mio piccolo e per quello che si può fare in dei commenti di un blog, mi sembra di aver cercato di portare argomenti alla discussione. Gli insulti non piacciono neanche a me e non mi piacciono neanche se il bersaglio degli insulti è l'”odiato” Wu Ming tanto per essere chiari. Ti consiglio semplicemente di ignorarli.

  34. Ritorno per l’ultima volta sul mio primo commento per Ari e Alex. Premetto che per mia ignoranza non conosco il collettivo Wu ming e tutti i suosi meriti nella battaglia per la pace, anche se non penso che sia indispensabile per vivere e per pensare. Il cretino era relativo al testo, al contenuto. Non certo alle argomentazioni più che condivisibili, sulle distorsioni, le ingiustizie del sistema ma sul parallelismo militare poliziotto uguale colpevole. Come se da un giorno all’altro potessimo riuscire a vivere senza. E’ evidente che sono con le marce per la pace, con le ong, ma che c’è bisogno di dirlo? Poi ci mettiamo il contesto. Genna ha buttato il post come uno schiaffo fuori del contesto in cui è stato scritto. E’ probabile che lì avesse un impatto un po’ diverso. Tanto che all’inizio non avevo capito bene e pensavo l’avesse scritto lui. Terzo il tono. E lì mi è venuto il viziati. Un tono irridente, da professorino e cinico, mi dispiace ma in momenti come questo anche lo stile conta. Ecco perché? E adesso arriva il duro e puro di zio e mi ridà del fesso e ipocrita. Solo che ancora non mi ha spiegato perché.

  35. x Mr.BLOGico: a Genova il 20 luglio i carabinieri seguirono a distanza il Black Bloc, mentre questi ultimi facevano le devastazioni, senza MAI, dico MAI, caricarli o cercare di arrestarli, tanto che a molti questa cosa parve sospetta e fu riportata sui giornali delle settimane successive. Invece i CC caricarono da tutt’altre parti, gente inerme, donne anziane, o manifestanti che non stavano facendo violenze. A Bolzaneto non finirono i black bloc, ma persone che furono massacrate di botte mentre stavano dormendo, compreso il giornalista del Resto del Carlino Lorenzo Guadagnucci, non certo un estremista politico, o una compagnia di innocui teatranti austriaci. Tra gli imputati per le torture di Bolzaneto c’e’ anche un dottore che strappava gli orecchini ai fermati. In via Tolemaide i carabinieri si lanciavano coi cellulari (e non parlo di telefonini) contro i manifestanti a ottanta all’ora, e dagli abitacoli spuntavano pistole puntate (cosa testimoniata in diverse fotografie). Tutte vicende stradocumentate da centinaia di ore di filmati, da migliaia di testimonianze, da un dossier di Amnesty International e via citando. Voi continuate a far finta di niente su queste cose, e noi continueremo a rifiutarci di dire “i nostri eroi”. x VENTOMARE: tu continui a vederci del cinismo, io continuo a non vederne. Comunque mi fa piacere che hai ammesso che il problema principale era il contesto. Io non ti darò del fesso, non è nel mio stile. X GOLPISTA: ok cercherò di ignorare gli insulti. Non sei un troll però certi tuoi post li ho trovati tirati via, superficiali.

  36. Ultima notizia: oggi è partito da Pisa, alla volta dell’Iraq, il Tuscania. Lo stesso reggimento che era a Genova. Wu Ming ha sempre più ragione.

  37. Ari. Grazie per aver riconosciuto che non sono un troll. Prometto di migliorare i miei post, spero che tu li leggerai meglio. Del resto anche io mi sono deciso a scrivere perché ho tovato il post originale di Genna / Wu Ming molto tirato via e superficiale.

  38. x golpista: e dopo le spiegazioni successive e tutto il dibattito, ti è più chiaro cosa intendeva dire, d’accordo o non d’accordo che tu sia?

