Domanda seria, con breve premessa. Quando ho assistito ad una puntata di Otto e mezzo nella quale Gianni Minà, in totale sprezzo della coerenza e contro qualsiasi logica (oltreché la morale), si prodigava nella difesa di Fidel Castro (accusato di aver represso con la violenza le voci dissidenti e giustiziato tre aspiranti profughi) spacciando pillole di quello che Sofri e Mantellini chiamano “Benaltrismo” («Voi parlate di repressione a Cuba, ma i problemi nel mondo sono ben altri: l’imperialismo degli Stati Uniti, il Guatemala, il Messico…»), io ho provato sincera, profonda pietà.
Mi chiedo: a destra non succede lo stesso nei confronti di un Silvio Berlusconi, di un Sergio Bondi, di una Isabella Bertolini, quando sostengono che Cesare Previti è oggetto di “persecuzione giudiziaria”?
A questo proposito, la prima pagina del Manifesto di oggi è decisamente sublime.
gianluca io la bertolini la conosco dai tempi dell’università (allora era una liberale, di quelli insomma che non rubavano perché erano già ricchi di famiglia, tipo de lorenzo), in cambio di una poltroncina piccola piccola sarebbe disposta a sostenere che babbo natale è kuwaitiano, la bertolini va sterminata (non uccisa, sterminata, considerato che ha la massa di un piccolo villaggio africano). buona giornata a te!
Che poi (parto già in corsa) è proprio il teorema della persecuzione politica non reggere per Previti, mi spiego.
Mettiamo che la procura milanese, comunista, sia impegnata in un’opera di persecuzione nei confronti della destra italiana di governo.
Ebbene questa teoria può avere un senso quando si parla dei processi a carico del presidente del consiglio, ma Previti? è semplicemente uno dei tanti deputati di forza italia, non è certo un personaggio di punta, anche se venisse condannato non sarebbe un “grosso” problema, in fondo ce ne sono altri di pregiudicati in parlamento tra i forzisti (vedi Frigerio).
Perchè la diabolica Boccassini dovrebbe impegnarsi con tanta “pervicacia” per perseguire un uomo di terzo rango dal punto di vista dell’importanza politica?
A da parte del governo e Berlusconi in prima fila, perchè tutto questo affanno, tutto questo fuoco di sbarramento per proteggere uno dei tanti?
L’unica spiegazione è che Previti sia “importante” per Silvio, per altri motivi: ma quali? Forse quelli citati da Mancuso, secondo il quale Previti sarebbe l’uomo che è a conoscenza di tutte le magagne del cavaliere?
Una cosa è certa la prima società fondata negli anni 70 da Silvio Berlusconi aveva un prestanome particolare: Umberto Previti, padre di cesarone nostro.
Insomma se c’è qualcosa di losco o di non losco, l’illustre imputato ne è a conoscenza.
Capisco la provocazione letteraria del paragone, ma non mi adeguo.
Anzi mi indigno!
Paragonare Mina’ a chi per esigenze di parte politica, come dire, per partito preso, o tornaconto personale, sostiene una proverbiale innocenza di Previti, mi pare quanto meno ambiguo e come dire, immorale.
Sulle fucilazioni a Cuba, i fatti parlano da se’: non ci sono giustificazioni.
Sul caso Previti, anche li’ i fatti parlano da se’ e anche se non si dovesse arrivare alla sentenza di II e III grado, con la relativa condanna, anche se si dovesse formulare una “sanatoria” dell’illegalita’ legalizzata, i fatti parlano da se’, la gente comune, tutta quanta, non crede all’innocenza, ma alla colpevolezza, ne e’ fermamente convinta.
Ma torniamo al paragone che mi ha fatto indignare.
Tu, Neri x caso, paragoni Mina’ a costoro e dici che ascoltarlo Ti ha fatto pena.
Sappi che leggere quello che hai scritto ha fatto pena me.
La posizione di Mina’ va ricompresa in quello che lui stesso afferma e racconta, non per sentito dire da un altro quotidiano o blog, ma per aver toccato e visto con mano, facendo il suo mestiere in tanti anni (30 forse o + di mestiere).
La sua uscita verbale va compresa per quello che era: un invito ad approffondire le analisi, di oggi e di ieri (quelle su un piano storico) e non fermarsi solo alla cronaca. Un invito ad allargare la visuale. La cronaca va letta anche guardando alla politica, alla storia, alle economie e non per semplice fatto di cronaca in se stessa.
La sua interpretazione sarebbe spesso solo fuorviante da quelle che sono le tematiche ed i problemi del sistema mondo.
