Ma chi è la “gente” a cui si riferisce il Plurinquisito quando asserisce, in piena conferenza stampa: “Pentito io per le affermazioni sui magistrati? Per niente. Io dico quello che pensa la gente”? E’ un abisso semantico, quello in cui è penetrato questo Escobar dell’etere. Intende che lui esprime cose che la gente pensa, solo perché lui non sa cosa pensarne? Intende che lui dà una voce ai pensieri della gente che lo vota? Intende che lui manifesta a parole, dopo anni di condizionamento di massa, Quello che inocula pensieri nella gente? Esemplificativo, il giro di frase ambiguo e malizioso significa tutto e il proprio contrario, pienamente in linea con le dichiarazioni che l’Indagato rilascia quando si presenta in aula tribunalizia. La verità si trova più avanti, nel resoconto dell’animata conferenza stampa, concessa in presenza del sosia di Tiberio Timperi che governa la Finlandia, tale Rasmussen: “Attenti, sono il Duce…”. Ecco, questa volta ha ragione Lui: è proprio quello che la gente pensa. Chi ha altro a cui pensare, quando l’Omino di Burro incontra Rasmussen, sono Veronica e il Massimo Filosofo, che organizzano in queste occasioni profondi seminari.
Quello che la gente pensa
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Un Serra strepitoso, proprio oggi, ha scritto su Repubblica un articolo, a questo punto, profetico sull’uso che l’attuale classe dirigente mediatico-conformista fa del concetto di “gente”. Da leggere assolutamente, titolo “Quanti danni in nome della gente”. Purtroppo non posso riportarlo perché non è stato pubblicato sulla rete.
:)))))))))))))) Giuse’, mi hai fatto sbellicare.
Però in realtà le frasi di oggi cominciano proprio ad incutere paura. Per me è relativa, vivo a centinaia di km dal confine con l’Italia. Per voi è altro..
Giusè, ma l’hai guardato Rasmussen ? Ma ti sembra finlandese quello ? E’ il primo ministro danese … chettepossino.
Ma guarda questo cretino. L’altro giorno ero in Mondadori e un paio di editor ai quali avevo chiesto informazioni – non i miei editor – mi hanno raccontato tutte le balle che racconta questo cazzo di Giuseppe Genna circa le vendite effettive dei suoi libri e soprattutto circa la qualità sintattica che loro – gli editor – debbono via via affrontare e risistemare. Perchè avevo chiesto di questo Giuseppe Genna? Risposta: perchè alla fine di agosto, nonostante non l’avessi neppure mai sentito nominare, mi hanno invitato ad associarmi a una querela contro di lui: a causa di alcuni smoccolamenti che il personaggio aveva scritto contro di me e non solo contro di me. Ho detto che non m’interessava perchè non sapevo chi fosse. Poi, appunto, l’altro giorno ho chiesto in Mondadori che è la casa editrice (oltrechè mia) sua, ma soprattutto di Berlusconi. Le risate. Il cretino. Ora me lo ritrovo qui a occuparsi del gentismo, eccolo. Mi è tornato in mente quando vidi una manifestazione pro Mani pulite con il corteo che un sfilava davanti al Palazzaccio milanese: c’era anche il cartello “Le manette non bastano, ci vuole il cappio al collo” e poi tutta la sinistra e la Rete coi repubblicani, i verdi coi leghisti, il pidiessino Carlo Smuraglia accanto al missino Ignazio La Russa, i cobas, gli operai e le casalinghe, gli attori e i cantanti, gli impiegati e i geometri, le hostess e i barbieri, gli insegnanti, gli elettricisti, i trapezisti, i sommozzatori, soprattutto i giuseppe genna che urlacchiavano nel tentativo di esistere. La gente.
Eversori, fascisti, comunisti: ma no. Buon ceto milanese, estremisti in giacca di tweed, gente che ridiviene buona e invincibile: nelle piazze, nei blog, nei girotondi, nelle arene televisive, con i lenzuoli alla finestra, le fiaccole, i palloncini, tutta gente che si chiede chi sia la gente e non sa di essere la gente, quella di Biagi, quella di Genna, un grande Io che si autoassolve “dalla parte della gente” e “fuori dal Palazzo” anche se presto tornerà a tuonare contro i liberi professionisti che non pagano le tasse, gli statali parassiti che son sempre fuori stanza, i medici e gli artigiani che non fanno la fattura, gli operai che non lavorano protetti dai sindacati, ladri anche loro, ma peggio ancora i loro padroni, ma peggio ancora i giornalisti lottizzati e gli intellettuali prezzolati dal regime, i genna. I niente che non hanno neppure il sentore, l’umiltà di esserlo. Si sentono opinionmaker, la gente sono gli altri, che diamine. Eccolo lì. Ora come allora. Nel 2003 c’è un ometto senza peccato che rompe il cazzo e ovviamente stampa da Mondadori, un po’ come come Sabina Guzzanti che diversamente dal fratello ha detto che lei Mondadori mai: e stamperà da Einaudi. Che è di Mondadori. Che noia. Che palle. C’è un ometto senza peccato e scaglia pietre. Si levasse dal cazzo. Ho capito, tranquilli, per intanto lo faccio io.