  39. Ari. Cosa intendeva dire Wu Ming mi era chiaro fin dall’inizio e come avrai capito non sono d’accordo con lui (ma non su tutto). Il bersaglio dei miei post era la forma (pessima) di ciò che ha scritto o, piuttosto, il contenuto latente (il modo di pensare, l’ideologia) che taspare dalla forma di ciò che ha scritto. Credimi non sono cose secondarie, se continui a fidarti ciecamente delle definizioni che le persone danno di sé senza valutarne tutti gli aspetti tanto vale credere alla propaganda di Bush…
    Piuttosto gli riconosco – a Wu Ming, non a Bush ;-) – una qualche disponibilità a discutere e sono contento che non sembri idiota come ciò che a volte scrive (ma questo non lo avevo mai dato per scontato). Vedrai che tra 20 anni potrà essere perfino utile a qualcuno, sempre che nel frattempo abbia saputo riconoscere il suo errore e che non lo abbiano santificato alla Toni Negri.

  40. E’ già utile a qualcuno. E’ utile a me. Ieri, leggendo il suo testo, mi sono sentito meno solo. Cosa che mi era già successa leggendo i loro libri.

  41. Golpista. Allora, per parafrasare Papa Giovanni: perché non elenchi le cose su cui NON sei in disaccordo con lui (e quindi con me e diversi altri che sono intervenuti), e concludiamo questo thread su una nota più costruttiva?

  42. Sempre che “d’accordo” sia preso con le cautele del caso elenco costruttivamente ;-)
    (1) Ritengo estremamente importante richiamare l’attenzione sull’utilizzo di armi che, proibite o non probite dalle varie convenzioni, risultano una minaccia troppo grave anche in un evento comunque tragico come una guerra (e dico soprattutto per gli effetti a lungo termine, leggi Uranio Impoverito).
    (2) E’ importante comunque riflettere i motivi che hanno portato a questa guerra (così come quelli che portano alla sua prosecuzione però, che possono essere differenti)
    (3) In generale posso dire che a volte chi come Wu Ming (certo non in questo post) raccoglie informazioni utili (o “controinformazioni” come piace a loro) svolge un lavoro meritevole aldilà del loro utilizzo ideologico.

    In realta’ come hai visto per quanto mi sia sforzato solo (1) viene direttamente toccato dal post (ma in maniera becera e inutile), (2) e (3) glieli attribuisco con estremo sforzo per i motivi detti nei post precedenti. Ho fatto quello che ho potuto con questo elenco non so se sono stato abbastanza costruttivo, si fa quel che si può…

