Fermo restando che tre gradi di giudizio sono sufficienti per assicurare ad ogni imputato una buona probabilità di giudizio sereno, mi sono sempre posto il problema della grande responsabilità che i giudici si accollano. Ho sempre pensato che una causa in cui una delle parti sia un giudice dovrebbe essere giudicata da un tribunale speciale. E’ noto che mentre i risarcimenti riservati a una vittima di diffamazione sono in media di 25 milioni di lire, nel caso che la vittima sia un giudice la media è di 75 milioni di lire. Un caso? Oppure siamo autorizzati a pensare che nei confronti di un collega il giudice sia portato ad essere di manica larga? Pensare che tutti i giudici siano imparziali, che tutti i giudici siano onesti sarebbe stupido. I giudici hanno una percentuale di disonestà e di imparzialità sicuramente simile a quella di tutti gli italiani. Solo che possono fare più danni.
Lo stesso discorso vale per la sanità mentale. I disturbi comportamentali dei giudici sono sicuramente uguali a quelli del resto degli italiani. E quindi a ognuno di noi pu? capitare di essere giudicato da un malato di mente, un paranoico o qualcosa del genere. Provate a pensare di essere un omosessuale giudicato da un omofobico, un donna giudicata da un giudice che è rimasto scosso in maniera definitiva da un tradimento della moglie, un molestatore giudicato da un giudice che non si è più ripreso dallo stupro di una figlia. Provate a pensare che il giudice che vi sta davanti sia quello che in gergo popolare e impreciso, ma sicuramente efficace, viene definito “pazzo”. Stareste tranquilli?
Eppure salite tranquillamente su un aereo che, teoricamente, potrebbe essere pilotato da un signore che ha la stessa probabilità di essere pazzo come quel giudice. Perché? Perché il pilota è quasi sicuramente sano. Perché ogni anno subisce una visita psicologica che cerca di determinarne la sanità mentale. E perché i giudici, che possono rovinare la vostra vita esattamente come i piloti, non hanno nessuna visita psicologica annuale?
Chiarisco: Berlusconi, parlando della pazzia dei giudici, sia che parlasse di tutti i giudici, sia che parlasse dei giudici che
accusano lui, non ha solo commesso una gaffe. E’ andato oltre ogni limite e ha dimostrato, ancora una volta, come se ce ne fosse ancora bisogno, la sua assoluta mancanza di senso dello Stato, cosa un po’ grave per un premier (e lasciamo stare il fatto che i Bondi e gli Schifani lo definiscono addirittura statista).
Ma qui io sto parlando di un’altra cosa: come mai i giudici non sentono il dovere di “pulire” la loro categoria di quegli elementi che potrebbero anche involontariamente falsare, con il loro comporamento, delle sentenze che sono importanti per i comuni cittadini? Chi sostiene che i giudici nono “impuniti” sbaglia. I giudici sono puniti tutte le volte che vanno contro la legge penale. E quando esistono dei problemi disciplinari interviene (e interviene molto frequentemente) il Csm. Ma la legge e la disciplina non bastano. Esistono comportamenti che non sono sanzionabili penalmente o disciplinarmente ma sono ugualmente pericolosi. Mauro Mellini in una lettera al Foglio di oggi racconta il caso di quel giudice di Cassazione che a metà udienza si alzava e avvertiva: “Me ne vado. Ho lasciato i ceci sul fuoco”. Era notoriamente disturbato, non riconosceva nemmeno l’ora legale, e non fu mai rimosso. Non conoscevo quel caso ma non vedo per quale motivo non dovrei fidarmi di Mellini e quindi mi meraviglio che di quel giudice non si sapesse nulla (o almeno non sapesse nulla la gente normale).
Affrontare questo problema proprio oggi forse sembra inopportuno. Sembra gettare benzina sul fuoco accesso da Berlusconi. E forse è vero. Ma di questo problema nessuno ama parlare. Tocca parlarne quando qualcuno, sbagliando, esagerando, offendendo, confondendo come al solito i suoi interessi con quelli del Paese, affronta in maniera sconsiderata l’argomento.
