Neo – Who are you?
The Architect – I am the Architect. I created the Matrix. I’ve been waiting
Ho visto Matrix Reloaded e, contrariamente alla quasi totalità delle persone che conosco, mi è piacuto molto. Cercherò di spiegare perché.
Tanto per cominciare mi sono divertito parecchio, e avendo speso la bellezza di 15 euro fra me e consorte, di questo sono molto soddisfatto. Dieci/dodici anni fa quando per me il cinema era solo Wenders o Bergman e lottavo fieramente contro le americanate, la pensavo diversamente; ora però sono guarito, continuo a osannare Wenders, Antonioni e Alain Resnais, ma mi godo anche la trilogia di Ritorno al Futuro in DVD.
Altro aspetto non secondario: Matrix 1 è un film praticamente perfetto, solo un cretino poteva pensare possibile eguagliarlo con un opera altrettanto epocale. Tuttavia la storia doveva continuare (ho sentito anche qualche imbecille dire: “E’ tutta una manovra commerciale, i Wachowski non avevano pensato alla trilogia”…), oltretutto passando attraverso una milestone che è il problema tipico dei numeri 2, essere cioè letteralmente senza capo ne’ coda. Da questa doppia sfida ne esce un gran film che non poteva che essere un Matrix al nandrolone, esasperato negli effetti speciali, nel ritmo generale, nei costumi, nella complessità dello script, nel numero di suggestioni e input.
E a proposito di suggestioni, c’è Zion, e viene finalmente fatto esplodere questo meraviglioso dualismo soltanto accennato nel primo episodio: il mondo reale, così tribale, fatto dei colori delle terre, di lacrime e sudore, di suoni morbidi e pulsanti; il mondo di Matrix, gelido e voyeuristico, fatto di incomunicabilità, inespressività e finzione, colori freddi e acidi, occhiali scuri, plastica e latex: il paradiso di Dorian Gray e Jean-Paul Gaultier. Pensate soltanto alle due (meravigliose) scene simbolo di questo raffronto: la scena del Merovingio, dove sembra di essere catapultati direttamente in un film di Greenaway (Il cuoco, il ladro, la moglie e l’amante), e all’opposto la scena del ballo a Zion, dove invece si finisce dritti dritti in un rave post industriale neo-pagano fatto di carne, calore, e musica mid-tempo.
E tra il miracolo visuale della battaglia fra (gli) Smith e Neo, e le sibilline parole dell’oracolo raggiunto attraverso una meravigliosa rappresentazione di un firewall, si arriva dritti dritti all’Architetto, la punta dell’iceberg, la spiegazione di tutto, e i nuovi interrogativi più consistenti di quelli aperti nel primo episodio della saga, il tutto incastonato in un vertiginoso scenario Kubrickiano. E rivedrò il film soprattutto per concentrarmi meglio sulle spiegazioni dell’Architetto, anche se solo la questione della residuale anomalia ciclica mi pare sufficientemente mirabolante da valere il prezzo del biglietto e il valore della mia stima.
Insomma, cos’altro volere da un film intricato come L’anno scorso a Marienbad (secondo me una specie di Matrix ante-litteram), evocativo come 2001, e entusiasmante come Terminator 2? Qualcosa sì: il finale, lo straordinario assist a Revolutions: come spieghereste voi il fatto che Smith riesce ad “uploadarsi” in un umano? Io una spiegazione ce l’avrei, e forse è l’unica possibile.
Alla faccia dello spoiler!
Alla faccia dello spoiler!
come diavolo fate a sedervi in un’enorme stanza buia e magari colma di gente a guardare qualcosa che è del tutto fuori dalla realtà….. ho capito che questa fa schifo, ma non vi sembra inutile guardare un film che non ha alcun senso? o che comunque non è vita vera?
Ugo, sono d’accordo. Qui sull’Enterprise siamo abituati ad essere molto, molto più pragmatici.
Ugo, con rispetto parlando, ma che infanzia dorata hai avuto per uscirtene con la lezione sulla vita vera? (P.S.: faccio parte della minoranza che si è gioiosamente sballata con Matrix Reloaded: un overdose di divertimento e di fuga dalla realtà realmente reale come non mi capitava da tempo. Mia mamma mi conferma che ho avuto una prima infanzia difficile.)