  43. Mi ri-intrufolo soltanto per segnalare questo articolo apparso sul Manifesto di oggi, dal quale si evince che: 1) anche associazioni e sindacati dei carabinieri (l’Unarma, non certo il Cocer) chiedono il ritiro delle truppe e considerano questa guerra illegittima; 2) i collegamenti tra Genova e l’Iraq esistono eccome, dal momento che in Iraq, al fine di addestrare la polizia locale, c’è andato il maggiore Claudio Cappello, che nei giorni del G8 comandava la Seconda Brigata mobile dei carabinieri, peraltro comandata da quel generale Leonardo Leso che non solo ha alle spalle il fallimento della missione in Somalia, le accuse di torture, la morte di Ilaria Alpi, ma che a Genova (allora colonnello) comandava le compagnie di intervento rapido, responsabili della maggior parte dei pestaggi immortalati nei video che tutti abbiamo visto. Ecco l’articolo ======= I parà, nel giorno del dolore – Rabbia e lacrime alla base del Tuscania a Livorno.- Il gen. Leso: «Sacrificio non inutile». – Le associazioni democratiche dei carabinieri chiedono il ritiro delle truppe: «In Iraq c’è la guerra, mai votata dalle camere». – Replica il Cocer: «Strumentalizzazioni» – Ma la guerra è la missione della Seconda brigata mobile, dalla Somalia al G8 di Genova – A. MAN. ====== Nelle caserme della Seconda Brigata mobile dei carabinieri è il giorno del dolore e della rabbia. Come al comando generale di Roma e al comando della Brigata (a Treviso) il tricolore è a mezz’asta. E alla caserma Amico di Livorno, sede del battaglione paracadutisti Tuscania, i militari piangono amici e colleghi massacrati a Nassirya. Sono lacrime vere. Poche parole le pronuncia il generale Leonardo Leso, parà e comandante della Brigata che riunisce i reparti d’élite della Benemerita dal Gis ai reggimenti speciali di Laives (Bolzano) e Gorizia: «Non sta a me dire se sia stato un sacrificio utile – dice il generale – ma penso proprio di sì». Nessuna dichiarazione, a Roma, dal comandante generale Guido Bellini, che ieri si è mantenuto per tutto il giorno in contatto con i suoi uomini in Iraq e stamattina volerà laggiù. E’ presto per sapere se davvero, come si vocifera in ambienti dell’Arma, il Tuscania ridurrà o modificherà la sua presenza nel paese occupato. A chiedere il ritiro del contingente, accanto ai pacifisti, è la parte migliore dell’Arma. Con una dichiarazione congiunta, l’associazione Unarma, la direzione del Giornale dei carabinieri e il sindacato carabinieri in congedo (Sinacc, di recente formazione), rilevano che «allo stato attuale, contrariamente a quanto affermato da Bush, i fatti dimostrano che in Iraq vi è ancora la guerra. L’Italia non ha mai avuto non ha partecipato né ha avuto il mandato parlamentare per partecipare al conflitto armato». Commossa la solidarietà «all’Arma e ai familiari» delle vittime dell’attentato. «Ma non dovevamo aspettare i morti per meditare sull’impegno italiano in Iraq», osserva il maresciallo capo Ernesto Pallotta, editorialista del Giornale dei carabinieri e voce storica della battaglia per la sindacalizzazione e la democratizzazione dell’Arma. «Di fronte ai morti diciamo basta e l’Italia deve allinearsi ai comportamenti della maggior parte dei paesi europei», insiste il maresciallo cavalier Formiga, segretario del Sinacc. Gli unici carabinieri sindacalizzabili sono quelli in congedo, quelli in servizio hanno solo il Cocer e l’associazione Unarma ha pagato caro il divieto di qualunque attività qualificata come «sindacale», imposto dai vertici del corpo con il beneplacito di quasi tutti i partiti e del consiglio di stato. «Ci chiediamo con dolore – aggiunge Formiga – perché i carabinieri devono morire per terrorismo all’estero? Abbiamo già i nostri problemi in Italia. E tanti». Dura la replica del Cocer, la rappresentanza istituzionale presieduta dal generale Serafino Liberati (tessera P2 n° 1729): «Il Cocer carabinieri – si legge in una nota – anche se affranto dal dolore per un avvenimento così drammatico, ritiene suo dovere far presente, a nome dei 112.000 carabinieri che rappresenta, che non si riconosce in quanto dichiarato da Unarma e Sinacc». La richiesta di ritiro del contingente è «stigmatizzata» come un «tentativo di strumentalizzazione di poveri ragazzi deceduti che hanno invece bisogno solo di pietà e, soprattutto, rispetto». In Iraq i carabinieri sono arrivati prima dell’esercito, istallandosi all’inizio a Baghdad al seguito del discusso ospedale da campo della Croce rossa italiana. Le truppe scelte dell’Arma contano su sponsor politici di primo piano (An innanzitutto) e godono di larghissimo credito presso l’amministrazione e gli apparati militari Usa, tant’è vero che l’allora ministro degli esteri Ruggero cercava di utilizzarli anche in Afghanistan nel 2002. Non gli riuscì. Un anno dopo, invece, il generale Leso era candidato al comando dell’intero contingente italiano in Iraq. Dall’Africa ai Balcani, il generale Leso è un’autorità in tema di mantenimento della sicurezza nei teatri di guerra. Qualche volta i suoi uomini si sono fatti onore, altre volte però sono tornati a casa tra le polemiche: basta ricordare la missione in Somalia nel ’94, segnata dalla misteriosa morte di Ilaria Alpi e dalle accuse (mai dimostrate) di torture sulla popolazione locale. Difficile, infine, dimenticare il ruolo svolto a Genova, al drammatico G8 del luglio 2001, dagli ufficiali della Seconda Brigata mobile. Leso, allora colonnello, coordinava le Compagnie di intervento rapido e risolutivo che caricavano senza pietà; appena un gradino sotto di lui c’erano Giovanni Truglio (oggi colonnello) e Claudio Cappello (oggi maggiore), presenti in piazza Alimonda al momento degli spari che hanno ucciso Carlo Giuliani. E proprio Cappello, nei mesi scorsi, era in Iraq per gli addestramenti della polizia locale. La scelta di Genova era inquietante perché nelle piazze italiane, in teoria, dovrebbero andarci solo i battaglioni mobili della Prima Brigata, l’equivalente dei reparti mobili (ex celere) della polizia. La Seconda brigata (1500 uomini circa) raggruppa invece reparti da guerra, fornisce i gli uomini che compongono le «Multinational specialized Units» (Msu) inaugurate da Leso in Bosnia e in Kosovo negli anni 90. Specialisti della guerra? Non tutti. Molti provengono dai normali reparti territoriali, attirati da cospicui incentivi economici. Ma certo la Seconda Brigata è una delle punte di diamante dell’Arma – prima e non quarta forza armata dopo l’incredibile riforma promossa nel 2000 dal governo D’Alema – e un cardine fondamentale del nuovo modello di difesa imperniato sulle forze armate

