Il blog è morto

Ieri è uscito Diario di una Blogger, di Francesca Mazzucato, Marsilio Editore.
Quando sono tornata a casa la sera ne ho trovato una copia nella buca delle lettere, con invito alla presentazione ufficiale e dedica.
Non so nulla di Francesca Mazzucato, lo ammetto. Non conoscevo nè lei nè il suo blog e quindi mi astengo da critiche sulla sua persona.
Ero molto curiosa di leggere questo libro e così in qualche ora l’ho finito.
Non è un libro noioso. C’è del mestiere dietro. Inizia, arriva al punto, e si conclude. Ben fatto. Sembra scritto un po’ di fretta, lo stile non è di quelli di mio gusto (sì troppo barocco e zuccheroso), non mi piacciono le conclusioni e la protagonista è profondamente antipatica.
Ma la Francesca scrittrice è furba, e secondo me chi le ha dato della stronza ha giocato solo con il personaggio. Daltronde lei è una scrittrice, lo dice almeno una volta a pagina.


Comincio a leggerlo e piano piano lo riempio di commenti, sottolineature, punti esclamativi. Mi arrabbio, mi stupisco, mi congratulo.
Lei è al centro del racconto. Gli altri non esistono che come propaggini del suo gioco sadico. Su questo palco lei entra ed esce ogni volta diversa. Ad un certo punto sembra una di quelle bambine che a scuola avrebbero preso i pastelli con i quali stai disegnando un bel cielo azzurro e li avrebbe buttatti per terra, per il solo gusto di rovinare quel momento, come se non sopportasse i legami di qualcun’altro con le cose belle.
Un altra volta è così sincera da essere volgare, ammette di essersi alzata gli accessi da sola, di contemplare compiaciuta i suoi post e il suo layout.
Come appare volgare appare anche coraggiosa e autoironica. Chi metterebbe per iscritto tutte le critiche ricevute?
E alla fine vince. E’ scesa fra i blogger, si è sporcata le mani e ne è rimasta invischiata, non come certi dei, e dee, dell’Olimpo che tutto guardano e giudicano dall’alto. Lei si è fatta spalare merda addosso e ha ricambiato con gli interessi, e quindi – conclude – è meglio il mondo di fuori. Perchè il blog tira fuori solo il peggio delle persone.
Alla fine della lettura sono nauseata come se mi avessero imbottito di cibo. La mia conclusione è caustica. Il blog è marcio, e questo libro acido, senza un’ombra di umanità, lo spiega bene. Il blog è andato, scaduto. E’ stato consumato e ora è finito.
Lo sanno quelli che c’erano un anno fa, ma lo sanno anche quelli, come lei, che hanno avuto un blog per soli tre mesi.

Quando smetti di usare qualcosa e ti fermi a guardarla le togli l’anima. Ti ritrovi in mano una cosa morta, niente più magia, solo una carcassa. Potranno stuprare il blog come vogliono, cavalcarlo per le crociate più improbabili, ma sarà morto, se non lo si userà. Come una penna della quale ammiro i riflessi dorati e i ghirigori sulla punta, ma che non scrive.

Ho letto ieri che ciò che dà valore ad un blog non è niente che la tecnologia può offrire. Quello che gli dà valore (come in quelle persone che hanno carisma) è un forte senso dell’identità. Lui ne fa una questione d’età. Certi giovani dai 20qualcosa ai 30qualcosa ce l’hanno. Prima si ha l’ansia di crescere e diventare adulti, dopo si ha l’ansia del tempo che ci è sfuggito di mano. Invece tra i 20 e i 30 siamo liberi dai genitori e se siamo genitori lo siamo da poco, quando ancora crediamo di averne la stoffa, e il nostro sguardo si muove come dentro un loft minimalista e arioso. Abbiamo tutto nelle nostre mani, e nelle nostre mani le cose sono nuove, come una nuova casa, facili da mantenere.

Forse Francesca ha perso questo sguardo. Ha avuto bisogno di provocare, di creare situazioni per rompere la noia della rete, perchè non ci ha visto nulla.
La realtà ci nasconde bene, e camuffa il nulla di senso.
Ma in rete l’unico paesaggio possibile è nel nostro sguardo.

