Wu Ming: Body Bags

di Wu Ming 1

0. E che s’aspettavano? D’essere accolti a Refosco e polenta? Ce n’est qu’un debut.
1. I “nostri” soldati”? I “nostri” carabinieri? I *loro* carabinieri ce li ricordiamo molto bene in via Tolemaide, a Genova. Dei *loro* soldati ricordiamo le torture in Somalia, la morte di Emanuele Scieri e lo “zibaldone” del generale Enrico Celentano.
2. I *loro* soldati sono in Iraq per difendere gli yacht e le Ferrari dei petrolieri, il cancro ai polmoni, il caldo da schiattare e, non ultimo, il crocifisso sul muro della scuola. Nobili cause per le quali paghiamo le tasse.
3. I *loro* soldati continueranno a morire anche quando torneranno a casa. Quelli utilizzati in Kosovo stanno morendo come mosche. Zirconio e altri metalli pesanti nel loro sangue. I proiettili a uranio impoverito che la commissione Mandelli aveva giudicato innocui, e che in Iraq erano pioggia quotidiana. Non c’è da attendersi che questi morituri si ribellino, sono programmati per obbedire. Comunque salutant. Bye bye.

Bologna, h.14:00 di mercoledì 12 novembre

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50 Commenti

  1. ho provato a cercare di capire se questa accozzaglia di boutade potesse avere un minimo spunto di riflessione dietro. no. l’unico spunto di riflessione è che scrive queste cose è un cretino.

  2. Finalmente qualcuno che ricorda. Ricorda che in fondo le forze armate sono state create non tanto per difendere i padri confini. Ma per difendere gli interessi del potere. Dispiace solo che, dietro al dolore per la perdita delle vite dei singoli, venga nascosto tutto il gioco di interessi per il quale quei giovani con l’inganno, sono stati mandati a difendere

  3. Impeccabile Wu Ming 1. Che qualcuno si ricordi di che roba stanno respirando là, i “nostri” soldati, è un piccolo miracolo. Oggi ho sentito Ciampi, tutto quel blaterare sull’onore e il dovere, parole scomodate per difendere una guerra costruita su menzogne già smascherate… Anche gli italiani sono forza d’occupazione, ed è assolutamente normale che se c’è una resistenza se la prenda anche con loro. Ritiriamoli da lì… e mandiamoli in massa da Veronesi, che tra un po’ ne avranno bisogno.

  4. Un commento come questo è molto più umano e rispettoso delle cazzate retoriche patriottarde dette da Ciampi e Berlusconi. Il senso è: “Sveglia, ragazzi in divisa! Chiedetevi perché siete lì, ribellatevi contro chi vi usa!”

  5. La cruda verit&eagrave;, senza gli orpelli retorici che ci stanno inondando e che sono sono solo agli inizi. Appoggio anche Zerocold: “dietro al dolore per la perdita delle vite dei singoli, [viene] nascosto tutto il gioco di interessi [che] quei giovani con l’inganno, sono stati mandati a difendere”

  6. Difficile pronunciarsi. Ho letto l’intervento di WM su “I Miserabili”, dove, forse volendo forse no, è stato pubblicato sei volte (credo). Sono d’accordo, sicuramente. Sono combattuto: non tanto sull’onore e il senso della patria (cose a me sconosciute), ma sul senso delle vite perse. Non vite-per-la-patria. Vite. E basta. A volte penso a questa dolorosa appendice della guerra in Iraq come qualcosa di prevedibile, che mi ricorda, per certi versi, l’appendice chiamata “guerra del Vietnam”. E l’appello qua sotto di Ari non fa che rafforzare questa sensazione.

  7. che caduta di stile per wu ming… e non tanto per i contenuti (a parte il punto 3 su cui avrei tanto da ridire) ma per il qualunquismo, la complessita’ del mondo ridotta a due esempi facili facili e per giunta irrilevanti.
    non vedo nessuna differenza tra il tirare in ballo i folgorini che torturavano i somali, e il dire che tutti i siciliani sono mafiosi, tutti gli arabi terroristi, tutti i tedeschi nazisti…

  8. scusate ma non resisto, e quindi faccio il secondo commento… “morendo come mosche”? ma che statistiche ha letto costui?
    l’uranio impoverito non e’ innocuo, ma di questo se ne possono accorgere solo gli autoctoni, quelli che coltiveranno patate nei campi arricchiti di tale metallo, non chi e’ stato esposto per pochi mesi, avesse anche inalato a pieni polmoni… pero’, come spesso accade, persino quelli che sono “contro” si ricordano solo di chi e’ italiano e non di chi ha il culo meno coperto.