Claudio Sabelli Fioretti
E chi l’ha detto che possono fare più danni. I dirigenti dell’Enichem che per anni (e ancora oggi) hanno insozzato e avvelenato l’Italia non hanno forse fatto più danni. E quei dirigenti politici che per interesse di partito e arrivismo personale hanno permesso negli anni alla mafia di diventare una potenza terrificante, non hanno fatto più danni? E quella classe politica che per finanziare i propri clientelismi ha prosciugato le ricchezze del paese, non ha fatto più danni. Si, hanno fatto danni. E non erano nemmeno pazzi. Erano, è sono, solo colpevoli e se non fosse stato per qualche giudice molti di noi neanche saprebbero che sono esistiti. Un giudice può essere pazzo? Si, lo può essere. Come lo può essere anche un insegnate (e non potrebbe fare danni lui?), un poliziotto, un ingegnere, la mia vicina di casa e il capo del governo. Si può riformare la giustizia quanto si vuole, ma non si potrà mai essere sicuri che ci si sta davanti non ha problemi di testa. E, appunto per questo, esistono tre gradi di giudizio.
Per favore, non lasciamoci trascinare dalle parole deliranti di un truffatore che, beccato con le mani nel sacco, ora sta cercando di trasformare l’Italia in un cloaca solo per salvarsi.
Uhm… ma questo Mario Mellini citato da Sabelli Fioretti è uno pseudonimo di Filippo Facci? Perché la storia del giudice che ha lasciato i ceci sul fuoco e quella del giudice che non riconosce l’ora legale le ha raccontate pure lui sul giornale. Solo che mi pare ne parlasse come di due persone diverse. Domanda che a questo punto apparirà ingenua ma mi si impone: ma non è che saranno episodi ai limiti della leggenda urbana? Per il resto, applausi a scena aperta per David: tutto può essere, ma ciò di cui ci si preoccupa per prima cosa è una questione di priorità, di approccio.
Stai tergiversando, caro Sabelli..
” I giudici hanno una percentuale di disonestà e di imparzialità sicuramente simile a quella di tutti gli italiani. Solo che possono fare più danni.” più dei politici?
Sì, più dei politici. Ho già detto a Sabelli che non è vero – secondo me – che tutte le professioni a tasso di responsabilità come il tassista, l’autista, il ferroviere, il medico, il giudice e il vigile abbiano – secondo me – lo stesso grado di responsabilità sulle nostre vite. Con qualche accorgimento, forse, un tassista demente potremmo cercare di evitarlo: bene che vada possiamo tentare di scendere. Il medico si può provare a cambiarlo, o denunciarlo. Persino il politico e il presidente del Consiglio, in qualche misura, ce lo possiamo scegliere: il giudice no, gli basta vincere un concorso una volta e via. E e è pazzo, te lo tieni. E non è un tassista: è un funzionario dello Stato che giudica e decide della libertà altrui, sacro e intoccabile come la sua missione. Scendere, come dal taxi, è piuttosto difficile.
Risposta per l’apprendista stregone: Mauro Mellini (non Mario) è un anziano radicale storico ed è proprio l’ex consigliere del Csm che cito nel mio articolo. Ho tutti i suoi libri. Se proprio vogliamo essere pignoli, Mellini si rifece a un articolo pubblicato su una rivista di giurisprudenza molto seria – nessuna leggenda urbana – e scritto da un altro tizio ancora, un magistrato ora ex. Per il resto, apprendista, una persona che apprezza il benaltrismo qualunquista di questo David, da te citato, è persona a cui credo di non avere più molto da dire.
Ma allora se veramente questi giudici sono tutti pazzi e disonesti, come possiamo rimediare? Si potrebbe ad esempio creare una commissione parlamentare presieduta dall’onorevole avvocato di un onorevole imputato che giudichi di anno in anno l’attività dei giudici … ho come l’impressione di entrare in un circolo vizioso …
Sabelli ha ragione. Se mi fossi trovata a discutere con Berlusconi, e se Berlusconi non fosse stato Berlusconi, avrei dato corda ai suoi discorsi riflettendo su quanto alcune professioni godano di un potere quasi illimitato a fronte di un controllo inesistente sul piano della salute mentale. Oltre ai giudici mi vengono in mente gli psichiatri. E naturalmente i politici. Avrei riflettuto anche su cosa spinge alcune persone a scegliere una professione piuttosto che un’altra. E su quanto la possibilità di gestire liberamente questo potere non possa scatenare – se non è già presente – una malattia psichiatrica latente. Il problema non è irrilevante e forse, in un altro contesto e con altre modalità, andrebbe anche affrontato.