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50 Commenti

  1. Ok, non ho il libro e quindi non posso giudicare lo scritto…però un libro su i blog, pubblicizzato su un Blog (fatto a bellaposta) e lanciato sulla rete in maniera così…come posso dire… (insomma, mi ricorda Vespa o Lorenzo quando hanno pubblicizzato le loro ultime fatiche, cavalcando l’onda).

    Mi lascia sgomento, e mi fa sentire un po’ usato per secondi fini…

    (ma usato de’ chè però)!

    XaB!

  2. io non l’ho ricevuto in casella ma sono dovuto andare a leggermelo in fnac.. mica sono fra i big blogger! :)) ad ogni modo.. beh, di gente che scrive meglio, anche solo del popolo blog ce n’è e anche tanta.. e di gente misera e senza speranze come la mazzuccato che vuole raggiungere l’olimpo dell’effimera celebrita’ di un giorno ce n’è a iosa.. non ne sentivo francamente la necessita’. io l’ho trovato arido, trovo tutto una bella e ben artefatta operazione commerciale, vuota come la mazzucchelli, brutta come la mazzucchelli.. proprio deprimente. Spero che la gente (ma sono sempre piu’ convinto che il defilippismo e costanzo mixato con un po’ di endemol da grandefratello abbiano rovinato tutto..) abbia un minimo di intelligenza nel non cadere nei giochini da mazzuccato del pensarsi citata o curiosa.. e lo acquisti, anche se percepisco benissimo come il volano del fenomeno blog creato dai media possa aiutarla nelle vendite.. tant’è. chi e’ blogger aspettera’ di trovare il resoconto del libro in digitale, magari in pdf.. magari mi uso lo scanner e me lo scandisco tutto in fnac.. ma dieci euro per buttarli nel cesso non li ho.. preferisco impiegarli in ql.sa di utile al mondo… e soprattutto per me. utile banner pro boicottaggio.. lo trovate qui: http://thycoon72.supereva.it/boicottamazzucato.gif

  3. ops.. sara’ che avevo una capa che mi dava fastidio come la mazzuccato e si chiamava mazzucchelli ..ho fatto scambio di nomi! ma si capiva no?? ma mi chiedo .. ma dopo gli schifezzi di webcam.. i giochini un po’ da asilotta a pigliare per il culo la palombelli.. no dico.. non ha nulla di utile da fare nella vita questa?

  4. BoicottaMazzucato è la cosa più divertente che mi sia capitato di trovare in rete di recente. Sorvolo sull’utile e l’inutile, ma comunque ho molto poco da fare per fortuna. Sapeste il privilegio del non lavorare o del lavorare il meno possibile… La “recensione” di La Pizia, è stata rapida quanto la spedizione, con dedica, da lei definita “molto carina” in alcune mail. La signora o signorina ha tenuto il “politicamente corretto” per una parte di corrispondenza, poi sul blog si è giustamente “espressa ai massimi”.( faccio un po’ fatica a chiamarla recensione, sono stata recensita da Guglielmi, Sergio Pent, Augias, Pacchiano, esaltata e stroncata, quello fa parte del gioco, ma quello della signora o signorina Eloisa- La Pizia è più uno sfogo di opinione, direi. Recensione o critica non mi viene, qualche piccolo titolo ci vuole, o no?)(ottimo riportare qui l’editore, non l’aveva fatto sul suo blog e non era corretto) Essendo La Pizia in procinto di uscire con un suo libro sui blog, che forse pensava essere il primo e non lo è, perchè il mio è, nel bene e nel male, il primo libro italiano sui blog, definirei la sua “recensione” (ma si chiamiamola così, sono certa che le fa piacere) ESERCIZI DI STILE. Aspetto di incontrarla con piacere, se verrà come mi ha scritto, alla presentazione alla FNAC di Milano il 9 maggio. Per altre notizie su questo libro vi rimando a Happyweb di questo mese e anche all’ Espresso di domani. Dovrebbe uscire un pezzo sui libri che parlano di blog. I recapiti di La Pizia alla giornalista li ho forniti io, non li aveva, e il pezzo, giustamente, parlerà anche del suo libro. IL SECONDO. Sic. Lo so. E il primo è di una scribacchina nullafacente che ha il blog solo da 4 mesi mentre c’è chi l’ha da due anni. A volte la vita è veramente ingrata.