  9. wrong or right is my country. Pensavo che quelli di sinistra avessero più senso dello stato e della comunità (ma non si chiamavano “comunisti”?). Questi soldati sono stati mandati lì dal parlamento italiano. You know parlamento? democrazia? voto? stato? Sono morti facendo il loro dovere. Meritano rispetto anche per questo, non solo in quanto essere umani. Chi come Wu Ming contesta tutto questo è pregato di prendere una decisione: o non riconosce questo stato come democratico e si dà alla lotta armata o partecipa alla vita democratica senza sabotare (anche solo a parole: sono i NOSTRI carabinieri) . Il resto è chiacchera postnessunosiricordapiùcosa che questi poverini spacciano per politica e cultura.

    In segno di rispetto oggi sospenderò ogni tentatico di golpe.

  10. Per favore non oggi, siamo dei signori, please. Rispettiamo il dolore, ci hanno detto, e sono d’accordo.

    Bene, ci s’incazza domani allora, e tutti insieme, mi raccomando.

  11. Propongo a Neri di far fuori questo post, se non altri. Se invece GNUEconomy deve diventare un qualsiasi forumetto di esaltati, mi adeguo a partire da qui: piccola testina di cazzo pseudonima. Luca Sofri.

  12. Scusate, ma è Gnueconomy o Indymedia? Mi viene il vomito a leggere certo commenti, mi viene il vomito a leggere certe battute. Non posso neanche dire “vergognatevi” perchè la mancanza di materia grigia e il vostro cinismo robotico ve lo impedirebbero. Fottuti bastardi…. e perdonate lo sfogo,ma non ne potevo più.

  13. “E che s’aspettavano? D’essere accolti a Refosco e polenta? Ce n’est qu’un debut.”
    E che cosa si aspetta Wu Ming, di fare la rivoluzione con qualche trovatella situazionista? di risvegliare le nostre coscienze col cinismo d’antan? (ma si, chi vogliono ingannare a parte loro stessi, è sempre quello lì, quello del Partito…)
    Scusate il secondo post ma Wu Ming è veramente insopportabile, mai vista tanta mediocrità camuffata da intelligenza. Posso sopportare di vivere in un paese di buzzurri idioti ma non in un paese di buzzurri idioti camuffati da raffinati intellettuali.
    E’ ora che qualcuno ponga seriamente “Il problema Wu Ming” in maniera seria. Cioè non Wu Ming stesso ma il fatto che ci sono (giuro) molte persone che pensano che questi dicano cose intelligenti.

  14. Massì! abbandoniamoci alla retotica dei poveri caduti che facevano il loro dovere! Non so se avete letto bene, ma quello non e un attacco ai militari che sono morti, e non è nemmeno speculazione politica. Non è né più né meno un “te l’avevo detto io”. Ve l’avevano detto che qualcuno ci avrebbe rimesso le penne, e voi che avete fatt? Avete creduto a Martino che diceva che “non c’erano pericoli sostanziali”? Bravi, begli ingenui! Che vi piaccia o no, le cose stanno così: non mi sento di dire “nostri” ragazzi, perchè lì io non ce li volevo, io lì non ce li ho mandati. E nemmeno Wu Ming.

  15. manno! abbandoniamoci invece alla retorica del “not in my name!” che è meglio… rileggiti meglio tu quello che è stato scritto, tra virgolette e asterischi.

    Ah, a propostito, dato che per qualcuno può essere importante per fare sommarie classificazioni io sono sempre stato contrario all’intervento italiano in Iraq. Puoi capire che questo non c’entra niente con quello che ho scritto più sopra?

    Nel frattempo do il link di una posizione marxista-leninista (che non condivido) molto più coerente e ben formulata di quella di Wu Ming:
    http://italy.indymedia.org/news/2003/11/420075.php
    Non sono meglio questi di Wu Ming?