Ma Berlusconi ha parlato in modo generico (tutti giudici) e anche solo per questo ha fatto un clamoroso autogol, che tutti siamo qui a sottolineare. A me, però, preoccupa molto di più il fatto che sia sinceramente convinto (temo proprio che sia sincero) che persone come Biagi o Montanelli possano invidiarlo. Come qualcuno ha già scritto su questo blog, è certamente questo che ha fatto incazzare Merlo. Per qualsiasi persona di buon senso (e forse di discreta cultura) la sola idea che Montanelli possa aver invidiato Berlusconi fa accapponare la pelle. E dimostra, purtroppo, come qui l’unica persona inequivocabilmente pazza sia proprio Berlusconi.
Gente, io di Montanelli e Biagi non volevo parlare. Ma vedo che nessuno lo dice, allora procedo: studiatevi il presuntissimo giornalismo di Biagi e alcune interviste di Montanelli – quest’ultimo è molto esplicito sull’argomento – e vedrete che c’è una cosa che a entrambi piace o piaceva molto: piacere. E siccome Berlusconi è indubbiamente uno che piace – a chi piace: ma sono milioni – io no, so se Berlusconi intendesse, questo, anche perchè sotto sotto me ne sbatto di questa storia: ma se intendeva questo, aveva ragione.
mi cuggino e’ un giudice, ed e’ pazzo perche’ dimentica sempre i ceci sul fuoco!
vorrei dire una cosa soltanto: una persona che si permette di generalizzare dicendo che una certa categoria di altre persone è [inserire qui insulto, o quantomeno epiteto con palese accezione offensiva], beh, tale persona non ha molto sale in zucca. a prescindere da chi sia la suddetta persona.
Questa sulla pazzia dei giudici è un’altra di quelle querelle polemiche iniziate per tutt’altro motivo da Berlusconi alle quali la vis polemica della opinione di destra da un po’ stonatamente seguito tentando considerazioni razionali. E invece originano solo da: una profonda avversione, doppia avversione: per quelli che indagano sui reati in cui lui è imputato o coinvolto e avversione in generale per quelli che “sprecano” la vita per amore delle regole e non per farsi i propri interessi. Che uomo può essere uno che non cerca di fare le scarpe al prossimo cercando sempre e comunque di affermare uber alles la propria superiore paraculaggine? Chiudo dicendo che nessuna organizzazione o categoria è ovviamente immune da errori presenti e futuri o macchie del passato. A Roma la procura qualche decennio fa era nota come il “porto delle nebbie” cioè l’approdo dove tutte le questioni riguardanti i politici al potere si arenavano e si insabbiavano. Non brillavano certo per autonomia e cristallina trasparenza. Nello stesso processo SME o IMI-SIR abbiamo visto fior fior di magistrati accusati del reato più infamante, infrazione del giuramento di fedeltà alla magistratura e compravendita di sentenze: le mele marce di Casini? Ma accuse come quelle del presidente del consiglio, che Bondi dice siano stupendamente corrispendenti al pensiero della maggioranza degli italiani, mi ricordano il qualunquismo di affermazioni come: gli arbitri sono tutti cornuti, le donne puttane, i neri puzzano, gli abruzzesi sono capatosta e i genovesi tirchi. Ci dobbiamo prossimamente aspettare queste esternazioni così rivoluzionariamente politically uncorrect?
Apprezzo quasi tutti i commenti, qualcuno più e qualcuno meno. Chiarisco, se ce ne era bisogno, che a mio giudizio, TUTTO quello che ha detto il premier sui giudici è falso e volgare, inficiato dal suo colossale conflitto di interessi. Chiarisco anche che io sono COMPLETAMENTE dalla parte dei giudici, come categoria. Mi meraviglio però della totale assenza di risposta alla domanda che avevo posto: come mai per i piloti si fa la visita annuale e per i giudici no?
