Pizza e fichi (pochissimi i fichi)

Appunti sparsi sull’incontro tra blogger (orari ndicativi)

Diane(*), la serata ha scardinato molte convinzioni: ad esempio fino ad oggi credevo che Belle e Sebastian fosse un commoventissimo cartone animato, uno dei pochi con la sigla non cantata da Cristina D’avena (e tu sai quanto odi la D’avena).

21.00 Sono quasi certo che il cameriere della pizzeria è lo stesso che ha fatto Il Signore degli Anelli e sono sicuro che come scusa per abbordarlo non sarebbe stata male. Ho finito le pillole anti-timidezza.

21.45 Non ho mai letto il blog di tre-quarti delle persone presenti, e nemmeno la metà di quelli nominati durante la serata.

22.10 Non sono l’unico coglione che si fa venire i sensi di colpa a chattare in ufficio. Inoltre non sono l’unico che si autocandida agli award e che si stravota, che si è fatto una cultura dei video dei neomelodici napoletani, che guarda (e analizza criticamente) i “Cattivi pensieri” (se non siete di Napoli non capirete…) e che potrebbe scrivere una fenomenologia di Concetta mobili. E non sono nemmeno l’unico che odia programmare il videoregistratore!

22.35 Ore-Walter dopo la pizza mi fanno notare che mi immaginavano con piercing e capelli viola (velocizzare la realizzazione della nuova grafica). Tutti mi chiamano arbitrariamente iulalà. Non ho la forza di stare a precisare: siamo in 10-12 con picchi 15.

22.50 L’angostura ha lo stesso sapore della roba che usano i dentisti (testimonianza indiretta).

23.20 3G Granieri è una figura mitologica che si è palesata ai miei occhi così proprio come lo immaginavo: dinoccolato, pizzetto, occhialino cavouriano e bicchiere nella mano, credo mi abbia indicato e detto qualcosa su di me. Dopo la minzione mattutina l’ho sognato.

23.35 Pensavo che uno che va in un locale e ordina bourbon con ghiaccio esistesse solo nei film. Non è vero.

00.05 Interessante discussione su gruppi musicali che io a stento ho sentito nominare (meglio: mai sentito nominare uno), con sottolineatura di Achille che ci tiene a precisare che lui non ne capisce molto (beata malignità). Io vorrei far notare che sono quello ch scrive che la Donà mi fa cagare e Testa è il Conte dei poveri ma non ne ho il coraggio.

00.20 Credevo di essere un figlio degli anni ottanta, invece non ricordo nemmeno chi sono gli Ultra (e non so nemmeno quale blog è quello di fronte a me che me lo fa notare): riprendere la cura di fosforo.

00.30 Mi risveglio dallo straniamento quando sento nominare nell’ordine: Justin Timberlake e Thicke (ovviamente non per meriti musicali). Qualcuno nomina Robin Williams. Shock anafilattico

00.40 Proserpina, sprezzante del pericolo, in un luogo claustrofobico al di sotto del livello stradale con una musica assordante tira fuori una copia dell’ultimo Harry Potter brandendola nella mia direzione e, non paga, fa notare di essere arrivata quasi alla fine. Io mi rendo conto di non avere nessuna via d’uscita stretto in un angolo tra il muro, Marcello Corbo e Achille. Vedo scorrere la mia infanzia velocemente. L’adolescenza no, l’ho rimossa.

L’addetto alla sicurezza del locale ci ha tenuto sott’occhio tutto il tempo. A un certo punto si è abbacchiato.

In una situazione del genere (che nella mia vita in media si verificherà poche altre volte), solitamente mi accascio sulla spalla di chi mi accompagna, ma nella situazione attuale mi pareva fuoriluogo…

Nonostante abbia guardato più volte sul menu e mi sono voltato a guardare l’insegna del locale all’uscita non sono capace di ricordare il nome del locale. Ma ricordo che avevano usato un bel font.

Ho notato che si parla sempre bene di chi non c’è: la prossima volta starsene a casa.

*A differenza dell’agente Cooper non parlo con nessuna Diane attraverso nessun microregistratore… (non chiedetemi con chi parlo e come lo chiamo, please!)