Mi ha rotto i Maroni

Non so se sta capitando a tutti: al posto del Viagra, voglio abbuffarmi di psicofarmaci. Ne avrei tanti di motivi: Filippo Facci non mi vuole bene, cerco Clarence come la Titina, Silvio Berlusconi esiste, Adel Smith pure lui, Giulio Andreotti persiste a farlo e pure impunito, Lucio Battisti è morto e non mi sono ancora ripreso, Pierluigi Diaco è nato e non mi sono ancora ripreso. Io ho capito che sarebbe stato un millennio di merda quando, nel capodanno del 2000, ho visto la Rai propormi una mezzanotte tv in piazza a Roma, starring Rita Pavone, Little Tony e Adriano Pappalardo. Però non sono questi motivi da psicofarmacopea. Lo scatenamento dell’ansia arriva dal futuro: è certo, io non percepirò alcuna pensione. A voi non preoccupa? A me sì: significa che sono costretto a fare il dipendente di Gianluca Neri fino a settantacinque anni. Allo stato attuale delle cose, non è nemmeno così: devo pregare Gianluca Neri che mi faccia fare il suo dipendente. Posso proporre a Facci un pezzo per il Giornale in cui proso il resoconto di un’assunzione di Prozac?

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3 Commenti

  1. potrei proporre un’opera a quattro mani? sto raccogliendo dati, segnando su un taccuino ( e doviziosamente ) ogni particolare, sull’assunzione di tavor…

  2. Non ho mai provato il Tavor, ma sono erudita su: EN, SERENIL, LAROXIL, LORANS, LEXOTAN, SERENASE e varie terapie omeopatiche. Oltre agli psicofarmaci, consiglio una terapia cognitivo-comportamentale per l’ansia, ed un viaggio a Lourdes come volontari dell’U.NI.T.A.L.S.I. per combattere la depressione da insoddisfazione generale.
    Se non altro, aiuta a ridimensionare il proprio ego, a riconsiderare le nostre disgrazie, a proiettare su altri più bisognosi (e veramente bisognosi) le nostre energie, distogliendole da cavitamenti negativi della nostra mente. Fa bene a loro ma, credetemi, anche a noi.
    E poi, vista la necessità di miracoli, è sicuramente il posto giusto.

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