Apprezzo quasi tutti i commenti, qualcuno più e qualcuno meno. Chiarisco, se ce ne era bisogno, che a mio giudizio, TUTTO quello che ha detto il premier sui giudici è falso e volgare, inficiato dal suo colossale conflitto di interessi. Chiarisco anche che io sono COMPLETAMENTE dalla parte dei giudici, come categoria. Mi meraviglio però della totale assenza di risposta alla domanda che avevo posto: come mai per i piloti si fa la visita annuale e per i giudici no?
“Mi meraviglio però della totale assenza di risposta alla domanda che avevo posto: come mai per i piloti si fa la visita annuale e per i giudici no?” – forse perché alle domande retoriche non si danno risposte… :)
Non è affatto una domanda retorica. Qualsiasi professione che dà potere a una singola persona di decidere della sorte di altre persone merita di essere messa sotto sorveglianza. Le modalità e i criteri potrebbero essere complessi e difficili (chi giudica? chi decide?), ma non impossibili. Si eviterebbe anche che il problema del singolo venisse esteso, con facili generalizzazioni, a tutta la categoria.
Oh Sabelli, furbetto che si adegua il linguaggio alla platea: la tua sottostante me la copio/incollo e la serberò per il giusto momento. Scritto così, è lo stesso e preciso errore attribuito a Berlusconi: una generalizzazione assoluta e senza senso (ma Berlusconi almeno stava facendo cabaret e non pensava che mai avrebbero scritto quello che diceva) per cui Sabelli è “COMPLETAMENTE dalla parte dei giudici come categoria”. Come se ci fossero categorie migliori di altre, come se la stupidità e tutto il resto non fossero l’unica vera trasversalità imbattibile, l’unica vera lobby che mai si potrà sconfiggere, quella di cui magari persino noi stessi – senza saperlo, certe volte – diventiamo affiliati inconsapevoli. Pensa a uno che dica “io sono COMPLETAMENTE dalla parte dei politici”: sono queste schematizzazioni a fotterci tutti quanti. Io in questo periodo – ma molto meno di un tempo – ho deciso di difendere il primato della politica e se devo fare una battaglia preferisco farla contro questa magistratura, quella italiana, che è unica al mondo e che putroppo è in mano non ai pazzi, ma ai suoi elementi peggiori: poi, siccome è una corporazione senza controllo, seguita a serrare le file nei momenti che contano: i buoni coi cattivi, i coscienziosi coi sovversivi, gli anonimi con le starlette, i savi con i pazzi. Come un sol uomo. Ma non mi sognerei mai di dire che sono COMPLETAMENTE contro la magistratura. Sabelli, ammettilo: ti sei espresso male.
I guidici fanno più danni dei politici ? Davvero ? Cioe’ sono in grado di mantenere in recessione l’economia, impedire l’innovazione tecnologica, perdere tempo sui loro problemi giudiziari, affosare scuola e Università, buttare a mare alleanze con paesi vicini in cambio di inviti a ranch, fare condoni ?
Fanno davvero tutto questo. Ma guarda…
Mah, senti, Facci, io ho l’idea seguente. C’è un giornalista che saprebbe tirare fuori il paradosso pure da una spremuta di rape, e scrive un articolo furbetto per dire che, sì, forse il presidente del consiglio non aveva torto. Il risultato, ai miei occhi, è che quell’articolo, in maniera un po’ tortuosa, fa la seguente affermazione: “è vero, che i magistrati sono psichicamente disturbati: dopotutto si sa che esistono dei casi di magistrati che andarono davvero fuori di testa”. No, certo, tu ora mi dirai che il senso del tuo articolo era un altro, che il succo era parlare del fatto che nessuno vigila sulla sanità mentale dei magistrati. E invece no, perché il senso dell’articolo è dichiarato nella prima frase: “stiamo per difendere Silvio Berlusconi”. E SB voleva fare tutto, fuorché aprire un confronto sereno sul fatto che ci sarebbe bisogno di un controllo del genere. E’ per questo, che non capisco neppure l’intervento di Sabelli: supponiamo che l’argomento che solleva sia davvero di vitale importanza. Mi chiedo: allora perchè sollevarlo in un momento in cui il farlo tira acqua al mulino di Berlusconi e delle sue mire di demolizione dell’indipendenza della magistratura? Come ho scritto sopra: è una questione di priorità: immagino bene che nella