  5. “il nostro sguardo si muove come dentro un loft minimalista e arioso” Questa è letteratura. Spero che il futuro libro di Eloisa- La Pizia mantenga questo supremo livello di prosa, non vedo l’ora che esca, davvero. :-)

  6. mi dispiace molto. anzi, sento proprio dolore. perchè lì fuori c’è una guerra, lo sappiamo tutti, e tutto quello che sappiamo fare è lasciarci andare ad invidia, secondi fini, bastardate e grame parole, tutto, per quindici minuti di notorietà. mi faccio un po schifo e un po’ pena, per come mi sono ridotto. Per come ho seguito gli strascichi nella mia vita di questa storiella. storiella di invidie e dispetti, maschere e parole trattenute tra i denti. se c’era qualcosa di puro nel blog, era il sentimento. questo oggi è ancora vero, siamo ancora umani e penosi.

  7. Sono d’ accordo con Simone non serve a nulla lasciarsi prendere da invidie , visot quello che accade oggi nel mondo , ma bisogna cercare di discutere in modo serio

  8. io onestamente non capisco. e quello che non capisco e’ l’acidita’ della mazzucato. voglio dire, lei di blog ne sa circa quanto me (che ne ho uno da tre mesi, ossia, *poco*), pero’ ha scritto un libro. ok. l’hanno pubblicato. ok. si e’ sbrodolata autocelebrata autocompiaciuta arrivando quasi a diventare insostenibile. ok. cosa le manca ancora? perche’ sente il bisogno di commentare cosi’ le parole di chi un blog ce l’ha da non so piu’ quanto (LaPizia)? perche’ lapizia e’ famosa fra i bloggers e fa scena attaccarla (e non dica signorina Mazzucato che i suoi non sono attacchi, non siamo tutti scrittori, ma sappiamo tutti leggere)? Perche’ la competizione dialettica fra due donne che scrivono di blog fa notizia e la notizia fa vendite? possibile. se il suo libro avra’ successo lo sapremo solo poi. se era un bel libro non lo sapro’ mai, dato che non lo leggero’. e non perche’ trovi la mazzucato detestabile (ho letto “mein kampf”, non mi faccio *quel* tipo di scrupolo), ma perche’ onestamente, di un libro che parla di blog scritto da chi il blog non lo conosce che visto da lontano, non so che farmene.Leggero’ quello della Pizia. Gli ultimi a volte saranno i primi.

  9. “…non siamo tutti scrittori, ma sappiamo tutti leggere”. Sottoscrivo e aggiungo: non siamo tutti scienziati, ma sappiamo tutti fare 2+2.

    Il re è sempre più nudo.

  10. Sono d’accordo con Invasiva, Sushi e la Pizia e con Ticone, sono d’accordo con tutti. Voi avete bisogno di qualcuno che sia d’accordo. Non ho un blog ma ho capito che la cosa che accomuna è questa. Presunzione e voglia di dire la propria, poi vi chiedete perchè la scrittrice risponde per le rime? Io ho letto quel libro perchè mi interessa Mazzuccato come romanziera, a me è piaciuto ma capisco che a voi no. Se è acida lei, la blogger che la critica di più. Non le concediamo neanche diritto di replica, ha fatto un delitto di lesa maestà verso qualcuno a scrivere un romanzo sui blog. Ma quanto vi rode che abbia pubblicato questo libro? Mancava poi in un dibattito da mercato del pesce un richiamo alla guerra, ma allora cosa ci fate qui a scrivere? Il moralismo della massaia. Neanche uno straccio di discorso sul senso di un libro scritto come un blog, con molte citazioni interessanti, e che riesce a parlare di weblog e anche a raccontare una storia molto bella. Ricordatevi che io, lettrice da tempo di Mazzuccato mi sento offesa dalla vostra violenza. Lei di sicuro ha fatto polemiche fra i blog, le ho lette nel libro, ma mi hanno divertito molto. Stuzzicare l’egocentrismo e la presunzione è molto divertente. E fa abbastanza miseria chi ha un blog da due anni e magari voleva farlo lui il libro o farlo prima. Volevo aprire un blog ma non lo farò. Continuerò di certo a leggere i romanzi di Mazzuccato(mi è piaciuto da matti Hot Line e Amore a Marsiglia). Ciao da Titti.