… sempre troppo tardi, coglione!
Conte Mikita, anche Lei qui ?
e poi, FF, basta con questi commenti kilometrici. Se proprio ci tieni tanto che gli altri, “la gente”, si sorbisca i tuoi vaneggiamenti apriti un cazzo di blog e qui pubblica solo i link di riferimento. BASTA! non se ne puo’ piu’.
E sopra la gente c’è Filippone Facci, che guarda torvo la boccia trasparente in cui la gente si agita, come la neve nel ricordino di Venezia. Nella sua infinita faccità vede tutto il creato e ancora non ha deciso se distruggere, redimere, dimenticare o andarsene. La gente non sa di essere appesa al filo filippone del suo capriccio, e ciabatta inconsapevole dietro a lacerti di ideali d’accatto. Faccissimo, nell’oscurità, filippa e guarda… Un fulminetto a quel verme di Genna, un terremotino a casa di Neri. Indulgenza, tutto sommato. Sapesse la Gente cosa potrebbe accadere…
Eh?
Per FF: sei proprio ridicolo quando fai dell’ironia sulla “qualità sintattica”… proprio tu!?
Per SM: ma vaffa… ;-D
F.F. guarda il popolino,la gente e dall’alto si crede superiore,critica il popolo fatto di impiegati,operai elettricisti e naturalmente da Giuseppe Genna.Tu F.F. invece non fai parte di questa melma,non sei gente vero?no tu non stai qui con noi nella piazza,ma lassù a corte.Sei un cortigiano,uno scribacchino a fianco del gande capo.Ecco la differenza tra Genna e te:scrivete per lo stesso editore,ma lui non fa parte della sua corte,non ha un padrone ma solo un editore.Attento a non soffocare schiacciato dal tuo Ego.
Facci,
essere il Simon Le Bon del giornalismo italiano può avere i suoi vantaggi, ma come sai non si parla di musica destinata a durare.
I Duran Duran si sono ritirati quando hanno capito che cominciavano a scrivere cazzate. Che sia giunto il momento anche per te?
Se stai tentando di farti qualche groopie la strategia può essere quella buona. Anzi, lo è sicuramente se consideri che Rolli ha mollato Rocca per seguire te. Però di faccia ne hai una sola anche tu. Non sarà un granché, ma l’hai già sputtanata abbastanza. Mi permetto di darti un consiglio (anche se nel prossimo commento scriverai che ti ci pulisci il culo): quando trovi qualcuno che scrive meglio di te, non lasciare trasparire tutto questo livore. Invidialo quando sei solo nel buio della tua cameretta, ma in pubblico ignoralo. Non che tu non sappia scrivere dignitosamnete, per carità. Per il Giornale vai più che bene. Fattene una ragione e accontentati! Se continui a trasformare ogni singolo blog in un tuo forum personale, tutti i soldi che hai speso per farti scattare foto patinate mentre leggi un libro assorto nei tuoi pensieri rischiano di essere stati spesi invano.
Ti sei fatto snobbare da Brontolo (e già questa frase dovrebbere farti capire un mucchio di cose) e ti farai ignorare da Genna. Di questo passo neanche tu ti reputerai degno di una risposta. Piantala di commentare ogni singolo post di ogni singolo blog. Vai al cinema, al bar a litigare coi vecchietti, vai da Costanzo, ma piantala. Difenditi da te stesso!
Ora scrivi quattro volte cazzo, due volte coglione, dieci volte minchia e vai pure in pace.
Ma il primo commento firmato Filippo Facci credo sia un falso: non si era detto che il Facci (quello vero) almeno sapeva scrivere bene?
John, non te la prendere: l’ha fatto secco. Amen.
Egregio sig. Facci, quando utilizza il dubbio strumento retorico delle fallacies per demolire l’avversario – http://www.linux.it/~della/fallacies per comodità la rimando alla traduzione italiana – si ricordi almeno di andare oltre la prima. Non per niente, ce ne sono altre quarantuno. I suoi editor ne saranno deliziati. Io anche.
Rolli, quello fatto secco, al limite, e’ FF. Fattene una ragione.