storia d’Italia ci sia stato più di un caso di magistrato che sia andato fuori di testa, così come di magistrati corrotti, chissà, magari pure faziosi. Tuttavia non è questo, il momento di occuparsene, perché facendolo ci si accoda alla marmaglia di forza italia che avanza con fini completamente diversi. Vogliamo considerare quelle del presidente del consiglio delle “utili provocazioni” che lui fa solo perché è sinceramente preocupato di stimolare le nostre menti tendenti all’inerzia? Un po’ come fa Facci, per dire? Bene, allora occupiamoci OGGI delle provocazioni di uno o due mesi fa: che so, occupiamoci di trarre la lezione polemica dalla storia del Kapo, chiediamoci se “gli eroi di Hogan” non è forse un telefilm da riscoprire, o addirittura chiediamoci davvero se non fosse una maniera per ribadire, all’Europa e all’Italia che la nostra è una nazione che rivendica rispetto (mah). (E, en passant, voglio dire che una delle frasi più gettonate dell’estate è stata “beh, Stefano Stefani non aveva tutti i torti”.) Ma, no, non credo che sia ORA, il momento di parlare di questa questione: credo che questo sia il momento di lasciare fermentare l’imbarazzo che l’ennesima sortita di B. ha generato nei suoi e in molte delle persone che l’hanno votato (non ho un campione significativo, ma vedere gli anzianii genitori della mia ragazza che a poco a poco si disamorano di Berlusconi pur avendolo idolatrato in passato è una grandissima soddisfazione): tra due mesi, ci occuperemo della patente psicologica per magistrati, va bene?
I genitori (e quindi anche i figli) quelli sicuramente non li puoi scegliere quelli te li devi tenere: allora, perché non fargli un analisi mensile? Il pagliaccio nano ha detto l’ennesima fregnaccia, chissà se con un criterio oppure no, la sinistra la sfrutta per dire che è un imbecille, il Giornale lo difende dicendo che poi non ha tutti i torti e che il genio ci fa riflettere con i suoi eccessi….Ah che palle!
Sarò anche un benaltrista, ma in qualunquismo, ben mascherato da una brillante retorica, mio caro Facci, sei più bravo tu :-).
Per rispondere a Sabelli: la questione è fondata. La cosa che mi da fastidio e che venga posta sulla scia di quello che ha detto Berlusconi, come a darli una legittimazione. Si dice “Berlusconi ha detto una cosa sbagliata e volgare, però…”. E’ quel però che trovo sbagliato. Inoltre se può essere giusto per i giudici (e non dico che non possa esserlo) dovrebbe esserlo anche per altre categorie (e qui mi metto a fare il benaltrista). Perchè non anche per gli insegnanti (chi manderebbe il figlio in gita scolastica con un pazzo), le forze dell’ordine (vanno in giro armate) e le forze armate (chi ha fatto il servizio di leva qualche dubbio sulla sanità mentale nelle caserme se le fatto venire). Ma poi magari qualcuno inizierà a parlare di strapotere degli psicologi.
Che poi, scusate, appunto, e per buttare là una provocazione (ma sempre “con tutto il rispetto”), ma voi ce li avete presenti, “gli psicologi”?
I piloti e i giudici e la visita annuale. Ma perché agli psichiatri la fanno? e agli insegnanti e ai chirurghi la fanno? e ai macchinisti di treni? ai poliziotti armati ed ai soldati? ai ministri? Ai patentati, ad esempio, la fanno ogni 5 anni e solo per vedere se servono gli occhiali e confondono nel percepire uditivamente la differenza tra naso e vaso e venezia e inizia. E poi pure quelle visite te le raccomando ed i medici compiacenti pure. Ai piloti la fanno semplicemente perché è altissimo il rischio di irrecuperabilità dell’evento negativo. I giudici, invece, sono tanti, sottoposti al controllo interno ed esterno, e in più gradi di giudizio e poi possono anche essere ricusati. Prova a ricusare un pilota dopo che sei decollato!
Scusate, mi allontano un attimo dalla questione principale (visita ai giudici) ma mi è venuta voglia di provare a difendere Berlusconi. Per giustificare le sue sortite mi vengono in mente solo tre possibilità:
1) Berlusconi non è cattivo, è solo un po’ “stupido”. Non capisce che è sbagliato generalizzare su un’intera categoria. Ed essendo stupido interpreta l’ostilità a lui dimostrata da persone intelligenti come “invidia”.