  16. Uomini e no

    E bisogna sempre essere intelligenti. Anche per gli altri.Sempre forti. Anche per chi non ha ritegno.Controllati e misurati, anche, ché

  17. Per me ci puoi mandare chi ti pare, ma poi se te lo fanno fuori non metterti a piangere lacrime di coccodrillo. Golpista, che mi linki indymedia? È solo una questione di toni, se non ti piacciono quelli di Wu Ming puoi anche fare a meno di leggere quello che scrive, ma sostanzialmente dice le stesse cose. Sapete, forma e sostanza….

  18. sono “nostri” ragazzi così come sono “nostri” ragazzi gli iracheni che sono saltati insieme a loro…
    è vero che era una possibilità quella di subire un attentato, ma io non sono contento di questo perchè prima di me e del mio dire “ho ragione io e voi non capite niente” c’è la vita degli altri…

    siamo al punto in cui siamo perchè continuiamo a ragionare per “nostri” e “loro” (se i “loro” sono i carabinieri o i musulmani non fa differenza)

    chi scrive queste cose si pone sullo stesso livello dei leghisti che se ne fregano degli immigrati che annegano

  19. Se è per questo sono nostri ragazzi anche i marines americani. Chi non sarà mai dalla “nostra” parte sono Bush, i suoi amici petrolieri, e compagnia cantando…

  20. “Te guardo negli occhi, vedo un lampo di cretineria – Ah ! – gli occhi de la fantasia, me dicono: No! Esta è una vera cretineria, cretineria”.
    L’unica differenza è che qui non serve guardare negli occhi, basta leggere il post di quel cretinetti di Genna.

  21. GePs. Vedo che hai una concezione televisiva delle discussioni (sarai mica Berlusconiano?): se una cosa non ti piace “cambia canale”. Mi dispiace per te ma il tono nelle discussioni politiche è più importante che in altre discussioni. Specie in Italia direi dove da secoli non si trova il tono giusto. Direi che Wu Ming in questo è arcitalianissimo, ed è inutile che faccia il francese…

  22. notevole..

    si, obiettivamente mi sento di dar ragione a carlo. ma credo che le parole forti che il wu-mingo ha usato, spezzino una lancia anche a favore delle vittime.. in questo caso i *nostri* (o i *loro*) carabinieri, nient’altro che pedine..”..muovono l…

  23. Non pensavo che ne esistessero ancora di così. Tali cretini. E cosa ancora più grave, viziati. Come giudicare chi riesce a trovare anche lo spazio per una frase in francese e a citare il Refosco, con la r maiuscola. I “loro”, i “nostri”, ma falla finita! Per chiarezza, sono di sinistra.

  24. Oggi, dottori, è il momento di commemorare e onorare le vittime di oggi. Ciò non toglie che ieri si doveva commemorare le vittime di ieri (iracheni, afghani e statunitensi) e domani si dovrà onorare le vittime di domani. Da qualunque parte stiano, e purché siano vittime e non carnefici. E mi pare che, fra i nostri militari (soprattutto tra quelli che muoiono) di carnefici ce ne siano pochi.

  25. GePs. Ho letto quello che hai scritto sul tuo blog e non lo condivido (con dubbio). Però: come fai a non accorgerti che tu hai scritto cose sensate e non prive di intelligenza mentre queste di Wu Ming sono solo scempiaggini da bambinetti viziati che giocano a fare i terribili rivoluzionari?

  26. D’accordo, l’intervento e’ una stronzata (se non altro per quell’agghiacciante tono da “cicca, cicca, cicca”). Ma perche’ chiederne la cancellazione? Direi che nella sua infantile esagerazione si commenta – e si condanna – da solo. Tanto meglio, se rimane: servira’ da esempio.