Bellissimo! Superbo! Strepitoso! Citando un film degli anni ’60 Il sorpasso, Matriz II lo metto tra il monte fumaiolo e le tombe etrusche.
Mi consola solo una cosa sapere che siamo gia’ a II, fiuuuuuuuuuuuuuu, ancora una puntata ed ne siamo fuori! Fiuuuuuuuuuuuuuu! :-P A prostata!
Passi per il nandrolone agli effetti speciali, ma lo script?! La sceneggiatura?! Perchè? CE N’ERA UNA?
oh probabilmente avrò avuto una vita meno catastrofica delle vostre….
Ma che spoiler, dai… secondo me chi non ha visto il film dalle mie parole non trae un granchè…
Neri, ancora una volta sono pienamente d’accordo con te. Ancora una volta rimpiango che tu non abbia le tette. Se le avessi potrei innamorarmi di te.
Il significato, perdio, il significato!
(bussano alla porta) Chi è? Apocalittici o Integrati?? – Io penso che alla fin fine molti disprezzino Matrix senza averlo nemmeno visto. O che vedendolo abbiano solo arzigogolato sui pretesi richiami Gnostici inseriti nella sceneggiatura (si, c’era e non era nemmeno malvagia). Comunque, non credo le persone alle quali è piaciuto siano una minoranza così ristretta. Ad esempio, è piaciuto a tutti quelli che conosco che hanno come nome di battesimo Fabrizio, come me :o)
Quella di Ugo proprio non la capisco…ma perchè sedersi a guardare la vita vera o qualcosa di aderente al reale, invece di viverla, suppongo, è più appagante e costruttivo di un pacco di divertentissime cazzate? Dove la si ritrova una scena più future – trash del rave – party in caverna da 250.000 persone?! :)
maddai, non ci credero` mai che gianluca neri abbia avuto una fase in cui guardava solo resnais e bergman!
Non sono daccordo. Ci sono dei videogiochi con scene molto più belle e realistiche. E li almeno non devono far finta di metterci una sceneggiatura o il significato della vita.
io la vita me la vivo, e vivendomela mi piace gurardare film che hanno un inizio e una fine riconducibile ad un qualcosa di terreno e reale…. ho smesso da un bel pò di guardare i cartoni animati, se togliamo i simpson e futurama…..
Buon per te, Ugo. Anche se non capisco: hai la fortuna di vivere e conoscere (tutta?) la vita veramente vera e ciononostante ne cerchi tracce nei film. A che pro?
Hello Neo.
Who are you?
I am the Architect. I created the Matrix. I’ve been waiting for you. You have many questions and though the process has altered your conscience, you remain irrevocably human. Ergo, some of my answers you will understand, and some of them you will not. Concordantly, while your first question may be the most pertinent, you may or may not realize it is also the most irrelevant.
Why am I here?
Your life is the sum of a remainder of an unbalanced equation inherent to the programming of the Matrix. You are the eventuality of an anomaly which, despite my sincerest efforts, I’ve been unable to eliminate from what is otherwise a harmony of mathematical precision. While it remains a burden acidulously avoided it is not unexpected and thus not beyond a measure of control. Which has led you, inexorably, here.
You haven’t answered my question.
Quite right. Interesting – that was quicker than the others.
Others, how many?
The Matrix is older than you know. I prefer counting from the emergence of one integral anomaly to the emergence of the next, in which case this is the sixth version. There are only two possible explanations.
There were five ones before me. Either no one told me…
Or no one knows. Precisely, as you are undoubtedly gathering, the anomaly is systemic, creating fluctuations in even the most simplistic equations. The program is choice. The first Matrix I designed was quite naturally perfect. It was a work of art, flawless, sublime. A triumph equaled only by its monumental failure. The inevitability of its doom is apparent to me now as a consequence of the imperfection inherent in every human being. Thus, I redesigned it, based on your history, to more accurately reflect the varying grotesqueries of your nature. However, I was again frustrated by failure. I have since come to understand that the answer eluded me because it required a lesser mind, or perhaps a mind less bound by the parameters of perfection. Thus, the answer was stumbled upon by another, an intuitive program, initially created to investigate certain aspects of the human psyche. If I am the father of the Matrix, she would undoubtedly be its mother.