2) Berlusconi non è cattivo, sta solo facendo cabaret. Gli piace far ridere, e per questo usa tecniche ben note a chi è del mestiere, come la generalizzazione (i giudici sono matti) o il paradosso (Montanelli mi invidia). Non importa se sta rilasciando un’intervista importante che può essere fraintesa, non può fare a meno di “spararle grosse”. E’ nella sua natura. Ed è talmente connaturato in lui che nemmeno se ne rende conto.
3) Berlusconi non è cattivo, ha solo un disturbo psicologico. E’ sinceramente convinto che chi ce l’ha con lui è mosso da follia o da invidia. Non riesce a vedere altre possibilità, come l’applicazione della legge, il naturale dissenso o la non condivisione dei suoi valori (?). Soffre chiaramente di un delirio di grandezza.
Insomma: forse Berlusconi non è cattivo. Ma in tutti e tre i casi sarebbe comunque una persona assolutamente inadeguata a governare un paese.
Io da tempo scrivo, anche sul mio blog, di questo problema, dello strano fatto che dei professionisti dai quali dipende la vita di noi tutti non abbiano un controllo annuale psichiatrico. Ne parlo anche adesso perché l’argomento torna di attualità a causa di un folle che tira dentro tutta la categoria, sbagliando. Che devo fare? Tacere perché parla lui? No, parlo proprio perché non voglio che diventi un argomento suo. E’ un argomento mio, da me impostato bene, non strumentalizzato, non in conflitto di interessi. Per quanto riguarda le categorie di cui dovremmo preoccuparci maggiormente (di nuovo il benaltrismo!), la capacità dei medici è accertata con gli esami di ammissione alla professione, l’onestà dei politici è controllata dai giudici (e dagli elettori), la sanità mentale dei giudici non è controllata da nessuno e non capisco perché non siano proprio i giudici, per primi, a prendere l’iniziativa. D’accordo, anche altre categorie dovrebbero essere sottoposte a controlli periodici. E con ciò?
Per Filippo Facci: io sono completamente dalla parte dei politici. Non penso che la politica sia una cosa sporca, disonesta, inutile. Sarei un qualunquista se lo pensassi. Difendo da sempre ( e tu sai quanto mi costa) la magistratura e la sua funzione anche quando incontro giudici disonesti, stronzi, imbecilli, prevenuti e corporativi
Io invece quando incontro giudici disonesti, stronzi, imbecilli, prevenuti e corporativi m’incazzo come una iena perchè vorrei sapere come sia possibile che ci si debba tenere tutta la vita dei giudici disonesti, stronzi, imbecilli, prevenuti e corporativi che hanno il potere supremo su qualsiasi altro, un potere che è peggio che la recessione economica e il regresso tecnologico e in conflitti d’interesse e la scuola e tutto il resto: il potere di toglierti la libertà. Il potere di farlo anche con leggerezza, pazzia, soprattutto impunità – la categoria più impunita del pianeta terra: zero condanne per colpa grave dal 1988 a oggi – e superficialità e vanagloria e tutte cose che un funzionario dello stato, per com’è in Italia, ha solo in Italia. Io ci ho scritto libri interi su casi orrendi di malagiustizia, su vite rovinate per nulla: oltre ogni fisiologia legata agli errori giudiziari. Ne ho conosciuti troppi, di giudici disonesti, stronzi, imbecilli, prevenuti e corporativi: io li combatto e se domani spunta Topolino e dice che vuol fare riforma della Giustizia io starò con Topolino.
Non mi sembra molto corretto mettere sullo stesso piano capacità dei medici, onestà e sanità mentale. Altrimenti potrei dire che la capacità dei giudici è accertata con gli esami di ammissione alla professione, l’onesta dei medici è controllata dai pazienti (e dai giudici) e la sanità mentale dei politici non è controllata da nessuno.