Per riportare il discorso sull’argomento del post e non su quanto ce l’ha grosso Filippo Facci (tra l’altro, dottore, ieri sono stato presso alcune signorine di cui si serve il Filippo e mi hanno detto che ce l’ha piccolo), vorrei segnalare cosa ha scritto sulla bustina di minerva Umberto Eco (uno che, mi hanno detto alcuni suoi vicini che ho incontrato ieri durante l’ora d’aria, tira delle scorregge niente male).Bustina
Ecco il link: http://www.espressonline.it/eol/free/jsp/detail.jsp?m1s=o&m2s=null&idCategory=4789&idContent=223281
Grande Genna, mi hai fatto scompisciare. I “profondi seminari” tra la signora e il filosofo sono una perla. A questo proposito è comprensibile, per una donna ancora piacente cercare rinfresco altrove visti i numerosi impegni e la terapia medica (che comporta la castrazione farmacologica) cui si sottopone il marito.
Ehi, Paola, a me pare che ci sia pure la numero due: “ad hominem tu quoque”, nell’argomentazione sulla Mondadori.
Uhm, e forse anche la tre: “Autorità discutibile, Mio cuggino”: non so se qualcuno in Mondadori confermerebbe pubblicamente quello che Facci dice che in Mondadori si dice di Genna.
farsi pubblicare da mondadori (come mi pare abbia fatto anche d’alema), farsi produrre e distribuire dalla penta (come ha fatto benigni) e in generale far fare soldi a berlusconi non è nè immorale nè contradditorio. E’ appunto l’indizio che voler cacciare berlusconi dal governo non vuol dire volerlo cacciare dall’imprenditoria o dall’italia: è la prova che la maggioranza dei centrosinistri non considera Berlusconi un nemico ma un avversario.
In compenso, quella di Facci è una coraggiosa ed ostinata battaglia contro la fallacy numero quattro: “ricorso a credenze” (la maggior parte delle persone crede che l’affermazione X sia vera, quindi X è vera). Non so bene se la credenza in questione sia “Berlusconi è un coglione” o “Mani Pulite è stato un movimento criminale”.
Troll-giornalismo
Di solito evito di leggere quello che scrive Filippo Facci, perchè non sono particolarmente interessato alla sua opinione, e quando…
Troll-giornalismo
Di solito evito di leggere quello che scrive Filippo Facci, perchè non sono particolarmente interessato alla sua opinione, e quando…
Troll-giornalismo
Di solito evito di leggere quello che scrive Filippo Facci, perchè non sono particolarmente interessato alla sua opinione, e quando…
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Di solito evito di leggere quello che scrive Filippo Facci, perchè non sono particolarmente interessato alle sue opinioni, e quando…
Troll-giornalismo
Di solito evito di leggere quello che scrive Filippo Facci, perchè non sono particolarmente interessato alle sue opinioni, e quando…
Troll-giornalismo
Di solito evito di leggere quello che scrive Filippo Facci, perchè non sono particolarmente interessato alle sue opinioni, e quando…
Troll-giornalismo
Di solito evito di leggere quello che scrive Filippo Facci, perchè non sono particolarmente interessato alle sue opinioni, e quando…
Troll-giornalismo
Di solito evito di leggere quello che scrive Filippo Facci, perchè non sono particolarmente interessato alle sue opinioni, e quando…
Troll-giornalismo
Di solito evito di leggere quello che scrive Filippo Facci, perchè non sono particolarmente interessato alle sue opinioni, e quando…
Io battezzerei due nuove fallacie in onore di Facci: “ad usum invidiae” e “Craxi defendo”. Pensare che pensavo che alla fine Facci fosse un uomo d’onore! Chissà perché questa bassa portineria sul Genna. Vigliacco! Cosa ci volevi far subodorare? Che il Genna è un bugiardo vanesio che non sa scrivere, quindi non vende e sputa pure nel piatto dove mangia? Tutte categorie, tranne l’ultima (visto che tu lo lecchi quel piatto), che si possono applicare anche a te.
Troll-giornalismo
Di solito evito di leggere quello che scrive Filippo Facci, perchè non sono particolarmente interessato alle sue opinioni, e quando…
Troll-giornalismo
Di solito evito di leggere quello che scrive Filippo Facci, perchè non sono particolarmente interessato alle sue opinioni, e quando…
Stalker sei il mio eroe!!
Che tristezza che è Facci.