  11. Con 10 euro si comprano tante cose, le elencate in modo completo nei vostri scherzetti stupidi e nei vari commenti. Io li ho spesi per il libro di Francesca Mazzucato e ne avrei spesi anche di più. Le vorrei dire solo” molti nemici molto onore.”

  12. osservo i libri sui blog e mi abbronzo,
    traggo beneficio dalla luce che emanano,
    elargisco ammirazione e condivisione,
    mi stupisco,
    dispenso teorie di elaborazioni cutanee e sensoriali,
    a tratti sono pizia e mazzuccato insieme,
    altre volte sono semplicemente una ciambella,
    volo libero,
    rimango ancorato alle libertà apparenti,
    gestisco realtà rivoluzionarie e mondi
    che mi proiettano
    nella mente
    di una creatura fantastica e leggendaria:
    la pizzuccato(tm)
    che mi solletica lo spirito,
    rinvigorisce i miei padoglioni auricolari
    e in definitiva
    mi dona assenza, indifferenza, coerenza e piacenza.

    [cloa]

  13. osservo i libri sui blog e mi abbronzo,
    traggo beneficio dalla luce che emanano,
    elargisco ammirazione e condivisione,
    mi stupisco,
    dispenso teorie di elaborazioni cutanee e sensoriali,
    a tratti sono pizia e mazzuccato insieme,
    altre volte sono semplicemente una ciambella,
    volo libero,
    rimango ancorato alle libertà apparenti,
    gestisco realtà rivoluzionarie e mondi
    che mi proiettano
    nella mente
    di una creatura fantastica e leggendaria:
    la pizzuccato(tm)
    che mi solletica lo spirito,
    rinvigorisce i miei padoglioni auricolari
    e in definitiva
    mi dona assenza, indifferenza, coerenza e piacenza.

    [cloa]

  14. Mah, mi pare che sia diventato un forum sul valore della Mazzucato. Faccio presente – per quello che ne so – che la Mazzucato ha scritto un romanzo, e che la Pizia sta scrivendo un manuale, e che sono due cose molto diverse, assolutamente non in concorrenza tra loro.
    Poi, per quanto ne so, la Mazzucato in quanto scrittrice ‘professionista’ potrebbe anche accettare una critica negativa con maggiore sportività.

  15. E no signora Mazzuccato, le critiche a chi la critica no! E in quella maniera, così acida, così spocchiosa…una scrittrice professionista che ricorre alla malignità da portineria….disgusto…

  16. E no signora Mazzuccato, le critiche a chi la critica no! E in quella maniera, così acida, così spocchiosa…una scrittrice professionista che ricorre alla malignità da portineria….disgusto…

  17. E no signora Mazzuccato, le critiche a chi la critica no! E in quella maniera, così acida, così spocchiosa…una scrittrice professionista che ricorre alla malignità da portineria….disgusto…

  18. E no signora Mazzuccato, le critiche a chi la critica no! E in quella maniera, così acida, così spocchiosa…una scrittrice professionista che ricorre alla malignità da portineria….disgusto…

  19. ah, le critiche di chi non è un critico sì e nemmeno rispondere? Disgusto mio come lettore, caro Simone, della tua e vostra presunzione. Dice bene Leo, è una cosa assurda fare in questa sede un forum sul valore di Mazzucato come scrittrice. Facciamone un sul valore di Pizia come critica. Non facciamo nessun forum. Ah, Simone, il tuo pensiero è chiaro dopo i cinque o sei commenti, avevi proprio il veleno sul dito. No comment.