Al di la di questo comunque capisco il problema, ma a questo punto bisognerebbe specificare cosa si intende per sanità mentale. Di fronte ad uno schizofrenico siamo tutti d’accordo (ma poi, non esiste veramente modo per sospendere un giudice schizofrenico conclamato?). Ma quando si parla di sanità mentale si va in un campo minato. Perchè se tu citi il giudice che aveva i ceci sul fuoco, io cito gli psicologi che ai ragazzini un po’ vivaci davano dosi da cavalli di prozac sostenendo che erano psicotici. Il campo della psicologia è ambiguo. Fino agli anni cinquanta c’erano psicologi che sostenevano che l’omosessualità fosse una malatia mentale. Un giudice che va in aula in camicia hawaiana e bermuda è un eccentrico che comunque fa bene il suo lavoro o è un pazzo da fermare? Ma nessuno conosce uno psichiatra a cui chiedere cosa ne pensa lui?
David invoca uno psichiatra. Finalmente.
David, argomento ficcantissimo. Te ne aggiungo un altro: i risultati di queste analisi psicologiche dovrebbero essere pubbliche o private? Insomma, ci vuole una lista per ogni ordine con l’IQ psicologico, o qualcosa del genere, da appendere in bacheca?
Mentre l’argomento di super-Facci non lo capisco fino in fondo. In cosa sarebbe diverso il giudice dall’ataccaro del 30 che un giorno un altro po’ mi mandò al creatore, insieme ad altre persone, perchè fece una staccata lunga a porta Maggiore? Aveva anche lui il potere di farlo anche con leggerezza, pazzia, soprattutto impunità – la categoria più impunita del pianeta terra dato che lui guida ancora…
È il concetto della professione in sè. Non c’è soluzione, a parte la moralità delle persone stesse. La soluzione degli ordini che garantiscono la professionalità è in fondo peggiore del male, visto che genera associazioni stra-corporative.
PS: se domani spunta Topolino e dice che vuol fare riforma dell’ ATAC io starò con Topolino. :)))
[OT – fabbbbrì, il 30 (tram) non esiste più, mo’ se chiama 3 (is the magic number). il 30 come autobus ora è diventato express, ma non mi ricordo il tragitto, comunque non c’entra più nulla con l’ex circolare.]
rassegnamoci, il mondo è popolato da “furbi” che fanno i soldi ed il potere sulle spalle della gente che lavora e che è costretta a votare sempre quei “4 pirli”
prego dio (anke se son “poco credente”) in un virus letale che ci possa liberare dalle persone poco oneste
Beh! Topolino è meglio di Berlusconi, anche perché non mi sembra che la riforma (con riferimento opaco, visto che non la si vede) del cavaliere mascarato sia dedicata a migliorare la terribile situazione della giustizia in Italia.
Berlusconi è Macchia Nera. Comunque io sto con Paperino, a prescindere. Riguardo ai giudici disonesti, stronzi, imbecilli, prevenuti e corporativi: l’essere stronzi non preclude le capacità di giudizio, gli imbecilli, putroppo, sono equamente divisi in tutte le categorie professionali, per quelli prevenuti vale quanto detto da Fabrizio. Per quanto riguarda quelli disonesti, bhe, ci sarebbe un processo a Milano contro alcuni giudici disonesti. Ma chissà perchè Macchia Nera fa di tutto per bloccarlo.
L’ho scritto sedici volte che gli stupidi sono equamemte ripartiti in tutte le professioni e categorie sociali. Bene. E allora mi volete spiegare che cazzo ci fate tutti qua insieme? Cos’è, una convention?
Saluti a tutti, tento di levarmi dalla scatole che non riesco a lavorare. Domani sera vado a discutere di queste stronzate (proprio queste) su sky news. So che c’è Bondi, Bruti Liberati, non so chi altri.
Ok Facci, allora siamo tutti d’accordo. Adesso a lavurà, che pue io sto al chiodo e me se che ce rimango fino a notte fonda.
QuI skynews non si prende… ho provato a risintonizzarlo, ma senza successo.
“Berlusconi almeno stava facendo cabaret e non pensava che mai avrebbero scritto quello che diceva” (by filippo facci).
se è vero che non pensava che lo avrebbero scritto o è un pazzo o mi recido i testicoli!
“se è vero che non pensava che lo avrebbero scritto o è un pazzo o mi recido i testicoli!” – quindi, per la proprietà transitiva dell’uguaglianza, o votarxy è un novello Farinelli, o Berlusconi è un giudice…