Avviso agli aspiranti tenutari di rubriche su Max, Donna, il Tempo che, da una settimana a questa parte, inviano propri scritti comici e satirici all’attenzione del sottoscritto (di cui, evidentemente e inconsapevolmente, sovrastimano l’influenza): siamo purtroppo spiacenti di comunicare che, per quest’anno, i posti disponibili all’interno dell’accademia “Amici di Gianluca Neri“ sono andati via come il pane. Siamo comunque pronti ad intrattenervi con nuove sorprese: confidiamo molto, ad esempio, sul successo di “Goering”, un simpatico rottweiler in libertà sulla parola che ha l’ambizione di rimpiazzare il cane di Infostrada (e, detto sottovoce, secondo noi se lo magna). Infine, abbiamo in cantiere il lancio in grande di una serie di nuovi prodigi che vanno dalla foca in grado di parare i rigori alla nuova bloggattrice intelligente.
Venghino, siori, venghino…
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Sinceramente non avevo mai pensato di chiederti di entrare fra i tuoi “Amichetti di Gianluca Neri”, che non me la sento ancora di affrontare le avances sessuali necessarie per entrare nel fantastico mondo dello spettacolo e visto che tu esponi una bandiera della gayetudine pacifista chissà che profferte mi sarei visto fare. Del resto pensavo che al massimo avresti potuto sistemarmi a Burda o Mani di fata ed io che non ricamo saranno almeno 5 anni. Ma adesso che vedo che puoi inserire i tuoi lettori anche al Tempo mi ricredo e ti chiedo per piacere di intercedere per me, vorrei curare le rubriche culturali di tale testata (o del Secolo d’Italia, è uguale). Anche perchè, fra l’altro, ho diversi editoriali che avevo scritto per la Padania (“A noi la polenta, al sud i polentoni” è uno di questi) che non mi sono stati ancora retribuiti. Guarda che so fare la spaccata e assomiglio a Kledi quando si alza al mattino dopo aver centrato un tir la sera prima. Please, help.
Non è che si potrebbe presentare domanda d’iscrizione al club degli “Amici degli Amici di Gianluca Neri”? Oppure, che so, dei “Vicini di casa dei compagni delle elementari della cugina del portinaio di Selvaggia Lucarelli”?
Perché io, all’idea di inviare materiale satirico al Neri acciocché Egli, il Divino (sto andando bene?) possa imbucare i prescelti a dritta e a mancina, mica c’ero arrivato. E non mi par giusto d’essere escluso per il solo fatto di avere riflessi lenti. Nel caso ci fossero ancora posti disponibili in qualche sotto-club, pertanto, inoltro regolare domanda per un posto di componente laico presso la redazione dell’Osservatore Romano. Dispongo di ottime referenze: 20 anni fa ho pubblicato un’inserzione gratuita (affidasi micio) sul Gazzettino della Parrocchietta. No contratto di formazione.
Accetti anche i curriculum?
E’ di gran lunga il mio pezzo più satirico.
Probi viri, mi riferisce il compagno Effe che qui è stato indetto un concorso per Giovani Talenti. Denuncio tale iniziativa come anticostituzionale. E il principio d’uguaglianza, dove lo mettiamo, eh? In quanto pensionato ottuagenario, io verrei escluso dal concorso per l’impossibilità di rientrare nella categoria “Giovani”. Propongo quindi di sostituire la suddetta categoria con le sezioni “Giovanili”, “Ancora in gamba” e “Gliene davo dieci di meno”. Anche la categoria “Talento”, poi, dovrebbe prevedere la sottosezione “Sprecato”. Detto questo, per partecipare al concorso ho appena terminato di scrivere un pezzullo sapido sapido: trattasi di un articolo pieno di ironia su un nuovo mensile per soli uomini, tale For Men, da poco in edicola. Il mio pezzo è talmente divertente, che avrà di sicuro gran successo sul web. Per aumentarne l’attrattiva, avrei pensato di spacciarmi per un’avvenente e spiritosa donzella. A tal uopo, avrei pensato di utilizzare lo pseudonimo “Energumena”. L’idea mi pare talmente buona, che certo mi verrà plagiata, ma tant’è. Perbacco, vedo che proprio ora, preventivamente e in anticipo sulla concorrenza, la redazione de Il Resto del Carlino mi propone di curare una loro rubrichetta, “A Marechiaro c’è sta ‘na fenestra” (previsioni del tempo). Ah, il successo….
“…ce sta ‘na fenestra, ce sta…”
noi siamo un paese che ci fa un baffo, a Zelig…