  27. “[…]Kropp invece è un pensatore. Le dichiarazioni di guerra, egli propone, dovrebbero essere una specie di festa popolare, con bilgietti d’ingresso e banda, come per i combattimenti dei tori. Poi, nell’arena, i ministri e i generali dei due stati avversari, in calzoncini da bagno e armati di manganello, si azzuffano. Vince il paese di quello che caccia l’altro sotto. Sarebbe assai più semplice e meglio di adesso, che s’ammazzano tra loro persone che non centrano.”
    (E.M. Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale)

  28. Presisazione superflua: nel dire che Wu Ming “ce lo possiamo mandare”, intendevo certamente “a quel paese”. ma mica in Iraq. (odio dover spiegare queste cose)

  29. Golpista, la differenza è solo nel tono, non nella sostanza… o per lo meno non in tutta la sostanza. Effe, anche “a quel paese” si possono fare brutti incontri (e poi è chiaro che l’avevo capita, ma non volevo darti soddisfazione ;) )

  30. Cosa rispondere a chi propone di censurare le opinioni che a lui non piacciono? Ad un miracolato che, pur non sapendo fare niente, scrive sul giornale del padrone (sovvenzionato da sostanziosi contributi pubblici), conduce trasmissioni radiofoniche sulla rete nazionale (sempre a nostre spese, quindi) ed appare a giorni alterni in TV ad illuminarci con le sue opinioni sempre uguali sul modello “certo Berlusconi sbaglia, ma anche la sinistra…” ?
    Adeguandomi al linguaggio da lui usato in questa circostanza, gli posso solo dire: Luca Sofri, ma VAFFANCULO!!!!!

  31. GePs. Per quanto riguarda il tono ti ho già risposto sopra. Sono contento che cominci (parzialmente) a capire che anche la sostanza è diversa (sara mica per colpa della forma?) ;-)

  32. La mia adesione a questa roba da neurodeliri si intendeva ironica, quindi la chiudo qui. Mi riservo di consentire sul resto dei dolori di tal raffaello nonsocome, ma su una cosa si sbaglia: io non propongo di censurare le opinioni che non mi piacciono. Io propongo di censurare le cazzate, comprese le proprie. L.

  33. a parte lo stile (i gusti sono gusti) cosa è sbagliato in quello che scrive wm1? è un po’ esagerato (i soldati di ritorno dal Kossovo non “muoiono come mosche”) ma a parte questo? Si tratta dell’espressione di un fastidio per chi si accorge solo ora che siamo in guerra: una guerra fortemente contrastata da larghi settori dell’opinione pubblica italiana e internazionale.