  20. paolo suvvia, ma come, qui si valuta la possibilita’ di una lettrice di fare della critica? non mi pare che la pizia scriva sulle pagine della cultura di un quotidiano. la pizia ha detto la sua in qualita’ di lettrice “a conoscenza dei fatti” e dopo aver letto il libro. credo che ognuno in queste condizioni possa fare delle critiche. e lo scrittore che attacca in quel modo adolescenziale queste critiche si da solo una zappa sui piedi. la signora mazzucato puo’ scrivere di quello che vuole, nessuno questo lo ha messo in discussione. la signora mazzucato nel momento in cui scrive, DEVE sapere che si sta sottoponendo al giudizio dei lettori. poi ci sono quelli, come me, che della mazzucato hanno valutato solo l’atteggiamento generale e che il libro non lo leggeranno. e’ evidente che la mia non sia una critica nel senso “letterario” del termine. Col minor valore che ne consegue. Ma se queste cose le si devono spiegare, forse c’e’ qualcosa che non va. Nel frattempo mi sto accingendo a scrivere un libro sull’oleodinamica. Da tre mesi ho una valvola di flusso in casa. osservandola ho potuto capire quello che serve, sara’ un bellissimo libro. del resto io sono bravissima. e se qualche ingegnere si prova a criticarmi….

  21. Non so bene come sono capitato qui. Ho 18 anni e mi piace leggere e mi piace leggere anche la scrittrice di cui parlate e quello che scrivete è così cattivo che mi sembrate tutti scemi. Ho letto sull’ Espresso che uscirà un libro sui blog che si chiama Autobiografia di una blogger dopo quello di Francesca Mazzucato, che si chiama Diario di una blogger, l’ha scritto quella che la critica e le ha anche copiato il titolo. Ripeto siete tutti strani.

  22. Non ho letto il libro della Mazzuccato, dunque non posso esprimermi nel merito di ciò che ha scritto. Penso comunque che lei abbia semplicemente fatto un’OPERAZIONE COMMERCIALE, è stata abile, forse CHIUNQUE AVREBBE FATTO ALTRETTANTO. C’è da sottolineare che è stata favorita in ciò dal suo nome, perché un qualsiasi editore non avrebbe mai accettato un testo di un illustre sconosciuto, non ti apre nemmeno la porta di servizio della casa editrice. Dunque, NON LA CRITICO per questo, ha SFRUTTATO IL SUO NOME ED HA FATTO BENE, lo fanno tutti gli autori più affermati. Quello che invece non approvo è la sua campagna promozionale da lei stessa diffusa su una quantità notevole di Blog. Secondo quanto mi è sembrato di constatare leggendo i vari commenti in alcuni blog (vedi ad es. quello di http://satine.splinder.it/ (preciso subito che io non sono fra gli “eletti” che hanno ricevuto la comunicazione) il messaggio promozionale che ha postato – standard – ha quasi i connotati di “PUBBLICITÀ INGANNEVOLE”. Ha scritto infatti “uscirà il mio nuovo libro, CI SEI ANCHE TU” a mezza Blogosfera, facendo dunque credere al destinatario del messaggio che nel libro si parlasse del suo Blog, sollecitando la curiosità ed inducendolo a comprarlo. Ma ciò non era vero, nel libro non parlava di quel blog. Questo aspetto, secondo me, va condannato, NON che la Mazzuccato abbia scritto un libro sui Blog (ci sono altri crimini peggiori… :-))

  23. Vedi Paolo, quello che la Mazz non ha capito, e che probabilmente non hai capito neanche tu, è che il bello del blog è che tutti professionisti ma soprattutto non professionisti scrivono quello che vogliono/pensano senza alcuna pretesa, di essere nel giusto, di piacere, anche solo di trovare qualcuno che condivida ciò che pensano…quel post così acido nei confronti della pizia è la prova lampante di quanto poco o nulla la mazz abbia capito del mondo dei blog…il commentino acido sul fatto che la pizia non sia una critica mentre lei si che è una scrittrice e che scrittrice professionista somiglia tanto alla battuta della racchiona che critica il tailleur di sharon stone…
    quello che mi interessa non è il fatto che qualcuno si sia permesso di scrivere un libro sui blog dopo averlo avuto per “solo” quattro mesi, per quanto mi riguarda poteva scriverlo anche senza manco avere un pc, quanto piuttosto il fatto di contraddire nei fatti quanto afferma con le parole…nessuno, neanche il più stronzo dei blogger avrebbe fatto pesare i propri “titoli” per cercare di svilire in maniera puerile e spocchiosa qualcun’altro…nel mondo dei blog, come ci insegnano le schermaglie fra Gianluca Neri e Camillo etc etc un giornalista coglione è un coglione, non un giornalista…così come una scrittrice antipatica è un’antipatica non una scrittrice…ho riletto il post e credo di aver espresso i miei pensieri in maniera allucinante…quasi quasi chiedo alla casa editrice della mazzuccato se mi fanno scrivere un manuale su come si scrive un romanzo….