The Oracle?
Please. As I was saying, she stumbled upon a solution whereby nearly 99% of all test subjects accepted the program as long as they were given a choice, even if they were only aware of the choice at an unconscious level. While this answered function it was obviously fundamentally flawed, because creating the otherwise contradictory systemic anomaly that if left unchecked might threaten the system itself. Ergo, those that refuse the program, while a minority if left unchecked would constitute an escalading probability of disaster.
This is about Zion.
You are here because Zion is about to be destroyed. Its every living inhabitant terminated its entire existence eradicated.
Bullshit.
Denial is the most predictable of all human responses. But rest assured, this will be the sixth time we have destroyed it and we have become exceedingly efficient at it. The function of The One is now to return to the source allowing a temporary decimation of the code you carry reinserting the prime program, after which you will be required to select from the Matrix twenty-three individuals, sixteen females, seven males to rebuild Zion. Failure to comply with this process will result in a cataclysmic system crash killing everyone connected to the Matrix which coupled with the extermination of Zion will ultimately result in the extinction of the entire human race.
You won’t let it happen. You can’t. You need human beings to survive.
There are levels of survival we are prepared to accept. However, the relevant issue is whether or not you are ready to accept the responsibility for the death of every human being in this world. It is interesting reading your reactions. Your five predecessors were by design based on a similar predication a contingent affirmation that was meant to create a profound attachment to the rest of your species, facilitating the function of the One. While the others experienced this in a very general way, your experience is far more specific, vis-a-vis, love.
Trinity.
She entered the Matrix to save your life at the cost of her own. Which brings us at last to the moment of truth, wherin the fundamental flaw is ultimately expressed and the anomaly revealed as both beginning and end. There are two doors. The door to your right leads to the source and the salvation of Zion. The door to your left leads back to the Matrix, to her and to the end of your species. As you adequately put, the problem is choice. But we already know what you are going to do, don’t we? Already I can see the chain reaction, the chemical precursors signal the onset of an emotion designed specifically to overwhelm logic and reason, an emotion that is already blinding you from the simple and obvious truth – she is going to die and there is nothing you can do to stop it. Hope, it is the quintessential human delusion simultaneously the source of your greatest strength and your greatest weakness.
If I were you, I would hope that we don’t meet again.
We won’t.
Caro Biccio. Meno male che c’e’ ancora qualcuno che è in grado di andare al cinema e – semplicemente – godersi un film.
(il link con l’Anno Scorso a Marienbad me l’ero perso)
oh gesù non ne cerco tracce nei film, semplicemente non mi privo di tale forma d’arte…
*SPOILER WARNING*
Gianluca, sono uno di quelli che non crede che i Wachowski abbiano pensato ad una trilogia quando hanno sceneggiato il primo. Il discorso è semplice, indipendentemente dal fatto che la warner abbia avuto in mente la produzione di una trilogia fin dall’inizio: il primo Matrix è un percorso, che si sviluppa in due livelli paralleli e complementari: da una parte nel cammino di Neo, ragazzo dubbioso e perspicace, che pian piano scopre chi è, dall’altro in noi spettatori, incuriositi ed incollati allo schermo dai toni profetici e dalle rivelazioni di Morpheus. Tutto scorre veloce e lineare, mai troppo banale e ripetitivo, sublimato da un’incredibile sinergia tra la musica e le immagini: una goduria quel bullet-time che ci spezza il fiato…e ci chiediamo “come cacchio hanno fatto?”
Alla fine la storia ha un senso: fino all ultimo Neo è insicuro, dubioso, arrendevole…finchè trinity gli mostra la via; la profezia si avvera e Neo diventa quello che è, ossia il DIO di Matrix. prima dei titoli di coda lo vediamo decollare come un superman del terzo millennio, mentre parte il riff Zeppeliano di “Wake Up” dei Rage…e tutti pensiamo a come potrebbe finire (ossia nell unico modo possibile): basta che il nostro eroe schiocchi le dita e The Matrix ti spara una schermata blu che neanche il più sgangherato windows 95 (prima edizione) potrebbe eguagliare.