Troll-giornalismo
Di solito evito di leggere quello che scrive Filippo Facci, perchè non sono particolarmente interessato alle sue opinioni, e quando…
Comunisti! Anzi, no: bulgari addirittura! Cos’è questa unanimità? Che poi a uno vien voglia di schierarsi dall’altra parte, solo per dispetto (è così che è nato anche il partito di Mastella, credo). Ma in fondo, perché non dirlo? A noi questo Facci piace. Questo Facci che prima si interroga su “Quale destra?”, e poi randella la sinistra e poi insulta Genna, che ci fa cambiare continuamente opinione (su di lui, ma anche sul Genna. Sulla destra, invece, no). Massì, senza la polemica a cosa servono i blog? Così ci possiamo sentire tutti dalla parte giusta, tutti ad accorrere in aiuto della vittima di turno. Che santi in paradiso, il Genna porello, mica ne ha. Meno male che ci siete voi.
Egregio apprendista, ha ragione e me ne dolgo. Il fatto è che, causa impaginazione infame di questi commenti, difficilmente riesco ad andare oltre la decima riga. Se poi intravedo la fallacy numero uno già nel primo periodo (“Ma guarda questo cretino”) mi dichiaro sconfitta alla quinta. Mi scuso quindi col signor Facci e mi complimento per la variegatezza delle argomentazioni fallaci (che io aggiornerei con la sempreverde: “habes alitum puteolentem”). Sai che risate si fanno gli editor?
http://www.carmillaonline.com/archives/2003/08/000383.html
Ecco qua è arrivato pure DIderot!
Purtroppo, dottoressa Paola, il Facci è uso adoperare questi piccoli artifici retorici. Basta guardare gli ultimi commenti a questo post http://gnueconomy.clarence.com/archive/003498.html#003498
. È più un vizio che un uso consapevole.
due rapide considerazioni del tutto personali: 1) mi pare che l’abbondanza torrenziale di “fallacies” nel testo di genna indebolisca non poco le “argomentazioni” contro facci di paola e di apprendista (o è una fallacy anche questa argomentazione?). 2) non sono riuscito a leggere più di metà scarsa del testo di genna. L’avevo già letto troppe volte. Argomentazione ad gennam fallace ma assolutamente vera
Anche se sono tra la gente che lo pensa, … che lui sia il duce…, è innegabile che l’argomentazione sia fallace ( grazie Paola ).
La considerazione 1) di Andrea sfortunatamente non va mica tanto bene: non è che se Genna è un cretino allora Facci c’ha ragione o è più intelligente (di più o di meno a seconda di quanto riteniamo Genna un cretino), credo che sia quello che Paola voleva sostenere chiamando in causa le fallacie. Così se Facci nel suo commento è stato meschino, non è che il citare un pessimo articolo di Genna (che poi de gustibus…) rende salvo il suo onore.
Andrea, lo spazio è stretto, quindi sarò sintetica: il sarcasmo, in quanto tono, non è un’argomentazione, fallace o meno. Dire di qualcuno che è un cretino/fallito/bugiardo per smontarne gli assunti, sì, decisamente.
Ah, fallacy n° 42: due torti non fanno una ragione.
Questa cosa delle fallacies mi sta eccitando, e giuro che non c’entra l’aspetto fallaco. Mi paiono un filtro potente con cui osservare l’andamento delle discussioni blogghistiche e certe dispute giornalistiche che avvengono in Italia. Stavo per rispondere ad Andrea che, anche supposto che l’intenzione di Facci fosse dimostrare la fallacia di Genna, non mi pare “valido” farlo rispondendo ad un testo fallace con argomentazioni fallaci. E volevo dire che potrebbe essere una “fallacy” anche questa… ma ovviamente esiste già, e Paola l’ha notato. Grazie a lei per la segnalazione, comunque.
Sono esterrefatto per l’acidità e le cattiverie presenti in quel papiro di insulti personali contro il Genna. Mentre da una parte ci sono persone che prendono in giro politici, santi e puttane vestendo i panni di chi, criticamente, vuole discutere o contestare certe loro affermazioni, dall’altra parte salta sempre fuori uno che, cosciente di essere dalla parte sbagliata, freme dalla voglia di dare sfogo alle sue frustrazioni, è pronto a passare alle offese personali, citando fatti personali (chissenefrega) pur di non ammettere che la puzza che tutti sentono, viene dalla suola della sua scarpa (e di quelli come lui) sporcata dalla merda pestata da altri, da quelli che si ostinano a difendere, ma che, evidentemente, li paga bene, anzi, gli da un lavoro. Un mestiere difficile e gratificante (?!!?). Spero di essere stato chiaro. E PERINTANTO (??) mi scuso. Anzi no. Lo penso e lo invio. Senza passare dagli EDITOR. Grazie a Dio.
Filippo Facci e’ diventato un troll, e la regola numero uno contro i troll e’ “Ignorali”.