Il ripieno del Gabibbo

Striscia la NotiziaSono perfettamente consapevole di avere, riguardo a Striscia la Notizia, un’opinione diametralmente opposta a quella (un filo troppo snob e schifiltosa, a mio parere, ma non è questo il punto) vigente nel microcosmo dei blogger italiani e, più in generale, della sinistra che si mostra sul web.
Fa niente. Vorrei lo stesso citare Marco Paolini, dall’ultima puntata di Report:

“Andrea, il suo amico, peggiora, e lui cerca inutilmente di trovare ascolto, trovando porte chiuse. Perché durante il 2000, quando si parla di ‘uranio impoverito’, si rischia l’accusa di ‘procurato allarme’. Perché si tratta di ‘chiacchere senza alcun fondamento’. Non esistono pericoli: lo stesso di un orologio!
Leggero non si rassegna. Trovando porte chiuse, fa quello che fa un italiano in questi casi: va a Striscia la Notizia con il suo amico. L’amico ci mette la faccia, la storia, e lui presenta l’attività dell’Osservatorio sulla salute dei militari. Anche la satira va bene: se l’informazione è distratta si può andare anche lì. C’è una sua dignità. Anche a raccontar la storia vicino alle Veline.
Ora, due giorni dopo la trasmissione Striscia, il sergente maggiore Antonacci muore, e quindi i giornali raccolgono la storia di uno che non è più un qualsiasi soldato, ma è una faccia che noi conosciamo e ricordiamo.”

(Marco Paolini, Report, 21/10/2003)

Poi, per carità, parliamo anche di tutto il resto, di quanto sia facile sgamare dietro ad alcune trasmissioni tv irritanti fervorini moralistici alla Robin Hood.
Striscia non fa altro che coprire un buco informativo. Volontariamente? Involontariamente? Neanche questo è il punto.
C’è, invece, che fino a qualche tempo fa era il telegiornale a lanciare in pompa magna il varietà di prima serata, mentre oggi è il varietà che segue a supportare il telegiornale. E a sostituirlo, molto spesso. Pure bene, in alcuni casi.
Questo, tristemente, è il punto.

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20 Commenti

  1. pienamente d’accordo. tra l’altro chi critica Striscia in genere non ha capito il progetto che Ricci porta avanti, di mostrare la tv come è dietro le quinte, spesso anche giocando sporco. i metodi possono anche essere criticabili, i risultati no.

  2. D’accordo. Lode a Paolini e alla Gabanelli. Dietro la storia di striscia non c’era un servizio di un giornalista freelance? Se ci fosse allora lode anche a lui.

  3. la Gabanelli ha un abuona opinione di Ricci e del suo modo di fare tv. Io sono più concorde con Boncompagni che parla in sostanza di “paraculo”. Io credo che Ricci tocchi una delle nostre corde più profonde (l’indignazione) e più basse (il voyeurismo): un modo come un altro per riempire il nulla.

  4. Il problema di Striscia e’ la profonda ipocrisia di cui e’ permeata. Vorrebbe far credere di essere satira che non guarda in faccia niente e nessuno. E invece si guarda bene (ma proprio bene, vi sfido a portare un controesempio) dal disturbare il manovratore, anzi spesso – ed e’ questa la cosa piu’ grave – si rende perfettamente e consapevolmente funzionale agli interessi di Sua Santita’ Silvio I. Un esempio? L’attacco al governatore Fazio, proprio ora che le sue frizioni con il governo sono all’apice. A me pare che Striscia costituisca un depistaggio di ottima fattura, lo dimostra il fatto che in pochi ne sono consci.

  5. Due osservazioni: Striscia il buco informativo non lo copre tutto. Non è colpa di Ricci, ma è un fatto. Ogni pubblicità che passa su Striscia porta soldi a Berlusconi. Più Striscia piace, è bella, giusta e utile, più Berlusconi ci guadagna. Mi sembra una spirale un po’ perversa.

  6. E’ che oramai è come se le cose non esistessero, se non le “hanno dette” in tv. E sembra che a questa opinione comune si siano ben volentieri convertiti anche quelli che fanno i tg.

  7. ..continuando il discorso di astolfo: con striscia, costanzo, fede, mentana e company, il berlusca ci dà un bell’illusione di alternative che poi portano sempre ad una sola ed unica scelta…
    striscia a volte è utile ma di solito è noiosa: ringraziamenti a pubblico per quanto sono bravi ed amati i conduttori, il cane osceno e spelacchiato che fa il morto, i servizi che vengono rimandati per minimo 3 volte….stile moviola…
    striscia è da molto che esiste e l’italia non mi pare migliorata…

  8. su striscia si possono dire un sacco di cose. e molte le state dicendo qui. alcune però troppo viziate da preconcetti. va da sè che Gabanelli-Report: giù il cappello. va da sè che è triste che sia striscia (o le iene) a fare supplenza a tg o addirittura alla magistratura. però sarebbe peggio se non ci fossero. o no?

  9. sono l’unico che, pur seguendo report da quando esiste, a paolini preferirebbe direttamente una fucilata nei coglioni?

  10. grazie mariastefania, sei dolcissima ma abbassa la voce che ti sento uguale.
    eppure non posso credere di essere l’unica persona che si addormenta al secondo minuto di paolini. ma se piace – mi dico io – ci deve essere un motivo. ovviamente al di là di quello che dice. perché non è quello in discussione, ma la forma che utilizza. diosanto, io i monologhi li metterei fuorilegge.

  11. Preferiresti una coppia di veline semi nude che ballano musichette sceme e presentatori finti e arroganti che urlano per trattenere lo spettatore?

  12. Cedric, ti do man forte io. Paolini l’ho adorato come tutti all’epoca di Vajont, ma ora prima di Report lo trovo troppo lungo e retorico. Quindi zappo fino a quando non comincia la Gabanelli.

  13. mari, no. preferirei che report partisse subito in quarta e amen. il mio personalissimo palinsesto, infatti, è come quello di sebastian: report, rai tre, martedì alle 21.30. (però, oddio, anche mezz’ora di veline seminude..)

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