  44. Che posso dire se non che tutto questo finto scandalo su ciò che ha scritto Wu Ming è roba da ipocriti, da preti falliti, da sepolcri imbiancati?

  45. Mi sembra corretto il discorso Unarma e Sinacc, meno comprensibile quello del Cocer. Continuo a non capire che c’entrano G8 di Genova, Somalia e Ilaria Alpi. Che c’entra il fatto che i comdandanti siano gli stessi? si stava discutendo della loro bravura/correttezza/onesta’? o dell’intervento italiano nella guerra iraquena?
    Prima cosa da evitare: accostamenti pseudosuggestivi, inutilmente allusivi.
    Dato che si va ad articoli pensavo di postare questo, è di un blogger iraqueno che seguo da un po’, da lì ad alcuni le cose sembrano diverse . Una sola premessa: non è da considerarsi una “risposta” all’articolo riportato da Wu Ming 1 è solo un altro contributo, di tipo differente. A volte preferisco un candore un po’ retorico ma sincero alle allusioni furbette dell'”occidente decadente”… ;-)

    “Greetings,

    So now it is the turn of the gentle Italians.

    This particular contingent is one of the most loved and kindest on the ground. They treat the people so kindly. They are doing a lot to help the local people. Everybody in Nassiryah will tell you this. And this town has been so peaceful. And it is this that drives the Misguided Demented mad. Targeting this particular target is not just another operation. It is premeditated and pregnant with meaning. They are infiltrating to the South to try to beak the tranquility and peace there. Every single attack or sabotage south of Baghdad is infiltration from other areas. The kind gentle folks of the south would never ever perpetrate such atrocity. Nor do I think any Iraqi, had any part in this. Suicide attacks are the hallmark of foreigners infiltrating into the country, to do Jihad at the expense of our blood, future, and the safety of our children and ordinary folk.

    So now noble Roman blood is being shed on the ancient plains of Mesopotamia, as it had been more than two millenniums ago, near Ur, near Akad, near ancient Sumeria, near the birthplace of the great prophet Abraham ( PBU ), near the birthplace of western civilization.

    And again what can we say to the Italian people, these gentle, cultured, cosmopolitan, kind people whom I have known and visited several times; Only the banal words of condolence to families, friends and entire nation.

    Iraqis: Noble blood of the best of humanity is being shed in your cause, and one day, one day when the new enlightened civilization of Mesopotamia is reborn again, you will erect statues of Gold in you hearts and your boulevards for those now fallen.

    We weep again.

    Salam

    Alaa”

    Il blog lo trovate a: http://messopotamian.blogspot.com/

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