  24. …dipende dai punti di vista, per la Pizia è una metafora, per la Mazzuccato un appartamentino molto chic rifinito in maniera decontractée con tappezzerie etno-afro, sentore di tabacco ed incensi traboccanti di afrori orientali e pavimenti in stile industrial-decontest…per me un buco di 25mq costato talmente tanto da lasciarti senza una lira per comprare due sedie e pavimentato per questo con cemento lisciato che fa tanto cesso della stazione…

  25. etika Hacker.. hO koMprAtO il libro.. e stasera lo metto sotto lo scanner.. poi lo piazzo su digiland, su supereva e ovunque si possa piazzare il fottuto file pdf per poi fornire il link per scaricarselo a GRATISSSS!!! ABBASSO LA LOGIKA DI CALZE NERE DI QUESTA ARROGANTE STRONZA.

    mi e’ bastato vedere la fascetta.. ma ki kazzo si crede questa signora nessuno

  26. Caro Gianluca Neri, TU CHE PUOI: potresti dare un’occhiata agli indirizzi IP di Titti, Paolo e RR3 e farci sapere se per caso, ipotetico caso combaciano? Ho l’impressione di assistere ad un trollismo molto interessato, ma può darsi che mi sbagli.

  27. accidenti che discussione incredibile si è accesa attorno a questo libro!
    complimenti a francesca, ancora non ho potuto comprarlo, ma è già un fenomeno!

  28. Troll detected? Nel dubbio, assalito dalla tristezza, chiudo tutto e vado a guardare costanzo

  29. Cassiani 2, la vendetta. Looptrain: per caso – per puro caso -combaciano tutti e tre (Titti, Paolo e RR3) con quello di una scrittrice che ha un libro sui blog appena uscito da lanciare.

  30. Grande Mazz!Per l’autoincensamento per interposto nickname propongo nomination per il tapiro d’oro!! Mo quasi quasi vado a mandare una meil a mio cuggino il gabbibbo..eh eh eh…chi mi ama mi segua…

  31. >> appartamentino molto chic rifinito in maniera decontractée con tappezzerie etno-afro, sentore di tabacco ed incensi traboccanti di afrori orientali e pavimenti in stile industrial-decontest

    beh, se la metti così allora non è un loft *minimalista* (ma perché sono sempre così letterale, mannaggiammè…)…

  32. Ciao Giorgia, ma che sei l’ennesima incarnazione della Mazz? Scherzo…chi non scherza è proprio la Mazz che, in risposta al promesso sputtanamento di Gianluca ha postato sul suo blog un commento con il più imbarazzante e mal riuscito tentativo di pararsi il culo da quando ho cercato di spacciare alla mia ragazza la spazzatura che avevo scordato di portare fuori come opera di andy warhol…sig