Ma il secondo? Agenti che si duplicano, Programmi, Automi, IA…dove si sono viste ste cose nel primo? O almeno concedimi…dove si prospettava nel primo episodio che la storia potesse evolversi diversamente da come ci è stata presentata?
Per carità non scrivo per fare l’anti-tutto di turno, concordo con te quando dici che il primo episodio è una pietra miliare; ma non ci vedo una continuità di fondo, se non quella del filone “grosso” della storia. Questo secondo episodio mi è sembrato più una parentesi per spiegare alcuni misteri (che poi tanto oscuri non sono) e riverarci cosa gli autori pensano di Matrix. Ma ci serve veramente? Perchè poi insistere con questo tono profetico-spirituale, che anzichè incuriosire quasi confinde o addirittura infastidisce (vedi il commento di Andrea)?
Insomma, chamami idiota, ma nessuno mi toglie dalla testa l’idea che questo secondo episodio ha una storia a se. (te lo dice uno che il primo episodio lo ha visto 3 volte al cinema)
Ciao
Ecco la trascrizione del discorso dell’architetto:
A: Salve Neo.
N: Lei chi è?
A: Io sono L’Architetto. Ho creato io Matrix. Ti stavo aspettando. Tu hai molte domande sebbene il tuo processo abbia alterato la tua coscenza resti irreversibilmente umano. Ergo alcune delle mie risposte potrai comprenderle altre no. Concordemente malgrado la tua prima domanda possa essere la più pertinente potresti renderti conto o non renderti conto che essa è anche la più irrilevante.
N: Perchè mi trovo qui?
A: La tua vita è il prodotto residuo non compensato del bilanciamento delle equazioni inerenti alla programmazione di Matrix. Tu sei il risultato finale di una anomalia che nonostante i miei sforzi sono stato incapace di eliminare da quella che altrimenti è una armonia di precisione matematica. Sebbene resti un problema costantemente arginato essa non è inprevedibile pertanto non sfugge a quelle misure di controllo che hanno condotte inesorabilmente, qui.
N: Non ha risposto alla mia domanda.
A: Giusto è vero. Interessante, sei stato più veloce degli altri. Matrix è più vecchia di quanto tu immagini. Io preferisco contare partendo dalla comparsa della prima anomalia fino al manifestarsi della successiva. Questa è la sesta versione.
N: Ci sono solo due possibili spiegazioni: o nessuno me lo ha mai detto, o nessuno lo sa.
A: Precisamente. Come ora stai senza dubbio intuendo l’anomalia è sistemica e crea pericolose fluttuazioni anche nella più semplice equazione.
N: La scelta. Il problema è la scelta.
A: La prima Matrix che disegnai era assolutamente perfetta, una opera d’arte, impeccabile, sublime. Un trionfo eguagliato solo dal suo monumentale fallimento. L’inevitabilità del suo destino mi è ora evidente quale conseguenza della imperfezione intrinseca dell’essere umano. Perciò la riprogettai basandomi sulla vostra storia per rispecchiare con accuratezza le espressioni grottesche della vostra natura. Tuttavia venni ancora frustrato dal fallimento. In seguito giunsi alla conclusione che la risposta mi sfuggiva perchè esigeva una mente inferiore o se vogliamo una mente meno vincolata della mia a parametri di perfezione. Tant’è che la soluzione fu trovata per caso da un altro programma intuitivo. Inizialmente creato per indagare su alcuni aspetti della psiche umana. Se io sono quindi il padre di Matrix, lei è senza dubbio alcuno sua madre.
N: L’Oracolo.
A: Ti prego. Come ho detto lei trovò per caso una soluzione grazie alla quale il novantanove per cento dei soggetti testati accetò il sistema a condizione di avere una scelta anche se la consapevolezza di tale scelta era a livello quasi inconscio. Benchè la trovata funzionasse era fondamentalmente difettosa dato che di fatto generava quella contraddittoria anomalia sistemica che se non controllata poteva minacciare il sistema stesso. Ergo, coloro che lo rifiutavano e parliamo sempre di una minoranza lasciati senza controllo potevano costituire una crescente probabilità di disastro.
