Deludendo alcuni (e stupendo altri, credo), qualche tempo fa ho deciso di non intervenire sulla questione del libro sui blog scritto da Francesca Mazzucato e annunciato dalla stessa autrice in un tripudio di spam, troll e polemiche. Splinder, a seguito delle invettive indirizzate dai propri utenti alla scrittrice, ha dovuto prima disabilitare i commenti anonimi, poi cancellarne un bastimento da questo post. Dico veloce veloce la mia e poi non ci torno più su: ho trovato francamente irritante, provocatoria, seccante e molesta la “campagna marketing” ideata dall’autrice, portata avanti a colpi di commenti su blog altrui tipo “Ciao, è appena uscito in libreria il mio ‘Diario di una blogger’: sei citato anche tu”, provocazioni fini a sè stesse e sostenitori inventati. La Mazzucato, che oggi ritrae la mano e grida alla persecuzione, sta in sostanza raccogliendo quanto ha seminato. In più – resti tra noi – le continue allusioni al fatto di essere la “prima scrittrice”, di aver confezionato il “primo libro sui blog” ed essere, per questo motivo, “oggetto di invidia”, delineano i tratti di una che non c’è più tanto con la testa. Detto questo, va chiarito che il dissenso ha sempre le sue sacrosante ragioni fintanto che non trascende e iniziano a piovere insulti aggratis. È come la convenzione sullo sparare alla Croce Rossa: può capitare di farlo per sbaglio, infierire non è affatto carino. Sonia Cassiani, ad esempio, intervistata da BlogOltre, pare averla presa bene come al solito: “Per fortuna la Mazzucato non l’ho mai incontrata, ma ho letto sabato su tuttolibri della Stampa che è persona alla disperata ricerca di notorietà. Nonostante il battage pubblicitario che vuol creare, la Mazzucato come scrittrice è ignorata. Deve essere una donna malata di un’ipertrofia dell’ego, che le causa un’iperplasia corporea, ha la volontà di invadere il mondo, ma non ci riesce perché lo zero, per quanto lo si moltiplichi, rimane zero. Mi definisce spazzatura che inquina, penso alla sporcizia che questa donna ha dentro, che si riflette nel suo corpo bulimico e debordante, alle frustrazioni di una ninfomane insoddisfatta, che vorrebbe più mazza (nomen omen) di quanta non le venga concessa, magari anche per placarla, per tapparle la bocca. Le si dovrebbe togliere la penna (come gallinacea e come scrivente). Questa donna frustrata, che discetta e diagnostica su di me, cosa aggiunge alle patrie lettere, cosa ha da dire? Mi pare di sentire l’afrore della tabe putrescente che le infesta anima e corpo. Io non cerco pubblicità, nel mio blog non parlo di me che marginalmente. Mi interessa l’attualità, la politica,la cultura. Sono una persona critica, ma livorosa gratuitamente, non lo sono stata mai, né ai tempi del Costanzo show, né ora. Voglio avere a che fare con persone propositive, dalle quali ci sia qualcosa da imparare….. Non con liquame sterile. Da questo tipo di merda (Mazzucato) non nascono di certo i fior”.
Ragazzi, non sta bene
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Precisazione quasi ininfluente: i commenti anonimi non sono stati disabilitati da splinder; al contrario sono diventati anonimi, mentre prima ognuno poteva scrivere liberamente il proprio nome e indirizzo. Ora possono farlo solo quelli registrati su splinder e solo col proprio account, gli altri appaiono come anonimi. Questo a causa di una campagna di finte identità orchestrata dalla stessa scrittrice, come lei ammette nel libro, in cui assumendo nik di altri blogger lasciava commenti offensivi a post altrui allo scopo di far litigare le persone tra di loro. Geniale, no?
Sinceramente. Ma chi se ne frega?
sinceramente…che tristezza ragazzi…
In uscita il 6 maggio l’ennesimo libro sui blog.
Ma noi abbiamo solo un culo da pulirci…
(Brontolo)
Dunque. Premetto che, dati i dissidi personali tra me e la Mazzucato (culminati in un breve ma acceso carteggio per lo più tramite commenti sui rispettivi blog), mi sono astenuto dal criticare su Splinder il libro dell’autrice in questione — visto che tra l’altro non lo ho letto (né ho intenzione di leggerlo in futuro, del resto). Mi limito ad osservare comunque che se è vero che TALKING ABOUT MUSIC IS LIKE DANCING ABOUT ARCHITECTURE, come ha detto qualcuno, a maggior ragione penso che SCRIVERE LIBRI SUI BLOG SIA COME CANTARE SCULTURE SULLE MAILING LIST…
Io non ho ancora capito l’attacco della Mazzucato alla Cassaini. La quale peraltro nel corso dell’intervista (via e-mail) è stata molto gentile e molto disponibile. A differenza di “altre” che se la tirano tanto. Poi ognuno può giudicare le persone come crede…
Due tizie che per 1 secondo di notorietà si credono di essere degli dei in terra.
sinceramete…basta, ‘nsenepoppiù!! :)
reverendo lei mi stupisce sempre. intanto linka col mio nome un blog che non è più mio, il mio nonsense è questo ma non importa. sul libro( e sulla Cassani o Cassiani e tanto meno sulla croce rossa) non ho più voglia di parlare, le assicuro. splinder ha avuto una marea di pubblicità goduta e apprezzata e uno dei gestori di splider è intervenuto in una mia presentazione ma non mi importa nulla tanto non mi hanno dato alcuna percentuale. sullo starci o meno con la testa, a parte il tipo di gentile apprezzamento,( mi hanno insegnato che attaccare le persone riferendosi ai modelli della psicoanalisi o della salute mentale è una cosa veramente greve, evidentemente a lei no, ma lei ce l’ha un po’ con gli scrittori reverendo, le sarebbe piaciuto vivere ai tempi della santa inquisizione) non starci con la test a potrebbe essere segno di possessione, lei che è il sommo guru e sacerdote, mi esorcizzi e ci rida sopra. Ne parla ancora di me e del mio libretto? Carenza di argomenti in questo mese estivo immagino. Omaggi
sorry don se no sembra davvero che do i numeri credevo dosse un post recente. un colpo di calore. non volevo disturbare. bacio l’anello e prendo diazepine in vena