  34. E va bene, rispondo di tutto quello che ho scritto (non sono stato io a postarlo qui sopra, non ritenendolo proprio il contesto adatto a una discussione di questo tipo, ma ormai c’è e non mi sottraggo).
    Evidentemente, nell’isteria di queste ore e nel clima di “love it or leave it” (con tanto di semplificazioni che descrivono come potenziale bi-erre chiunque ricordi due o tre cosette sulle cause di questa guerra “preventiva” e sulla trappola irachena), non è d’uopo dire due o tre cose chiare e semplici, ricordare alcune cose scomode. Se ci si prova, si è destinati agli insulti di certe effimere blogstar, che ricorrono ad argomenti caduchi come gli pseudonimi etc. (mi chiamo Roberto Bui, il mio nome non è segreto, chiunque conosca il lavoro mio e del mio collettivo sa che non mi nascondo). Però alcuni hanno capito bene, come Ari e diversi altri. Io non sono certo contento che della gente crepi, ma va ricordato che questa guerra è stata costruita su balle colossali come le ADM, l’uranio dal Niger, le diapositive mostrate da Powell all’ONU, il dossier del governo inglese che in realtà era la tesina di uno studente, i legami mai dimostrati tra Saddam e Bin Laden etc. Man mano che tutti questi motivi si rivelavano fasulli, si spostava l’accento su qualcos’altro, “il cambio di regime” etc. Uno degli scopi ufficiali era “sconfiggere il terrorismo”, e invece lo hanno attizzato. Inoltre, questa guerra è stata *fortissimamente voluta* contro la stragrande maggioranza delle opinioni pubbliche e contro gli organismi internazionali. Il 15 febbraio scorso decine di milioni di persone hanno manifestato in tutto il pianeta per cercare di fermarla. Si è deciso di non tenere in alcun conto queste opposizioni, per motivi che non c’entrano nulla con la retorica “democratica”: si trattava di accaparrarsi risorse, puntellare l’edificio traballante della civiltà del petrolio, garantire ancora per qualche anno la way of life occidentale basata su sperperi incredibili di energia e di risorse. Coloro che hanno mosso guerra all’Iraq, capeggiati da un presidente eletto con la minoranza dei voti, sono poi gli stessi che non firmano importanti trattati internazionali, e avversano qualunque tentativo, anche timido, di scongiurare la morte degli ecosistemi, non firmano Kyoto, dicono che il miglior modo per combattere gli incendi è abbattere gli alberi.
    Nonostante i cittadini fossero largamente contrari a quest’avventura, il parlamento (complice l’opposizione) l’ha avallata, e ora l’Italia è una potenza occupante al pari delle altre. O si crede davvero alle panzane da “Italiani brava gente”? Per quale motivo noi dovremmo essere più benvoluti dalla popolazione? “Siamo” come gli altri. Dopo americani, danesi e inglesi prima o poi doveva succedere anche a “noi” (un colonizzato non sta a distinguere troppo nei ranghi dei colonizzatori). Purtroppo, anche a propria insaputa, nessuno che si aggiri armato e in divisa in una zona d’occupazione è “innocente”.
    Che quei morti siano persone, esseri umani, non ci piove. Va però detto che la retorica pauperista alla Pasolini, se ha poco senso quando la si tira fuori dopo l’exploit repressivo di Genova, Bolzaneto etc. ha ancora meno senso quando si parla di contingenti speciali. Nessuno dei “nostri ragazzi” è stato prelevato a viva forza da casa sua, non ci sono “coscritti”, ci sono persone che hanno consapevolmente scelto le forze armate come carriera, guadagnarsi il pane con il mestiere delle armi, quindi dovrebbero avere messo in conto simili evenienze. Lo avevamo previsto tutti, mi sembrerebbe strano sentire che non lo avevano previsto loro. Quello che mi chiedo è: quelle persone si sono poste domande sulla loro presenza in Iraq come potenza occupante, come (diciamo pane al pane e vino al vino) COLONIALISTI? Se non diventano consapevoli loro, del gioco in cui si stanno intrappolando, che volete da noi, che questa guerra l’abbiamo avversata fin dall’inizio, anzi, ancor prima dell’inizio? Volete acquiescenza, silenzio? E’ davvero utile far calare dall’alto un lutto imposto, obbligatorio, e cercare di cavarsela con la solita retorica patriottarda di Ciampi?
    E nessuno che ricordi alcune cose: il “brodo di coltura” orrendo (il nonnismo violento che ha ucciso Scieri, il razzismo dello zibaldone) in cui si formano molti “nostri” militari. uanto all’uranio impoverito, chi mi contesta dev’essere un po’ disinformato. Dal 1999 ad oggi i soldati morti di linfoma una volta rientrati dalla missione nei Balcani sono 23, e il numero è destinato a salire drammaticamente. Sono state fatte diverse inchieste giornalistiche, una molto buona l’ha fatta Canal + nel 2001 e s’intitolava “La guerre radioactive sècrete”. Un’altra inchiesta è più volte andata in onda su RaiNews24 ed è visibile qui: http://www.rainews24.rai.it/ran24/speciali/uranio_2003/default.htm
    Boh, spero di essermi fatto capire. Nei contesti a cui il testo era destinato, i riferimenti sarebbero stati colti subito e mi sarei risparmiato tutte queste parafrasi…

  35. la confusione di Wu Ming 1 (pardon, scordavo il numero) è quasi totale ma sono contento perché riconosce che quel testo… fuori contesto… non l’ho postato io qui… Insomma che è veramente un testo spregevole.
    E’ un risultato notevole dopo una giornata di discussioni.
    Detto questo, tanto per prendere una cosa a caso tra quelle che hai detto: come mai sei tanto furbo da non farti ingannare dall’imperialismo delle “multi” ma tanto tonto da credere che questo attentato sia frutto… cosa devo dire dell'”eroica resistenza del popolo iracheno per la propria libertà”? Va la’ che se foste un po’ più onesti sapreste che anche il grande (e veramente lo è stato) generale Giap che vi piace tanto è finito vittima degli eredi della eroica “lotta per la libertà” del “popolo vietnamita”…

  36. Con tutto il rispetto per Wu Ming le cazzate sono cazzate in qualsiasi contesto. Replica inutile, era tutto molto chiaro da subito

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