N: Qui sta parlando di Zion.
A: Tu ora sei qui perchè Zion sta per essere distrutta. Ogni suo abitante sarà sterminato e l’esistenza stessa della città cancellata.
N: Stronzate.
A: Il rifiuto è la più prevedibile di tutte le reazioni umane, comunque sia stai tranquillo: questa sarà la sesta volta che siamo costretti a distruggerla e ormai siamo diventati oltremodo efficenti nel farlo. La funzione dell’eletto è quella di tornare alla sorgente permettendo una temporanea distribuzione del codice di cui sei portatore e il ripristino del programma originale, dopo ti verrà richiesto di selezionare dall’interno di Matrix ventitre inidvidui, sedici femmine e sette maschi per ricostruire Zion. La mancata ottemperanza a questo processo provocherà un cataclismico crash del sistema che ucciderà chiunque sia collegato a Matrix cosa che abbinata all’annientamento di Zion sostanzialmente cuserà l’estenzione della intera razza umana.
N: Non vi conviene, non lo permetterete. Gli essere umani vi servono per sopravvivere.
A: Esistono livelli di sopravvivenza che siamo preparati ad accettare, tuttavia la questione più rilevante è se tu sei pronto ad accettare la responsabilità della morte di ogni essere umano di questo mondo. E’ interessante osservare le tue reazioni. I tuoi cinque predecessori erano di proposito costruiti intorno alla comune attribuizione di una sensibilità positiva allo scopo di creare un profondo attaccamento al resto della tua specie per il compito dell’evento. Ma se gli altri vivono questo attaccamento in modo generico la tua esperienza a riguardo è molto più specifica dato che coinvolge l’amore.
N: Trinity!
A: A proposito è entrata in Matrix per salvarti la vita a costo della sua.
N: No!
A: Il che ci porta infine al momento della verità Neo in cui la vostra fondamentale imperfezione finalmente si manifesta e la anomalia può rivelarsi nella sua doppia veste di inizio e di conclusione. Ci sono due porte. La porta alla tua destra conduce alla sorgente e alla salvezza di Zion. Quella alla tua sinistra riconduce a Matrix, a lei e alla tragica fine della tua specie. Come tu hai ben riassunto, il problema è la scelta. Ma noi sappiamo gia quello che farai non è vero? Già intravedo la reazione a catena. Preculsori chimici che segnalano la insorgenza di una emozione disegnata appositamente per soffocare logica e ragione, una emozione che già ti acceca e che ti nascande la semplice ed ovvia verità. Lei è condannata sta per morire e non c’è niente che tu possa fare per inmpedirlo. La speranza: la quintessenziale illusione umana e al tempo stesso la fonte della vostra massima forza e della vostra massima debolezza.
N: Se fossi in lei spererei di non dovermi reincontrare.
A: Non accadrà.
marò troppo lunghi sti commenti…. ^__^
A me Matrix Reloaded è piaciuto un sacco, soprattutto la caratterizzazione dei personaggi (vedi l’architetto e il merovingio), ho notato solo alcune pecche (ce le potevano decisamente risparmiare):
1. Come cavolo ha fatto l’agente ad entrare nel corpo di un umano all’interno di Matrix e poi arrivare via telefono a Zion??? Se è un programma lui non ha senso di esistere nel mondo reale!!!
2. Il combattimento tra Neo e gli Agenti Smith dura decisamente troppo!!!
3. Se alcune scene del combattimento tra Neo e gli agenti Smith non le riuscivano a filmare bastava non farle…perchè creare Neo in computer grafica…che oltretutto si vede lontano un kilometro che in alcune scene non ci sono attori veri???
4. Quand’ero piccolo ho visto Superman che volava con il pugno proteso in avanti…devo dire la verità…mi era bastato!!!
Eccellente recensione, sono pienamente d’accordo con Biccio. Un’altra cosa strana: ho visto male io o alla fine Neo, nel MONDO REALE, “sente” le sentinelle e le FERMA con la mano tipo i proiettili del primo?
Ma allora….
Superbo, il film è superbo, soprattutto per alcune trovate “estetiche” (ADORO i “fantasmi”).