  33. Questo il mio commento al libro della Mazzucato, spedito anche a lei, che si è incazzata come una biscia pestata:
    “Finito ora il libro della Mazzucato. Visto in vetrina l’altro giorno, acquistato. Letto oggi. E mi sento anche di scriverne un commento-recensione, che ovviamente è solo un’opinione personale, o forse no. Senza pensarci troppo.
    La prima, irrazionale, impressione arrivati all’ultima riga è che la materia fosse ottima, la realizzazione scadente. La Mazzucato maneggia cibi biologici di prima qualità, è innegabile che abbia le doti e le capacità linguistiche e narrative per raccontare storie, ma la ricetta risulta infine cucinata molto male.
    Certo, la delusione dipende dalle aspettative. Leggere questo romanzo (?) è come leggere il suo blog. Niente di male, certo. Il blog è spiritoso, divertente, utili e interessanti le indicazioni che fornisce, condivisibile il modo, lo stile, l’irruenza, il gioco, la polemica, il test del mezzo… Ma questo è un libro su carta, un romanzo, e che ci sia una differenza è innegabile. Qui invece c’è perfetta corrispondenza. Infastidisce la “quotidianità” del testo, funzionale a un blog, a un sito internet, a un quotidiano cartaceo leggi e getta, ma non a un romanzo, un genere cui chiedo (chiediamo?) la capacità di elevare una storia anche personale, individuale, a valore universale, sia essa infine condivisibile o meno nei contenuti. Qui siamo al diario, un diario alquanto sciatto e poco lavorato, a tratti grezzo e farraginoso. E vista la corrispondenza, identità!, che l’autrice istituisce tra il suo testo e il suo blog, vien quasi da condividerne, in entrambi i casi, la teoria finale: che i blog (e quindi anche il suo testo) tirano fuori dalle persone (la scrittrice) il peggio.
    A un romanzo non chiedo (chiediamo?) un flusso di coscienza piatto e fedelmente trascritto, così come non chiediamo un’episodicità alquanto banale che confini il testo nella sfera assolutamente personale, individuale, e pertanto poco comunicabile.
    Veniamo alla storia. La Mazzucato vuol cavalcare la selvaggia onda-Blog, e per farlo si procura una tavola da surf, l’espediente narrativo della storia d’amore (?) e della ricerca di Francis, il francese incontrato un giorno a Parigi. Ma qui la narrazione non regge, non ci cadrebbe nemmeno un bambino. Che sia un espediente si capisce dall’inverosimilità della ricerca stessa, banalmente (in)conclusa nel finale. Sembra un gran cercare, ma alla fine? Dov’è la trama? Solo un flusso di impressioni di una notte d’amore, dove non c’è nemmeno storia, solo sensazioni sfilacciate e decoese da una griglia narrativa che possa portarne il peso. La tavola si spezza alla decima pagina, e la Mazzucato ha vita dura ad annaspare tra le onde della propria scrittura che non sa come portare avanti. La possono salvare allora solo le date e le ore dei post, che relegano le sue parole nell’ambito di non rilegati pensieri alquanto comuni. Debole, scontata e infine poco convincente anche l’architettura del romanzo: pagine di diario intervallate a brevi cenni alla storia, un rappoirto 2:1 2:1 2:1…, tanto matematico da risultare asettico. Troppa poca fatica per riuscire a intrecciare veramente il mondo del blog che vuole raccontare e una storia che le serve per dare un tono, e che infine, nemmeno trascritta tutta di fila in una pagina di Word ci darebbe un racconto in qualche modo riuscito.
    Il mondo blog le dava infinite possibilità per il tema della ricerca. Solo per fare qualche esempio così “su due tasti”: poteva cercare Francis nei contenuti di altri blog, fiutarlo in altri siti, sentirne i passi, scoprire che Francis non è uno solo, ma a saper cercare ne esistono mille; poteva trovarlo dopo aver compreso, in finale, le sole parole che tenevano insieme la loro storia, le uniche che l’uomo avrebbe potuto inserire come parole chiave del suo blog; poteva… infinite altre soluzioni, ma la Mazzucato non ha scelto.
    Mi ha sfiorato il dubbio che lo scopo della Mazzucato fosse proprio questo: trasferire senza filtri il suo blog sulla carta. Ma è evidente che, in partenza, questo tentativo è fallimentare. Posso complimentarmi per il tempismo, il primo libro sui blog: ma il primato non è estendibile anche alla qualità. Un libro al più per curiosi, per lettori ingenui e di bocca buona. La letteratura (la narrativa), senza la pretesa di avere tra noi un mostro letterario, è ben altra cosa. La storia veloce, impressionistica, appena sbozzata, va bene per Ossessione Letteraria e Profano, ma non per un testo di 133 pagine! Anche solo raccontare una storia, come pure le riesce in altre sedi, richiede ben altro spirito, attenzione, puntiglio.
    Dispiace perché possiede la parola giusta, il termine corretto, l’occhio che oltrepassa e che vede in trasparenza, ma, checché ne diranno gli esperti (e guarda caso pare di capire che anche la presentazione sarà affidata a una giornalista esperta di Internet – un “tecnico”!), questo romanzo o tentativo di qualcosa di nuovo non riesce sin dalla prima pagina, e mi risulta, infine, davvero poco digeribile. Nessun problema per i 10 Euro.
    La prossima volta facciamo però un libro leggero solo sui blog, lasciamo perdere velleità letterarie; oppure mettiamoci, davvero, d’impegno.
    A presto
    Daniele”
    Spero che si incazzi, a questo punto, anocra di più, anche se non l’evevo scritta per questo. Ma visto come si comporta e quel che mi scrive… Grazie