Non so se il Tuo parlare e sentenziare su Mina’ sia dettatto da dolo, cattiva fede, antipatia personale, amicizia nei confronti dei Fogliari (imbratta carte del Foglio) o non so da che. So solo che mi ha disturbato. L’ho trovata una uscita, non opportuna, gretta, vuota, ignorante, degna di chi da una parte dice di esserr per le liberta’ e poi cerca di far tacere chi parla, dandogli dell’imbecille. E’ stata davvero una brutta uscita la Tua.
Mamma mia, per una volta che Neri ha detto una cosa giusta (su Minà) c’è quello che lo attacca dicendo che deve allargare gli orizzonti. Per una volta che li ha allargati tu devi farglieli chiudere? Cos’è che ha toccato con mano Mina’, scusa? La propaganda del regime per 40 anni? E dai, che Minà non rinsavisca ok, ma che ancora qualcuno come te ci creda fa un po’ pena. Questo sì.
Caro Sandro Magni, non apro una polemica con Te e con nessun altro, nenmeno col Neri x caso. (La polemica è cosa da persone che parlano del nulla).
Ho solo detto quello che sentivo, in tutta onesta’ intellettuale.
Preferirei che prima di sparare a zero su quello che ho scritto, lo leggessi, contassi sino a 10 e poi facessi un lungo, lungo respiro, poi scrivi pure, senza pero’ credere si essere Tu quello con le verita’ in tasca! Io per mio conto non ne ho! Ho espresso solo un giusto fastidio, a mio parere, dinanzi alla scarsa sensibilita’ e comprensione del che ho notato, per caso, nel Neri x caso.
A prostata! Ettorre
La prima pagina è bellissima.. stamattina davanti alla rassegna stampa stavo ridendo da solo: titolo e foto geniali :)
fantastico, quel passaggio… e anche se non si dovesse arrivare alla sentenza di II e III grado, con la relativa condanna… i fatti parlano da se’, la gente comune, tutta quanta, non crede all’innocenza, ma alla colpevolezza, ne e’ fermamente convinta.
affanculo i tribunali evviva la giustizia popolare!!!!!! p.s. come quella di cuba?
Non è che si scrive “chiacchiere” e non “chiacchere”?
8.
AGLI “IMBESUITORI” I POLITICI AFFIDANO IL COMPITO DI DISTRARRE LE MASSE PER NASCONDERE INCAPACITA’ E TRUFFE.
Grazie agli “imbesuitori” oggi scatenati più che mai nel fare regredire il cervello della gente all’ età mentale di 10 anni, il nostro paese si avvia verso la perdita del proprio PATRIMONIO SOCIALE costituito dalla consapevolezza che un popolo ha dei problemi collettivi da risolvere e di come affrontarli insieme per progredire.
Gli “imbesuitori” saturano quotidianamente la testa della gente con pettegolezzi, canzonette, dissertarzioni inconcludenti, trame concepite per facili coinvolgimenti emotivi che per ore, mesi, anni impegnano i cervelli dei culturalmente indifesi senza lasciare loro un attimo di respiro sino a mutilarne il bisogno di riflettere ed il senso critico, suprema conquista del cervello umano che crea il varco fra l’ universo dell’ uomo e le altre specie del regno animale.
Le più corrotte ed ottuse classi politiche hanno bisogno assoluto del lavorio incessante degli “imbesuitori” per fare vivere in ottundente spensieratezza i sudditi.
I volti degli “imbesuitori” entrati nelle case e recepiti come familiari dal popolo vengono poi utilizzati dai corrotti per campagne pubblicitarie finalizzate a far passare scelte e leggi che colpiscono proprio gli interessi dei sudditi.
Immaginate per un attimo la nostra informazione senza gli “Imbesuitori” e finalmente gli italiani possano conoscere in dettaglio l’ agire ed i nomi dei politici che hanno indebitato ed indebitano il nostro paese, umiliano la scuola e la ricerca, creano inefficienza sistemando parenti ed amici impreparati in delicati ruoli istituzionali e sociali, duplicano il costo dei lavori pubblici, entrano nei ministeri da nullatenenti ed escono da proprietari di appartamenti, trascurano l’ avvenire dei giovani… ecc…ecc..
Le stesse masse che gli “imbesuitori” convogliano settimanalmente negli stadi, aprirebbero gli occhi e dopo pochi giorni di informazioni corrette chiederebbero a gran voce giustizia sia nei luoghi istituzionali che sotto le case dei peculatori il cui cielo sarebbe annuvolato dagli elicotteri per la fuga.
Usare la massiccia distrazione di massa come arma politica per nascondere le proprie malefatte è un pericoloso e perverso atto antisociale utilizzato dalle feroci dittature sud americane e che oggi viene tristemente e quotidianamente praticato in Italia.
francesco miglino – segretario del partito internettiano