Giusto per chiarire, dal momento mi sembra che la vecchia grafica abbia provocato un po’ di confusione: l’intervento era di Biccio. Adesso ho modificato i template in modo che il nome dell’autore del post appaia sulla stessa riga del titolo, sperando che ciò lo renda più visibile.
Il primo Matrix mi era piaciuto.
Il finale con Neo che chiama dalla cabina le macchine e le minaccia volando via nel cielo era perfetto.
Io credo che Matrix avrebbe dovuto terminare in quel modo.
Non c’era la necessità di raccontare nient’altro.
Invece ecco qui il secondo film e fra 6 mesi anche il terzo.
Personalmente Matrix Reloaded non mi è dispiaciuto, ma non lo ritenevo e continuo a non ritenerlo, necessario.
Troppo “rumore” e troppi combattimenti superflui che tappano maluccio i buchi nella sceneggiatura e la sostanziale pochezza dei fatti da raccontare.
Non so cosa succederà nel terzo ma la sensazione che tagliando qualche botto qua e là si potesse fare Reloaded e Revolution tutti in una volta è forte.
Gli effetti speciali “innovativi”, creati per dare vita al duello tra Neo e i cloni dell’agente Smith, non sono ben riusciti come il Bullet time del primo film.
Detto questo l’evoluzione della storia con tutte le novità su Matrix con la comparsa dell’Architetto e il suo dialogo con Neo valgono davvero, come dice Biccio, il prezzo del biglietto, ma, ripeto, non erano necessari dopo aver visto il primo film.
I Wachowski fanno un buon lavoro introducendo nel loro mondo nuovi elementi interessanti e a loro modo sconvolgenti, ma lo fanno camminando sulla lama di un rasoio rischiando di rovinare tutto con il terzo film e il suo finale.
Sono elettrizzato dall’attesa, ma spero che fra 6 mesi non si debba rimpiangere che non sia tutto finito dopo il primo film.
P.s. Mi ha divertito leggere che Chicken e Gray non sono stati nemmeno sfiorati dall’idea che le “cose strane” da loro notate abbiano un preciso significato nella trama della trilogia.
Azzardo uno SPOILER(ONE) gigante.
Mi pare evidente che Zion e la “realtà” dei ribelli non sono che parte di Matrix, per questo Neo riesce a fermare le Seppie fuori da Matrix come fa con le pallottole degli agenti e Smith riesce ad entrare nel corpo degli umani passando dall’altra parte del “telefono”.
Possibile che sia l’unico fesso a pensarla così?
Ehm… Gabriele non vorrei sembrarti acido, ma io stavo dicendo la tua stessa identica cosa, altro che “nemmeno sfiorato”… Leggere tra le righe no, eh? :) Il film mi è piaciuto molto proprio per via di quelle “stranezze” o, se preferisci, indizi. Anche se non credo che la soluzione sia così “semplice”… piuttosto che “tutto è matrix” i Wachowski sembrano voler suggerire una realtà a più strati, dei quali matrix è solo il più esterno…
Insomma, probabilmente qualcuno sogna Zion, che sogna matrix….
Ok, mi fermo con le masturbazioni mentali. :)
Ugo: “come diavolo fate a sedervi in un’enorme stanza buia e magari colma di gente a guardare qualcosa che è del tutto fuori dalla realtà….. ho capito che questa fa schifo, ma non vi sembra inutile guardare un film che non ha alcun senso? o che comunque non è vita vera?”
Io: ahuhuaahuhua!
Come diavolo fai a fare di tutta l’erba un fascio? ma ti rendi conto che i film non devono per forza essere dei mattoni per lasciarti qualkosa di positivo e utile?
bah.
Secondo me Matrix 2 è spettacolare, abbastanza intricato nella trama e forse lo trovo addirittura meglio del primo per certi aspetti… almeno si sa qualkosa in più su zion, sull’eletto etc… ed il primo l’avrò visto una decina di volte… (3 volte solo al cinema).
No Gabriele, non sei l’unico fesso a pensarla così, anzi, la sostanza di Zion mi pare ormai acclarata!