  34. complimenti per la faccia di c… quante facce hai? quante i nick falsi?
    una nessuna o centomila?
    la seconda che ho detto! di sicuro sei nessuno!
    era un pezzo che non vedevo qualcuno fare una figura *così* di merda!!!
    magnificooooo

  35. io sono bloggamente, alias thycoon. Mi scuso con Francesco per l’eco di tre post identici pubblicati in mattinata, e per aver mandato in off topic i commenti. Per chiudere la mia questione qui sopra, che peraltro non era legata alla conferenza blog (complimenti, bella.. vista tutta in streaming) vi rimando con le mie motivazioni al mio blog… e magari nei commenti allo scoop di neri.
    abbasso mazzuccato.

    FIRMATO THYCOON

  36. Propongo di chiedere all’ufficio Pesi e Misure di Sevres l’introduzione di una nuova unità di misura, destinata a misurare il livello di trollismo interessato di un post. In onore della nostra potremmo chiamarla Mazzuccato (o Mazz per farla più breve) Es.: quanti Mazz ha questo post? Oppure qual’è la trollitudine di questo post? 0,7 Mazz…
    Pensate all’utilità, si potrebbe per esempio bannare un utente se supera una certa soglia di Mazz…MMM..ora che ci penso bisognerà anche tarare una scala…si potrebbe porre a zero (ovvio) il post non trolleggiante, per il max si può pensare di tarare a 100 Mazz il livello di trollitudine di un post medio della Mazzuccato…ovviamente le mie non sono che proposte, spero che qualche ricercatore universitario si faccia avanti per perorare la causa in sede UE….

  37. Eh sì, ha fatto una figura di cacca incredibile e persevera ad esaltarsi come se non fosse successo nulla. Non ha capito che i suoi giochetti fatti a discapito della buona fede delle persone sono fin troppo facili da individuare e creano una forte repulsione verso il “personaggio”. Peccato che di REALI commenti favorevoli alla Mazzucato non si veda neanche l’ombra. Ah, fra l’altro la signorina ha tolto i commenti dai suoi blog, forse non si sposavano bene con la propaganda…

  38. Scusate, ma invece di star tanto a prendervela – a tratti in maniera anche pesante e gratuita – con Francesca, che è il mio alterego, la mi acopia cattiva, perchè non venite a trovarmi sul mio nuovo sito? il vero l’unico il solo l’inimitabile sito della scrittrice Franc.Mazz.? vi aspetto

  39. Scusate, ma invece di star tanto a prendervela – a tratti in maniera anche pesante e gratuita – con Francesca, che è il mio alterego, la mi acopia cattiva, perchè non venite a trovarmi sul mio nuovo sito? il vero l’unico il solo l’inimitabile sito della scrittrice Franc.Mazz.? vi aspetto

  40. Oh, questa pur di farsi pubblicità farebbe di tutto. Ora si è anche auto-creata franciscamazzucato e lo sponsorizza. Ma come si fa a fermarla? Mantellini, help! ;)

  41. sciocchini, non sono io ad aver creato un nuovo blog. Io? si IO, non so nemmeno io più chi sono IO. Io io io io come gli asini. Lulloni! Non sono quella cattiva, sono quella buona che si sta cercando. Non sono Francesca, sono Francisca. Quando una lettera anagrafica può cambiarti l’identità.

  42. Gentile Neri, io vorrei assicurare Loop, ho cercato di dirglielo in tutte le salse che Francisca non sono io! Lei che è una specie di grande padre può togliermi da questo inghippo, mi sono giocata la faccia con torbidi inganni e nessuno mi crede, mentre al falso sofri hanno creduto tutti. Faccia qualcosa! Loop dopo avermi tanto bistrattata almeno in questo deve credermi, il blog http://franciscamazzuccato.splinder.it non l’ho fatto io. Lei che è il cardinale Neri, dimostri a don Loop la verità( se c’è)

  43. lei può trovare gli ip o come cazzo si chiamano, intervenga, la fermi. io non sono capace di tali raffinati inganni, è un/una imoostore/a. Lo scovi, cardinale Neri. Prima dell’esecuzione ho diritto a un desiderio-

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