Un grazie a Gianluca per la precisazione sulla paternità dell’articoletto :)
Come al solito c’è chi si è fatto ingannare dalle apparenze e chi invece ha scavato più affondo… complimenti a chi, ancora oggi, crede a tutto ciò che vede senza provare per un attimo a ragionare….Vabbè và, sprecherò il mio tempo ma ci provo: provate a vedere il tutto da un punto di vista diverso, I SOLDI. Una cosa è certa, il mondo và avanti a soldi. Secondo voi spenderebbero 300mila dollari per fare due film che non hanno nessuna valenza se non quella visiva ??? Zio Pinna
Come al solito c’è chi si è fatto ingannare dalle apparenze e chi invece ha scavato più affondo… complimenti a chi, ancora oggi, crede a tutto ciò che vede senza provare per un attimo a ragionare….Vabbè và, sprecherò il mio tempo ma ci provo: provate a vedere il tutto da un punto di vista diverso, I SOLDI. Una cosa è certa, il mondo và avanti a soldi. Secondo voi spenderebbero 300mila dollari per fare due film che non hanno nessuna valenza se non quella visiva ??? Zio Pinna
Matrix – Reload
Dopo qualche anno di attesa, finalmente ci siamo: il seguito di uno dei film che salverei dagli anni ’90, che tanto significa per chi come me vive nella terra di nessuno fra due esistenze, quella “reale” e quella “virtuale”
Matrix : il discorso dell
Sapevo che qualcuno prima o poi l’avrebbe fatto: sul Forum dedicato a Matrix Theos ha pubblicato il discorso integrale dell’Architetto!
Scusate ma solo io mi sono chiesto come diavolo fa Neo, prima di cadere in coma per lo sforzo, a fermare le meduse che stanno per invadere Zion? Ma Zion non era il piano della realtà? Voglio dire, non entro nelle menate filosofiche e gnostiche, ma una cosa era – è – sicura. Neo, in quanto eletto, è una sorta di super-haker, un individuo insomma in grado di vedere, all’interno della simulazione che è Matrix, i suoi, come dire, codici macchina, e quindi di craccarli. Lui può piegare il cucchiaio non solo perchè il cucchiaio non esiste, ma perchè può ordinare al programma che ha simulato il cucchiaio di piegarlo. Fin qui tutto bene, no? Ma questo vale dentro Matrix, che è una realtà virtuale, non a Zion, che è la realtà reale. Neo, insomma, non ha superpoteri nel mondo fisico, perchè non è all’interno di un programma. A meno che… Beh, insomma, io una spiegazione me la sono data, e così mi sono anche chiarito le idee sulla sua risurrezione, sul passaggio dell’agente Smith dentro il corpo di un abitante di Zion, sulla rinascita di Trinity. Il bello è che il discorso dell’Architetto dura un quarto d’ora, con gli spettatori a guardarsi perplessi, mentre nella sequenza che cito, alla fine, in un secondo avviene qualcosa di molto più inquietante. Che ne dite?
una sola parola e-c-c-e-z-i-o-n-a-l-e
la verità è che matrix esista davvero;ma avete mai provateo a guardare tutte quelle persone che sn assuefatte dal sistema ,cioè dal proprio lavoro dai propri interessi,e che nn pensano ad altro perchè accecati da una realtà,che nn va al di là dei beni terreni e tangibili
Personalmente considero il film inutile, pure noioso e in definitiva una schifezza.
E Anche la critica è unanime su questo.
Non che lo trovi particolarmente brutto,
esistono tantissimi altri film (la maggioranza) che codividono lo stesso giudizio .
In fondo anche nella musica o la pittura , per un bel quadro ce non sono migliaia senza valore.
Per me e’ stata una delle ore peggio passate al cinema.
Infatti per fortuna di solito scelgo cose che poi mi piacciono.
(Ovviamente considero il primo Matrix un buon film)
Capisco che ad altri possa piacere…sono gusti.
a ciascuno il suo.
Ma da quello che ho capito , a chi è piaciuto questo MatrixII, sono piaciuti anche i vari terminator, star trek o guerre stellari… credo non servano altri commenti…”De gustibus non disputanda est”
CIAO
MaX
“a_black_jester”